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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: LA LEGGENDE DEL ONE PIECE
Genere: Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: ilficter galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/06/2010 15:31:25

Ventidue anni orsono Gold Roger a bordo della Oro Jackson fu il primo e per ora unico a completare la rotta del Grande Blu e a divetare Re dei Pirati
 
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- Capitolo 1° -

Questa storia è ambientata ventidue anni prima degli eventi odierni, quando l’ Era della Pirateria raggiunse l’ apice con un uomo leggendario che verrà ricordato da tutti come il Re dei Pirati: Gold Roger. La leggendaria ciurma di Gold Roger navigava nel Grande Blu ormai da quattro anni a bordo della Oro Jackson una delle migliori navi che navigava nei sette mari. Roger assieme alla sua ciurma aveva sconfitto i maggiori esponenti della Marina, accumulato moltissimi tesori e decifrato ben novantotto Poigne Griffe. La sua avventura era quasi giunta al termine. In questo momento Gold Roger si trovava assieme alla sua ciurma nel sottosuolo di un’ isola. – “Le più potenti armi che la storia dell’ uomo abbia mai visto. Armi da essere considerate leggendarie la cui storia è stata insabbiata dal Governo Mondiale. Queste sono conosciute con il nome di Armi Ancestrali, i cui nomi sono ispirati a quelli di due antiche divinità, Pluton e Poseidon. Il potere di queste due armi è tale da distruggere un’ intera isola. Pluton è sepolta ad Alabasta, il regno della sabbia”. Questo è tutto quello che dice.- Roger sorrise. –Le armi più potenti che l’ uomo abbia mai visto, le Armi Ancestrali: Pluton e Poseidon. Molto interessante.- commentò uno degli uomini di Roger. –Non poi molto, Rayleigh. Sai che questo genere di cose non mi attira molto. Io preferisco i gioielli.- -Possiamo andare. Dove sono finiti i due mozzi?- domandò Rayleigh. –Il ragazzo con i capelli rossi, e quel pagliaccio con il naso finto? Sono laggiù.- Baggy e Shank tornarono dal resto della ciurma. – Volevamo esplorare la grotta. E per tua informazione, il mio naso non è finto!- Roger uscì dalla grotta assieme ai suoi uomini. –Capitano, ti sei ricordato la tua medicina?- Roger sorrise. –Non c’ è miglior medicina di una buona bevuta.- la ciurma di Roger era uscita dalla grotta. –Non va bene capitano. Lo sai che devi prenderla tre volte al giorno.- era Crocus il medico di bordo. –Hai ragione Crocus. Ma sono sicuro che con una bottiglia di rhum passa tutto.- e finì di bere la bottiglia. –Anche se vuole fare il duro, ha preso la medicina già un’ora fa. Ma sapete com’ è fatto il capitano.- -Tu parli sempre troppo Kazuma.- la ciurma di Roger stava preparandosi per salpare.- Così ve ne andate di già?- chiese il sindaco dell’ isola. –Eh sì. Se sono approdato a Wa è solo perchè volevo leggere il Poigne Griffe. Ancora due e poi sarò a conoscenza di ciò che il Governo Mondiale voleva nascondere.- la nave prese il largo. –Capitano, nave all’ orrizzonte.- Kazuma che era il navigatore aveva avvistato una nave. –Ma guarda un pò chi si rivede.- la nave si avvicinò alla Oro Jackson. –Il caro vecchio Kaido. Come mai da queste parti?- -Lo sai benissimo che questo è il mio territorio Roger. Non fare finta di nulla.- Roger rispose con un sorriso. –Ancora con le tue manie possessive? Lo sai che il mare è di tutti.- alle due navi se ne avvicinò una terza. –Ma guarda, guarda. Roger e Kaido. Come mai due rifiuti del mare come voi sono qui?- i due pirati smisero di litigare. –Ehi, chi si vede: l’ Ammiraglio Sengoku. Sei sempre gentile con noi pirati, eh, Ammiraglio?!- la situazione stava diventando complicata. –Si può sapere che cosa vuoi, Sengoku?- fece Kaido seccato. –Da quando la Marina ha tempo da perdere a pedinare ogni singola mossa dei pirati?- -Bhe ma voi non siete due pirati qualunque. Gold Roger, colui che sta portando in alto l’ Era della Piraterie e Kaido, membro dei famosi Quattro Imperatori. Un civile ha avvisato la Marina di aver avvistato la Oro Jackson nei pressi di Wa e quindi ho capito cosa avevi in mente.- Roger sorrise. –Sei interessato al Poigne Griffe, non è vero?- Roger con molta calma si stappò una bottiglia e ne bevve qualche sorso. –Arrivi tardi, caro Ammiraglio. Il Poigne Griffe di Wa è già stato decifrato dal sottoscritto. Come sai io non so leggere quella scrittura, ma in cambio so ascoltare tutto ciò che ogni oggeto può raccontare.- in poco finì la bottiglia. Sengoku puntò il dito contro Roger. –Ti avverto Roger: se continui a leggere quelle pietre dovrò richiedere un mandato di cattura.- Roger iniziò a ridere. –Ma davvero? Allora perchè non lo fai? Coraggio, voglio vedere se ci riesci.- Roger stava per stappare un’ altra bottiglia ma gli fu tolta da Crocus. –Basta così per oggi. Hai bevuto fin troppo.- -Bhe, voi continuate pure a litigare se vi fa piacere. Io devo regolare due cose con Barbabianca. A presto.- Kaido se ne andò assieme alla nave. –Bhe, tu che fai Sengoku? Io ho intenzione di continuare il viaggio, ma sembra che tu invece abbia voglia di combattere. Spiacente ma sarà per un’ altra volta.- diede l’ ordine alla nave di riprendere il viaggio. –Prima o poi ti catturerò Roger, stanne certo.- Sengoku se ne andò. –Bene, bene. Secondo la mappa la prossima meta è Baltigo conosciuta come “Terra Bianca”. E su quell’ isola c’ è uno dei cento Poigne Griffe.- una piccola imbarcazione stava raggiungenDo la nave di Roger. –Capitano, guardi: c’ è qualcuno che si avvicina a noi.- l’ imbarcazione si fermò e un uomo salì a bordo della nave di Roger. Un uomo alto, con capelli neri raccolti in una coda di cavallo, occhi gialli da corvo, il torso nudo coperto solo da due brettelle messe a forma di croce, un paio di pantaloni neri e un fucile sulle spalle. –Ma guarda un pò. Corvos, il comandante della seconda flotta di Barbabianca. Qual buon vento? Scommetto che hai un messaggio per me dal vecchio.- Corvos posò per terra una scatola che aprì con un calcio. Dentro quattro bottiglie di rhum. –Questo è rhum di ottima qualità, un piccolo omaggio.- Roger diede ordine di metterle in cambusa. –Dimmi tutto.- Roger si sedette su una sedia facendo accomodare l’ ospite. –Tu stai decifrando tutti i Poigne Griffe, giusto?- Roger restò un pò stupito.-Come mai al vecchio interessa tanto?- -E c’ è bisogno di chiederlo?! Sappiamo tutti che quelle tavole di pietra contengono il segreto del Governo Mondiale, non è una novità. Mio padre vorrebbe semplicemente che lo informassi appena decifrati tutti e cento.- Roger sorrise affabile. –Non vedo perchè no. Dì al vecchio che gli farò sapere quando saranno decifrati tutti e cento. Ora ci stiamo dirigendo verso Baltigo, dove si trova il novantanovesimo Poigne Griffe. E so già che il centesimo si trova a Erbaf, l’ isola dei giganti. Riferiscilo a tuo padre. Manderò uno dei miei ragazzi a riferirvelo.- e detto ciò lanciò un’ occhiata a Baggy e a Shank. –D’ accordo. Per questa settimana faremo una sosta nei pressi di Shabaody. Se tra una settimana non sarà arrivato nessuno ti informeremo sulla prossima meta.- Corvos si alzò. –Quindi, detto ciò, me ne vado.- voltò le spalle a Roger e scese dalla nave. –Ma come, te ne vai di già?! Non resti a bere un goccio?- Corvos iniziò a far muovere l’ imbarcazione. –Mi spiace, ma devo andare. Arrivederci.- detto questo se ne andò. –Ahahahahaha, che simpatico. Peccato non si sia fermato per un goccetto.- qualche giorno dopo la Oro Jackson sbarcò su Baltigo. –Così è questa le Terra Bianca?- fece Lancia, il carpentiere di bordo. Ad attenderli c’ era una flotta di dodici navi da guerra della Marina. –Sono i soliti rompiscatole. Rayleigh, Lancia, Brados, occupatevene voi.- Brados era il cuoco di bordo. –Noi invece andiamo alla ricerca del Poigne Griffe.- Roger e il resto della ciurma cercarono il novantanovesimo Poigne Griffe. Roger notò una grotta sotterranea e vi entrò. Nel frattempo Rayleigh, Lancia e Brados avevano sistemato la flotta della Marina. –Avete visto il capitano?- chiese Lancia a Shank e Baggy. –Veramente no. Lo stiamo aiutando a trovare il Poigne Griffe.- non molto dopo Roger uscì dalla grotta. –Molto bene, ancora uno e ci siamo.- alle loro spalle arrivarono tre uomini. Uno era più grosso del normale, robusto, pelato e con due grosse spade; il secondo era un uomo normale con lunghi capelli neri ed era vestito come un re; il terzo era un uomo pesce, dall’ aspetto era un pesce-spada. – Che sorpresa le tre novità del Nuovo Mondo. Maho “Doppia Lama” con una taglia di 120 milioni, Istrice “il Re senza regno” con una taglia di 97 milioni e Doock, “l’ Uomo Pesce-sega” con una taglia di 164 milioni. Che fate da queste parti?- i tre avevano un ghigno sul volto. –Questo è il nostro territorio, Gold Roger.- -E intendiamo che resti tale.- concluse Maho estraendo le spade. –Dovrete combattere contro di noi.- Roger si mise davanti a Maho, Rayleigh davanti a Istrice e Kazuma davanti a Doock. –Non durerete molto.- Maho attaccò Roger con le due spade, ma quest’ ultimo con un rapido scatto le fece volare via con la sua spada. –Per te è la fine!- con un taglio finale Roger colpì Maho il quale cadde a terra sul suo stesso sangue morto. –Karate degli Uomini-pesce: Pugno Spacca Torace.- Kazuma parò il colpo con la mano destra. Appoggiò la sua mano sullo stomaco dell’ Uomo-pesce. –Dial Reject!- una violenta onda d’ urto colpì Doock facendolo cadere a terra morto. –Resti solo tu.- fece Rayleigh. Con una rapida mossa decapitò il suo avversario. –Non erano poi tanto potenti.- Shank e Baggy erano rimasti a bocca aperta. –Possiamo ripartire. Coraggio, ne manca più uno e avremo terminato.- non appena la ciurma di Roger fu pronta per salpare una nave della Marina gli sbarrò la strada. –Vi impedirò di raggiungere Erbaf.- dietro a quella nave ne stavano altre dieci. – Il Vice-ammiraglio Akainu. E così vuoi fermarci assieme a quelle? Voi della Marina dovreste imparare a conoscere i vostri limiti- -Quest’ isola sarà la vostra tomba. Per prima cosa vi bloccherò qui. Grande Eruzione Vulcanica!- un pugno di lava stava per colpire la Oro Jackson. Roger estrasse la spada e tagliò in due la mano di lava creata da Akainu
senza riportare il più piccolo graffio. –Ehi Akainu, ti sarei grato se lasciassi in pace la mia nave. La Marina ha molte navi da sprecare, visto che ne abbiamo appena distrutte dodici. Lancia, Brados, Kazuma, voi pensate alla flotta. Io mi occuperò di questo simpaticone magmoso.- Akainu scese dalla nave con un balzo. Aprì la mano destra la quale si ricoprì di magma. –Cane Oscuro.- Roger schivò il colpo e colpì Akainu allo stomaco con un fendente. –Avresti dovuto pensarci bene prima di metterti sulla mia strada, Sakazuki.- il Vice-ammiraglio della Marina era ferito. –Non ti consiglio di sottovalutarmi, Gold Roger. Meteore Vulcaniche.- diverse grosse mani di lava piovevano dal cielo. Roger distruggeva tutte quelle che avrebbero colpito lui o i suoi uomini mentre Rayleigh si occupava di difendere la nave. Akainu creò una lancia di lava con la quale attaccò Roger. Non appena quest’ ultimo contraccò con la sua spada e le due armi entrarono in contatto una gigantesca onda d’ urto si sparse per tutta l’ isola e sul terreno si formò una crepa che divise in due l’ isola. Baggy venne spazzato via e finì in mare che venne subito recuperato da Shank. –Ci conviene metterci al riparo, altrimenti saremmo coinvolti anche noi nello scontro.- la flotta della Marina era stata affondata. Roger e Akainu fecero un balzo all’ indietro. –Grande Eruzione Vulcanica.- Roger respinse all’ indietro il colpo con la spada. Akainu scomparve e all’ improvviso ricomparve dietro a Roger. Sollevò la lancia di lava, stava per colpirlo. –Per te è la fine, Roger.- per tutta risposta senza voltarsi gli mollò un calcio nello stomaco e girandosi di scatto lo colpì con un potente fendente atterrandolo. –Ne hai abbastanza o vuoi continuare?- Roger gli puntò la spada sotto la gola. –Non devi sottovalutarmi, schifo del mare.- Akainu si rimise in piedi. –Cane Oscuro.- Roger lo colpì prima che potesse sferrare l’ attacco e Akainu cadde a terra. –Hai perso. Mi spiace ma dovrai allenarti ancora se vuoi battermi.- la ciurma di Gold Roger si diresse verso la nave. Akainu si riprese e attaccò Roger alle spalle. Rayleigh che fu il primo ad accorgersene gli sferrò un violento fendente facendolo cadere in ginocchio. –Solo i vigliacchi attaccano alle spalle.- sollevò la spada pronto a finirlo ma fu bloccato. –Basta così Rayleigh.- Rayleigh infatti fermò l’ attacco. –Ma per quale motivo, capitano?- Roger sorrise. –Questa è la differenza tra noi pirati e la Marina: loro appena catturano un pirata lo uccidono subito, noi invece possiamo anche decidere di risparmiarlo.- il Vice-ammiraglio restò a terra sconfitto. –Così mi risparmi la vita, Roger? Sappi che te ne pentirai.- senza voltarsi gli rispose: -Io non mi pento mai delle mie decisioni, Akainu.- la ciurma di Gold Roger riprese il mare. –Prossima meta: Erbaf, dove ci attende l’ ultimo Poigne Griffe.- un uccello si fermò sulla nave di Roger. –Capitano, c’ è una lettera.- Crocus prese il foglio dell’ uccello e lo porse a Roger. Dopo averla letto iniziò a ridere felice. –Ragazzi, facciamo festa! Presto diventerò padre. Ahahahahah- la notizia lasciò tutti un pò sorpresi. –Cosa? Rouge aspetta un figlio? Ma è una fantastica notizia.- fece Lancia che andò subito a prende il rhum portato da Corvos. –Come se non bastasse ha già scelto il nome. Quella donna va sempre di fretta, poteva aspettarmi. Se sarà una femmina il suo nome sarà Gold Ann, se sarà un maschio ha deciso di chiamarlo Gold Ace.- Roger diede a quello stesso uccello una bottiglia di ottimo sakè ed una lettera. –Consegnalo a Barbabianca. Ho deciso di condividere questo momento anche con lui. Shank, Baggy: fate un pò di pesca, sono in vena di fare un pò di casino.- i due mozzi della ciurma andarono subito a pescare. –Molto bene. Conto di tornare a Logue Town dopo che avrò concluso il viaggio attorno alla Rotta Maggiore. Facendo grosso modo due calcoli, tra un mesetto saremo sulla via del ritorno.- Roger e ciurma andarono avanti a festeggiare a tarda notte, fino a che tutti non caddero a terra stanchi e ubriachi. Il mattino seguente Crocus stava bendando il braccio destro di Kazuma. –Sapevi quanto fosse pericoloso usare quel colpo. Direi che hai agito di impulso, potevi perdere il braccio.- Kazuma aveva il braccio destro semi rotto. –Crocus ha ragione, non era il caso di usare il Dial Reject. Ci avevano avvertiti del pericolo nell’ usarlo. Gan Foll ha detto che bisogna usarlo in casi estremi, e Doock potevi batterlo senza il Dial.- all’ orrizzonte si avvistò un’ isola. –Capitano, abbiamo avvistato Erbaf, l’ isola dei giganti.- la nave di Roger sbarcò sull’ isola. Vennero accolti da tre giganti. –Abbiamo visite. Chi siete e cosa volete?- domandò uno dei giganti. –Siamo pirati, il mio nome è Gold Roger.- i tre giganti restarono stupiti. –Gold Roger? Il famoso pirata di cui tutti parlano? Cosa può desiderare dalla nostra isola?- -Vorrei semplicemente vedere il Poigne Griffe.- i tre giganti restarono in silenzio. –Poigne Griffe? Cosa sarebbe?- la domanda del gigante fu inaspettata. –Cosa? So per certo che l’ ultimo Poigne Griffe si trova qui, a Erbaf.- un gigante anziano si avvicinò a Roger. –Poigne Griffe hai detto?! Noi possediamo una vecchia pietra con antichi caratteri, ma non so se si chiama così. Seguitemi.- la ciurma di Roger si avventurò nel villaggio. Lì tutto era gigante, non solo gli abitanti ma anche le case, le piante, gli alberi, gli animali, tutto era gigante. – Da ottocento anni la nostra gente custodisce questa pietra, anche se a dir il vero, non abbiamo mai capito cosa fosse.- la ciurma arrivò davanti ad una specie di tempio. –Nonostante ciò, visto che i nostri avi hanno combattuto duramente per difenderla, abbiamo deciso di farlo anche noi.- Roger vi si avvicinò e cominciò a leggere. –Riesce davvero a leggere quei caratteri?- -No, non sa leggerli. Però è capace di ascoltare quello che gli oggetti sanno dire.- man mano che leggeva il suo volto cambiava espressione. –Adesso so tutto. Conosco in ogni minimo dettaglio la storia del Governo Mondiale. E’ il momento di far qualcosa. Sa dirmi quante isole ci sono ancora?- -Alcune voci, ma sono solo voci, niente che sia stato verificato, dicono che ci sia ancora un’ isola. Questa è l’ ultima tappa della Rotta Maggiore ed è conosciuta come Raftel.- ormai era fatta. A Roger restava da esplorare una sola ultima isola, dopo di che avrebbe concluso il suo viaggio. –Baggy! Shanks! Prendete un’ imbarcazione e raggiungete l’ Arcipelago Shabaody e portate questa lettera a Barbabianca.- dopo che Roger ebbe scritto la lettera, Baggy e Shank partirono alla volta di Shabaody. –Molto bene. Noi altri invece partiremo subito diretti a Raftel. Senti gigante, quale rotta dobbiamo seguire? Anzi no, non dire nulla. E’ più emozionante arrivarci da soli. Piuttosto, sarebbe scortese chiedervi cibo e vino?- domandò Roger gentilmente. –Certamente! Grazie a voi tutta la fatica in questi ottocento anni per proteggere il Poigne Griffe non sono stati sprecati. Farò caricare sulla vostra nave cibo e vino in abbondanza.- finito di caricare le scorte di cibo e vino la ciurma di Roger riprese il viaggio. –Molto bene. Ancora un’ isola. Un’ isola soltanto e la nostra avventura sarà terminata!- sul volto di Roger si stampò un sorriso di compiacimento. –Partiamo verso Raftel!- la nave riprese il viaggio. Appena partiti furono raggiunti da alcune navi della Marina. Erano in venti delle quali due stavano davanti. –Ma bene, abbiamo due Vice-ammiragli: Garp e Aokiji. Immaggino vogliate fermarci.- -Tu e la tua ciruma avete esagerato. Hai osato decifrare tutti i Poigne Griffe, ma ti impediremo di decifrare il Real Poigne Griffe che si trova a Raftel.- Aokiji sbarrò gli occhi. –Potevi evitare di dirglielo!- le navi puntarono i cannoni. –Questi sono due Buster Call! Fate fuoco!- tutte le navi presenti iniziarono a bombardare la Oro Jackson. La ciurma di Roger si divise tra le varie navi. Aokiji gelò il mare sottostante e si preparò ad una battaglia con Gold Roger. –Partisan!- tre lancie di ghiaccio furono lanciate contro Roger. Utilizzando la sua spada, Roger fu in grado di frantumarle. –Tu e la tua ciurma non uscirete vivi! Sarete catturati e poi deportati a Enies Lobby, dove sarete giustiziati!- Anche Garp raggiunse Aokiji e Roger. –Questa volta sarà l’ ultima volta che combatterai con la Marina.- una palla di cannone affondò sei navi. Alcuni dei giganti di Erbaf si erano schiarati con Roger. –Aiutiamo i nostri amici.- Garp capì la gravità della situazione. –Accidenti! Adesso abbiamo contro anche tutti quei giganti. Forse la cosa migliore è ritirarci momentaneamente e poi catturarli una volta a Raftel. Torniamo alla base.- le navi sopravissute che erano poco meno di dieci tornarno alla base della Marina. La ciurma di Roger potè dunque riprendere il viaggio. –Grazie mille, giganti di Erbaf. Non lo dimenticheremo.- la navigazione fu tranquilla almeno per i primi due giorni. Al terzo giorno incontrarono vari famosi pirati i cui soli nomi fanno tremare chiunque: Jim Pistol con una taglia di 324 milioni, i “Gemelli Siamesi” Twim e Kao da 302 milioni, Kinaruma con una taglia da 298 milioni o Sylver “Black” Karìh con una taglia di ben 352 milioni. Il clima finalmente iniziò a stabilizzarsi e le correnti elettromagnetiche andavano via via riducendosi. Al quinto giorno di navigazione la Oro Jackson uscì dall’ ultima corrente elettromagnetica mentre Baggy e Shank erano a metà viaggio. –Ormai manca più poco, me lo sento.- -Capitano, stiamo entrando in una fitta nebbia.- in effetti Kazuma aveva ragione, la nave entrò in un fitto banco di nebbia. Le luci sul ponte furono accese illuminando alla meglio quella fitta nebbia. –Me lo sento, oltre questa nebbia c’ è l’ isola di Raftel. Abbiamo quasi finito il nostro viaggio attorno alla Rotta Maggiore.- la nebbia era davvero fitta e nonostante le luci della nave, si vedeva ben poco. –Capitano, come sai che quella che stiamo seguendo è la direzione giusta? In fondo non si vede nulla e non c’ è nemmeno una sola bava di vento. Nemmeno le nuvole sono visibili.- Lancia era preoccupato. –Non preoccuparti. Seguo il mio sesto senso di pirata.- Roger aveva sul volto la determinazione degna della sua grande fama di pirata. –Avanti tutta!- la nave, secondo gli ordini del capitano, continuava dritta all’ interno della nebbia. -Preparatevi per festeggiare la conclusione del nostro viaggio.- Roger porse ad ognuno dei membri dell’ equipaggio una bottiglia di vino. –Capitano, la nebbia comincia a diradarsi.- la nebbia si stava lentamente dirando. –Capitano, isola all’ orrizzonte. Dev’ essere Raftel!- l’ equipaggio stappò tutte le bottigile e in un coro solo gridarono: - L’ avventura è terminata! Questa è l’ ultima isola! Urrà!- e via tutti a bere. La nave sbarcò sull’ isola di Raftel. –Così questa è la famosa Raftel. Vi ricordate che cosa ha detto Garp? Ha parlato di un certo Real Poigne Griffe. Sono proprio curioso, andiamo a cercarlo.- la ciurma si separò alla ricerca del Real Poigne Griffe. Era un’ isola abbastanza grande, con una natura rigogliosa e incontaminata. Lo cercarono per tre ore ma non lo trovarono. –Che strano. Forse non esiste.- ipotizzò Brados. –No, lo escludo. L’ ho capito dalla reazione di Aokiji.- il masso dove era seduto Kazuma crollò. –Cosa succede?- da sotto la pietra si notava un buco profondo. –E’ una grotta sotterranea. Scaviamo.- la ciurma di Roger iniziò a scavare. Dopo molto tempo erano all’ interno di una grotta. Davanti a loro un’ immensa pietra fatta d’ oro con su ricavati gli stessi caratteri dei Poigne Griffe. –E’ un Poigne Griffe d’ oro, solo di almeno quattro volte più grosso di uno normale. Dev’ essere il Real Poigne Griffe.- Roger non perse tempo e cominciò a decifrarlo. Sul volto di Roger comparve un sorriso. –Ora ho capito tutto. Ora conosco alla perfezione il segreto del Governo Mondiale.- si voltò verso la ciurma. –Portate qui tutto il nostro tesoro, fino alla più piccola moneta.- l’ ordine impartito lasciò tutti con parecchi punti interrogativi in mente. –Ho intenzione di lasciarlo qua. La nostra avventura è finita. Quindi come segno del mio passaggio lascerò tutto il tesoro. Con questo ho intenzione di iniziare una nuova Era della Pirateria. I pirati del mondo si contenderanno il dominio totale sulla Rotta Maggiore e la conquista del mio tesoro. Ho deciso di chiamarlo One Piece.- sorrise come mai prima d’ ora. –One Piece?! Ovvero “un pezzo”. Come mai questa scelta?- domandò Rayleigh. –Perchè rappresenta un pezzo di me, un pezzo della mia vita. Questo è il tesoro che abbiamo accumulato da Logue Town fino a qui. Ci ho impiegato quattro anni della mia vita. Questo è davvero il One Piece.- la ciurma obbedendo a Roger seppellì in quella grotta tutto il tesoro che era a bordo della Oro Jackson e infine ricoprirono la grotta di terra come prima. Usciti dalla grotta ad attenderli c’ era una bella sorpresa. Centoventi navi della Marina sei delle quali stavano davanti alla flotta. –Ma guarda un pò che bella sorpresa. Tsuru, Aokiji, Akainu, Garp, Sauro e Sengoku. Questa ammetto essere una sorpresa poco piacevole.- per la prima volta Roger non sorrise. –Gold Roger, Re dei Pirati. In quanto Ammiraglio e rappresentate della Marina condanno te e la tua ciurma all’ ergastolo ad Impel Down per pirateria e decifrazione del segreto del Governo Mondiale. Per questo verrete catturati e condotti a Impel Down, meglio se non opponete resistenza.- Sengoku era deciso. –Da oggi i pirati Jolly Roger sono uficcialmente sciolti! Avrei una proposta Sengoku: in cambio della liberazione dei miei uomini, io mi farò giustiziare in pubblico, tra un anno però. Nel frattempo torno a casa e concludo ogni affare in sospeso. Poi tra un anno mi costituirò alla Marina e mi potrete giustiziare in pubblico. In cambio lasciate liberi i miei uomini. Ripeto, da oggi i pirati Jolly Roger non esistono più.- le parole di Roger lasciarono tutti senza parole- E va bene Roger, te lo accordo. I tuoi uomini saranno liberi, potrai tornare in patria e tra un anno sarai condannato all’ esecuzione pubblica. Ma bada che se non verrai tutta Logue Town sarà rasa al suolo e tu assieme al tuo equipaggio condannati a morte.- detto ciò le sei flotte della Marina se ne andarono. Roger si voltò verso la ciurma. –Torniamo a casa. Una volta sbarcati a Logue Town i pirati Jolly Roger non esisteranno più, questa è la mia scelta. Ora possiamo riprendere il mare.-la Oro Jackson sbarcò per l’ ultima volta. –Per prima cosa passeremo a prendere Baggy e Shank a Shabaody, infine torneremo a casa.- il viaggio durò tredici giorni e poco prima di arrivare a Shabaody incontrarono Shank e Baggy durante il loro viaggio di ritorno. –Che cosa? I pirati Jolly Roger saranno sciolti? Per quale motivo, capitano?- Shank come Baggy era rimasto molto sorpreso da quella notizia. –Perchè sì! E’ quello che ho promesso a Sengoku in cambio della vostra libertà.- arrivati alla Linea Rossa la superarono passando sott’ acqua come all’ andata tornando nella prima parte del Grande Blu. –Crocus, tu cosa intendi fare? Sappiamo benissimo che devi occuparti di Lovoon.- Roger e Crocus si abbracciarono. –Grazie per tutto il tempo che abbiamo passato insieme, capitano.- -No, grazie a te Crocus. E poi da oggi io non sono più il tuo capitano, come non lo sono più per nessuno.- due giorni dopo la nave entrò nel porto di Logue Town. Ad accoglierla c’ era un’ intera folla composta da tutti gli abitanti dell’ isola. –Miei cari amici! Miei cari compagni di viaggio! Questi quattro anni assieme sono stati molto belli e divertenti. Abbiamo vissuto molte avventure, visitato vari posti, conosciuto diverse persone, trovati numerosi tesori. Ma adesso l’ avventura si conclude. Se prima eravamo capitano, cuoco, vice-capitano eccetera, ora siamo tutti semplici pirati. Da oggi sciolgo ufficialmente la ciurma dei pirati Jolly Roger.- l’ avventura di Roger e ciurma era finalmente conclusa. –E della nave, cosa ne facciamo, capitano?- chiese Lancia. –Ti ho detto che non sono più il tuo capitano. Per quanto riguarda la Oro Jackson ne ha passate molte, ormai è vecchia e non serve più a niente. Quindi direi di smontarla, vendere il legno il quale è molto raro e spartirvelo tra di voi. E’ l’ ultimo regalo che vi faccio.- tutti i pirati Jolly Roger presero strade diverse. –Tu che farai Baggy? Perchè non ti unisci a me?- chiese Shank. –Non ci penso neanche. Noi due siamo troppo diversi, ognuno andrà per la propria strada.- a Logue Town restò solo Roger. Tornato a casa per prima cosa si recò da sua moglie. –Ciao, sono ritornato.- sorrise. La giovane donna era indaffarata in cucina. –Ben tornato a casa. Hai ricevuto la mia lettera?- -Quella in cui annunciavi che sarei diventato padre? Certamente. Ancora non posso crederci.- Rouge si asciugò le lacrime. –Sai, temevo che il nostro piccolo sarebbe nato senza la presenza di un padre.- passò esattamente un anno, e una mattina a Logue Town arrivò la flotta del Vice-ammiraglio Garp. Roger lo aspettava pronto per costituirsi. –Roger, sei in casa?- Roger uscì di casa. –Sono pronto per l’ arresto. Sempre che anche voi rispettiate il nostro accordo.- Roger fu ammanettato. –Non preoccuparti. La tua ciurma è libera, come promesso.- Roger seguì Garp a bordo della sua nave e fu fatto sedere su una sedia dove fu legato e sorvegliato di continuo da sei marinai. –Possiamo partire per Impel Down.- la flotta di Garp prese il largo diretta alla grande prigione dove Roger sarebbe stato imprigionato fino al momento della sua esecuzione. –Garp, ho un’ ultima richiesta: non voglio morire a Marineford. Vorrei poter esser giustiziato e seppellito nelle mia adorata Logue Town.- nonostante fosse legato e ormai certo della sua fine Roger restava fiero e con il sangue freddo. –Non preoccuparti! Immagginando una simile richiesta ho già chiesto ciò al Grandammiraglio il quale ha accettato.- Roger sorrise. –Sei un amico, Garp. Senti, non è che mi toglieresti queste corde?!- -Ora pretendi troppo.- appena la nave arrivò a Impel Down, Roger fu portato fino al sesto piano della torre dove fu imprigionato in una cella. –E’ vero quello che si sente dire? Rouge aspetta un figlio?!- Garp si preoccupò di fare la guardia a Roger. –Sì, è vero. Senti, avrei un ultimo favore. E’ vero, io ho fatto molti peccati in questi quattro anni, ma non credi che mio figlio che deve ancora nascere non ne sia responsabile? Insomma un bambino che ancora deve nascere come può aver peccato?- -Con questo dove vuoi arrivare? Ogni donna dell’ isola che ha avuto a che fare con te e ogni bambino nato in questi mesi sarà ucciso.- Roger si avvicinò a Garp. –Lo sapevo. E’ per questo che ti chiedo di prenderti cura di mio figlio. So che mi posso fidare di te e che lo alleverai come se fosse della tua famiglia.- -Non ci penso nemmeno. Scordatelo!- Roger sorrise. –Grazie, sapevo che avresti accettato.- pochi giorni dopo Roger fu condotto nuovamente a Logue Town. Una flotta di navi della Marina lo conducevano nuovamente a casa. Una volta arrivati una folla ancora maggiore di quando era tornato dal suo viaggio lo stava aspettando. Un gruppo di Marines lo condussero al centro dell’ isola dove sorgeva una piazza. Man mano che camminava la gente lo guardava attenta. Nonostante stava per morire il suo volto era allegro e marciava fiero come un generale durante una parata trionfale. Diverse voci dicevano cose tipo –E’ proprio il Re dei Pirati.-, -Incredibile, sta camminando senza un’ ombra di paura.-, -E’ un uomo straordinario.- Roger fu condotto in una piazza seguito da tutti gli abitanti dell’ isola. Un bambino con capelli grigi raggiunse in ritardo la folla. –Sono qui, mamma.- -Eccoti Smoker. L’ esecuzione sta per iniziare.- Smoker seguiva come tutta la folla Roger salire sul patibolo. L’ attenzione aumentò mentre iniziò a salire le scale del patibolo. “Ormai è tutto finito. Ma almeno non ho rimpianti.” Pensava Roger. Una volta raggiunta la cima del patibolo si sedette per terra. –Hai diritto ad un’ ultima richiesta.- gli intimò uno dei due esecutori. –Vorrei che mi toglieste queste manette per poter fumare l’ ultimo sigaro.- fece Roger con un tono calmo. –Mi spiace ma questo non posso farlo.- -Hai paura che scappo? Questi giovani d’ oggi, così diffidenti.- sbuffò Roger. “Gan Foll, vecchio mio, sarebbe bello rivederti ancora una sola volta”. In mezzo alla folla c’ era anche un signore giovane a bordo di un cavallo volante anche se nessuno lo vedeva. Non appena Roger lo vide sorrise. “Eccoti qua. Che gesto gentile assistere alla mia esecuzione, caro Supremo di Skypiea”. Gan Foll ricambiò al sorriso. “Ora è giunta anche la tua di fine, Gold Roger. Chissà se un giorno ci rivedremo in cielo, ma non a Skypiea”. –L’ esecuzione può avere inizio!- i due esecutori erano pronti. –Ehi tu, Re dei Pirati! Dove hai lasciato il tesoro? Sappiamo che hai deciso di lasciarlo in un posto, ma dove?- urlò un signore dalla folla. –Tu, laggiù, fai silenzio!- ordinò uno degli esecutori. –Il mio tesoro?- fece Roger sorridendo. –Zitto, non hai il permesso di parlare!- fece l’ altro esecutore. –E’ un tesoro magnifico, il suo nome è One Piece. Lo volete? Allora cercatelo pure, l’ ho lasciato in quel posto. Chissà se qualcuno riuscirà a trovarlo?.....- le due guardie lo colpirono con le spade. Un enorme boato si estese per tutta la folla. Il corpo di Roger cadde a terra privo di vita. La sua esecuzione fu resa pubblica al mondo intero. –Alla fine sei morto, eh, capitano? Alla tua salute.- Rayleigh bevve alla memoria del suo capitano. Questo evento segnò la fine della grande Era di Gold Roger e l’ inizio di una nuova Era della Pirateria. Da quel giorno fino ai giorni nostri tutti i pirati del mondo fanno a gara per aggiudicarsi il titolo di Re dei Pirati e conquistare il One Piece. Ma fino ad adesso nessuno ci è mai riuscito, solo quattro pirati sono abbastanza vicini a farcela e questi quattro sono conosciuti come i “Quattro Impearatori”. Da qui, dall’ esecuzione di Roger iniziò tutto.
 
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