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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh! Duel Monster GX (Yu-Gi-Oh! GX)
Titolo Fanfic: I MEDAGLIONI DEGLI DEI LO SCETTRO DEI TITANI
Genere: Romantico, Commedia, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: darklight92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/06/2010 13:09:59

All’esame dell’Accademia si presentano molti duellanti, tra cui le tre protagoniste,La storia non segue lo svolgimento dell’anime, ma uno nuovo.
 
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L'ESAME ALL'ACCADEMIA.
- Capitolo 1° -

In questa storia saranno presenti alcuni nuovi personaggi, e le carte

usate saranno inventate da me (Perdonatemi, ma sono passati un po’ di anni da quando ci giocavo, e,

oltretutto, non le ho mai conosciute granché bene XD).

I personaggi non sono Mary Sue e Gary Stue, e questa volta mi riprometto di scrivere fatti

maggiormente possibili.

Altra nota importante: Io scrivo Fanfiction con nuovi personaggi perché non riesco a scrivere di

personaggi totalmente non miei. Mi spiego meglio. Ho provato a scrivere storie con tutti i pg di un anime,


ma, puntualmente, dopo il primo entusiasmo iniziale, finivo in un punto morto. Mi bloccavo davvero, e non


riuscivo più andare avanti, la storia per me diventava davvero un mattone, mi mettevo davanti al pc e non


mi veniva in mente niente. Non si trattava di mancanza di tempo o di voglia, ma di mancanza di idee.

Invece, con le storie che presentano nuovi personaggi, cambia tutto. Riesco a farle svolgere e a far seguire


loro un filo conduttore, a farle evolvere.

Ma non per questo le protagoniste sono me sulla carta.

Ovviamente, essendo mie creature, hanno determinate mie caratteristiche, ma questo lo hanno tutti


i miei personaggi. Inserisco caratteristiche miei e miei modi di essere anche in personaggi già esistenti,

anche se in misura minore che nei nuovi personaggi.

Questa piccola introduzione serviva a farvi capire che la storia che sto per scrivere non è la storia della fan


accanita di un qualcosa che si inserisce in quel mondo, e una ff su quel mondo, solo, con nuove

caratteristiche, nuovi elementi di fantasia.

Storia:

La storia si svolge dall’inizio della serie GX, da quando c’è l’esame di ammissione. Da lì però, la storia segue

una visione alternativa: Banner è un professore normale, non ci sono Chiavi degli Spiriti affidate ai
protagonisti, ma un nemico nuovo, inserito da me. In questa storia, ci sono tre principali nuovi personaggi,

Kay Jefferson (attenzione, a dispetto del nome, è una ragazza), Sheryl Brown e Selene (si

legge Sélen) Bernard, e la storia e descritta tenendo conto della loro presenza, e, su di loro, si basano gli
intrecci.

Titolo Della Storia: Gli Amuleti Greci e lo Scettro dei Titani.

Categoria: Yu Gi Oh! GX

Autore: Darklight92

Genere: Romantico, Commedia, Avventura.

Note: E se? Possibile OOC

Personaggi: Nuovi Personaggi, Jaden Yuki, Chazz Princeton, Syrus Trusdale, Un Po’ Tutti

Introduzione o presentazione della storia:

Questa storia è una revisione personale che parte dalla prima serie.

All’esame dell’Accademia si presentano molti duellanti, tra cui le tre protagoniste: Kay Jefferson, Sheryl


Brown e Selene Bernard. La storia non segue lo svolgimento dell’anime: Ci sono nuovi nemici e nuovi


intrecci. Le tre ragazze duellano e vengono ammesse tutte e tre, e usano deck particolari: Deck con carte


che rimandano a divinità del mondo Greco.

Capitolo 1:

L’esame all’Accademia.


-Ultimo Avviso! Tutti i duellanti sono pregati di presentarsi nell’Arena duelli! Sta per cominciare l’esame


pratico!
- La voce monocorde si propagava per l’accademia, diffondendosi tramite i giganteschi


altoparlanti.

-Kay! Come è andato l’esame scritto?- Una ragazza dai lunghi capelli color oro, vestita con dei pantaloni

bianchi e una giacca nera, aveva battuto una pacca sulla schiena della sua amica.

-Piena di energia sin dal primo mattino, Sheryl. Come fai ad essere così allegra, dopo aver appena dato un


esame…- Rispose senza troppo entusiasmo Kay.

-Come fai tu ad essere così calma! Stanno per aver inizio i duelli! E assisterà tutta la scuola!- Sheryl, mentre


parlava, si agitava avanti e indietro per un breve percorso, facendo sospirare Kay.

-Piantala, mi fai venire il mal di testa. Piuttosto, diamoci una mossa, altrimenti non ci faranno duellare.-

Dette quelle parole, Kay si incamminò verso l’arena, seguita da Sheryl.

Appena entrarono, le due ragazze rimasero estasiate dall’ambiente: Una palestra ampia, enorme, con file e


file di posti nelle tribune, e numerosi campi da duello.

Kay strattonò Sheryl per un braccio, portandola in fondo agli spalti, dove si avvicinò ad un uomo vestito con

una divisa blu, e che indossava un paio di occhiali da sole scuri.

Mentre Sheryl era presa dal rimirare un ragazzo che combatteva con un altro esaminatore, Kay cercava di

capire dove e quando avrebbero dovuto duellare.

-Il duello di Kay Jefferson è programmato tra tre turni,mentre quello di Sheryl Brown è il prossimo.
Avviatevi verso il campo 14 e numero 3.- Dette quelle parole, l’uomo diede le spalle a Kay, avviandosi anche
lui verso un campo, per disputare un nuovo incontro.

Kay si voltò verso l’amica, trovandola esattamente nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata all’inizio
della sua conversazione: Dritta in piedi con lo sguardo rapito dal duello.

-Ehi piccola sognatrice.- La chiamò, tirandola per una manica della giacca nera.

-Guarda che la prossima a dover duellare sei tu. Devi andare al campo numero 3.-

Sheryl girò la testa di scatto verso l’amica, sgranando gli occhi.

-Cosa?! Devo duellare per prima? Perché? E tu non potrai neanche starmi vicina? Non voglio!- La ragazza

aveva iniziato a parlare a macchinetta, e l’altra roteò gli occhi, alzando le mani verso il cielo.

-Sheryl, non rompermi e fila a quel dannato campo. Io neanche ci volevo venire in questa Accademia, l’ho
fatto solo perché tu mi hai tormentata. Se adesso non vai immediatamente, giuro che ti do fuoco al deck.-

Alle parole dell’amica, la bionda sembrò scuotersi, e, dopo aver fatto un passo indietro al pensiero del suo
deck bruciato, si avviò di corsa verso il campo indicato.

Il duello che precedeva il suo era ancora in pieno svolgimento.

A battersi, c’erano un sovraintendente donna con i capelli neri legati in una coda alta, e un ragazzo
all’incirca della sua stessa età, con i capelli a spazzola castani scuri.

Il ragazzo era parecchio in difficoltà. Non solo i suoi Life Points erano di molto inferiori a quelli

dell’esaminatrice, ma la donna poteva vantare dalla sua parte ben due mostri in posizione di attacco, e lui
soltanto uno.

La donna attivò una carta magia, aumentando vertiginosamente i punti di attacco di uno dei suoi mostri,
che superarono nettamente quelli dell’avversario, dopo di che attaccò, distruggendo l’unica difesa che
era rimasta al ragazzo.

Per concludere il duello, con l’altro mostro sferrò un attacco diretto al ragazzo, a cui scesero i punti Vita a
zero, e fu definitivamente sconfitto.

Il ragazzo, tremante per l’attacco ricevuto, cadde a terra, e neanche quando il dolore fu placato si alzò,
contemplandosi le ginocchia, con aria sconvolta.

-Mi dispiace ragazzo.- Disse la donna.

-Ma, non avendo passato l’esame pratico, dovrai ritentare l’anno prossimo. Ora ti chiedo di lasciare il
campo, poiché ci sono altri studenti che devono dare l’esame.-

Il ragazzo, tremante, uscì di corsa, piangendo.

A Sheryl venne un brivido lungo la schiena: quella donna aveva letteralmente annientato con due mosse il
suo avversario. La situazione era molto più preoccupante di quanto aveva pensato: Credeva che
l’esame pratico fosse difficile, ma non pensava a quei livelli.

-Avanti il prossimo duellante!- Gridò la donna, cambiando deck e riponendo quello che aveva appena usato.

La bionda diede una rapida occhiata alla sala: accanto a lei c’era qualche altro esaminando che aveva
assistito al duello, e in loro riconobbe la sua medesima espressione.

-Ho detto, si faccia avanti il numero successivo! Numero quarantaquattro.- Si bloccò un secondo,
abbassando lo sguardo sul suo palmare. -… Sheryl Brown!- Il tono della donna era alquanto scocciato.

Deglutendo, e con le gambe tremanti, Sheryl entrò nell’arena, lanciando un’ultima occhiata ai ragazzi
accanto a lei. Alcuni ricambiarono il suo sguardo con per darle un muto “buona fortuna”, altri erano
paralizzati, ancora shockati per l’incontro precedente.

-Sei pronta? Combattiamo!- Disse la donna, pescando cinque carte dal deck.

Sheryl la imitò, analizzando le mosse possibili.

L’esaminatrice posizionò un mostro coperto e due carte magia o trappola, dopodiché passò la mossa.

-Evoco Guerriero dello Stige in posizione di attacco. Dopo di che attivo la carta magia Araldo del Destino.
Questa carta, mi permette di aumentare di cinquecento punti l’attacco del mostro che
equipaggia per ogni mostro sul terreno del mio avversario. Quindi, i punti del mio Guerriero, passano automaticamente a 2000. Attacco il suo mostro, e posiziono una carta coperta.-

L’evocazione del mostro di Sheryl aveva lasciato l’esaminatrice un po’ perplessa: Non aveva mai sentito di
mostri legati alla mitologia greca.

-Il mostro che hai attaccato, era Giovane Cyborg. Il potere di questo mostro è tale, che, una volta distrutto,
mi permette di scegliere un mostro sul campo dell’avversario e distruggerlo. E io scelgo di distruggere il
tuo Guerriero.- Rispose la donna.

Tuttavia, il mostro di Sheryl non venne distrutto, ma ritornò al suo posto una volta distrutto quello
dell’insegnante.

-Il potere speciale di Guerriero dello Stige, gli impedisce di essere il bersaglio dell’effetto di un mostro.-
Spiegò Sheryl, sorridendo.

La donna pescò la carta successiva, preparandosi all’evocazione del prossimo mostro, e, nel frattempo,
dagli spalti, un gruppo di ragazzi discuteva dei combattimenti che si svolgevano.

-Non ho mai visto dei mostri che avessero collegamenti con i miti greci.- Disse perplesso uno studente con i
capelli scuri, dai riflessi bluastri, come la sua giacca, grattandosi penso la testa.

-Neppure io. Che sia una carta rara?- Domandò un secondo, sempre vestito di blu.

-Ne dubito. Comunque sia, quella carta sarebbe utile al tuo deck, no Chazz? Anche tu usi mostri zombie e
roba così.- Disse il primo, parlando con il ragazzo che sedeva al cento, un giovane dai folti capelli neri
come i suoi occhi, la carnagione pallida e lo sguardo sprezzante.

-Non saprei che farmene. Quel mostro è utile soltanto con quella carta magia, senza, ha soltanto 1500 punti
di attacco e 900 di difesa.- Rispose il ragazzo al centro.

-Sarà come dici tu, ma a me sembra che sia un buon mostro.- Mormorò il primo ragazzo che aveva parlato,
tornando ad osservare il duello.

La professoressa, nel frattempo, aveva evoca un nuovo mostro, e lo aveva equipaggiato in modo tale che il
suo attacco fosse di 2100 punti. Con quel mostro, aveva attaccato Sheryl.

-Visto? Il suo mostro sarà distrutto. Ve l’ho detto che non era un granché.- Disse Chazz, parlando con tono
tra lo scocciato e il rassegnato.

-Aspetta a parlare. La ragazza ha attivato una trappola.- A parlare era stato il terzo studente, intento ad
osservare i movimenti delle due duellanti.

Sheryl aveva infatti utilizzato la carta trappola Grido di Cerere.

-Questa carta permette di bloccare l’attacco diretto contro un mostro di tipo Ade. E visto che Guerriero
dello Stige è un mostro di questo tipo, neutralizzo il suo attacco.- Disse la ragazza.

-Visto? Secondo me quella ragazza entrerà a far parte degli Obelisk blu.- Il ragazzo accanto a Chazz stava
quasi esultando.

Sheryl pescò una carta, osservando le sue alternative.

La carta che aveva pescato era una magia che poteva essere attivata solo con un mostro, il più forte del suo
deck, che adesso non aveva in mano.

Non avendo mostri da evocare, si limitò a posizionare una carta trappola, e a passare il turno.

La donna con i capelli neri pescò, e questa volta la fortuna le sorrise.

Evocò un secondo mostro in posizione di attacco, questa volta, anche il suo mostro aveva un effetto: Era in
grado di trasferire i suoi punti di attacco ad un altro mostro, che fosse proprio o dell’avversario.

Così, l’attacco del primo mostro della donna salì di mille punti, ed ella si preparò ad attaccare Guerriero
dello Stige, il quale, questa volta, non ebbe via di scampo e fu distrutto.

Sheryl fece una smorfia di dolore quando le fu detratta la differenza di punti dai suoi Life Points, ma il
dolore passò in fretta, e poté tornare a ragionare.

-Attivo la carta magia Cerberus, Guardiano dell’Ade. Adesso, è come se avessi tre mostri a difesa dei miei
Life. Non possono attaccare, ma almeno possono difendermi.- Disse, mentre il gigantesco cane
mostruoso le si parava dinnanzi.

La donna pescò ed evocò il terzo mostro.

-Peccato che adesso stanno per sparire tutti e tre. Ti attacco con tutti e tre i miei mostri, ed il tuo Cerberus
se ne torna dritto dritto a casa sua, cioè nell’oltretomba.-

Sheryl digrignò i denti.

Non che pensasse che quella soluzione l’avrebbe aiutata a lungo, ma non credeva che in un sol turno
avrebbe distrutto tutte e tre le teste di Cerberus.

Fece un rapido calcolo: Le restavano 2900 Life Points, mentre la sua avversaria li aveva ancora tutti.

Non solo: l’esaminatrice aveva tre mostri sul terreno, e lei soltanto delle carte trappola.

-Posiziono una mostro coperto e passo.- Disse.

-Hai giocato bene, ma hai commesso un errore. Anche se il tuo mostro ha un effetto, io h ben tre mostri:
quindi, anche se il tuo dovesse danneggiarne uno, ti attaccherei con gli altri due. Per prima cosa gioco
Tempesta potente.- Un sorta di uragano spazzò via le carte trappola posizionate sui terreni delle due
avversarie.

-Dopo di che ti attacco con il primo mostro, cioè Guerriero Meccanico.- Il mostro dell’avversaria aveva un
attacco parti a 1600 punti, e colpì la carta della ragazza, che si scoprì, rivelando il mostro
nascosto, che tuttavia non fu distrutto.

-Medusa ha una difesa pari a 1800 punti, quindi, a venir distrutto, è il suo mostro.- Disse Sheryl, lasciandosi
sfuggire un sorriso.

-Poco male. Ti attacco nuovamente con Carro armato Corazzato, che ha 1850 punti di attacco.-

-Non può farlo.-

Sheryl si permise di allargare il sorriso, poi riprese la spiegazione.

-Conosce il mito di ‘Medusa’? Era una donna molto bella, ma fu trasformata da una Dea in creatura
mostruosa. I suoi capelli diventarono serpenti, e le fu concesso un potere: pietrificare chiunque la
guardasse negli occhi. Ed è proprio questo l’effetto del mio mostro. Pietrifica tutti gli avversari sul
terreno dell’avversario, impedendo loro di attaccare, fino a quando resta in gioco.-

Durante il suo turno, Sheryl spostò Medusa in posizione di attacco, dopo aver evocato un altro mostro, e,
con entrambi, attaccò i due mostri dell’insegnate, facendo scendere i suoi punti a 3550 Life.

Posizionò due carte e passò il turno.

-Però devi riconoscere che ci sa fare.- Disse nuovamente il ragazzo con i capelli blu a Chazz.

-Se davvero ci sapeva fare, aveva già concluso questo duello.- Rispose il ragazzo moro sbuffando.

Il turno era tornato a Sheryl, dopo che l’insegnante aveva posizionato un mostro in posizione di difesa.

La carta che pescò la ragazza le permise di chiudere la partita.

-Gioco Tributo Agli Dei. Sacrificando 800 Life Points posso recuperare un mostro da uno dei cimiteri, con
tanto di carte con cui lo si era equipaggiato. Quindi, sta per tornare Guerriero dello Stige. Poiché
questa non è un’evocazione normale, mi è permesso evocare un altro mostro sul mio terreno. Ma
prima di far ciò uso una delle carte che avevo posizionato prima: Rapimento di Persefone. Anche se è
una carta trappola, mi è permesso giocarla anche nel mio turno. Questa carta mi permette di prendere
un controllo di un suo mostro a scelta. Adesso, sacrifico Medusa e il suo mostro per evocare
Persefone, Signora dell’Ade.- Il mostro evocato da Sheryl necessitava di almeno due tributi, ma aveva
un attacco pari a 2900 punti.

L’esaminatrice, rimasta senza difese, si trovò i punti vita azzerati, dal duplice attacco di Persefone e
Guerriero dello Stige.

-I miei complimenti. E’ un piacere per me darti il benvenuto all’Accademia del Duellante.- Disse la donna, e
Sheryl ringraziò, sfoderando un sorriso imbarazzato.

La bionda abbandonò il campo, vagando con gli occhi alla ricerca dell’amica, e vide che stava entrando in
campo in quel momento.

Correndo, si avvicinò al campo 14, in modo da osservare il duello.

-In bocca al lupo Kay!- Disse, e l’altra abbozzò un sorriso, pescando le cinque carte.

La partita si svolgeva rapida, ma anche Kay superò l’esame pratico, stupendo gli spettatori: anche il suo
Deck, come quello di Sheryl, era provvisto di mostri legati alla mitologia greca.

Appena uscì, Sheryl l’abbracciò, fino a soffocarla.

-Bravissima Kay, sapevo che ce l’avresti fatta!- Gridò.

-Era scontato. Non sarò un granché dal punto di vista teorico, ma in pratica non faccio così pena.- Rispose le
ragazza, battendo un paio di pacche sulla schiena dell’amica.

-Adesso andiamo agli spalti: dobbiamo lasciare l’arena a chi deve ancora sostenere l’esame.- Disse.

Le due amiche si avviarono via, sotto gli occhi dei tre studenti vestiti di blu.

-Credi ancora che non ci sappia fare? Hai visto che bomba quella Persefone?- Il ragazzo con i capelli blu
sembrava esaltato.

-Fortuna. Se avesse combattuto contro qualcuno che utilizzava un deck serio, e non uno di quelli usati per
le prove pratiche, avrebbe perso.-

Il terzo ragazzo vestito di blu storse il naso.

-Chazz, secondo me tu esageri.-

Chazz emise uno sbuffo seccato, e si buttò contro lo schienale dei posti.

-Comunque, quella ragazza che ha combattuto ora è proprio carina. Quella con i capelli scuri che ha
combattuto nel campo 14.- Il ragazzo con i capelli scuri e lisci indicò con un sorriso Kay, che stava
salendo dalla parte opposta alla loro.

-Hai ragione. E’ slanciata e cammina con passo sicuro, proprio il mio tipo.- Concordò l’altro.

-La volete piantare di parlare di queste cavolate?- Chazz si alzò, visibilmente scocciato, e si incamminò verso
l’uscita.

-Chazz, ma dove vai? Dai non arrabbiarti…- Dissero i due, seguendolo.

Nel frattempo, Sheryl e Kay si erano sedute su dei posti piuttosto in alto, e osservavano gli altri scontri.

-Quel Misawa sembra molto bravo.- Disse la prima, non staccando gli occhi dai mostri di un ragazzo che
stava combattendo contro l’esaminatore con gli occhiali.

-Ne ho sentito parlare, sembra che abbia ricevuto il punteggio più alto agli esami scritti.- Rispose Kay,
osservandolo.

-Aspetta… Intendi dire che sono usciti i risultati degli esami?- Chiese sorpresa la bionda.

-Perché, non li hai visti all’entrata? Sono attaccati al tabellone, poco lontano dalla porta principale. Io li ho
superati per un soffio, pensavo lo sapessi.- Rispose.

-No che non lo sapevo! Vado immediatamente a vederli!- E si alzò, avviandosi verso l’uscita.

-Io resto qui, non ho voglia di muovermi.-

Così Sheryl si avviò da sola, correndo come un razzo.

“I risultati scritti sono importanti! E’ principalmente da quelli che dipende la squadra dove ti metteranno!
Se non ottengo almeno di entrare nei Ra Gialli, con un punteggio superiore a 95 su 100 dovrò pagare le
tasse di iscrizione, e allora, addio accademia!” Pensò la ragazza.

Quando svoltò un angolo, sbatte contro qualcuno, ed entrambi caddero a terra.

-Scusami, colpa mia!- Disse la ragazza, alzandosi e spolverandosi i pantaloni.

-No, è colpa mia! E’ la seconda volta che mi scontro con qualcuno oggi.-

Sheryl alzò lo sguardo, osservando il ragazzo con cui si era scontrata. Un ragazzo suo coetaneo, anche lui un
esaminando, vestito di scuro e con i capelli castani, come i suoi occhi.

-Scusami, adesso devo andare a sostenere l’esame pratico! Ci vediamo!- Disse il ragazzo, correndo
nuovamente.

-L’esame pratico? Guarda che stanno finendo! Adesso si sta concludendo l’ultimo incontro! Si, ciao cuore,
non mi sente.- Sheryl smise di urlare, vedendo che il ragazzo non la poteva sentire, e tornò a dirigersi
verso il tabellone.

Con le mani giunte in preghiera si avvicinò, scorrendo i nomi partendo prima dal basso, e fermandosi al
nome di Kay.

“65 centesimi. L’ha davvero passato di poco!” Pensò, continuando a scorrere i nomi per un lungo tratto.

Non riuscendo ancora a trovare il suo iniziò a guardarli dall’alto, sperando di trovarlo presto.

“Sheryl Brown. 96 centesimi, sono al quarto posto! Per fortuna, per un soffio ho ottenuto la borsa di
studio.” Pensò, lasciandosi sfuggire un soffio di sollievo.

-Scusa, è libero questo posto?- Kay si voltò verso il ragazzo che aveva parlato, con aria scocciata.

Se era l’ennesimo che ci provava, questa volta lo avrebbe trattato a pesci in faccia.

-Scusaci se ti abbiamo disturbato, non volevamo.- La frase fu detta da una secondo ragazzo, molto più
basso del primo, con i capelli di un bizzarro color turchese e gli occhi grigi.

-Veramente è occupato, ma quei due accanto sono liberi.- Disse Kay, soffermandosi un secondo su il primo
ragazzo, un tipo dall’aria svampita, con occhi e capelli castani.

-Meno male! Mi sarebbe scocciato muovermi alla ricerca di un posto.- Disse il ragazzo, sorridendo
sinceramente.

“Che razza di tipo. Sembra ingenuo come un bambino.” Pensò la mora.

-A proposito, tu hai già disputato la prova pratica? Spero ti sia andata bene! Comunque io sono Jaden,
Jaden Yuki, e questo ragazzo è Syrus Trusdale, tu come ti chiami?- Continuò il ragazzo.

“Ma quanto parla?” Pensò nuovamente Kay.

-Kay Jefferson. Comunque, è ovvio che abbia già disputato l’incontro.- Disse, con il suo solito pacato.

-Kay? Che strano nome per una ragazza! Posso chiederti perché è ovvio?- Disse sempre sorridendo Jaden.

-Perché quello di Bastion Misawa era l’ultimo. Non possono esserci altri incontri.- Rispose.

Jaden sgranò gli occhi, lasciandosi sfuggire un’esclamazione.

-Non è possibile! Io devo ancora farlo! Grazie dell’informazione Kay, ci vediamo! Spero di finire nella tua
classe!- Jaden corse via, diretto verso uno degli esaminatori.

-Che razza di tipo.- Disse Kay, osservandolo correre.

-Già, è pieno di energie. Però non è cattivo, credimi.- Mormorò Syrus.

Jaden riuscì a ottenere di disputare la prova pratica, contro un insegnante di ruolo.

-Il tuo amico è nei guai. Se Crowler è il suo esaminatore, la vedo dura per lui.- Disse Kay, tenendo gli occhi
sull’avversario di Jaden, un uomo con una lungo codino biondo e la pettinatura particolare, come la
sua divisa.
Syrus non rispose, concentrandosi sull’incontro, che stava iniziando.

Già dal primo turno, il professore dimostrò di utilizzare carte piuttosto potenti, e Jaden sembrava in
difficoltà.

-Che razza di carta. Non credo sia corretto utilizzarne di così forti in un duello per l’ammissione. Mi sa tanto
che il tuo amico dovrà tentare l’anno prossimo.- Disse Kay, sporgendosi per vedere meglio.

-Tu dici? Speriamo di no, mi dispiacerebbe che bocciassero l’unico amico che ho a scuola.- Mormorò il
piccoletto.

Intanto, Sheryl stava camminando per i corridoi, muovendo la testa a destra e sinistra.

-Mi sa tanto che mi sono persa. I corridoi di questa scuola sono tutti uguali… Eppure mi sembrava che
appena entrata dovevo girare a sinistra…- La ragazza stava parlando tra sé e sé, quando, girando un
angolo, vide in fondo al corridoio un’uscita.

Accelerando il passo la oltrepassò, entrando nuovamente nell’arena.

La sua attenzione fu subito catturata dagli unici due duellanti in campo, e, tra i due, riconobbe il ragazzo
con cui si era scontrata.

-Ma guarda, allora doveva ancora sostenere l’esame.- Mormorò, scendendo i gradini, e cercando Kay con
gli occhi, ma non la vide.

“Ma dove cavolo è finita? E come mai tutti gli studenti da questa parte hanno le divise blu?” Pensò.

“Sta a vedere che ho sbagliato di nuovo.”

-Ma tu non hai appena sostenuto l’esame? Che ci fai tra gli Obelisk Blu?- Sheryl si voltò, al suono della voce
maschile.

A parlare era stato un suo coetaneo con i capelli lisci e scuri, con un paio di occhiali sul naso.

Era in piedi accanto ad un altro, con i capelli castani chiari, ed entrambi erano dietro ad un ragazzo con i
capelli neri.

-A dire la verità mi sono persa. Non credevo che ci fossero delle zone apposite per i diversi gruppi
comunque.- Rispose, passandosi con imbarazzo una mano dietro la testa.

-Infatti non ci sono. Ma è scontato che le reclute non si azzardino neanche ad avvicinarsi agli Obelisk,
soprattutto se non sanno ancora in che gruppo le hanno messe.-

A parlare era stato il ragazzo al centro, con tono seccato.

-Stai calmo, non lo sapevo, me ne vado subito.- Rispose a tono Sheryl, alzando le mani in segno di resa e
voltandosi di spalle.

Un grido dell’esaminatore li fece voltare tutti quanti, facendoli avvicinare agli spalti.

Crowler aveva appena evocato Golem Ingranaggio Antico, una carta rara.

-Che disonesto quell’esaminatore! Usare una carta rara contro un esaminando, per di più all’esame di
ammissione!- Si lasciò sfuggire a voce troppo alta Sheryl, tanto che i tre Obelisk la sentirono.

Chazz Si voltò verso di lei, inarcando un sopracciglio.

-Pensi che gli altri duellanti ci vadano piano solo perché è un nuovo studente?- Disse.

-Se vuole diventare qualcuno, lo dimostri dal principio. Oppure, se viene schiacciato come un moscerino,
non farà mai strada.- Continuò il moro.

-Ma quello è il deck di un esperto laureato, nessuno studente di primo anno potrà mai essere al livello di
batterlo. Gli studenti, sono studenti proprio perché devo ancora imparare. Altrimenti
non verrebbero a scuola, tu che dici?- Rispose secca la bionda.

-Ragazza, bada a come parli. Hai idea di chi hai di fronte?- Disse il ragazzo con i capelli scuri al seguito di
Chazz.

L’espressione di Sheryl lasciò capire che non sapesse chi fosse quel moretto davanti a lei, se non uno snob
sbruffone.

-Lui è Chazz Princeton.- Disse il ragazzo.

La ragazza sgranò gli occhi, lasciando sfuggire un ‘oh’.

-E chi sarebbe Chazz Princeton scusa?- Disse subito dopo, facendo visibilmente arrabbiare il moro.

Gli altri due si guardarono sorpresi.

-Non puoi non conoscerlo! E’ tra i migliori duellanti della scuola! E’ il futuro Re dei Giochi.- Spiegò l’Obelisk.

-Mai sentito nominare, spiacente.- Sheryl accompagnò la sua risposta con un’alzata di spalle.

La loro conversazione fu interrotta dalle grida dei loro compagni.

-Che diavolo succede?- Domandò uno dei due Obelisk, sporgendosi maggiormente.

-Non posso crederci! Crowler ha… Perso!- Disse, e Chazz, trasecolato, si sporse, come per ottenere con i
suoi occhi una prova.

-Non è possibile che Crowler perda contro quel bamboccio.- Mormorò.

Sheryl sorrise.

-A quanto pare, il ragazzo ha superato la prova. Mi sa che il futuro Re dei Giochi ha trovato un rivale. Non
sei contento? Altrimenti sarebbe stato troppo semplice.- La ragazza stava palesemente prendendo in
giro Chazz, che si girò furioso verso di lei.

-Non osare sfottermi, ragazzina!- Disse.

Intanto Sheryl si era allontanata, salendo i gradini.

-Non sia mai che voglia far arrabbiare vostra Maestà. Ci vediamo a lezione.- Fece per uscire, ma tornò un
secondo indietro.

-Tanto perché ti sei presentato, voglio farlo anche io, non sono così maleducato. Mi chiamo Sheryl Brown.-
E se ne andò, lasciando Chazz e gli altri Obelisk prima che potessero rispondere.

Il moro strinse le mani a pugno, colpendo la balaustra e facendola pericolosamente vibrare.

-Ti accorgerai molto presto cosa succede a chi osa mettersi contro di me, Sheryl Brown.- E se ne andò,
senza aspettare i due amici, che non osarono proferir parola.



Ammetto che come primo capitolo è un po’ palloso XD ma mi serviva come introduzione alla storia.

So che ho descritto solo il duello di Sheryl, ma non è per far favoreggiamenti tra i personaggi, è solo

che mi scoccio a descrivere le battaglie XP

E poi non volevo rivelare subito tutti i nuovi Deck! [Diciamo pure che non avevi idee per altre carte ndChazz]

{Stai zitto tu è_é ndMe}.

Spero che la storia vi sia piaciuta, o almeno vi abbia fatto un po’ di curiosità! ^^

Se mi lasciate qualche recensione, come sempre, è gradita ^O^

Saluti,

Darklight.

Ps: A proposito, nella mia storia, Jaden, Syrus, Kay, Selene e Sheryl hanno intorno ai sedici anni (chi più chi
meno XD), mentre Chazz e Alexis ne hanno 17 (e Zane 18 ß- Non scordiamoci di lui, poor)XD

 
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