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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: Code Lyoko
Titolo Fanfic: DUE AMICHE IN CODE LYOKO
Genere: Azione, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: crystal94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/05/2010 22:06:34 (ultimo inserimento: 02/02/11)

cosa succederebbe se due ragazze normali venissero traportate in un cartone animato? E non potessero più tornare?
 
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NUOVI INCONTRI, NUOVE AMICIZIE
- Capitolo 1° -

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Prima di cominciare...
Questa Fan fic è creata da me e Lucy93 come una specie di GDR poichè è stata scritta via messaggi, ci siamo ispirate a Code Lyoko.
Speriamo sia di vostro gradimento, buona lettura...
Crystal94 e Lucy93


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Quel giorno Martina era andata a casa di Lucia per divertirsi con lei, non avendo molte idee decisero di accendere il PC e collegarsi alla rete, mentre navigavano trovarono un nuovo cartone animato che le incuriosì molto il suo nome era Code Lyoko. Decisero quindi di vedere l’episodio 00 che però era disponibile solo sottotitolato, ma alla fine del video successe una cosa stranissima, una cosa che avrebbe cambiato le loro vite per sempre. Il computer s’illuminò e Lucia toccò lo schermo del computer, improvvisamente una luce le avvolse e Martina istintivamente prese la mano dell’amica, prima che questa venne come risucchiata dallo schermo insieme all’altra; appena dentro si accorsero che i colori in realtà erano migliaia di numeri colorati. Le due si guardarono stupite ma rimasero zitte, successivamente avvenne un’altra cosa stranissima: gli stessi numeri avvolsero le due cambiando il loro aspetto sempre umano ma diverso; ad un certo punto finirono in una specie di scivolo ed iniziarono a prendere velocità. Alcuni fogli luminosi le superarono e andarono ad installarsi in una rete sconosciuta; la velocità aumentò talmente tanto che le due incominciarono ad urlare, poi una luce le abbagliò… era la fine del tunnel. Uscite dal tunnel si ritrovarono in un mondo ben diverso dall’loro: erano in un prato e questo l’avevano notato dall’erba e dagl’alberi che c’erano intorno a loro.
Martina: Tutto apposto Lucia? Ma dove siamo finite?
Lucia: Sembra una scuola…
Un ragazzino biondo con i capelli tutti sparati all’insù: E voi due chi siete?
Insieme a lui c’erano altre tre persone che le guardavano incuriosite; per lo spavento della visione di quei ragazzi le due si spaventarono e si abbracciarono tirando un urlo i quattro rimasero al loro gesto.
Il ragazzo biondo con i capelli all’insù: Ehi mica vi mangiamo!
Le ragazze li guardarono, in effetti non erano poi così strani… solo un po’.
Lucia: Ma loro…
Martina: Loro?
In quel momento le due riflettevano sul perché le loro facce non erano nuove.
Martina: Mi ricordano qualcuno…
Lucia schioccò le dita: si era ricordata dove li avevano visti.
Lucia: Ora ricordo, li abbiamo visti poco fa… in quel video!
Martina: Vero poi c’è stato quel bagliore e ci siamo ritrovate qui!
Un ragazzo biondo con gli occhiali: Frenate un attimo, quale video? E voi chi siete?
Martina: Prima stavamo vedendo un video di un cartone animato… Comunque io sono Martina Angelini
Lucia: Ed io mi chiamo Lucia Del Fiore, forse vi sembrerà strano ma in quel video c’eravate voi.
I quattro esclamarono un “Noi” in coro.
Martina: Esatto voi, ma non capisco come abbiamo fatto ad arrivare qui.
Un ragazzo dai capelli castani che aveva un ciuffo ribelle sulla fronte: E’ stato quello per caso?
Indicò il portale dietro alle due ragazze che si girarono. Su questo si disegnò una specie di occhio rosso che lo chiuse.
Lucia: Oh no e adesso?
Il ragazzo biondo con i capelli all’insù: Credo che adesso siete bloccate qui…
Martina: Bene… cioè che dico! Penso che non abbiamo altra scelta Lucia.
Disse sospirando.
Lucia: Già, non vedo altra soluzione, credo che fin quando l’autore di quell’occhio non sarà sconfitto noi saremmo costrette a rimanere qui.
Martina: A questo punto, se dobbiamo restare qui dobbiamo trovarci un posticino dove stare.
Lucia: Già ma dove? Questo non è il nostro mondo! Sai che figura, ciao ci chiamiamo Lucia e Martina e veniamo da un altro universo e questo non è altro che un cartone animato? Ci prenderanno per matte e ci chiuderanno nel manicomio più vicino…
Martina: Oh cavoli cosa ci inventiamo?
I ragazzi ci guardavano come ebeti.
Lucia: Che avete da guardare con quello sguardo da ebeti?
L’unica ragazza del gruppo: Scusate ma ci state dicendo che questo mondo non esiste veramente?
Martina prese la mano dell’amica portandola distante dagli altri.
Martina: Lucia forse conviene non tornare più su questo argomento, vediamo se ci possono aiutare invece.
Lucia: Si hai ragione.
Tornarono dal gruppo che intanto parlava tra loro.
Lucia: Lasciate perdere quello che ho detto. Fate finta di niente ok?
Uno di loro annui, era il ragazzo con gli occhiali: Rimane il fatto che ora siete bloccate qui. Innanzitutto dobbiamo presentarci. Io sono Jeremy, poi ci sono Odd, Ulrich e lei e Yumi.
Il gruppo salutò a turno quando il loro nome veniva pronunciato.
Martina: Piacere, ora il problema e dove andare e cosa fare… Lucia hai un idea?
Lucia: Purtroppo nessuna, vuol dire che ci toccherà dormire sotto un ponte…
Odd: Ehi ma che state dicendo! Due belle ragazze come voi non devono dormire sotto ad un ponte! Perché non vi iscrivete nella nostra scuola?
Le ragazze arrossirono per l’imbarazzo.
Yumi: Ci risiamo, eccolo che ricomincia!
Lucia: Però non è una cattiva idea rimanere qui, almeno avremo un tetto sulla testa. Senza contare che così avremo la possibilità di affrontare quella cosa che ci ha rinchiuse qui.
Martina: Già ottima idea.
Odd: Se volete vi accompagno io.
Martina: Per me va bene, a te Lucia? Ma se avete qualcosa da fare basta indicarci la strada!
Odd: Ma figurati, le lezioni del pomeriggio sono appena finite! Vi accompagno volentieri.
Le due si guardarono e poi annuirono.
Lucia: Allora va bene…
Gli altri tre: Veniamo anche noi!
Martina: Va bene!
Odd: Andiamo gente!
Il gruppo si diresse verso la palazzina amministrativa.
Lucia: Un momento…
Tutti si bloccarono e la fissarono.
Ulrich: Che cosa c’è?
Lucia: Ma come facciamo, non ci sono i nostri dati sulla rete e se il preside li cerca? Siamo rovinate…
Martina rimase immobile, a questo non ci aveva pensato nessuno.
Odd: Jeremy hai qualcosa in mente? Una soluzione?
Jeremy: No, niente.
Lucia: Aspettate, quando eravamo in quel tunnel dei fogli luminosi ci hanno superato e se la vista non mi ha ingannata quelli erano i nostri dati.
Martina: Ora ricordo è vero! Quindi non c’è ne bisogno.
Jeremie: Quindi possiamo andare tranquillamente.
Odd: Forza non perdiamo tempo!
Martina si avvicinò a Yumi.
Martina: Energico il ragazzo vero?
Yumi: Già non è molto che conosco tutta la banda però Odd l’ho già inquadrato da un pezzo. E’ il classico tipo energico che non perde l’occasione per fare la corte alle ragazze carine.
Lucia: Di chi parlate?
Martina sottovoce: Parlavamo di Odd, ho notato subito il suo carattere.
Lucia: Anch’io ci ho fatto caso pure io, ed anche che continua a fissarti da quando siamo arrivate.
La ragazza arrossì.
Martina: Ma cosa dici Lucia! Non è vero!
Ulrich: Ragazze siamo arrivate!
Quando entrarono nella segreteria si trovarono faccia a faccia con la segretaria: la signorina Weber.
Martina: Buongiorno, vorremmo iscriverci al collegio.
La sua voce era abbastanza tremolante, era un po’ tesa anzi non sapeva nemmeno lei cosa stesse provando in quel momento.
Seg: Delle iscrizioni se ne occupa il preside, ma i vostri genitori dove sono?
Lucia: Siamo orfane signora, non abbiamo nessun parente in vita.
In realtà era una scusa, non poteva certo dire che i loro genitori erano in un altro mondo. La signorina Weber avvisò il preside che disse loro di entrare, ed il gruppo di ragazzi entrò nella stanza.
Preside: Entrate. Cosa posso fare per voi?
Lucia: Ecco noi vorremmo…
Martina: Vorremmo iscriverci.
Il preside le guardò attentamente.
Preside: La signorina Weber mi ha detto che siete orfane.
Le due annuirono.
Preside: Come vi chiamate?
Lucia: Io mi chiamo Lucia Del Fiore
Martina: Ed io Martina Angelini.
Gli altri quattro fissavano le due ragazze.
Preside: Siete?
Lucia: Siamo cugine.
Altra bugia.
Preside: Dove siete nate?
Le due: In Italia
Preside: In effetti mi sembrava che voi non foste di queste parti. Quanti anni avete?
Lucia: Quattordici.
Martina: Tredici.
Martina voleva ridere per quello che aveva detto l’amica, ma non lo fece per mettere sospetti e per essere educata.
Preside: D’accordo darò un’occhiata ai vostri curriculum scolastici.
Disse controllando sul suo PC.
Preside: Eccoli, vi ho trovate. Vi comunicherò la mia decisione per l’ora di cena, mangerete con gli altri nel refettorio.
Le due sorrisero.
Martina: Grazie signor preside.
Preside: Potete andare.
Lentamente uscirono dalla palazzina con gli altri che le seguivano, appena uscite Martina si girò.
Martina: Noi due cugine? Da quando?
Lucia: Perché preferivi sorelle? Con il cognome diverso?
Martina: No, ma una cosa così non l’hai mai detta Lucia!
Lucia arrossì.
Lucia: Smettila mi fai arrossire. E poi cos’altro avrei dovuto inventarmi?
Martina: Ma scherzavo!
Odd: Che ne dite di fare il giro della scuola? Tutti insieme.
Yumi: Io non posso, sono le sei, devo tornare a casa. Ci vediamo domani! Chiamatemi se Lucia e Martina verranno iscritte, ciao!
Disse dirigendosi verso i cancelli del collegio.
Tutti: Ciao Yumi!
Lucia: Ha la casa vicina?
Il gruppo di ragazzi annuì.
Martina: Beata lei!
Odd: Ragazzi forza, accompagniamo queste due signorine!
Lucia: Voglio essere gentile con te, ma i tuoi modi così zuccherosi mi fanno venire il mal di pancia. Quindi fammi il piacere di smetterla.
Odd: Ehi che modi! Cercavo di essere soltanto gentile!
Martina guardò Lucia, c’era qualcosa che non andava se lo sentiva.
Martina: C’è qualcosa che non va? Lucia, parlane con me, magari dopo.
Ulrich: Se volete andiamo. Ah Lucia, Odd voleva essere gentile solo che ha modi diversi d’interpretarlo.
Lucia: L’ho notato e comunque non c’è niente che non va.
Odd: Sarà…
Martina: Va bene… Dobbiamo andare?
Ulrich: Si, andiamo.
Jeremy: Andate voi, io vorrei andare in camera mia… Vorrei parlare con una certa persona.
Il ragazzo arrossì, e in quel momento Lucia ebbe una specie di visione ed il suo sguardo si perse per qualche secondo. Vide Jeremie al suo pc in camera sua mentre parlava con una ragazza all’interno dello stesso.
Odd: Allora andiamo!
Lucia: Jeremie, posso venire anch’io?
Jeremy: Ehm…
Odd: Ulrich! Sissi ad ore dodici!
Martina: Chi sarebbe?
Lucia: Ma come? L’abbiamo vista nel video! Come fai a non ricordarlo?
Martina fece spallucce.
Sissi: Ciao Ulrich. E queste due chi sono?
Martina: Memoria corta! Giusto ora ricordo è quella tipa li che non mi va a genio!
Ulrich: Sono due nuove ragazze.
Odd: Nostre Amiche!
Sissi: Sentite bene voi due: state lontane da Ulrich chiaro?! Lui è mio
Odd: Forse nei tuoi sogni!
Sissi: Stai zitto tu!
Martina: Vedi che ogni persona sceglie chi amare, non penso che Ulrich voglia che TU scelga al suo posto!
Sissi: Tu sei?
Martina: Te l’ha già detto Odd, sono la nuova ragazza in questa scuola. Se vuoi sapere come mi chiamo chiedilo con più gentilezza signorina!
Sissi: Arg… Non importa, ma sappi che ti tengo d’occhio!
Detto questo girò i tacchi.
Ulrich: Menomale! Non ne potevo più
Lucia: Ehi Jeremie, non mi hai ancora risposto. Posso venire anch’io si o no?
Jeremy rimase un momento in silenzio.
Jeremy: In teoria, ehm…
Poi ripensò a quello che gli aveva detto.
Jeremy: Fai come vuoi, per me è indifferente.
La ragazza seguì Jeremy, mentre Martina rimase li ferma con Ulrich e Odd alle spalle con l’aria confusa.
Martina: Ehm… Siamo rimasti in tre.
Ulrich: A quanto pare si.
Intanto Lucia e Jeremy erano appena entrati nella stanza di quest’ultimo, che accese il PC e comparse effettivamente una schermata con una ragazza dall’altra parte dello schermo.
La ragazza: Ciao Jeremy.
Jeremy: Ciao Aelita.
Aelita: Come va? E chi è quella ragazza?
Jeremy: Tutto Bene, ti presento Lucia. E’ una nostra nuova amica e a quanto pare come te lei appartiene ad un altro mondo.
Aelita: Sul serio? Ciao, mi fa piacere conoscerti.
Lucia: Anch’io sono contenta di poterti conoscere.
Aelita sorrise.
Jeremy: Tutto bene li, vero?
Aelita: Per ora si.
Aelita guardò intensamente Lucia e lei ricambiò lo sguardo, tra le due si stava creando una sorta d’intesa; l’intesa che farà nascere una stupenda amicizia. Jeremy notò il loro sguardo.
Jeremy: Se ci sono problemi avvisa subito.
Aelita: Si tranquillo non preoccuparti…
Jeremy: Allora noi torniamo dagli altri d’accordo?
Le due: Cosa?
Dissero come se stessero cadendo dalle nuvole.
Jeremy: Ma mi stavate ascoltando?
Aelita: No, mi dispiace. Mi ero distratta.
Lucia: Anch’io, perdonami. Cos’hai detto?
Jeremy: Ho detto se possiamo tornare dagli altri, penso ci stiano aspettando.
Lucia: Già povera Martina, l’ho lasciata nelle grinfie di Odd.
Jeremy: Noi ci sentiamo più tardi. Ok?
Aelita: Ok.
Disse togliendo una mano dalla testa come fanno i soldati per salutare.
Jeremy: Torniamo di là.
Spense lo schermo ed uscirono dalla camera.
Lucia: Senti, visto che per tornare a casa nostra dobbiamo battere chi sai tu, dovremmo andare anche noi in quel posto.
Jeremy: Dunque... penso di si... anche se c’è un problemino.
Lucia: Ah si? E’ quale?
Disse mentre scendevano le scale per raggiungere gli altri.
Jeremy: Il problema degli scanner, non bastano per voi cinque.
Lucia: Non capisco dove sia il problema, aspettiamo il turno. Se non sbaglio dopo aver virtualizzato una persona si riapre no?
Jeremy: Ehm… No… Almeno… non ci abbiamo mai provato.
Lucia: Vorrà dire che la prossima volta andremo a controllare dopo che mandi li.
Jeremy: Va bene!
Uscirono dalla scuola dove trovarono i tre.
Odd: Ma quanto ci mettete?
Martina: Tornati voi due ah?
Odd: Forza ragazzi che tra un bel po’ si va a mangiare!
Lucia: Scusateci ma ci siamo messi a chiacchierare, allora andiamo?
Ulrich: Andiamo.
Tutti insieme si diressero verso la prima tappa.
Lucia: Dove ci portate di bello?
Odd: direi di fare dormitori, aule, palestra e poi andare in refettorio. Che ne pensate?
Lucia: Ma i dormitori io più o meno li ho già visti…
Ulrich: Allora passiamo oltre.
Lucia: Dopo i dormitori c’erano… Ah si le aule!
Lucia si avvicinò a Martina che stava sola non lontano da Odd.
Lucia sottovoce: Cosa ci fai vicina a Odd? Non mi dirai che ti piace!
Martina sottovoce: M-Ma cosa dici?
Le guancie della ragazza di colorirono di rosso.
Lucia sottovoce: Allora perché sei arrossita?
La ragazza sorrise all’amica.
Martina: Chi io? Ma dai!
Ulrich: Siamo quasi arrivati.
Odd: Perché siete rimaste più indietro?
Lucia: Perché non ti fai gli affari tuoi?
Odd: D’accordo non ti scaldare…
Martina rimase muta ed immobile.
Ulrich: Siamo arrivati.
Lucia: E’ un aula come tutte le altre, chissà che divertimento!
Odd: Il bello di queste aule è che durante la lezione si dorme d’incanto!
Ulrich: Vi parla l’esperto in dormite durante la lezione.
Lucia scoppiò in una risata e Martina la segui a ruota mentre Odd era arrossito per l’imbarazzo.
Odd: Sarà meglio passare alla palestra.
Martina: Ok…
Ricominciarono a camminare.
Lucia sottovoce: Ora lo difendi?
Martina sottovoce: Ma dai Lucia! Non provo niente per lui!
Odd si voltò un attimo guardandole, Lucia fece un sorriso a trentadue denti un po’ colpevole ed il ragazzo si limitò ad alzare le spalle. Poi si mise in mezzo alle due che si scansarono per farlo passare e lui ne approfittò per piazzare un braccio alla vita di Lucia e uno al collo di Martina.
Odd: Allora come va?
Le due arrossirono fino alla punta dei capelli.
Martina: B-bene…
Odd: Perché ora non ti sei girata male Lucia?
Lucia: Stavo solo contando fino a dieci prima di esplodere. TOGLI SUBITO IL BRACCIO DA LÌ!!!!
Il ragazzo tremolò per la paura mentre la ragazza era davvero arrabbiata.
Odd: Certo che voi due siete proprio diverse!
Tolse il braccio dalla vita di Lucia e l’altro dal collo di Martina.
Lucia: Ovvio, sono un anno più grande di lei e di te se non sbaglio e queste cose mi danno i nervi. Per prima cosa non sono la tua ragazza e secondo a me non interessano i tipi come te che vanno a fare la corte a tutte le ragazze che incontrano!
Odd: Mica vado a fare la corte a tutte le ragazze io!
Martina aumentò il ritmo del passo distaccandosi dal gruppo.
Lucia: Certo come no!
La ragazza rimase del suo passo con aria imbronciata, ripensò per contenere la rabbia alla nuova amicizia stretta poco prima con Aelita, poi Jeremie guardò i due ragazzi.
Jeremy: Ragazzi non litigate e poi… cos’è successo a Martina?
Lucia: Non ne ho idea… Ehi Marty cos’hai?
La ragazza non rispose.
Odd: Forse sono stato io…
Poi la raggiunse.
Odd: Scusami, se sono stato io…
Martina: Non è niente, non è colpa tua.
Odd: Ed allora di chi è? Non è bello vedere una ragazza triste.
Martina: Non è niente… Ma... non litigate voi due.
Lucia: E’ solo per questo motivo che sei giù?
Martina: Si, odio le persone che litigano sempre...
Odd: Allora è colpa di entrambi, scusami Lucia.
Lucia: No scusami tu, ho alzato la voce e non dovevo... Però non rifarlo più.
Odd: Ok, nessun problema.
Il ragazzo fissandola arrossì, poi si girò verso Martina.
Martina: Menomale, pensavo che non vi avreste mai chiesto scusa...
Jeremy e Ulrich si misero a ridere senza che i due se ne accorgessero.
Martina: Dov’eravamo rimasti?
Odd: La palestra... Eccola la infondo, Andiamo!
Velocizzarono il passo e quando Odd aprì la porta andò a sbattere contro qualcuno, in particolare con Jim il professore di ginnastica, chiamato da Odd in codice “Grosso bestione” quando vide ciò Martina gli andò incontro.
Martina: Tutto apposto Odd?
Odd: Si...
Ulrich: Questo è il nostro professore di Ginnastica.
Jim: Che ci fate in giro per la palestra a quest’ora? E queste due ragazze chi sono?
Ulrich: Forse da stasera saranno due nuove studentesse, dipende dalla decisione del preside.
Jeremy: Mostravamo loro la scuola signore.
Jim: Sbrigatevi allora, che tra poco è l’ora di andare in refettorio.
Odd: Nessun problema signore.
Martina: Faremo in un attimo signore.
Jim annuì ed andò verso i dormitori per prepararsi per la cena e i ragazzi entrarono in palestra.
Ulrich: Ragazze questa è la palestra.
Lucia: E’enorme! Persino di più di quella che abbiamo noi nel nostro mondo!
Le due ammirarono la grandezza impressionante della palestra.
Martina: Questa è circa due volte o tre più grande della nostra!
Ulrich: Ragazzi conviene sbrigarci...
La campanella suonò, ora di cena. I ragazzi entrarono nel refettorio e una volta dentro fecero la fila con i vassoi in mano e attesero che la cuoca li riempisse con ciò che aveva cucinato per poi sedersi tutti insieme ad un tavolo. Alcuni ragazzi di seconda e di terza vedute le due ragazze s’imbambolarono, ma loro non ci fecero caso.
Odd: Allora non sono l’unico che vi trova carine!
Ulrich: Mi raccomando non fatemi vedere da Sissi.
Le due ragazze arrossirono ma poi si calmarono.
Lucia: Sissi è laggiù ma sta mangiando.
Jeremy: Piuttosto ecco che arriva il preside.
Preside: Buon appetito ragazzi!
Il gruppo: Grazie.
Preside: Ho due notizie da darvi.
Lucia: E’ quali sarebbero signor preside?
Preside: La buona è che siete ufficialmente studentesse di questo collegio.
Le due ragazze: Evviva!
Preside: L’altra notizia è che dato non avete parenti a cui affidare il pagamento dell’iscrizione dovrete svolgere alcuni lavori per la scuola durante il fine settimana.
Le due: Non ci sono problemi.
Preside: E’ tutto. Benvenute al Kadic ragazze!
Le due ragazze erano felicissime.
Preside: Per la camera ho provveduto affinché mia figlia Sissi vi accompagni e ve la mostri, buona permanenza.
Il preside se ne andò.
Martina: Ora si che mi uccido! Tra tante proprio lei?
Odd: Forza dovrai sopportarla poco!
Lucia: Ma ti ricordi cosa le ha detto quando si sono incontrate? Quella ragazza avrebbe bisogno di una raddrizzata, ha la cresta troppo alta.
Martina: Pensiamo a mangiare, non vorrei mi venisse il mal di stomaco.
Ulrich: Immaginate come mi senta io ogni volta...
Lucia: Lasciala perdere, piuttosto rispondile a tono, dovrà capire di non avere speranze prima o poi...
Ulrich: Lo spero...
Odd: Esatto Lucia, sono d’accordo con te.
Martina e Jeremy sorrisero alle sue parole.
Non appena ebbero finito di mangiare Sissi si presentò al tavolo.
Sissi: Ciao Ulrich!
Il ragazzo fece finta di niente.
Odd: Sei venuta per rompere o per fare qualcosa di buono?
Sissi: Mio padre mi ha chiesto di accompagnare le due nuove ragazze.
Disse guardando male le due.
Martina sottovoce: Antipatica!
Sissi: Che cos’hai detto?
Martina: Niente, andiamo su...
Lucia: Andiamo allora, se sto un altro po’ con in tua compagnia mi verrà una crisi di nervi.
Odd si mise a ridere quando pronunciò quella frase, arrivarono fino al piano delle ragazze nel dormitorio, la loro stanza era infondo al corridoio vicino alla finestra.
Sissi: Siamo arrivate.
Martina: Va bene.
Lucia: Ora puoi anche andartene.
Disse scandendo bene l’ultima parola e Sissi la guardò malignamente.
Sissi: Arg... Va bene.
Lucia: E’ inutile che mi parli e mi guardi così, tanto non mi fai ne caldo ne freddo.
Sissi se ne andò irata, Martina ridacchiò e poi aprirono la porta della loro nuova stanza. Era una camera doppia con due scrivanie e un PC sopra ognuna di esse.
Lucia: Che fortuna, il computer in camera!
Martina: Magnifico, molto meglio di casa mia!
Disse schioccando le dita, Lucia sorrise e poi corse a buttarsi sul letto.
Lucia: Questo è mio.
Martina: Ok, ora che siamo sole devi dirmi perché dici che mi piace Odd.
Mentre parlava le guancie divennero rosse.
Lucia: Bè, perché lo guardi spesso...Perché arrossisci e ti preoccupi per lui... Per esempio prima quando ha sbattuto contro l’insegnante di ginnastica.
Martina: Può avere il suo carattere ma a me sta simpatico.
Lucia: Appunto, ti piace.
Martina: Nha, e poi non penso di piacergli.
Lucia: Però a te piace...Se mi dici così...
Martina: Mi hai fregata, mi conosci troppo bene per sbagliarti!
Lucia: Tranquilla, non dirò una parola.
Disse strizzandole un occhio.
Martina: Comunque, cosa avete fatto al PC?
Lucia: Ti ricordi il video? Di quella ragazza su Lyoko? Bè ho parlato con lei, sembra simpatica... non vedo l’ora d’incontrarla di persona!
Martina: Sono felice che tu abbia trovato un’altra amica.
Poi si buttò sul letto.
Lucia: Molto probabilmente la incontrerai anche te. Se vogliamo tornare nel nostro mondo non ci sono soluzioni.
Martina annuì e Lucia girò la testa dall’altra parte e rise, poi si alzò dal letto ed esplorò la stanza. Quando aprì l’armadio successe una cosa stranissima: come per magia comparsero dei vestiti non molti ma da riempire un po’ l’armadio; la cosa più strana era che quelli erano proprio i loro vestiti. Martina rimase stupita da quello che era successo.
Martina: Questo si che è strano!
Lucia: Di certo chi ci ha mandate qua ha pensato davvero a tutto.
Martina: Già, mi stavo proprio chiedendo come avremmo fatto con i vestiti ed eccoli qua!
Lucia: Questa stanza non ha il bagno e credo che nessuna lo abbia... Mi sa che avremo un bagno comune con le altre.
Martina: Bè non dovremmo aver problemi, ma cosa facciamo ora?
Lucia: Semplice se domani abbiamo lezione ci cambiamo ed andiamo a dormire.
Martina: Ok, allora mi cambio.
Prese il pigiama e l’accappatoio dall’armadio e Lucia fece lo stesso. Andarono in bagno a farsi una bella doccia calda per poi asciugarsi i capelli e lavarsi i denti e quindi tornare in camera; appena entrate si buttarono sul letto.
Lucia: Ci voleva una bella doccia!
Martina: Già, una bella doccia calda prima di andare a letto.
Ad un certo punto sentirono bussare alla porta, così si alzarono ed andarono ad aprire; fuori c’erano due ragazzi in pigiama. Martina rimase ferma e arrossì alla vista di Odd
Martina: Cos’è successo?
Odd: Non vi avevamo salutate prima ed eravamo preoccupati per i vostri cervelli. Non sapevamo se Sissi volesse rubarvi qualche neurone per aggiungerlo all’unico che ha!
Ci fu una risata generale.
Ulrich: Ci fareste entrare un attimo? Se Jim ci trova qui ci fa la festa.
Odd: Stessa cosa per Sissi, chissà cosa le verrà in mente vedendo Ulrich al piano delle ragazze.
Martina: Va bene, povero Ulrich!
Martina e Lucia tirarono rispettivamente Odd e Ulrich tanto che questi arrossirono, chiusa la porta Martina si rivolse ai due dicendo di sedersi.
Martina: Ora potete parlare tranquillamente.
Ulrich: Come vi trovate qui?
Le due: Bene
Odd: Domani mattina la colazione è alle sette e mezzo quindi...
Lucia: Vuol dire che ci alzeremo alle sei e mezzo, nessun problema!
Martina: Vero, ci siamo sempre alzate a quell’ora noi due!
Lucia: Il preside non ci ha detto in che classe siamo.
Odd: Probabilmente ve lo dirà domani.
Martina: Io non ho problemi, oltre a voi quattro e a quell’antipatica non conosco nessuno!
Ulrich: Tanto sicuramente sei in 2°A e Lucia in 3°A. Quindi è probabile che tu finisca in classe nostra e Lucia in quella di Yumi.
Quando parlava di lei, gli occhi di Ulrich brillavano, Martina notò il suo sguardo quando nominò il nome di Yumi.
Martina: Meglio se sono in classe con voi...
Odd: Più siamo è più ci divertiamo.
Lucia sorrise chiudendo gli occhi per poi accennare uno sbadiglio soffocato da una sua mano, poi si strofinò gli occhi mentre Odd la fissava accennando un mezzo sorriso, Martina guardava il soffitto.
Odd: Hai sonno vero?
Lucia: Si, e se non l’hai capito posso rifare uno sbadiglio
Disse strizzando un occhio e poi si misero a ridere.
Ulrich: Martina che hai?
Martina: Eh? Chi io? Pensavo ad una cosa.
Ma in realtà pensava a qualcuno, poi li guardò.
Lucia: Come mai Jeremy non è venuto? Mi è passato ora per la testa.
Odd: Figurati, credo che sia ancora al PC in cyber conversazione con Aelita. Ops...
Ulrich: Odd puoi stare attento a quello che dici?
Lucia: Tranquilli, l’ho incontrata prima... ma toglietemi una curiosità...Per caso Jeremy è innamorato di lei?
I due annuirono.
Lucia: Ma lei lo sa?
Odd: Credo proprio di si.
Martina: Ma che carino!
Odd: Già, il nostro genietto innamorato!
Lucia era vicina alla finestra e guardando fuori notò una persona che si avvicinava al dormitorio.
Lucia: Credo che sia ora di rientrare in camera.
Odd: Perché?
Si affacciò e vide il professore di ginnastica.
Odd:Oh oh....Allarme codice grosso bestione!
Ulrich: Jim! Andiamo altrimenti siamo rovinati.
Martina: Allora buona notte e a domani ragazzi!
Ulrich: Notte! Forza Odd andiamo!
Quando i due se ne andarono le ragazze si misero sotto le coperte.
Lucia: A cosa pensavi prima?
Martina: Pensavo alle differenze tra questo ed il nostro mondo.
Lucia: Ah si? E’ quali sono?
Martina: In questo mondo per esempio ci ammirano tutti, nel nostro invece... sai come sono messa; poi in questo mondo rimaniamo anche la sera tutti insieme e per te c’è Aelita come amica...
Lucia: Hai perfettamente ragione, se non avessimo un’altra vita rimarrei a vivere qui.
Martina: Già, ci conviene dormire...Altrimenti domani arriviamo tardi.
Le due si addormentarono e il giorno dopo la sveglia che avevano fissato per le sei e mezzo suonò.

Martina: Dannazione la sveglia, Maaa!!!! Oggi non vado a scuola!
Poi aprì gli occhi.
Martina: Oh cacchio! Lucia sveglia!
Lucia: Eh cosa?
Si mise sul letto e guardando l’amica si ricordò di non essere più a casa sua ma nel mondo di Code Lyoko, poi sbadigliò.
Lucia: Sono le sei e mezzo, non ci vorrà mica un’ora per prepararci!
Martina: Fai come vuoi...
La ragazza si era vestita in fretta e guardava l’amica con una faccia da zombie.
Lucia: Ora mi alzo, visto che sei già vestita vai a rinfrescarti il viso con l’acqua fredda, contro la stanchezza fa miracoli!
Disse prendendo i suoi vestiti.
Martina: Va bene!
Uscì dalla stanza ed andò in bagno mentre Lucia si spogliò e s’infilò i vestiti del giorno, infine uscì anche lei portandosi la chiave e dirigendosi in bagno.
Martina: FREDDA!!!!!!!
Lucia entrò nel bagno in quel momento.
Lucia: Ma cosa urli! Ti senti da fuori!
Martina: Ehm... La reazione al freddo mi ha fatto gridare!
Lucia: Bè, ora tocca a me.
Disse indicandosi col pollice, si avvicinò al lavandino e aprì il rubinetto dell’acqua fredda; se ne mise un po’ sulle mani e poi la tirò sul viso. La reazione all’acqua gelata la svegliò di colpo, poi insieme a Martina si lavarono i denti con gli spazzolini ed il dentifricio che avevano trovato in un cassetto del letto per togliere l’alito cattivo e poi si asciugarono. Dopo aver riportato tutto in camera scesero e si diressero verso il refettorio, mentre scendevano Martina prese parola.
Martina: Scommetto che dormono ancora i ragazzi.
Lucia: Sono quasi le sette e dieci ma il refettorio è ancora chiuso...
Si avvicinarono alla porta e videro che la cuoca era intenta a preparare la colazione per il collegio, le due si sedettero sugli scalini che portavano al dormitorio.
Lucia: Uffa mi sta venendo fame!
Martina: Uffa... Fame!
Un ragazzo scese dalle scale.
Jeremy: Buon giorno ragazze.
Martina: Jeremy! Buon giorno!
Jeremy: Vi siete svegliate presto?
Lucia: Per forza, questa appena sente la sveglia si mette ad urlare e mi tira giù dal letto e poi si prepara come un fulmine.
Jeremy: La prossima volta puoi andare con più calma, ah ecco Odd e Ulrich.
Martina: Ok ho capito, la prossima volta ti lascio dormire.
Odd: Che succede?
Jeremy: Niente di che, qualcuno aveva paura di arrivare tardi.
Odd: Chi?
Ulrich: Secondo te?
Odd: Lucia?
Lucia: No! Avrei voluto fare con calma ma ormai è andata, adesso sto morendo di fame.
Odd: Andiamo allora, il refettorio è aperto.
Martina: Andiamo.
Il gruppo entrò e si diresse verso il self service dove prepararono i vassoi per poi andare a consumare la colazione. Dopo un po’ il preside arrivò al loro tavolo.
Martina: Buon giorno signor preside!
I ragazzi: Buon giorno!
Preside: Buon giorno, sono venuto per dirvi le classi in cui frequenterete.
Lucia: Eravamo preoccupate
Preside: Bene, allora per quanto riguarda la signorina Angelini vedo che è già in compagnia di alcuni dei suoi nuovi compagni di classe, la accompagnate voi ragazzi? Ho già informato il professore della prima ora quindi non sarà necessario il mio intervento.
Jeremy: Certo signore!
Ulrich fece l’occhiolino a Odd che guardò poi Jeremie, il preside continuò rivolgendosi a Lucia.
Preside: Mentre per quanto riguarda la signorina Del Fiore l’accompagnerò personalmente nella sua classe dove se non sbaglio c’è la signorina Ishiyama.
Lucia che non ricordava i cognomi guardò il preside con aria perplessa.
Odd: Esatto con Yumi Ishiyama signore. Che bello Martina è con noi! Meglio di così non poteva andare!
Preside: Al suono della campanella signorina Del Fiore torni qua, così provvederò ad accompagnarla nella sua classe.
Lucia: Nessun problema signore.
Il preside uscì dal refettorio.
Jeremy: Ieri ci siamo dimenticati di avvertire Yumi dell’ammissione di loro due...
Martina: Già è vero... Ed ora? Effetto a sorpresa?
Lucia: Ma che effetto a sorpresa tanto quando arriva lo saprà.
Martina: Ma dai scherzavo!
Odd: Conviene incamminarci fuori.
Il gruppo di diresse nei pressi dei cancelli dove videro arrivare Yumi.
Martina: Buon giorno Yumi!
Yumi: Buon giorno... Allora? Novità?
Lucia: Lo devo dire?
Martina: Si.
Yumi: Cosa?
Lucia: Siamo ufficialmente studentesse del collegio! Martina è in classe dei ragazzi mentre io sono in classe con te.
Yumi: Bene... anzi benissimo!
Martina: Già... Purtroppo dovrò sopportare anche quell’antipatica di Sissi in classe. Vero Odd?
Odd: Esatto per nostra sfortuna.
Lucia: Perché non mi vorrai dire che nel nostro mondo erano tutti dolci e carini?
Martina: No... Niente affatto... non erano per niente buoni con me...
La ragazza abbassò lo sguardo.
Lucia: Vedrai che non sarà peggiore di loro.
Odd: E poi ci siamo noi! Dai sarà uno spasso!
Martina: Grazie Odd, anzi... Grazie ragazzi!
La campanella suonò, i ragazzi e Martina si diressero in aula di scienze, mentre Yumi in quella di storia; Lucia tornò all’entrata dell’refettorio dove il preside l’attendeva.
Preside: Signorina, l’accompagno nella sua classe.
La ragazza annui e seguì il preside fino alla porta della sua classe.
Preside: Aspetta qua.
Il preside entrò.
Preside: Prima di cominciare la lezione vorrei presentare a tutti voi la vostra nuova compagna di classe, Lucia entra pure... Vieni a conoscere i tuoi compagni di classe.
La ragazza entrò, Yumi fece un cenno di saluto con la mano all’amica appena ella si avvicinò alla cattedra, poi il professore la invitò a presentarsi alla classe.
Lucia: Mi chiamo Lucia Del Fiore e ho quattordici anni, spero di trovarmi bene con voi.
Mentre parlava, metà della classe soprattutto i maschi non smettevano di fissarla.
Professore: Siediti pure in quel posto vuoto Lucia.
Disse indicando il posto accanto a Yumi.
Yumi: Bene, stiamo anche vicine... Almeno non ci annoiamo!
Lucia: Questo è poco ma sicuro.
Professore: Aprite il libro a pagina 37. Lucia visto che non hai ancora i libri segui con Yumi, d’accordo?
Lucia: Si
Le ore passarono in fretta e finalmente arrivò l’ora di pranzo.
Yumi: andiamo dagli altri, sicuramente ci staranno aspettando fuori.
La ragazza annuì ed insieme si avviarono verso una panchina, il loro punto di ritrovo preferito. Gli altri arrivarono poco dopo e salutarono le due ragazze.
Martina: Com’è andata?
Lucia: Bene a te? Com’è andata? Sissi ti ha punzecchiata tutto il tempo?
Ulrich: E’ insopportabile come sempre.
Martina: Non la sopporto! Ha iniziato a fissarmi con una faccia strana e ha continuato fino alla fine delle lezioni.
Odd: Proprio come se avesse visto un famosa, ma tanto è gelosa di voi. Sicuro!
Lucia: Cosa centro io?
Odd: Non lo so ma sento che è così.
Lucia: Ho capito! Dato che siamo amiche vostre stiamo più spesso insieme ad Ulrich e lei è gelosa e teme la concorrenza! Anche se non ha speranze...
Jeremy: Molto probabilmente è così.
Ulrich: Già... A me non è mai piaciuta e non piacerà mai...M’interessa un’altra ragazza.
Martina vide che i suoi occhi fissavano Yumi.
Yumi: Ah si? E chi è quella ragazza?
Ulrich: No niente scherzavo, era un idea per convincere Sissi che non m’interessa, solo che ho pensato a voce alta.
Martina e Odd si guardarono per poi ridere insieme.
Ulrich: Voi due avete capito vero?
I due: Si!
Ulrich: Lasciamo perdere...
Uno stomaco brontolò.
Lucia: Scusate ma sto morendo di fame!
Odd: Non ti preoccupare andiamo in refettorio... E poi io ho più fame di te!
Lucia: Ah si? Vuoi scommettere?
Disse con aria di scherzo, il ragazzo capì la situazione.
Lucia: Se arrivi per ultimo non mangi niente!
Disse partendo di corsa, lo stesso fece Odd e successivamente anche gli altri quattro.
Martina: Ehi voi due!
Lucia: Prima!
Gridò toccando la porta del refettorio.
Odd: Non vale sei partita prima!
Martina: Certo che voi due correte peggio di due ghepardi!
Ulrich: Quando si tratta di cibo, Odd è sempre il primo ma a quanto pare oggi è...
Yumi: ...il secondo!
Lucia: A quanto pare ti ho battuto.
Odd: Non vale sei partita prima, stasera voglio la rivincita!
Lucia: Vedremo...
Martina: Poveri noi!
Ulrich: Già...
Il gruppo entrò e andò a prendere i vassoi per farseli riempire, si sedettero al solito tavolo e iniziarono a mangiare. Quando stavano per finire videro passare Sissi accompagnata da due ragazzi che distribuiva volantini.
Odd: Che cosa stai facendo Sissi? Stai cercando qualcuno che ti voglia come fidanzata?
Martina rise alle parole del ragazzo mettendo una mano davanti alla bocca.
Lucia: Ti sei portata anche le guardie del corpo?
Disse indicando i due ragazzi dietro di lei.
I due: Ehi!
Martina: Certo poverina sola non è capace di restare!
Ulrich intanto rideva alle parole degli amici e Sissi appoggiò nervosa uno dei volantini.
Sissi: Arg... Prendete questo e smettetela di ridere come pagliacci.
Lucia: Cos’è?
Volantino:
“Tra tre giorni nel Salone delle Feste avrà luogo il ballo annuale che si terrà alle ore 20.00. Durante il ballo avrà luogo un concorso di bellezza, chi vuole può farsi avanti.”
Yumi: E’ per il ballo annuale del collegio.
Martina: Pensavo male allora!
Odd: Già!
Lucia: Io comincerei a preoccuparmi lo stesso... Non abbiamo un vestito adatto! E non possiamo nemmeno comprarlo!
Martina: Uffa è vero!
Lucia: Saremo costrette a rimanere in camera. Ehi Jeremy è possibile installare quella connessione che mi hai mostrato ieri sul mio PC in camera? Così se non andassi alla festa...potrei parlare con chi sai tu...
Il ragazzo arrossì.
Jeremy: Penso che si possa fare.
Martina: Vuol dire che mi annoierò... Restando sola.
Odd: Ma dai!
Yumi: Troveremo un modo per andarci tutti insieme, non preoccupatevi.
Lucia: E come? Di solito ai balli ci si va in coppia non in gruppo.
Disse mettendo il muso.
Martina: Beh, mmh... già, hai ragione.
Lucia: Non so proprio cosa pensare.
La campanella suonò.
Yumi: adesso dovrai pensare solo alla lezione d’inglese. Andiamo.
La ragazza annuì ed il gruppo si alzò dal tavolo.
Martina: Vedrai che ci verrà un’idea Lucia.
Ulrich: A dopo ragazze! Dobbiamo ri-separarci.
Le lezioni passarono in fretta ed anche l’ultima campanella suonò. Usciti dall’aula Ulrich, Odd e Martina si avviarono per raggiungere le altre mentre Jeremy tornò in camera sua.
Martina: Certo che alcune lezioni non cambiano mai! Sempre noiose...
Ulrich: Odd ne sa qualcosa, stava scarabocchiando il suo quaderno!
Odd: Non stavo scarabocchiando, disegnavo Kiwi.
Ulrich: Fa lo stesso.
Martina rideva, alla panchina le altre li attendevano da un po’ di tempo.
Yumi: Eccoli lì.
Martina: Lucia finalmente abbiamo finito!
Lucia: Anche noi, circa 10 minuti fa.
Disse sorridendo.
Odd: L’ultima ora era talmente stressante...
Martina: Che si è messo a disegnare!
Lucia: Ah si? Scommetto che non sei per niente bravo!
Odd: Perché tu si?
Lucia: Certo.
Martina: Ma voi due sembrate cane e gatto! Sempre a punzecchiarvi!
Lucia: La cosa ti crea qualche problema per caso?
La ragazza arrossì.
Martina: Ehm... no lasciate perdere và.
Odd: No ora vogliamo saperlo, è da quando sei arrivata che fai la misteriosa... Allora c’è qualcosa che non va?
Yumi: A noi puoi dirlo.
Martina: Io niente non...è una cosa di ragazze, ne ho parlato con Lucia ieri sera...sono solo preoccupata.
Disse arrossendo come un peperone.
Odd: E’ per cosa? Per cosa sei preoccupata?
Disse avvicinandosi di più a lei tanto da farla arrossire di più.
Ulrich: Forse ho capito.
Odd: Cosa? Cos’hai capito?
Martina: E’ una cosa difficile da spiegare al momento... Te la dirò quando riuscirò a spiegarla per bene.
Yumi: Comunque Odd hai trovato chi ti dà filo da torcere!
Odd: Già.
Lucia: La cosa strana è che quando ero nella mia scuola ero timida e chiusa, ora invece...Pouf...Magia. Sono cambiata di colpo.
Martina: Sono io quella che invece è rimasta la stessa.
Lucia: Già, silenziosa prima e silenziosa dopo...
Disse sorridendo.
Odd: Vedrai che la cambieremo noi tutti insieme!
Lucia: Ed ora che si fa?
Martina: Boh!
Odd: Non ne ho idea!
Ulrich: Ehi Odd ti va se sfidiamo gli amici di Sissi a calcio?
Odd: Perché no, così li stracciamo.
Ulrich: Andiamo a cercarli allora, poi chiediamo a Jim se ci presta un pallone.
Odd: E i portieri?
Ulrich: Troveremo qualcuno.
Odd: Andiamo allora... Ragazze voi che fate?
Le ragazze si guardarono un attimo ed annuirono.
Le tre: Veniamo con voi e assistiamo alla partita!
Odd: Va bene, allora andiamo a cercare Jim.
Lucia: Non c’è ne bisogno, eccolo là.
Disse indicandolo.
Odd: E’ stato più facile del previsto.
Martina: Già, non abbiamo faticato!
Ulrich: Signor Jim potrebbe prestarci un pallone? Vorremmo giocare a calcio.
Jim: Va bene, basta che non combinate guai!
Odd: Certo signore.
I due ragazzi andarono a prendere il pallone e per la strada trovarono due compagni di classe.
Ulrich: Ehi ragazzi vogliamo sfidare Nicolas ed Hervè a calcio, ci fareste da portieri?
I due: Perché no!
Odd: Andiamo a trovarli allora.
I due annuirono.
Non fu così difficile, bastava trovare Sissi.
Lucia: Eccoli là.
Sissi: Ulrich!
Disse andandogli incontro.
Ulrich: Uccidetemi vi prego!
Sissi: Sei venuto a cercare me?
Ulrich: Niente affatto.
Odd: Siamo venuti per sfidare Nicolas ed Hervè ad una partita di calcio.
Disse tenendo la palla ferma sotto il piede.
Martina: E poi secondo te lui ti cerca?
Sissi: Zitta tu.
Odd: Invece di dire zitta chiama gli altri.
Sissi: Che c’è la difendi?
Il ragazzo arrossì.
Sissi: Ragazzi avete sentito? Vi va di stracciarli?
I due: Con molto piacere!
Odd: Cosa? Stracciarci?
Ulrich: Preparatevi a perdere.
Martina: Forza ragazzi! Preparati a piangere Sissi!
Disse sorridendo.
Yumi: Andiamo a sederci.
Il gruppo si avvicinò al campetto e le ragazze si sistemarono sugli scalini, mentre i ragazzi si posizionarono nel campo.
Odd: Forza iniziamo.
Ulrich: Via!
Disse dando il primo calcio al pallone, i due si muovevano abilmente tra i due compagni; Martina li osservava attentamente quando ci fu il primo goal; Odd esultò e battè cinque con l’amico. La palla fu rimessa dagli avversari ma Ulrich fu abile e riuscì a sottrarla ad Hervè ed iniziò a correre verso la porta. Hervè lo marcò.
Hervè: Di qua non passi eh eh...
Ulrich iniziò a giocare con la palla disorientando l’avversario, poi esegui una rovesciata perfetta e la palla andò dritta nella porta.
Odd: Grande!
Lucia: Vai Ulrich sei il migliore!
Il ragazzo sorrise per il complimento ma poi tornò serio, continuando la partita, a ruota i due segnarono le tre esultavano, Martina guardò Sissi sorridendo.
Martina: Ti rimangi quello che hai detto? Come vedi li stanno stracciando!
Sissi: Arg... Ragazzi fate davvero schifo! Datevi una mossa, stiamo perdendo!
Urlò ai due arrabbiata.
Martina: Ti sei accorta solo ora della differenza?
Sissi: Tu non impicciarti.
Lucia: Ehi non trattare male la mia amica.
Sissi: E tu che vuoi?
Lucia: Tu che vuoi lo dici a qualcun altro.
Martina aveva gli occhi fissi sui ragazzi, così come Yumi; Sissi guardò per aria e si rassegnò tornando a seguire la partita. Alla fine di questa il risultato era da far paura: 7 a 2 per i due amici, che erano stanchissimi anche se avevano vinto.
Martina scese da Odd abbracciandolo per la felicità, Ulrich e Lucia sorrisero. Il ragazzo arrossì.
Odd: Ehi, Calma!
La ragazza rendendosi conto arrossì e si allontanò da loro.
Yumi: Wow Odd! Sei riuscito a farti abbracciare da una ragazza!
Disse iniziando a ridere, seguita da Lucia. Il ragazzo era imbarazzatissimo ma si calmò vedendo Lucia che rideva allegra.
Odd: L’ha fatto per la felicità ed istintivamente.
Ulrich guardò Martina che fissava in aria e pensava a qualcosa, poi si sedette a terra.
Odd: Ehi ed ora che ti prende? Ho detto qualcosa di sbagliato?
Martina: Non hai detto nulla di sbagliato, cioè non penso che ci sia qualcosa di sbagliato.
Odd: Ed allora cosa?
Ulrich: Ma guardatelo, fa il premuroso! Bravo Odd così si fa!
Lucia trattenne una risata mentre Odd voleva incenerire Ulrich, ma non era Superman e non aveva la vista a raggi laser per farlo.
Martina: Ho sbagliato a reagire poco fa, e ti sei sentito in imbarazzo.
Yumi: Secondo me, quello che prova per lui l’ha fatta reagire così o sbaglio? Le piace Odd vero?
Disse sottovoce a Lucia e lei annuì.
Yumi: L’ho capito al volo anche se si vede un po’.
Ulrich: Ehi Yumi ma sono le sei e dieci!
Yumi: Coooosa? Sono in un ritardo pazzesco! Devo tornare a casa alla svelta, ciao a tutti!
Tutti: Ciao Yumi!
Martina si rialzò mentre Ulrich si avvicinò a Lucia che era rimasta sola.
Ulrich: Cosa ti diceva Yumi? Di chi parlavate?
Odd: Ulrich vado a fare una doccia, ci vediamo in camera dopo!
Disse mentre correva verso l’interno poi tornò da Martina e le parlò sottovoce.
Odd: Sorridi però, non essere sempre giù di morale va bene?
Martina annuì.
Ulrich: Va bene ti raggiungo dopo!
Odd: Ciao!
Disse andandosene
Ulrich: Allora mi dici di chi parlavate?
Lucia: Di Martina e di quello che prova per una certa persona.
Ulrich: Ah si è chi?
Lucia: Non posso dirtelo.
Ulrich: Va bene... a proposito non è che ha detto qualcosa di me no?
Lucia: No.
Il ragazzo sembrava deluso.
Martina: Ehi voi due cosa state dicendo?
I due: Niente di che...
Martina: Forza sparate!
Ulrich: Niente non preoccuparti, ho fatto una domanda su... ehm...sulla partita e lei ha risposto.
Lucia: Su una cosa che ha detto Yumi.
Martina: Ok, pensavo parlaste di me...
I due: Ma no figurati!
Martina: Boh, chi vi capisce è bravo!
Ulrich: Eh eh...
Lucia: Che si fa?
Martina: Non lo so, pensavo ad un modo di arrangiarci per il ballo, ma ancora niente.
Lucia: Non so cosa volete fare ma vado a vedere se Jeremie è collegato con Aelita.
Ulrich: Sei rimasta incantata da lei vero? Io vado a fare la doccia.
Martina: Io vengo con te Lucia.
Lucia: Vieni allora. Ciao Ulrich ci si vede dopo in refettorio!
Le due si diressero nel dormitorio e salirono fino al piano maschile, dove bussarono alla porta di Jeremy.
Jeremy: Chi è?
Lucia: Sono io.
Jeremy: Ah sei tu Lucia! Vieni pure...
Lucia: C’è anche Martina, può entrare vero?
Jeremy: Certo, venite.
Entrate nella stanza videro Jeremy davanti al PC acceso.
Jeremy: Aelita ti ricordi di Lucia vero?
Aelita: Si, benissimo.
Jeremy: L’altra ragazza è una sua amica.
Martina: Piacere di conoscerti Aelita, io sono Martina
Aelita: Ciao Martina, mi fa molto piacere conoscerti.
La ragazza sorrise, intervenne poi Lucia.
Lucia: Come va laggiù Aelita?
Aelita: Tranquillo, fin troppo direi.
Jeremy: Meglio, speriamo che X.A.N.A non attacchi mai...
Lucia: Non vorrei creare allarmismi ma potrebbe essere la quiete prima della tempesta.
Aelita: Hai ragione Lucia.
Martina: Cerchiamo di non essere pessimisti, quando succederà saremo pronti ad intervenire. Vero Jeremy?
Jeremy annuì, poi guardò le due dicendo.
Jeremy: Se succederà andremo immediatamente in laboratorio... A proposito di laboratorio: per raggiungerlo bisogna passare dalle fognature.
Lucia: Ma quanto è lontana la fabbrica?
Jeremy: Noi ci andiamo in Skateboard, tranne io che vado col monopattino... Un attimo, voi non li avete!
Martina: Già, ci toccherà correre...
Lucia: Oppure trovare un mezzo per noi, ma quale? Io non so andare ne sullo skateboard, ne sul monopattino, ne con i pattini a rotelle. Sono un caso disperato.
Martina: Io invece non ho problemi.
Jeremy: Non saprei dovremmo pensarci...
Lucia: E comunque non li abbiamo. Come si fa?
Jeremy: Dovremmo chiedere a Odd o a Ulrich, loro ne sanno di più.
Lucia: Già loro sono più sportivi...
Martina: Sono maschi, in quel campo sono più esperti... Senza offesa Jeremy.
Jeremy: Ma figurati hai ragione.
Lucia: Penso che in una squadra sia molto importante un cervello. Quindi Jeremy non preoccuparti, anche tu sei importante. Non solo noi che andiamo su Lyoko per combattere e disattivare le torri, o meglio io e Martina non ci siamo ancora andate, ma fa lo stesso.
Jeremy: Grazie Lucia.
Lucia: Di niente!
Martina: Giusto.
Aelita: Sono d’accordo con voi..
Il ragazzo le ringraziò arrossendo, Lucia iniziò a contare qualcosa sulle dita.
Lucia: Vediamo...
Jeremy: Cosa stai contando?
Lucia: Il numero di problemi che abbiamo... Uno: non abbiamo un vestito per il ballo, due: non abbiamo il mezzo per andare alla fabbrica e poi non mi viene altro...
Martina: Tre: penso che ci sia qualcuno dietro alla porta! Ho sentito dei passi fermarsi vicino alla porta prima...
Jeremy: Chi è?
Odd: Babbo natale... Scherzo sono Odd!
Lucia: Ma sei scemo...Mi hai fatto prendere un colpo!
Odd: Scusa.
Jeremy: Capiti proprio al momento giusto.
Martina: Infatti...
Odd: Ciao Aelita, perché cosa volete da me?
Lucia: Abbiamo qualche problema riguardo al raggiungimento della fabbrica in caso di attacco...
Odd: Ah ecco... ehm non sapete andare sugli skateboard?
Martina: Io si ma...
Odd: No! Lucia non dirmi che non sai andare sullo skate!
Lucia: Spiacente sono una frana, anzi un’intera valanga.
La ragazza abbassò lo sguardo.
Aelita: Penso che non sei una frana, sarai brava in altro!
Martina: Ha ragione Aelita, forza non ti scoraggiare così...
Lucia: Ah, si... E l’elenco di cose che non so fare che ho detto prima?
Aelita: Ma dai! Ne sai fare di cose che non altri non sai fare!
Odd: A questo punto... Cosa vuoi utilizzare per muoverti?
Lucia: Non ne ho la minima idea...
Odd: Ora si che è difficile!
Lucia: Però c’è una soluzione.. Mi dovete insegnare ad andarci.
Odd: Ok, dimmi cosa vuoi che t’insegniamo che domani proviamo insieme ad Ulrich.
Martina: Hai visto? Si risolve tutto...
Lucia: Visto che tutti usate lo skateboard perché io devo essere l’unica scema? Senza offesa Jeremie.
Odd: Va bene... Ora dobbiamo trovarne due...
Jeremy: Chiamiamo Yumi e le chiediamo se ce l’ha lei oppure si comprano e le ridiamo i soldi.
Odd: Bell’idea... Bravo il nostro Einstein.
Martina: Bravo Jeremy.
Odd: Almeno mi faccio quattro risate a vedere Lucia che prova e cade!
Lucia: ...Spiritoso...
Cominciò a ridere, la ragazza lo guardò male mettendo il muso e sedendosi sul letto con la testa tra le mani.
Aelita: Lucia tutto apposto?
Lucia: Si, non ti preoccupare.
Disse con una voce triste, Martina si accorse di qualcosa.
Martina: Lucia cos’hai?
Lucia: Niente, proprio niente.
Odd: Sicura? Adesso non iniziare anche tu, ti voglio vedere sorridere!
Martina lo guardò male mentre Lucia fece un sorriso forzato e poi rimise il muso, Odd le prese una mano.
Odd: Vieni, ora mi dici cos’hai.
Lucia: Non ho proprio niente...
Odd: Ma...
Lucia: Vorrei restare sola... Ciao Aelita.
La ragazza si alzò e aperta la porta corse verso le scale per andare al piano delle ragazze.
Martina: E’ colpa mia... Cavolo.
Jeremy: Non penso...
Lucia aveva raggiunto la sua stanza, aprì la porta ed entrò. Poi si buttò sul letto a pancia in giù e poggiata la testa dal lato sinistro, con l’indice della mano destra picchettava sul cuscino, mentre sospirava. Martina scese in camera sua e bussò alla porta.
Martina: Posso entrare Lucia?
Lucia: Fino a prova contraria questa è anche camera tua, ma se sei venuta per parlarmi di prima perdi solo tempo.
Martina: Ma cosa ti è successo... a me lo dici? Ti prometto che non lo dico a nessuno.
Entrò nella camera e si sedette vicino a lei.
Martina: Sono stata io? Per quello che abbiamo detto prima?
Lucia: No tu non c’entri... Sono rimasta male per il discorso di Odd.
Martina: Ti capisco, questa volta ha esagerato.
Lucia si sedette sul letto e fissò il pavimento.
Lucia: Già mi demoralizzo perché non mi riesce, ed ho paura di farmi male, poi mi viene a dire che riderà ad ogni caduta...e a quel punto io... non sono riuscita a rimanere allegra e poi non volevo che Aelita mi vedesse in quello stato, per questo sono andata via.
Martina: Cercava di scherzare ma non gli esce bene... ma non preoccuparti ti aiutiamo io e Yumi se vuoi. A Odd non diciamo niente.
Lucia: Grazie.
Martina: Di niente amica mia...Comunque forse si può risolvere il problema del vestito...Basta modificarne uno. Mia madre mi ha imparato a cucire così per fare qualcosa, ma forse potrà essere utile.
Lucia: Non per offendere te, ma preferirei comprar mine uno..quindi dovrei trovare dei soldi.
Martina: In effetti... sono una frana a cucire...Ok, mi arrendo.
La campanella suonò.
Lucia: Ai soldi pensiamo poi... ora andiamo a mangiare.
Scese in refettorio trovarono Ulrich e gli altri due che parlavano.
Martina: Lucia fai finta di niente va bene?
La ragazza annuì e presi i vassoi si sedettero accanto ai loro amici.
Jeremy: Tutto apposto Lucia?
Odd: Lucia... Scusami sono stato sicuramente io a ferirti quando ho scherzato in quel modo...
Lucia: Ma lo sai che hai indovinato?
Odd: Scusami Lucia...
Lucia: Mi tocca perdonarti un po’ troppe volte... Però ti perdono...
Martina le sorrise mentre Odd la guardò.
Odd: Giuro che non ti farò più incavolare va bene?
Lucia: Ok...
Strizzò un occhio velocemente ed il ragazzo arrossì, iniziando a mangiare con uno sguardo perso, tanto da non rendersi conto di quello che mangiava.
Ulrich: Odd da quando in qua mangi la minestra di verdure?
Odd: Eh? Cos’hai detto?
Ulrich: Lasciamo perdere...
Martina: Questa volta sei tu quello strano!
Odd: Perché? Cos’ho fatto?
Martina: Sembri distratto...
Jeremy: Ha ragione.
Odd: Stavo solo pensando ad una cosa...
Jeremy: A occhio e croce pensavi ad una ragazza...
Ulrich: Uh, Odd si è innamorato!
Odd: Ma cosa stai dicendo? Non è vero...
Disse diminuendo la voce.
Ulrich: Sicuro Odd? Io penso di si...
Jeremy: A noi due puoi dirlo...
Odd arrossì di colpo.
Odd: Vi ho detto di no...Insomma! Come ve lo devo dire? In arabo?
Ulrich: No solo che si capisce... Odd è inutile che lo tieni nascosto... Se vuoi andiamo in disparte e me lo dici.
Odd: Ma sei insistente!
Ulrich: Certo. Tu sai chi mi piace...al tuo compagno di stanza si dice tutto...
Odd: Uffa! E va bene alzati...
I due si distaccarono dal gruppo.
Ulrich: Allora chi è?
Odd: Ecco è...Lucia...
Ulrich: Allora il detto “l’amore non è bello se non è litigarello è vero!”
Odd: Penso di si.
Ulrich: Ma che ci voleva? Dai torniamo dagli altri.
Odd annuì mentre era ancora rosso per l’imbarazzo.
Jeremy: Ce l’avete fatta?
Ulrich: Si, ma è un segreto tra noi due...
Lucia: E non si può dire?
Odd: No...
Dopo aver mangiato un altro po’ Lucia si rilassò sulla sedia.
Lucia: Sono piena come un uovo!
Ulrich: Lucia sei già piena? Come fate a mangiare così tanto tu e quel tipo li...
Disse indicando Odd, poi Martina sbadigliò alzandosi dal tavolo.
Martina: Vado in camera, voglio vedere una cosa...
Lucia: Piuttosto come faccio a mangiare così tanto senza ingrassare e comunque non lo so...
Martina uscì dal refettorio.
Lucia: Bè ragazzi vi saluto. Voglio farmi una bella doccia calda prima di andare a dormire.
I tre: Allora buona notte...
Lucia: Dimenticavo...Jeremy salutami chi sai tu. E domani mi faresti l’installazione della connessione?
Jeremy arrossì annuendo, poi si salutarono e Lucia andò in camera. Martina intanto entrata in camera si era buttata sul letto chiudendo gli occhi, aveva lasciato la porta socchiusa per Lucia che poco dopo arrivò in camera.
Lucia: Che hai? Tutto bene?
Martina: Si...
Lucia: Va bene... Allora io vado a farmi una doccia... ci vediamo dopo.
Martina: Ok.
Lucia andò in bagno a farsi la doccia, aprì il getto caldo d’acqua calda e si mise sotto rilassandosi. Quando ebbe finito si mise l’accappatoio, si asciugò i capelli e tornò in camera.
Martina: Posso farti una domanda scema? A te piace Odd? Non preoccuparti è una domanda così...Curiosità.
Lucia: No! Che idee ti vengono...Ti ricordo che sono un anno più grande di lui e non mi passa nemmeno per la testa quest’idea qui!
Martina: Era solo una domanda...
Lucia: Infatti ti ho risposto.
Martina: Ok... vabbè buona notte. Domani ti svegli sola ok?
Lucia: Ok, notte...
Le due si addormentarono subito; il giorno dopo Martina si svegliò presto e senza svegliare l’amica si diresse prima in bagno per poi uscire dalla stanza. La sveglia per Lucia suonò alle sette, la ragazza si alzò sbadigliando e dopo essersi vestita andò a lavarsi il viso. Erano le sette e venti ed improvvisamente qualcuno bussò alla porta delle ragazze.
Odd: Siete sveglie ragazze?
Lucia tornò in quel momento dal bagno.
Lucia: Ehi che fai?
Odd: Vi stavo chiamando.
Il ragazzo arrossì.
Lucia: Perché?
Odd: Volevo vedere se eravate sveglie per la colazione. Volevo vedere soprattutto se tu eri pronta perché Yumi ha trovato gli Skateboard.
Lucia: Ma Yumi arriva tardi! Fa colazione a casa sua lei!
Odd: E i cellulari per cosa esistono?
Lucia: Ma è già arrivata?
Odd: Sembra di si.
Lucia: Ma mangia qui?
Odd: Oggi si... e strano però...
Lucia: Ma potevi dirlo prima?!
Disse correndo in camera e posando la roba che aveva usato in bagno, prese il blocco degli appunti che le avevano regalato in classe, uscì e chiuse la porta a chiave.
Lucia: Che fame... Vado in refettorio, vieni anche tu?
Odd: Certo... Non ho ancora mangiato perché apre adesso il refettorio.
I ragazzi scesero di cosa e si trovarono di fronte Yumi e Ulrich.
I due: Buon giorno!
Lucia: Ehi... Yumi, Ulrich buon giorno! Avete visto Martina? Stamani si è alzata prima di me e non l’ho ancora vista...
Ulrich: No, non l’abbiamo vista.
Jeremy li raggiunse.
Jeremy: Buon giorno a tutti...o quasi. Dov’è Martina?
Yumi: Non lo sappiamo.
Lucia: Chissà dov’è... non abbiamo nemmeno il cellulare...
La ragazza incominciò a preoccuparsi.
Jeremy: Lucia non preoccuparti, sicuramente arriverà.
Lucia: Speriamo...
Lo stomaco di quest’ultima brontolò.
Odd: Forza tutti a mangiare!
Il gruppo entrò nel refettorio, prese il vassoio e si mise a mangiare.
Lucia: Yumi, come mai oggi sei arrivata presto?
Yumi: Perché i miei sono entrambi fuori ed allora sono venuta qui...
Lucia: Te l’hanno detto che non so...
Yumi: Non dire che non sai...oggi imparerai. Tanto è facile da usare.
Jeremy: Fidati di Yumi.
Lucia: Speriamo.
Finito di mangiare uscirono.
Ulrich: Dopo le lezioni possiamo aiutarla vero Odd?
Odd: Certo!
Jeremy: Io nel frattempo aggiusterò il PC allora...
Lucia: Grazie mille ragazzi.
Yumi: Martina non si è ancora vista... Tra poco suona...
Odd: Non starà dormendo no?
Ulrich: Penso che sta già in classe... o almeno spero...
Lucia: Mandate un messaggio a Yumi se c’è... Almeno sto tranquilla.
Ulrich: Va bene Lucia!
Odd: Vedrai, starà sicuramente in classe, a studiare magari.
Lucia provò a sorridere quando la campanella suonò.
Lucia: A più tardi, ci vediamo a pranzo.
Gli altri: Ok...
Ognuno si diresse in classe sua, Odd aveva notato l’aria preoccupata di Lucia e cercò di trovare l’amica guardando in giro; intanto Lucia aveva la lezione di Francese e si mise a prendere appunti in una velocità impressionante e con la testa vicinissima al banco.
Yumi: Lucia? Come fai a prendere appunti in quel modo?
La ragazza si tirò su e appoggiò la testa sulla mano tenendo il gomito sul banco, Yumi la fissò: ancora niente e sperava che Ulrich non si fosse dimenticato di avvisarle, ma poi il cellulare di Yumi vibrò: un messaggio, non di Ulrich ma di Odd.
Yumi: Lucia è arrivato un messaggio di Odd. Tieni leggilo.
Le porse il borsello con dentro il cellulare, la ragazza aprì il messaggio e comparse:
“Ragazze tutto ok, era in classe ma non ci sta parlando...Uffa mi annoio a morte e dopo c’è il grosso bestione...Spero vi stiate divertendo.
Odd”
Lucia sorrise e l’insegnante la chiamò guardandola, lei fece in tempo a nascondere il cellulare che...
Prof: Sai dire alla classe come si dice città in francese?
Lucia: Certo, si dice “Ville”...
Prof: Molto bene..
Disse continuando la lezione, Yumi la guardò.
Yumi: Allora? Ora stai meglio?
La ragazza annuì. Le lezioni passarono in fretta e presto suonò la campanella per la pausa pranzo, le due corsero davanti all’aula dei loro amici che si aprì quando arrivarono.
Odd: Che accoglienza!
Ulrich: Martina è ancora in classe, sta facendo qualcosa...
Lucia non li salutò ed entrò subito in classe, avvicinandosi a Martina.
Lucia: Ehi si può sapere cosa ti è preso? Mi sono preoccupata da morire!
La ragazza non rispose e lui la prese per le spalle della maglia si rivolse con tono arrabbiato.
Lucia: Ma mi ascolti quando ti parlo?
Martina: Ti ho ascoltata.
Lucia: Ed allora perché non mi hai risposto?
Martina: Scusami....Lucia....
Lucia: Un minimo di spiegazione sarebbe gradita...
Martina: Non mi andava di mangiare e poi... volevo finire una cosa, mi sono alzata presto apposta.
Lucia lasciò la presa.
Lucia: Perché allora non ci hai detto niente. Soprattutto... perché non mi hai detto niente?
Martina: Avevo paura che ti saresti arrabbiata. Scusami amica mia!
Disse abbassando lo sguardo e piangendo.
Lucia: Cosa? Per quale motivo mi sarei dovuta arrabbiare?
Martina: Per quello che ho fatto... una sorpresa, ma devi aspettare ancora...
Lucia iniziò a piangere per la felicità.
Martina: Ed ora perché piangi? Ho sbagliato io non te...
Lucia: Mi hai fatta preoccupare, non farlo mai più...
Disse abbracciandola forte, Odd si avvicinò a loro.
Odd: Allora andiamo?
Lucia: Ma tu pensi solo al cibo?
Disse asciugandosi gli occhi.
Odd: Quando ho fame, ho fame punto.
Lucia: Mangi quanto un bufalo, ma non ingrassi mai...Come fai?
Odd: Le lezioni di Jim servono a qualcosa, no?
Yumi diede un fazzoletto a Lucia.
Yumi: Asciugati le lacrime.
Lucia: Grazie Yumi.
Yumi: Di niente.
Disse mentre s’incamminava con gli altri, dopo pranzo e altre lezioni la campanella suonò nuovamente; tutti e sei uscirono ritrovandosi al solito posto.
Odd: Lucia pronta?
Jeremy: Appena vuoi vado a sistemare quella cosa.
Martina: Dopo vengo anch’io... devo fare una cosa in camera.
Lucia: Yumi mi aiuti anche tu vero?
Yumi: Certo!
Lucia: Allora si comincia?
Yumi annuì.
Odd: Forza Lucia sali sopra.
Lucia: Ehi non è difficile!
Ma prima di poter continuare la tavola si ribaltò facendola cadere.
Lucia: Ahia, come non detto...
Odd: Ci vuole...
Martina: Più concentrazione, dai riprova.
La ragazza annuì e ritentò: allargò le braccia dopo un po’ riuscì a trovare l’equilibrio.
Yumi: Bene, adesso dovresti cercare di muoverti dando una spinta e poggiando il piede sulla tavola senza perdere l’equilibrio.
Lucia provò a darsi una spinta: per un pezzo andò tranquilla ma quando rallentò la tavola questa si ribaltò di nuovo. Come se non bastasse nell’aria si sentì una risata inconfondibile: Sissi.
Martina: Quanto voglio ucciderla!
Ulrich: Fai pure...
Sissi: Spiritosa, provaci e ti farò espellere da mio padre... Il preside per l’appunto...
Lucia: Cosa sei venuta a fare qui?
Sissi: A vedere quanto sei imbranata!
Odd: Perché non vai a farti una girata? E sorti dal rompere? Lucia si stava allenando per imparare e tu ci disturbi la lezione...
Ulrich: Infatti!
Martina: Vorrei proprio vederti sullo skate, se sei capace almeno a montarci...
Sissi: Questo non c’entra niente.
Lucia: Uffa mi deconcentri! Fammi un spiacere, sparisci!
Disse arrabbiata.
Sissi: Arg, tanto non imparerai mai!
Lucia le fece una linguaccia proprio mentre se ne stava andando.
Martina: Continua Lucia...
Ulrich: Lasciala perdere, sa solo parlare...
Yumi: Infatti!
Lucia salì sulla tavola e si concentrò, si diede una spinta e si mosse per riprendere ritmo, si spinse varie volte e dopo aver completato un giro tornò dagl’altri.
Yumi: Brava!
Odd la guardò sorridendo.
Ulrich: A quanto pare ogni volta che sbagli poi dopo le cose ti escono bene.
Lucia: Meglio no?
Yumi: Già impari velocemente.
Lucia: Già, di solito mi ci vuole una vita per imparare le cose, invece ora...
Martina: Hai chi tifa per te che ti aiuta.
Jeremy: Sei nostra amica e gli amici si aiutano!
Lucia sorrise e continuò a provare finché non ebbe imparato a padroneggiare la tavola.
Martina: Complimenti Lucia!
Odd: Sei davvero brava!
Lucia: Grazie..
Disse grattandosi la testa imbarazzata.
Odd: Abbiamo risolto un altro problema!
Yumi: Cosa stai dicendo... Non è mica finita qui!
Odd: E cosa manca?
Yumi: Saltare, altrimenti quando ci sono gli spazi con l’acqua Lucia ci finisce dentro!
Odd: Già l’avevo dimenticato!
Lucia: Ma non mi riuscirà mai!
Odd: Provaci, nulla è impossibile!
Jeremy: Lucia intanto io vado con Martina a sistemare il PC, a dopo!
Lucia: Ok... Però qualcuno mi mostra come si fa?
Odd: Va bene, guarda.
Il ragazzo salì sulla tavola e fece un giro, poi mise una mano sulla tavola e si diede uno slancio verso l’alto saltando.
Lucia: Ma è difficile!
Odd: Non è vero, prova
Ulrich: Una volta capito la tecnica non è difficile.
Yumi: Coraggio provaci!
Odd le lasciò la tavola sorridendo.
Odd: Fino ad adesso hai fatto tutto perfettamente, prova..
La ragazza annuì con convinzione e prese la tavola, riuscì a darsi un bello slancio per poi imitare l’amico. Risultato? Eccellente.
Yumi: Stupendo, brava!
Odd: Vedi? Mai dubitare nelle tue capacità.
Lucia: Evviva! Ora lo Skateboard non ha più segreti per me!
Odd: Giusto!
Yumi: Propongo una cosa...
Odd: Mangiamo?
Lucia: Ma tu pensi solo a quello?
Odd: Non solo a quello!
Yumi: Vuoi provare il percorso che facciamo in caso di attacco?
Lucia: Perché no!
Odd: Possiamo andare allora!
Disse incamminandosi nel parco.
Odd: Ma che è successo a Martina oggi?
Yumi: Lucia ti ha detto qualcosa?
Lucia: No, niente...
Yumi: Ah, vabbè...
Arrivarono vicino al tombino,aprirono la botola e si calarono giù.
Odd: Dopo di lei madame..
Lucia: Molto gentile! Mi piace da matti scendere nelle fogne!
Disse scherzando per poi scendere e seguire Ulrich e Yumi.
Odd: Eccoci, se vuoi seguirci...
Lucia: Prego vada avanti lei.
Yumi: Come mai questa formalità?
Lucia: E io che ne so, ha cominciato lui!
Ulrich: Che spiritoso!
I ragazzi fecero come se ci fosse stato un attacco: si diedero un bello slancio e saltarono sulle tavole partendo a gran velocità, Lucia fece lo stesso; seguendoli fino all’ostacolo, lì Lucia si concentrò e saltò senza alcun problema.
Lucia: Si va a vedere la fabbrica?
Ulrich: Certo...
Odd: Coraggio sali...
La ragazza si arrampicò sulla scaletta e uscì in superficie, gli altri la seguirono subito dopo.
Ulrich: Ed ora? Entriamo?
Yumi: Fate decidere a lei...
Lucia: Fate come volete, ma secondo me è meglio andare quando ci siamo tutti...
Odd: Va bene!
Lucia: Allora torniamo indietro?
Il gruppo annuì e riscese nella fognatura, rifecero il percorso inverso per risalire al parco. Arrivati si guardarono attorno non sapendo cosa fare.
Odd: Ed ora?
Yumi: Per me è ora di tornare a casa...
Lucia: Ti accompagno?
Yumi: Si perché no...
Odd: Noi ti aspettiamo, vero Ulrich?
Ulrich: Si...
Lucia: A tra poco allora.
Disse sorridendo per poi avviarsi con Yumi verso il cancello dove una volta salutata ritornò dai compagni ma prima si fermò a raccogliere qualcosa: dei soldi...
Lucia: Che fortuna... “Con questo posso comprarmi il vestito per domani sera, ma ora è troppo tardi...Ci andrò domani tanto le lezioni saranno sospese per i preparativi”
Poi li mise in tasca.
Odd: Lucia! Forza andiamo a vedere che fanno gli altri!
Lucia: Perché cosa fanno?
Odd: Non eri tu che volevi che Jeremie sistemasse il tuo PC? Penso cha a quest’ora abbia finito.
Lucia spalancò gli occhi.
Lucia: E’ vero, l’avevo dimenticato!
Disse correndo verso il dormitorio con i due che la seguivano a fatica, arrivati trovarono la porta chiusa.
Lucia: Ehi cosa succede?
Martina: Aspetta ti apro! Avevamo chiuso per sicurezza...
Jeremy: Già...
Disse aprendo la porta.
Lucia: Per sicurezza cosa? Quando siamo in camera tua non chiudi mai!
Martina: Beh... diciamo che... dovevo sistemare una cosa...
Lucia: La tua cosa misteriosa?
Jeremy: Se ci pensate forse riuscirete a capire.
Lucia: Riguarda il vestito della festa?
Martina arrossì rimanendo in silenzio.
Lucia: Ho indovinato?
Martina: Tanto lo so che non ti piacerà e non lo vorrai, qualunque sia è...
Jeremy: In quel pacco...
Martina: Un modo per scusarmi.
Lucia: Non ti offendere... ma il vestito me lo compro... Prima per caso ho trovato questi...
Disse estraendo dai jeans la banconota da 50€.
Martina: Non m’importa... Non sai cos’è e non mi interessa, fanne quello che vuoi...
Lucia: Ehi non ti arrabbiare...
Odd: Però sei fortunata... 50€ non sono pochi...
Martina: Non sono arrabbiata, vedilo e poi buttalo ti dico...
Disse con le lacrime agli occhi ma non si fece vedere da lei.
Lucia: A me pare di si...
Odd: Ragazze non litigate!
Martina: Non voglio litigare... Io ci ho messo tutta me stessa in quella cosa per farlo uscire bene...Ma tanto... a chi importa!
Disse uscendo dalla stanza piangendo e chiudendo la porta, Lucia si piegò a terra sulle ginocchia e iniziò a piangere senza fermarsi mentre gli altri la fissavano preoccupati.
Ulrich: Lucia cos’hai? Perché stai piangendo?
Lucia: E’ tutta colpa mia... Non sono stata per niente carina con lei... Si è impegnata per farmi sorridere e guarda io cos’ho fatto...Mi sento una persona orribile... non servo a niente... Martina non ha bisogno di un amica come me...
Disse appoggiando le mani a pugno sul pavimento continuando a piangere, Odd si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla.
Odd: Smettila di piangere Lucia... Capita a tutti... e poi non sei una persona orribile, anzi sei... speciale... Se vuoi vedo se sta qui vicino e la faccio entrare...
La ragazza rimase zitta ma non smise di piangere, ogni volta che le capitava una cosa così la sua autostima finiva dritta sotto ai piedi.
Ulrich: Forza Lucia... Lei ha bisogno di te... Sicuro...
Odd: Aspetta qui...
La ragazza si mise a sedere sul letto con la testa sulle gambe, Odd intanto uscito fuori si trovò Martina di fronte in lacrime; vedendolo la ragazza si asciugò le lacrime.
Odd: Adesso anche tu piangi...Non bastava Lucia... anche tu...
Disse tentando di tirarle su il morale.
Martina: Perché piange? Io mi son impicciata e dovrei essere io ad aver sbagliato non lei... Volevo solo che venisse con voi alla festa... ho cercato di seguire i suoi gusti ed invece? Ho combinato guai... come sempre.
Odd: Lei l’hai sentita? Pensa di essere una persona orribile e dice che non la meriti come amica...
Martina: Ma... non è vero... lei no è...
Si alzò e corse in camera abbracciando l’amica.
Martina: Tu non sei una persona orribile e poi io ti voglio come amica... Scusa se ho fatto di testa mia...
Lucia: Ti prego perdonami... non dovevo trattarti così...
Martina: Ma che dici Lucia! Sono io quella che non ti ha ascoltata... Fai quello che vuoi per domani... non pensare a me...
Lucia abbracciò forte l’amica.
Martina: Perdonami Lucia...
Jeremy: Ho finito... comunque dovresti almeno vederlo... giusto così...
Martina: E poi lo butti...
Lucia si alzò, prese il pacco e lo aprì togliendolo dalla scatola, per poi poggiarlo sul letto. Era un vestitino verde lungo fino alle ginocchia ma semplice, le maniche erano strette sopra per poi scendere larghe verso le mani, mentre uno dei due lati del vestito era leggermente più lungo dell’altro.
Lucia: E’ troppo elegante per me... Faccio meglio a comprarlo, ma se vuoi puoi darlo a Sissi... ne sarebbe felice...
Disse sorridendo.
Martina: Ti ho detto di farne quello che vuoi.. io ci ho provato...
Lucia: Lasciamo perdere... vorrei parlare con qualcuno che sta là dentro...
Disse indicando il computer.
Jeremy: Ora ti mostro come si accede alla connessione di Lyoko...
Lucia si avvicinò al PC mentre gli altri due ragazzi si guardavano e Martina si sedeva sul suo letto.
Jeremy: Devi andare qui e digitare questa password...
Lucia: Capito...
PC: Connessione in corso...
Quando tutti i satelliti si allinearono trasmisero il segnale che apri una finestra, nella schermata comparse Aelita.
Aelita: Ciao ragazzi...
Tutti: Ciao Aelita...
Aelita: Che stanza è questa? Non è la tua Jeremy?
Jeremy: No è quella di Lucia e Martina...
Aelita: Capito... Ciao Lucia...
Lucia sorrise e l’altra fece lo stesso, Martina le fissò.
Jeremy: Com’è la situazione lì?
Aelita: Calma...
Odd: Che strano però... Non succede niente da un po’
Jeremy: E non mi piace per niente...
Erano li a pensare ad una possibile risposta quando suonò la campanella.
Ulrich: Ora di cena!
Martina fece un cenno con la mano ad Aelita per poi uscire.
Odd: Siiiiii cibo!
Aelita si mise a ridere.
Jeremy: Ci sentiamo dopo.
Lucia: Anche io più tardi.
Aelita: Va bene, allora vi aspetto.
Jeremy: A dopo!
Disse spegnendo il PC per poi scendere giù. Mentre scendevano Odd si avvicinò a Lucia.
Odd sottovoce: Ehi ti va di venire con me alla festa?
Lucia sottovoce: No, però conosco una certa ragazza che si veste di blu che potrebbe venire con te...
Disse guardando mattina.
Ulrich li guardò e si avvicinò mentre Martina si girò.
Martina: Lucia puoi venire un attimo?
Lucia: Si dimmi...
Martina: Io domani... non vengo alla festa...
Lucia: Perché?
Martina: Perche non me la sento e poi non ho di ché di mettermi...
Lucia: Per il vestito puoi usare quello che mi hai fatto... Basta modificare qualcosa...
Martina: No... non voglio venire...
Lucia tornò un attimo indietro da Odd.
Lucia sottovoce: Se vuoi che Martina venga alla festa la devi invitare al più presto... perché non ha voglia di venire... Provi a farle cambiare idea?
Odd: Non ti preoccupare.
Martina: E poi non ho un vestito, fino a prova contraria sono molto più bassa...
Lucia: Penso a tutto io, ma devi venire alla festa.
Martina: No... vuol dire che scucio il vestito, almeno possiamo riutilizzare la stoffa...
Jeremy: Scendiamo o no?
Lucia si avvicinò a Ulrich e Jeremie dicendo qualcosa nelle orecchie dei due, poi li prese per mano e corse verso il refettorio lasciando Martina e Odd indietro, ma soprattutto soli.
Martina: Ma che...
Disse notando di essere rimasta sola... anzi con Odd.
Odd: Allora non vuoi venire alla festa?
Martina: Io? Non penso.. non ho niente da mettermi.
Odd: Ma ha detto che ci pensa Lucia... Sono sicuro che con quello che avete a disposizione farà un capolavoro...
Martina: Ma io volevo che andasse lei... con voi...
Odd: Allora ci vai alla festa si o no?
Martina: Perché me lo chiedi? Per la seconda volta...
Odd: Così, tanto per sapere...
Martina: Solo per fare felice Lucia...
Odd: Sai già con chi andarci? Per andare hai bisogno di un cavaliere...
Martina: Ma io... ci vado... sola...
Odd: Ma ci senti quando parlo? Per entrare ogni dama deve avere un cavaliere...
Martina: Ecco perché non volevo andarci... io non ho nessuno che...
Odd: Ti accompagni... Se vuoi puoi venire con me, anche perché la dama che avevo scelto mi ha piantato in asso... E ne devo trovare un'altra, mentre a te serve un cavaliere.
La ragazza arrossì leggermente, poi pensando alle parole del ragazzo disse:
Martina: Ma Lucia... lei non viene?
Odd: Lei viene ma a quanto pare con un altro ragazzo... non so il nome ma di sicuro uno della sua classe, visto che ce ne sono tanti che le fanno gli occhi dolci...
Martina: Sei geloso vero?
Disse la ragazza fissandolo mentre alla sua domanda lui arrossì leggermente.
Odd: Ma cosa dici... è solo una festa!
Martina: Già... solo una festa... Io dico di raggiungerli... ti piace l’idea?
Odd: D’accordo.. ma non mi hai risposto... ci vieni con me al ballo?
Martina annuì con la testa.
Odd: Wow ora anch’io ho una dama... Dai andiamo che ho fame...
Martina: L’avevo immaginato.
Disse andando in refettorio,quando entrarono gli altri tre erano già al tavolo a mangiare. Martina fissò Lucia mentre mangiava.
Ulrich: Ritardatari su mangiate!
Lucia accorgendosi dello sguardo dell’amica le strizzò un occhio.
Odd: Buono... Ehi Ulrich ti sei preparato per domani? Sissi sicuramente ti chiederà di accompagnarla!
Ulrich: Veramente ho già promesso di accompagnare Yumi.
Disse arrossendo.
Odd: Ma scherzavo!
Lucia scoppiò a ridere per la scena, Martina e Jeremie fecero lo stesso, dopo aver mangiato Lucia si alzò ed andò al tavolo del preside.
Lucia: Mi scusi signor direttore, avrei una richiesta da farle...
Preside: Dimmi pure...
Lucia: Mi darebbe il permesso per domani di uscire dal collegio? Non ho un vestito adatto per ballo e vorrei andare a fare compere...
Preside: Va bene ma dovrai tornare entro breve, sono stato chiaro?
Lucia: Chiarissimo signore...
Martina sorrise quando la ragazza tornò.
Martina: E allora? Cos’ha detto?
Lucia: Domani mi da il permesso di uscire per comprarmi il vestito...
Martina: Brava.
Lucia: Ora torniamo in camera... prima di addormentarmi vorrei parlare con Aelita...
Martina: Va bene, andiamo!
Disse sorridendo, poi le due salirono in camera e dopo essersi lavate e infilate il pigiama s’incollarono al PC avviando la connessione a Lyoko; sulla schermata comparse Aelita.
Aelita: Ciao ragazze...
Martina: Ciao Aelita!
Lucia: Ciao tutto apposto li da te?
Aelita: Certo, come poco tempo fa... Sembra che X.A.N.A sia calmo...
Lucia: Non mi sorprenderebbe se decidesse di svegliarsi domani sera...Con il ballo tutti saremo in una stanza, luogo perfetto per seminare il panico...
Aelita: Hai ragione, speriamo non vi disturbi...
Martina: Già...
Aelita: Com’è andata oggi?
Lucia: Giornata movimentata...A proposito di oggi... Marty vieni al ballo o no?
Martina: Si...
Lucia: E con chi vai?
Disse maliziosamente.
Martina: Eh? Chi io? Ecco...Poi vedi... Tu invece?
Divenne tutta rossa.
Lucia: Sta mattina sono stata invitata da Matthias è simpatico ma ho accettato perché.. è il più carino della classe, però non mi piace.
Martina: Ah ecco...
Aelita: E’ bello questo ballo?
Lucia: Non ne ho la minima idea... è la prima volta che partecipo in vita mia...
Martina: Lo stesso vale per me...
Aelita: Capito...
Lucia: Una domanda visto che siamo cadute nell’argomento ragazzi... Aelita cosa ne pensi di Jeremy?
Aelita: Jeremy... ecco...
Lucia: Sii sincera...siamo curiose...
Aelita: Beh...come posso dire... è un bravo ragazzo, simpatico, dolce poi...
Le due: Poi?
Aelita: Non so come dirvi... però sono tutte cose positive...
Lucia: Penso che la cosa che ci interessi di più sapere è... per caso ti piace?
Aelita: Ehm... si, penso di si...
Lucia: Se vuoi il mio parere voi siete una bella coppia... e son sicura che Jeremy non vede l’ora che arrivi qui da noi.. e modestamente anch’io non vedo l’ora...
Aelita: Grazie...
Martina: Più siamo, più ci divertiamo!
Lucia: Già...
Le tre iniziarono a ridere in coro, alla fine Lucia sbadigliò.
Aelita: Se sei stanca vai a dormire...Altrimenti domani non riuscirai a stare sveglia...
Lucia: Già...notte Aelita...anche se penso non dormi mai...
Aelita: Infatti...
Lucia: Allora a domani...
Disse chiudendo la finestra per rispondere alla chiamata di Jeremy.
Le due spensero il PC e si infilarono sotto le coperte.
Martina: Lucia...domani voglio cercare di non piangere per qualche cavolata... dobbiamo essere felici ok?
Lucia: Si è una promessa.
Le due strizzarono un occhio sorridendo e lentamente si addormentarono
 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
lucy93 - Voto: 12/03/11 17:33
il primo lo ricordo ma il secondo nn l'avevamo finito... complimenti.. ma controlla l'ortografia.. xD
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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