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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: SUPERNATURAL
Titolo Fanfic: USTED CONMIGO PARA SIEMPRE
Genere: Drammatico, Introspettivo, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: gnoma85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/06/2010 12:05:00

Canzone: Hay un lugar dei Teen Angels
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

" Hay un lugar al que me voy
Cuando estoy triste.
Es un lugar dentro de mi
Que nunca viste."

Che cosa è la morte?!
Per noi gitani, altro non è che l'ennesimo viaggio verso un posto migliore, dove vivere in pace e soprattutto felici, lontano dalla diffidenza della gente normale.
Chi siamo noi gitani?!
Una grande famiglia, fiera delle nostre origini a cui piace portare allegria nei cuori delle persone che lo desiderano con le nostre danze e la nostra musica; alcuni ci chiedono persino di leggere loro la mano oppure le carte e noi li accontentiamo, dando loro semplicemente dei consigli su come affrontare la vita.
I veri gitani non sono dei ciarlatani, non chiedono l'elemosina o peggio ancora sfruttano le debolezza delle persone a loro vantaggio per ricavarne qualcosa; noi viviamo la nostra intera esistenza in pace e soprattutto allegria, protetti dal nostro Dio che allietiamo con canti, musica e danze.
Io sono una di loro.
Mi chiamo Nadja, e sono una gitana.
Ho sempre affrontato ogni sfida che mi si è presentata davanti con coraggio ed allegria, senza mai versare una lacrima; neanche nelle situazioni più disperate, in cui dare sfogo alla propria sofferenza era l'unico modo per poter andare avanti.
Neanche di fronte ad una cosa triste e dolorosa come la morte, io gitana riesco a piangere.

" Me lo inventé para sentir
Que me quisiste.
Es un lugar al que me voy
Cuando estoy triste. "

Io e mio fratello gemello Xavier siamo sempre stati l'uno parte dell'altra, ovunque io andavo mio fratello era con me per accertarsi che non mi accadesse nulla di male.
I nostri genitori?!
Mia madre morì subito dopo il parto e nostro padre scomparve misteriosamente,forse è per questo motivo che Xavier ha sempre sentito il bisogno di proteggermi e vegliare su di me, nonostante la grande famiglia dei gitani pensasse già a questo.
Tutte le volte che ci esibivamo per la strada io danzando e lui suonando la chitarra, non permetteva a nessun'uomo o ragazzo di avvicinarsi a me più del dovuto o anche solo sfiorarmi con lo sguardo; per mio fratello io ero e sarei rimasta sempre, la sua "hemana menor" da amare e proteggere sempre, a qualsiasi costo.
Ed è stato così!

" Y si te vas
También me voy
Y si no estás
Tampoco estoy. "

Non dimenticherò mai il giorno in cui John Winchester con i suoi figli, vennero a "farci visita" mentre io e mio fratello eravamo impegnati ad intrattenere una piccola folla di turisti.
Io cantavo e ballavo sulle note di una antica canzone gitana, in cui annunciavo che stavo cercando il " Mi gitano" e mio fratello come al solito, suonava la chitarra. Alla fine della nostra esibizione, avevo chiesto come al solito una "piccola offerta", scatenando le ire di un negoziante nelle vicinanze, che mi aveva aggredito chiamando me e mio fratello "miserabili straccioni".
Proprio in quel momento i Winchester erano intervenuti, il minore dei fratelli che poi avrei scoperto chiamarsi Sam mi aveva aiutato gentilmente a rialzarmi, mentre il maggiore ovvero Dean mandava via il negoziante che solo pochi istanti prima mi aveva aggredita, schiaffeggiandomi brutalmente.
Tutto il denaro che avevo guadagnato quel giorno era andato perduto, caduto in un tombino e disperso chissà dove nelle fognature...poi all'improvviso nel cestino che usavo per raccogliere le offerte, era scivolata una banconota da non so quanti dollari.
Io alzai lo sguardo verso la persona che era stata così gentile da elargire una così grande somma, fu in quel momento che il mio sguardo incontrò per la prima volta quello di Dean Winchester; ci siamo guardati a lungo negli occhi, le nostre anime si erano finalmente "trovate" esattamente come io avevo visto in sogno.
Da quel momento in avanti, le nostre esistenze sono state sempre legate l'una all'altra, con grande disappunto di Xavier che fin dal primo momento ha disprezzato i fratelli Winchester, in modo particolare Dean, per cui nutriva un odio profondo e sviscerale.

" Y nada importa,
Nada sirve,
Nada vale,
Nada queda
Sin tu amor."

Infine la verità!

Abbiamo deciso di accogliere John Winchester ed i suoi figli nel nostro "campo", la casa in cui tutti i gitani sono i benvenuti; nel nostro caravan c'è stata detta tutta la verità riguardo nostro padre e le nostre particolari "abilità" che da un po’ di tempo a questa parte, io e Xavier c'eravamo accorti di possedere.
Un demone di nome Azazel, lo stesso che aveva distrutto la famiglia Winchester anni prima si era "impossessato" del corpo di nostro padre; sotto queste mentite spoglie poté concepire me e mio fratello, due dei suoi tanti figli.
Strano vero?!
In passato molti gitani sono stati catturati, processati e infine bruciati vivi perché accusati di essere streghe o maghi; io e mio fratello in quei giorni scoprimmo di essere dei "mezzi-demoni", e questa non era semplice superstizione, purtroppo era la realtà.
La mia scelta!
Contro il volere di mio fratello ho scelto di seguire Dean e Sam, per aiutarli nella "caccia" in quanto volevo usare le mie "speciali abilità" al solo scopo di fare del bene, salvando vite innocenti da tutto ciò che di soprannaturale minacciava le loro esistenze.

" Un laberinto sin final
Donde me pierdo.
Y corro y corro sin parar
Y no te encuentro."

Sorrido.
Con dolcezza pizzico le corde della chitarra che fu di Xavier, adornata in ogni angolo con amuleti e disegni mistici di cui solo noi gitani conosciamo il significato; cantare la sua canzone, mi aiuta a sentir meno il vuoto, causato dalla sua scomparsa.
E' morto da eroe.
Perfino Dean lo ha riconosciuto, nonostante tra lui e mio fratello i rapporti non siano mai stati dei migliori.
Molti pensano che il legame che c'è tra me e Dean sia "ambiguo" in quanto, nonostante i sentimenti che entrambi proviamo l'uno per l'altra, non sentiamo l'esigenza di "concretizzare" questo nostro rapporto.
Lo amo ebbene si.
E lui ama me, per quanto strano possa sembrare.
Il nostro però è un sentimento che va al di la del semplice amore, tra me e Dean c'è stima, fiducia e soprattutto rispetto; quello che la gente non riesce capire, compreso Sam è il fatto che se Dean volesse potrebbe "avere il mio corpo" in qualsiasi momento, ma non lo fa e mai ha osato avvicinarsi a me più del dovuto.
Lui potrà anche dividere il suo letto con altre ragazze, avere il loro corpo per una notte ma...il rispetto che ha nei miei riguardi, e il nostro "legame" è qualcosa che non potrà mai avere o trovare con altre donne.
Noi gitani abbiamo la particolare abilità si scorgere la vera natura di una persona, almeno così dicono!
Niente di più vero!
Non è solo leggenda, ma la pura verità.
Molte persone considerano Dean una persona vuota e priva di qualsiasi sentimento, mentre per me non è così, perché io ho guardato Dean negli occhi e ho scorto il suo spirito, la sua vera essenza.
I suoi occhi sono buoni.
Il suo animo è buono.
A noi non serve "stare insieme" per poterci comprendere e rispettare a vicenda, è questa la particolarità del nostro rapporto, cosa che nessuno riuscirà mai a comprendere.
Un qualcosa di magico e arcano allo stesso tempo.
Un'incontro di anime è stato il nostro.
Un'incontro di spiriti.

" Y aunque de vos quiera escapar
Siempre me acuerdo.
Que existe en mi algún lugar
Donde te tengo."

Continuo a suonare quella dolce ed allo stesso tempo triste melodia, e allo stesso tempo lancio una rapida occhiata fuori dalla finestra di quella anonima stanza di motel in cui i Winchester, io ed Emily alloggiamo da una settimana.
Il sole sta tramontando dietro alle montagne del Nebraska, rendendo l'intero paesaggio come "di fiamma"; quando eravamo piccoli a me e Xavier piaceva moltissimo guardare il sole tramontare, lui imbracciava la sua chitarra e suonava la sua canzone, riuscendo a strapparmi sempre un sorriso.
Domani partirò alla volta della Spagna, riporterò mio fratello a casa, nella nostra terra natia dove sarà accolto e celebrato con tutti gli onori che merita.
E' giusto.
Almeno questo glielo devo.
Da quando mio fratello è morto, una parte di me è come se fosse morta con lui.
Vendetta?!
Dean mi ha giurato che non appena troverà il demone che ha assassinato mio fratello, lo ucciderà con le sue stesse mani. Io però non desidero questo, perché la vendetta non porta altro che morte e ancora morte, una spirale senza fine che si intreccia ed intreccia per tutta l'eternità.
Io non voglio questo.
Xavier non lo vorrebbe, ed io desidero rispettare la sua volontà anche se noi gitani non abbiamo una nostra religione ufficiale.

- Hey "chica" tieni, ti ho portato qualcosa da bere. – Esclamò Dean facendosi avanti, dopo essere rimasto per qualche tempo appoggiato contro lo stipite della porta ad ascoltare la canzone, che la gitana stava cantando e porgendo a Nadja una tazza di caffè-

- Oh grazie Dean! Ne avevo davvero bisogno, anche se non occorre che tu ti preoccupi così tanto per me, dico davvero. – Disse Nadja portando la tazza alle labbra e sorseggiando piano il caffè, senza mai distogliere un solo istante lo sguardo da Dean che nel frattempo si era accomodato ai piedi del letto-

- Come stai?

- Sto bene! Anche se detto da me può sembrare strano, in fin dei conti mio fratello è morto da poco e a me tocca il doloroso compito di riportarlo a casa e seppellirlo.

- Allora è deciso, domani ritorni a casa e mi lasci solo con " i due innamorati da strapazzo"! Andiamo Nadja, sei ingiusta. Potrei odiarti per questo, lo sai? – Chiese Dean con il solito “humor” nella speranza di alleggerire il dolore oltre che il vuoto, che la morte di Xavier aveva lasciato in ognuno di loro-

- Il nostro non è un addio Dean, ma un arrivederci. Ritornerò, te lo prometto. – Rispose di rimando Nadja, sorridendo dolcemente a Dean, al suo “"bueno chico"-


"Y si te vas
También me voy
Y si no estás
Tampoco estoy "

Sorrido.
Dean e mio fratello sono molto più simili di quanto sembrano, entrambi trovavano sempre il modo di farmi sorridere anche nella situazioni più disperate; a Dean mancherò una volta partita per la Spagna, ma piuttosto che ammetterlo si farebbe torturare da tutti i demoni presenti nell'inferno.
Lentamente appoggio da una parte la tazza di caffè che Dean mi ha portato, insieme alla chitarra che un tempo era appartenuta a mio fratello ed ancora prima a mio padre; mi avvicino a Dean e allungo la mano sinistra accarezzandogli dolcemente una guancia.
Lui per un momento sobbalza, probabilmente non aspettandosi un simile gesto da parte mia infine lo vedo sollevare la mano destra e posarla delicatamente sopra la mia; Dean vorrebbe che rimanessi con lui, Sam e Emily ma...in questo momento, sento che il mio posto è con mio fratello, a casa nostra.
Devo andare.
Ritornerò l'ho presso.
Noi gitani manteniamo sempre la parola data, è una legge di vita.
Troppo poco dura il nostro contatto, in quanto io allontano lentamente la mano dal suo viso per poi sfilarmi dal collo il mio personale "amuleto portafortuna".
Era di mia madre.
L'unico ricordo che ho di lei, ma sono ben felice di cederlo a Dean.
In questo modo una parte di me e del mio spirito sarà sempre con lui, a ricordargli il nostro legame.
Un legame che forse nessuno mai, riuscirà a comprendere.
Mi sfilo dal collo l'amuleto e dolcemente lo faccio passare intorno a quello di Dean, che va a posizionarsi accanto alla sua catenina a cui è appeso un monile di cui ignoro il significato.

- Ti prometto che ritornerò a riprenderlo, d'accordo?! – Domandò Nadja, osservando il suo personale monile per alcuni istanti prima di riportare il proprio sguardo su quello di Dean, sorridendo-

- E tu promettimi di non cacciarti troppo nei guai "chica", sai salvare il tuo bel sederino inizia a diventare una gran brutta abitudine! -Esclamò Dean con velata ironia, afferrando una ciocca dei lunghi capelli neri della gitana ed intrecciandola tra le dita, per un momento prima di lasciarla scivolare via-

- Cercherò di fare del mio meglio, ma non ti garantisco niente! Ora è meglio che ritorni da Emily, ha promesso di aiutarmi a preparare le valige, quindi...”adiós muchachos” e vedi di non farti ammazzare!

- Farò del mio meglio "chica" lo sai!

- Tsk! Ne dubito fortemente " mi bueno chico" !

Mi riapproprio della chitarra e della tazza di caffè, poi lascio la stanza restituendola al suo legittimo nonché "temporaneo proprietario" ovvero Dean.
In molti considerano il legame che c'è tra me e lui, qualcosa di insensato e per certi versi disgustoso ma… non lo è, ed entrambi ne siamo coscienti.
L'amore è stima.
L'amore è fiducia.
Ma soprattutto rispetto.
Questo mio fratello neanche in punto di morte è riuscito a comprenderlo fino in fondo, ma sono sicura che ovunque si trovi adesso è felice di vedere che Dean è riuscito a mantenere la promessa che gli aveva fatto, ovvero proteggermi sempre ed a qualunque costo.
Così diversi eppure così simili.
Domani partirò per la Spagna, ritornerò a casa mia finalmente.
E dopo?!
Cosa farò dopo?!
Quello che ho sempre fatto, rimanere viva.
Almeno io.

" Y nada importa,
Nada sirve,
Nada vale,
Nada queda
Sin tu amor. "

DIZIONARIO
Chica -> ragazza
Chico-> ragazzo
hemana menor->sorellina minore
adiós muchachos-> addio ( o ciao) ragazzo
bueno chico->bel ragazzo
 
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