LIFE AND DREAMS
- Capitolo 1° -
Life and dreams
Avvolte…pensi che tutto cio che ti circonda non sia mai abbastanza…
Che vuoi di più…qualcosa…di meglio…di indescrivibile che non riusciresti mai a spiegare a parole…o almeno, in parole comuni…
Mi ritrovo al centro del ponte, la brezza del pomeriggio soffia tra i miei capelli color dell’ oro con il riflesso del sole. Il profumo di salsedine mi arriva fin dentro alle narici, dentro il mio essere.
Un profumo, come quello dei mandarini, che ho sempre amato…
Il mare mi ricordava Bellmere…La vita spericolata che prima faceva…che amava…
I gabbiani volano basso, gracchiando l’ uni contro l’ altri per un po’ di pesce, litigandoselo giocosi, tra il becco. La Sunny viaggia placida sul mare, un asse da stiro…lento è il vagare e le onde, si infrangono leggere contro lo scafo, creando una melodia allegra di suoni.
Nessuno scorgo alla mia vista…
Nessun membro dell’ equipaggio fuori…o in cabina…o anche in cucina…
Non c’è nessuno…
Muovo sicura alcuni passi per il prato verde, andando alla balaustra e guardando sotto di me…
Sospiro, per poi, allontanarmi e cercare gli altri…
Salgo le scale, scendo le scale, controllo tutte le camere o cabine, le stive e il salotto.
Non c’è nessuno…
Torno al luogo di partenza guardandomi intorno quasi spazientita. Mantengo però un passo, il rumore dei miei tacchi, riesce a tenermi compagnia.
Un suolo luogo per il momento, non ho ancora controllato…
Alzò lo sguardo e lo getto alla vedetta, in palestra.
Storco silenziosamente il naso e il mio corpo, solitario, si muove in automatico verso le scalette.
Una ad una, le percorro fino ad arrivare all’ ultima, che osservo con titubanza, per poi, afferrarla.
Un ombra crea un affascinante gioco di luci.
Zoro, è rivolto verso di me, con un volto quasi costretto a deformarsi in una maschera triste…
Mi issò sopra al pavimento, per poi alzarmi in piedi.
Rimane a fissarmi, immobile ed è così che è…
Come se il tempo si fosse fermato…
Sospiro e mi avvicino lentamente.
Il suo sguardo rimane fermo, statico…così come il suo corpo…insomma ma che succede!?
-Per quanto ancora vuoi fingere!?-Una voce dietro di me, mi fa sobbalzare, riuscendo a strapparmi un gemito. Mi volto e all’ entrata, c’è una bambina…
Una ragazzina, se proprio vogliamo essere pignoli…di circa dieci, massimo dodici anni.
Mi fissa con un cipiglio serio, molto simile a quello di Zoro, solo che il suo è quasi definibile irritante…
-Chi…sei?-Le domando per poi, farla semplicemente sbuffare, lasciandomi con quell’ alone di mistero tangibile nell’ aria.
-Rispondi alla mia domanda-Si avvicina a me, con una andatura elegante, quasi convinta di essere gia adulta.
-Non capisco a cosa ti riferisci però-Arretro di un passo nascondendomi addirittura dietro alla statura di Zoro.
-Parlo di te-Si ferma assottigliando lo sguardo-Di te e di lui-Indica con un alzata di braccio, Zoro.
-Io e Zoro?-Fisso con un espressione indecifrabile la statua davanti a me.-Che centra!?-
-Fin quanto ancora hai intenzione di dissimulare?!-Mi squadra come a volermi dare un giudizio.
-Io non dissimulo proprio nulla!-Protesto uscendo da quel “riparo” per piazzarmi davanti a lei. Una scarica di spavalderia mi attraversa, e mi guida alla battaglia.-Insomma chi sei!?- Si volta da una parte indurendo lo sguardo.
-Anche se te lo dicessi, non servirebbe a niente-Mi risponde decisa.
-Bhe, se non ti spiace, mi farebbe piacere fare la tua conoscenza per dirtene quattro…-Mi porto le braccia al petto piegandole.
-Come vuoi-Un sorriso si dipinge sulle sue labbra, il volto assume un espressione trionfante, come se, quello che mi dirà, mi farà abbassare le penne.-Sono Kuina-
Una sensazione di ghiaccio mi attraversa la schiena…
Ma Kuina… non era…?!
Mi volto per fissare Zoro, quasi a cercare conferma, ma conserva sempre quell’ espressione così triste che, sinceramente, mi stringe il cuore.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-Scherza con me…e questo è un male…
-Affatto-Inspiro a pieni polmoni.-Che cosa vuoi!?- La vedo stringersi nelle spalle e cominciare a vagare per il piccolo spazio che ci circonda.
-Niente-Il percorso che comincia a produrre in modo invisibile, è circolatorio-Solo farti capire…-Mi lancia un occhiata-e ragionare…-
-Ragionare su che!?-La vedo scuotere decisa il capo, quasi spazientita, per poi fermarsi e alzare il tono della voce.
-Io e Zoro ci siamo fatti una promessa!-Mi urla-Ci siamo promessi che uno di noi due, sarebbe diventato il più grande…-Si volta a fissarlo.
-Mi sembra che stia mantenendo la sua parola-Comincio a battere il piede-Forse non conoscerò quanto te Zoro, ma ho imparato che lui le promesse le mantiene…-Sorrido ricordandomi alcuni fatti di Arlong Park…-Sempre- Le lancio un occhiata di rimando-Per cui, di cosa ti lamenti?!-
-Io non mi lamento di questo-Ribatte- Non ho intenzione di lamentarmi…anzi, voglio aiutarti…-Mi volta le spalle.-Ah-Sbuffa infastidita-Siete impossibili!-
-Prego!?-Comincio a capirci sempre meno…
-Siete due persone caparbie, zuccone e con un orgoglio smisurato-Riassume facendomi irritare.-Che scherzo…-
-Senti un po’-Digrigno i denti mettendomi le mani sulle anche.-Arriva al dunque, perché mi sono rotta!-
Nuovamente sbuffa, per poi, decidere di accontentarmi.
-Ci è arrivato addirittura lui…-Lo indica con un dito, andandogli vicino e sottraendogli la Wado dalla pancera.-Non è mai stato un tipo sveglio…-Ci riflette su-O meglio…in questione come queste…-La sfila dal fodero.
-Che vuoi fare!?-Vedo il fodero che cade a terra e la spada che punta verso il petto di Zoro.
-Un gioco-Mi risponde birichina. Sento le gambe tremare…
Quel gioco, sono sicura, non mi piacerà…
-Non ne sono interessata-Affermo con una voce che traballa-Lascia strare Zoro…-Nuovamente, sorride.
-Ci siamo quasi …-Con un affondo, lento e prolungato, infilza il petto di Zoro causando un'altra frattura nel tempo.
Smetto di respirare alla vista di un fiotto di sangue che esce dal suo corpo, inzuppando la sua maglietta bianca e candida, per poi, dilagarsi.
La sua espressione muta…chiude gli occhi, il volto diventa cereo e come pioggia, cade a terra.
Mi porto le mani al volto, coprendomi da quello spettacolo così doloroso… Non riesco nemmeno a parlare…sento che i suoni non vogliono uscire…ma sento le lacrime che calde, mi rigano il volto.
-Che cosa senti?-Mi domanda quasi del tutto inespressiva, con la wado tra le mani che ancora, gocciola sangue.
Che cosa sento!? Sento dolore…un enorme dolore che mi spacca il petto in due… ditemi che sto sognando… ditemi che non è vero!
Mi getto a terra piegandomi su di lui, sollevandogli il capo per poterlo scorgere…
Nessun filo di vita sento dal suo corpo…
-Maledetta…-Sibilo alzando lo sguardo che mi arde di rabbia.
-Senti dolore!?-Alza una mano facendo schioccare le dita-Dispiacere!?-Sento il peso di Zoro farsi leggero, per poi, svanire sotto le mie mani, come fine sabbia.-Rabbia…Amore!?-
Fisso incredula il pavimento dove fino a poco prima, era riverso Zoro. Mi asciugo gli occhi con il dorso, cercando di metterla bene a fuoco.
-Che cosa vuoi!?-Le domando provata da quello che avevo visto…
-Vuoi che tutto finisca così?-Infilza la spada tra le assi di legno e si inginocchia di fronte a me.-Nel silenzio!?-Mi passo una mano tra i capelli levandomi qualche ciocca.-Nami, lui ti ama- Mi lascia a
bocca spalancata.-E tu altrettanto…-
-Io…-Mormoro cercando di chiarire.-Non lo so…-
-Gli ottenebri il cervello in questo periodo…-Mi ammette-Non riesce a pensare ad altro…solo a te-Scuoto il capo incredula.
-Non lui…non Zoro-
-Perché lui no?-Mi risponde con una nota acida.-Cos’ ha di diverso dagli altri uomini…?!-
-Ecco…-Più che di diverso…cosa aveva in più…-Non ce lo vedo…-Si mette a sedere alzando gli occhi al cielo.
-Zoro qualche volta, sa essere tonto…sa anche essere coraggioso…sa essere leale e forte. Sa essere un leader…sa essere tutto…-Mi rivolge un occhiata pensosa.-Credi che come tuo uomo non ne sia all’ altezza?!-O meglio, che io forse, non ero alla sua altezza.
Ripensai però, a tutto quello che stava succedendo, mi diedi della pazza.
-Insomma Kuina…che cosa vuoi!?-
-Voglio solo farti capire che cosa provi…prima che tu possa perderlo…-
Mi ritrovai ad ansimare nel mio letto…
La luce era forte fuori, segno chiaro, che era arrivato il giorno.
Robin non era presente nella cabina, facendomi capire che l’ orario per la colazione, era passata da un pezzo.
Mi alzai, sudata per quel che reputai un sogno…
Sospirai flebilmente e senza andare prima a cambiarmi, mi diressi sul ponte scatenando le cantilene del cuoco e di Brook alla vista del mio intimo che solitamente uso per dormire.
-Nami sannnnnn-Mi urla dalla cucina-Alla mattina sei gia così sexyyyyi!-
-Yohohohhoo-Lo scheletro ride mentre sia a lui che a Sanji, comincia ad uscire sangue dal naso. Smuovo in alto una mano, come per non farmi infastidire…
Mi dirigo verso la palestra, salendo le scalette e non preoccupandomi di guardare giu.
Come nel sogno, vedo Zoro, di fronte a me.
Non si allena, non dorme…Fissa quasi incantato ma senza interesse il mare che si scorge dai finestrini.
Appena nota la mia presenza, volge solo lo sguardo, per poi, sbuffare e cacciarsi una mano tra i capelli.
-Ti sembra il caso mocciosa?-Mi domanda facendo chiaro segno che non approvava come ero vestita.
-Lo so-Ammetto. Non era veramente l’ ideale girare in top e mutandine per la nave…-è che…-Mi tormento le mani-Ci ho pensato…-Desta lo sguardo da me, per tornare a fissare il mare.
-Ti ho fatto una domanda-Ricapitola cosa era successo il giorno prima-E tu sei fuggita…-Ero una codarda…
Mi aveva chiesto, se i sentimenti che sentiva erano corrisposti…se anche io sentivo un legame…un essere più che semplici amici…l’ apprensione che entrambi captavamo e le cause che scatenavano la nostra vicinanza…
Ero fuggita…
Fuggita perché neanche io sapevo la risposta…
-Mi dispiace…-Mormoro abbassando il volto, rifugiando lo sguardo sulle assi di legno per non incontrare il suo.-Ma ora so la risposta…-Rispondo avanzando verso di lui e mettendomi a sedere accanto.
-Ebbene?-Noto nella sua voce un tono diverso…come se fosse spaventato…come se avesse paura…paura lui poi?!
-Ebbene si-Sorriso portandomi una mano sugli occhi, come a nascondermi dall’ imbarazzo.-Hai ragione tu…-Si avvicina col volto al mio.
-Ci voleva tanto?-Scuoto il capo.
-No…-torno a sorridere-Sai…mi hanno anche aiutato a capirlo-Gli accarezzo il volto.-Che senza di mei sei un completo imbecille-Ridacchio divertita della sua espressione.
-Imbecille cosa!?-Ripete diventando viola.
-è quel che sei –Lo abbandono per poi, voltarmi di spalle.
-Umh…-Resta a riflettere in attesa-E chi ti avrebbe aiutato?-Mi lancia un occhiataccia.-Robin?-
-No-Mi alzò diretta verso le scalette.
-e ora dove vai?- Scuoto le spalle.
-Bhe a cambiarmi-Gli rivolgo un sorriso malizioso-Vuoi darmi una mano!?- Alza entrambe le sopracciglia, come se fosse stupito o meglio…come se…-Sto scherzando!-Mi affetto a dire!-
-Bhe, tempo scaduto-Mi prende in spalla e con me, scende le scale.
-Lasciami specie di microcefalo che non sei altro!!-Urlo agitandomi. Appena mi posa a terra, mi fissa serio negli occhi.
-Ancora non hai risposto…-Sospira-Immagino che sia un tuo vizio…-
-A cosa!?-Mi fermo a riflettere e immediatamente comprendo…-Ah…-Torno a ridacchiare quando vedo Sanji inveire contro Zoro per come mi ha trattato a scendere.
-E sta zitto cuoco!-Lo rimprovera inutilmente dato che lo vedo che si avvicina e lo prende per la maglietta.
-Ad ogni modo-Mi volto di spalle tornando nella mia cabina-è stata Kuina- Si zittisce di colpo e subito dopo, impreca in modo sonoro quando il cuoco, lo centra con un calcio allo stomaco.
Scuoto il capo e chiudo la porta dietro di me…
Forse è un po’ presto per provare quell’ amore decantato nei libri…
Però…almeno mi sono resa conto…con un aiuto…che è sicuramente la cosa che più desideravo e che avrei perduto…
|
|
