INTRODUZIONE - Capitolo 1° -
Kalin è un giovane ragazzo nato nei quartieri bassi della grande capitale russa: Mosca. Come uno dei tanti è finito nelle mani di qualche magnaccio. Quando il casino in cui "lavorava" viene preso d'assalto dalla polizia, Kalin viene mandato il più lontano possibile da Mosca, più precisamente a Murmansk. In un istituto, in attesa di qualcuno che lo prendi in affidamento. Non passa molto tempo che una copia di inglesi decide di prenderlo con se e di offrire al ragazzo una vita migliore. Tuttavia Kalin con l'improvvisa quiete offerta dalla nuova vita, si trova ad affrontare una serie di disagi interiori, cicatrici della sua ormai passata vita da prostituto e tossico. I suoi problemi maggiori riguardano la sua sessualità e la ricerca dell'amore in un totale caos interiore. Scavare nel proprio passato è come continuare spingere una lama in una ferita già sanguinante, eppure il giovane russo è convinto che la soluzione dei suoi problemi sia nell'affrontare il proprio passato...
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Piccola premessa: Io non parlo né russo né portoghese. Adoro scrivere dialoghi in lingue straniere e cerco di cavicchiarmela con traduttori on-line, frasari ecc… tutte risorse provenienti dalla rete. Può capitare che magari scrivo stron… pardon ^^… cavolate, quindi se qualcuno mastica una di queste due lingue e si accorge delle mie “cavolate”, sarei molto grata se me lo segnalasse. Grazie in anticipo di aver letto anche solamente sino a qui. Mi raccomando commentate. Aspetto le vostre opinioni, sia positive che negative (pur che non diventino offese) con ansia =D. Buona lettura.
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“Vorrei essere come un fucile con il silenziatore. Spara, il colpo va a segno, ma non si sente il botto. Vorrei che le mie sensazioni fossero attutite come quel colpo… sarebbe fantastico.” - Kalin! Finalmente ti ho trovato! Cosa stai combinando?- - Vodka, wipes away your tears Vodka, removes your fears Vodka, everyone is gorgeous Vodka, yeah vodka! Drinking is good for you, Soon you are unconstrained Drinking is good for you, Here comes the womanizer Drinking is good for you, Not anymore lonesome Drinking is good for you, And you will feel awesome And you will feel awesome (Vodka, asciuga le tue lacrime Vodka, rimuove le tue lacrime Vodka, sono tutti e belli Vodka, si vodka! Il bere ti fa bene, Presto sarai libero Il bere ti fa bene, Arriva il donnaiolo Il bere ti fa bene, Basta star soli Il bere ti fa bene, E ti sentirai alla grande E ti sentirai alla grande Vdoka – Korpiklaani). – La sagoma seduta a terra, con la schiena appoggiata al letto, finse di non essersi accorto della presenza della donna, alta, bionda e con un’espressione materna e comprensiva stampata sul volto. - Kalin!- Chiamò nuovamente lei, pazientemente. Il russo nonostante vedesse la donna, era disperso nel suo mondo. Si era riempito le narici di quella sostanza che lui chiamava: “la bianca padrona”. Vedeva il mondo girare e immaginava di volare in un qualche quadro di Chagall*, con un uomo con due facce, un gatto dal volto umano, una finestra, due persone sospese, la Tour Eiffel, il sotto e il sopra che si mescolano in colori antinaturalistici, tutto aveva preso vita. Un quadro uscito da un sogno, ma che per certi versi era psichedelico. ( Chagall - Parigi dalla finestra). Kalin non sapeva perché stesse canticchiando una canzone simile, non c’entrava nulla con Chagall, eppure in quel momento la trovò idonea. - Kalin!- Al terzo richiamo il ragazzo decise di alzare lo sguardo. - Eh?- Fece con aria intontita, togliendosi gli auricolari e riprendendo bruscamente coscienza del luogo in cui si trovava realmente: una piccola stanza dal pavimento in cemento, le pareti bianche, due letti in ferro con delle coperte grigie fatte di quel odioso materiale che pizzicava, con accanto due tavolini in legno. Nella parete accanto ad un letto erano presenti una miriade di disegni appesi, disegni dai strani soggetti, che richiamavano le pitture di Beksinski*, ma in contesto più moderno e con colori forti. - La tua nuova famiglia è arrivata, cambierai paese, comincerai una nuova vita,…- Proseguì la bionda. L’unico pensiero che attraversò la mente di Kalin fu: “Bla, bla, bla.”
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* Marc Chagall (1887 - 1985) : Pittore di origini ebree. Non ditemi che nons sapete chi è? X°D * Zdzislaw Beksinski (1929 - 2005): pittore polacco degli anni '60. Dipinge tele dai toni cupi e dai soggetti macabri.
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