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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: L'ULTIMO ATTO
Genere: Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sanji94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/07/2010 17:43:06

La donna in nero mi prende per mano e mi sorride. Mi guida verso la felicità eterna… mi guida verso il luogo in cui non ci sono né pensieri né rimorsi
 
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- Capitolo 1° -

Ed eccomi qua…
A scrivere queste mie ultime parole, sopra questo misero foglio di carta…
Parole che solo Nojiko leggerà… le leggerà quando tornerà dal lavoro, ma ormai sarà troppo tardi…
Io sarò già fuggita…
Fuggita dal vuoto che mi attanaglia, da quella solitudine che mi circonda…
Dal vuoto che mi riempie il cuore e che nessun altro potrà colmare.
Solo lui lo riempiva, ma lui ora non c’è più…
se n’è andato per sempre.
Io lo seguirò…
Ancora pochi minuti e sarò con lui
Io che sono sempre stata la donna forte, la ragazza fredda e dura, che pensava solo al denaro, colei che smorzava gli animi della ciurma per poi sbatter loro in faccia la realtà dura e cruda…
Io… definita quella senza sentimenti…
Magari fosse veramente così, se così fosse ora non sarei qui a soffrire per la sua morte… la morte di una delle persone più importanti della mia vita…
La morte del mio migliore amico…
La morte di Rufy.
Sono come un fiore senza acqua…
La vita sta abbandonando le mie membra… non ho più voglia di fare nulla… potrei evitare di mangiare, bere, dormire, uscire, parlare… potrei evitare di vivere.
La morte è sempre più vicina.
Sento il suo braccio gelido sfiorarmi il polso ormai scarno. La guardo...
Non si muove. Resta immobile con il suo lungo abito nero che svolazza dalla brezza notturna che attraversa la finestra.
Quella donna attende solo me…

Poso la penna e poi mi alzo.
Con passi strascicati raggiungo la cassettiera; apro il primo cassetto e lo trovo.
Trovo quell’involto di stoffa, comincio a guardarci dentro ed eccolo lì… lo prendo.
Il contatto con il manico mi riporta alla mente ricordi dolorosi…

Mi avvicino al corpo inerme di Rufy, sfioro con la mia mano abbronzata il suo braccio, è freddo…
Quel freddo mi penetra nelle membra. Ho capito tutto.
Sanji mi si avvicina, come sempre è al mio fianco quando ho bisogno di una mano amica; mi appoggia la sua mano diafana sulla mia spalla, è calda.
Ma il suo calore non basta, ho bisogno del calore del mio migliore amico, di colui che si è fidato fin da subito di me…
Ho bisogno di Rufy.
-RUFY!!- quelle sono le uniche parole che escono dalla mia bocca.
Lacrime…
Sanji si accovaccia accanto a me, prende la mia testa fra le sue braccia e la appoggia al suo petto… il suo cuore batte.
Lo guardo…
-Sanji, promettimi che mi starai sempre vicino- la mia voce è sommessa dal pianto.
-Nami, sarò sempre con te, come ho sempre fatto!- anche i suoi occhi sono umidi, trattiene le lacrime per farsi vedere forte da me; quando si è una coppia l’uomo deve apparire forte, ed è quello che sta facendo.
Guardo di nuovo il corpo di Rufy…
Il pugnale è conficcato nel suo petto, con mano tremante riesco a toglierlo grazie ad un colpo secco.
La lama cola sangue… il suo sangue.
Lacrime…
-Nami, piccola, stai tranquilla!-
-Sanji, amore mio. Grazie!-
Appoggio di nuovo la testa al suo petto e mi lascio cullare dal dolce suono del suo cuore… l’altro cuore che di lì a poco avrebbe cessato di battere, sempre per mano dello stesso nemico.

Ritorno con i miei pensieri a ciò che stavo per fare.
Pugnale alla mano esco di casa…
L’aria gelida della notte mi sferza il viso…
Continuo a camminare tra le fila di piante di mandarini che crescevo con cura, a cui solo Nojiko ormai si occupa. L’erba tra i piedi nudi è fresca e continuo a camminare, fino a quando non raggiungo la nuda roccia della scogliera. Esito.
Sono sul punto più alto dell’intera isola… il mare sotto di me è immenso.
Mi lascerò cullare dalle sue onde, proprio come un padre culla la propria figlia… quel padre che non ho mai avuto.
Sento le sue braccia stringermi… quella stretta piena di calore… la sua stretta piena di amicizia, quella stretta che mi riservava nei momenti di sconforto.
No! E’ solo un’illusione, nessuno mi sta abbracciando… è un’illusione.
Un’illusione come la speranza che la nostra amicizia sarebbe durata in eterno…
Un’illusione… ma pur sempre la migliore illusione che abbia mai avuto.
Quell’illusione l’ho vissuta con te… il mio migliore amico…
Colui che aveva sempre una parola o un gesto di conforto nei miei confronti… colui che qualsiasi diceva non riuscivo a rimanerne offesa…
Colui che sorrideva sempre, ma dietro a quel sorriso si nascondevano i problemi. Problemi che non mi hai mai detto per non aggiungere altre preoccupazioni a quelle che avevo…
Avevi sempre e maledettamente ragione, come avevano ragione le tue sensazioni quando dicevano che la nostra amicizia si sarebbe interrotta prima o poi…
Mi sei mancato tanto…
Mi sono mancati i tuoi momenti di stupidità alterati a quelli rari di serietà…
Mi è mancata la persona a cui avrei affidato la mia stessa vita…
Mi è mancata la persona per cui avrei dato la mia stessa vita…
Ma ora ti raggiungerò.

Impugno il pugnale con forza, gli intarsi del manico mi permettono di ricordare…

-Sanji ti prego, anche tu no. Non potrei sopportarlo!!-
-Nami, fuggi…-
-Sanji non ti lascerò! Tu hai promesso di starmi vicino e io farò lo stesso… Sanji io ti amo. Come posso lasciarti?-
Altre lacrime…
Rufy mi ha appena lasciato e anche Sanji lo sta per fare… non posso sopportarlo.
Barbanera ride sguaiatamente seduto sul trono di Marijoa.
-BASTARDO MUORI!!-
-Calmati ragazza… zeahahahah… non voglio far del male ad una giovane fanciulla, e non costringermi a farlo… zeahahah-
-Nami fuggi! Ci penseremo noi a lui!-
Usop… il codardo è disposto a sacrificarsi per me, ma io non fuggirò… non avrei la coscienza apposto.
Sanji si rialza, con le ultime forze che ha in corpo corre verso Barbanera, pronto a sferrare l’ennesimo calcio. Ma…
La lama di quel coltello brilla ancora alla luce del sole, prima di sferrare il secondo colpo, il colpo che spacca il cuore del mio amato.
-SANJI!!!- le parole mi escono distorte dalla bocca, il dolore mi acceca.
Mi chino sul corpo di Sanji. Un rivolo di sangue gli esce dalla bocca.
Anche lui è morto… e con questo siamo a due… potrà mai finire questo dolore?
Estraggo il pugnale dal suo petto, con lo stesso gesto che ho usato per compiere la stessa operazione con Rufy.
La rabbia si impossessa di me, corro verso Barbanera.
Improvvisamente il buio…
Solo dopo capisco che Robin mi ha colpito e mi ha portato in salvo da quella carneficina.

La brezza marina mi permette di tornare al mondo reale… Basta ricordi.
La lama fredda preme sul mio petto…
E’ giunta l’ora…
Con una leggera spinta il pugnale mi lacera la carne… con un gesto più sicuro vado più in profondità.
L’ultimo mio gesto… quello che mi spezza il cuore.
Ho chiuso con la vita proprio come l’ha fatto Sanji… nello stesso modo in cui ha concluso anche Rufy… con il cuore spezzato.

Buio…
Attorno a me solo il buio.
La donna in nero mi prende per mano e mi sorride.
Mi guida verso la felicità eterna… mi guida verso il luogo in cui non ci sono né pensieri né rimorsi…
Mi porta verso la vita eterna…

 
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