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- Capitolo 1° -
Ed eccolo lì…
È qui di fronte a me…
Cosa vorrà fare?
Mi sveglio di soprassalto….
Di nuovo quel sogno…
Mi guardo attorno e noto che la finestra si è aperta, mi alzo e la chiudo, ma lascio le tende socchiuse per permettere alla luce della luna di accarezzare il corpo della mia compagna di stanza.
Mi avvicino a Nami, sta dormendo, il sorriso stampato sulle labbra, starà sognando, quel sogno che fa spesso, il giorno del matrimonio con il cuoco, solo lei poteva cedere alle sue avance.
Sono tutta sudata, sono cinque notti che mi sveglio in questo stato, ho deciso, vado a prendere un po’ di aria fresca.
Esco sul ponte della nave, l’erba fresca tra i miei piedi, mi sembra un sogno… quel sogno, quello che ho appena fatto inizia proprio in questo modo.
Il vento mi scompiglia i capelli e anche la camicia da notte è sventolata dalla brezza marina.
Comincio ad avere freddo…
Vado al bordo della nave, mi appoggio al parapetto e comincio a guardare il mare; improvvisamente l’acqua si increspa come se delle gocce stessero cadendo dentro.
Porto la mano al viso… è bagnato… sto piangendo, ma che stupida che sono.
E’ lui che mi fa stare così, non si è mai accorto di come lo guardo… lui è impegnato con i suoi assidui allenamenti… non pensa ad altro che alla promessa fatta a Kuina, quanto vorrei che mi stesse vicino e mi abbracciasse solo una volta.
Rimango qui ancora un po’… le lacrime continuano a scendere incontrollate…
Improvvisamente…
Una mano mi sfiora la spalla destra…
Stranamente non mi spavento, non saprei… questo contatto mi infonde sicurezza.
Senza guardare chi mi sta vicino, accarezzo quella mano con la mia…
E’ calda… ruvida… è la mano di un uomo...
Sgrano gli occhi. Non sarà per caso…
Una voce tremante mi sussurra all’orecchio –Robin, cosa ci fai qui fuori tutta sola! Entra, o ti ammalerai!-
Il suo fiato caldo mi sfiora l’orecchio sinistro.
Quella voce… quel suo inconfondibile profumo misto a quello del sakè mi inebria… mi manda in estasi.
Mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi.
-Zoro, non preoccuparti, voglio rimanere ancora un po’-
Abbasso lo sguardo.
-La notte, il silenzio, mi aiutano a riflettere, tu puoi tornare a letto se vuoi!-
E mi allontano.
Mi incammino verso l’albero maestro e una voce alle spalle mi chiama.
-Robin, aspetta!!-
Mi siedo con la schiena poggiata al ruvido legno dell’albero.
Lui si sta avvicinando.
Una nuova folata di vento trasporta di nuovo quel profumo… è quasi insopportabile…
Si avvicina… ora è di fronte a me… decido di alzarmi anche io così per poterlo vedere meglio.
-Robin, voglio parlarti!- la sua voce è calda e sensuale.
-Dimmi Zoro- continuo a guardare in basso, il suo sguardo, i suoi occhi neri... basterebbe un solo sguardo per cadere in balia del suo incantesimo.
Si avvicina sempre più lentamente. Le sue braccia mi passano vicino al volto fino ad appoggiarsi contro l’albero.
Sono imprigionata dal suo corpo. Guardo a sinistra il suo braccio; guardo a destra l’altro braccio; guardo di fronte a me il suo corpo, il suo viso…
-Zoro, aspetta… voglio dirti una cosa io…-
Le sue labbra si adagiano sulle mie.
Il suo profumo di uomo mi invade le narici inebriandomi… aspettavo da una vita questo momento…
Chiudo gli occhi, in modo da assaporare quegli attimi nel modo più intenso possibile.
La sua lingua mi disegna il contorno delle labbra… sento il sapore del sakè farsi mio… socchiudo la bocca, la sua lingua si insinua fino ad incontrare la mia… si incrociano e cominciano a danzare…
Le mie mani si insinuano sotto l’usuale maglietta bianca… sento i muscoli tesi sotto le mie mani fredde…
Sfioro il suo petto… sento la cicatrice scorrermi sotto i palmi delle mani, non avevo mai creduto di possederlo.
Una delle sue mani si infila tra i miei capelli e comincia ad accarezzarli, l’altra scorre lungo la schiena fino ad arrivare alla meta tanto ambita.
Questo momento… potrei morire... sono pronta a morire… quello che sta succedendo non mi sembra nemmeno vero, era da tanto tempo che speravo in questo momento, di avere lui solo per me…
Tutto questo tempo ad aspettarlo… ne era valsa la pena...
Gli tolgo la maglietta e pian piano anche il resto… la sua risposta non si fa attendere e fa lo stesso con me.
Ci sdraiamo nell’erba già bagnata della rugiada notturna.
Siamo qui… io e lui.. solo noi due…
Passiamo tutta la notte insieme… i nostri due corpi aderiscono… si perdono in quella danza, in quel gioco... in quella passione… è un tripudio di carni…
La passione ci travolge… è la notte più lunga che abbia mai vissuto…
Potrei morire… potrei morire… POTREI MORIRE!!
Quanto vorrei urlare queste parole al cielo.
Tutto si consuma… per essere stata la mia prima volta… non potevo chiedere di meglio… e per di più con Zoro… non ci credo…
Abbandono questi pensieri addormentandomi tra le sue braccia…
Mi sveglio… sono nel mio letto…
Non sarà stato un sogno… di nuovo quel sogno…
Questa volta però l’ho visto tutto… non mi sono fermata a lui che si trova di fronte a me è passata tutta la notte…
Questo sogno mi perseguita da una settimana ormai…
Mi girò e vedo che un’altra persona dorme nel mio letto…
Cerco di riprendermi dal sonno e lo vedo… è lui… i suoi capelli sono inconfondibili e anche il profumo di sakè…
Esco dal letto facendo molta attenzione a non svegliarlo…
Lo sguardo è attratto da un foglietto sul comodino.
Lo prendo e lo leggo, è scritto a piccole lettere con l’inconfondibile scrittura di Nami “Robin, complimenti… ti avevo detto che il tuo sogno si sarebbe avverato”
Lo giro, prendo una matita che c’è lì a fianco e scrivo “Visto che i sogni si avverano, anche il tuo si realizzerà presto e credo che anche Sanji ne sia felice”
Ripongo la matita. Torno da Zoro dormiente e gli do un bacio sulla fronte.
Mi vesto velocemente e poi esco dalla cabina diretta in cucina per la colazione…
Prima di uscire però mi volto un ultima volta… lo guardo… com’è tenero quando dorme…
-Zoro… io ti amo!-
Le sue labbra si allargano in un sorriso…
Apre gli occhi –Robin… anche io ti amo... sono stato uno sciocco ad aver aspettato tanto per dirtelo… ma ora recupereremo…-
Si alza, viene mi abbraccia e insieme ce ne andiamo in cucina… pronti a dar vita ad una nuova avventura… la nostra avventura.
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