- Capitolo 1° -
Quella sera allo snack bar c’ero solo io. Otose era uscita e Chatrine l’aveva accompagnata. Credo l’avessero fatto apposta a lasciarmi sola, come una prova: sarei riuscita a gestire lo snack bar?
Certo che sì! È tutto in ordine e so tenere testa a tutti i clienti. Se esagerano gli do una bastonata in testa e li sbatto fuori!
…forse sono troppo violenta…
Ero dietro al bancone a sistemare alcuni liquori quando sentii la porta di ingresso scorrere -Benvenuto, come posso servirla?- dissi in tono gentile voltandomi verso il nuovo venuto.
-Ah, ci sei solo tu.-
-Gintoki! Come mai qui?- ero stupita di vederlo. Lì, in quel locale, non in giro a quell’ora.
-Non riesco a dormire.-
E vieni qui a bere?!? Certo che sei strano forte…
-La vecchia?! Ti fa fare gli straordinari?-
Sorrisi -No. È andata ad una riunione speciale del quartiere, Chatrine è andata con lei e mi hanno affidato il locale.-
-Oh, capisco…- si limitò -Senti, non è che mi daresti qualcosa da bere?-
Con non curanza, conoscendo già la risposta alla mia domanda, presi uno strazio e cominciai a pulire il banco -Ce li hai i soldi?-
-… no.-
-Niente soldi, niente drink! Mi dispiace Gin.- dissi snobbandolo.
-Oh, avanti!! Sarà il nostro segreto! Non lo dirò a nessuno, lo giuro!!- supplicò sedendosi di fronte a me, posando le mani sul bancone a mo’ di preghiera.
-Ho detto di no! Quanto sei insistente!!-
Mi guardò male, tra il deluso e l’offeso -Sei fredda! Fredda e insensibile!! E anche cinica!! Di questo passo non troverai mia qualcuno disposto a sposarti!- esclamò con sdegno incrociando le braccia al petto.
-E chi ti dice che io voglia sposarmi…?- lo guardai interdetta alzando un sopracciglio.
-Tutte le donne vogliono sposarsi. Ogni bella ragazza sogna una vita felice creandoci una famiglia!-
Ma che razza di ragionamento è?!? Non ha né capo né coda! Non è che ha già bevuto? Il dubbio mi sfiorò la mente -In primo luogo sono un SAMURAI!- ribattei di tutto tono -Non ho certo tempo da perdere in queste cose!-
-Non hai tempo per l’amore? Brutta cosa…- si versò del sakè nel bicchierino e ne bevve un sorso -Una ragazza che non ha tempo per l’amore è come un fiore colorato senza polline…- disse con aria saccente.
-E questa da dove arriva?! Non ti sopporto quando fai il filosofo!!! E quella bottiglia di sakè da dove l’hai presa!!??*-
-Non scaldarti tanto… forse dici che non hai tempo per queste cose solo perché non hai successo con gli uomini.- bevve ancora.
-Finiscila di fare discorsi senza senso!!- mi ripresi bottiglia e bicchierino -Invece di pensare a me, guarda la tua di situazione! Non mi pare di averti mai visto circondato da donne…- lo punzecchiai con un sorrisetto beffardo. Lo so, questo discorso è privo di logica, ma ormai mi son fatta prendere.
Gin fece finta di nulla -Tsk! Colpa dei miei capelli.-
-…’- lo guardai incredula -Tagliateli allora.-
-Mai e poi mai!!- scosse il capo con fermezza -Non voglio certo sacrificare i miei ricci per una qualche donnicciola! Piuttosto aspetto!-
-…cosa?-
Che ti cadano tutti?! = =
-La donna che mi accetterà per quello che sono! Ricci e tutto il resto!-
Sospirai -Aspetta e spera… dai la colpa ai tuoi capelli solo per non ammettere che sei negato con le donne!!-
-Questo non è vero!-
-Oh, sì che è vero!- esclamai con superiorità.
-Allora anche tu sei negata nei rapporti!!-
… mi sta paragonando a se stesso?! …’
-Ehi, bello!! = =’ Guarda che ho ricevuto un sacco di proposte quando abitavo con i miei!!-
-Certo, dai pretendenti che ti faceva conoscere tuo padre!!-
-………- non ebbi il coraggio di aggiungere altro.
Lui rimase un istante in silenzio a guardarmi -…ehi, non dirmi che ci ho preso! La mia era una battuta!!-
Colta in castagna… che vergogna!! ///
-Sì, chi hai preso, e allora!!??? = =-
Di tutta riposta si mise a ridere -Accidenti! Sapevo che tuo padre era un tipo all’antica, ma che facesse addirittura degli appuntamenti organizzati per la figlia! Ahahahahah!!!-
Se avessi avuto il potere di carbonizzarlo sul posto l’avrei fatto!! * -E con questo?! Tutti mi dicevano che sono molto carina!- esclamai imbarazzata.
-Per essere carina lo sei, ma sei anche aggressiva!-
Distolsi lo sguardo -… infatti quando mi vedevano brandire la katana fuggivano terrorizzati…-
Finalmente cessò di ridere -Vorrà dire che aspetteremo insieme.-
Sorrisi -Aspettiamo, aspettiamo… ma non ho intenzione di farti compagni per altri trent’anni!-
-Razza di insolente! Io ci so fare con le donne, devo solo perfezionare la mia tecnica…-
Tecnica?! Non è mica una guerra…
-Ah, ma davvero?!- aggirai il bancone per pulire gli sgabelli -E in che cosa consiste questa tecnica?-
-Mi dispiace ma non te lo posso dire! È un segreto che ogni uomo deve portarsi nella tomba!-
-Guarda che non devi invadere una Nazione! Si tratta solo di rimorchiare una ragazza.-
Si ostinò nel suo silenzio, incrociando le braccia al petto, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa.
Non so dire come mi venne in mente quella domanda, e sopprattutto perché la feci -Come rimorchieresti me?-
Aprì gli occhi fissandomi quasi inebetito -Perché?-
= =* che risposta è “perché”?!!? -… visto che non parli sul generale, facciamo un esperimento sul particolare. Sono una ragazza anche io.-
-Non, sei un samurai, l’hai detto tu.-
-Imbecille!!!* Sono anche una ragazza!!!-
Gintoki chiuse nuovamente gli occhi, assumendo un’espressione pensierosa. Io lo guardavo, ferma, con un braccio poggiato su uno sgabello. Non mi sarei certo aspettata quella reazione.
Si alzò, avvicinandosi -Credo… che farei così.- mi prese per la vita e con un rapido gesto mi fece sdraiare di schiena sul bancone. Si chinò su di me posando le sue labbra sulle mie. Non mi mossi di un muscolo. Mi ci volle qualche seconde per realizzare cosa stava succedendo. Una mano sul mio fianco destro, l’altra, tiepida e leggera, mi carezzava la guancia. Lentamente chiusi gi occhi abbandonandomi a quella sensazione. Sentivo sopra di me il suo torace alzarsi e abbassarsi regolare, lento. Sicuro.
Posai le mani sulle sue spalle, non riuscii a fare altro; credo che lo straccio fosse caduto, perché sotto le dita avvertivo solo il suo calore.
Dopo poco, non saprei dire quanto, si scostò. Aprii immediatamente gli occhi e Gin era lì, a meno di venti centimetri dal mio naso.
Mi rivolse uno si quei sorrisi sicuri e sereni -Allora, ho fatto centro?-
Sì, eccome!!! -… spero che il tuo primo approccio con una ragazza non sia sempre questo…-
-Mmmh, no… è solo per le mie allieve.- socchiuse le palpebre e avvicinò il viso al mio quel tanto che bastava per permettermi di alzare un poco il capo e restituirgli il bacio. Questa volta strinsi tra le dita le sue vesti, quasi a non volerlo lasciare andare.
In quel momento delle voci arrivarono da fuori.
-Non si può mettere un controllo così rigido sull’incasso dei locali!!-
-Calma Chatrine… vedremo cosa possiamo fare.-
Le udì anche Gintoki perché si allontanò, mi prese per le spalle mettendomi seduta su uno sgabello di fronte a lui e ponendo l’indice davanti alla bocca mi fece segno di tacere.
L‘ingresso si aprì scorrendo. Otose e Chatrine entrarono.
-Siete andate a divertirvi?- chiese con ironia Gintoki.
-Noi abbiamo molti impegni, al contrario di te, Sakata!- ribatté la mia collega.
-È andato tutto bene, Riku?-
Fino a poco fa andava tutto a meraviglia!!! Non potevate aspettare cinque minuti per tornare!!?? = =*
-Sì, benissimo!! ^^ L’ultimo cliente è andato via da un pezzo ed è tutto in ordine!-
-Brava, ottimo lavoro.- si complimentò Otose.
Gintoki si alzò -Si è fatto tardi, me ne vado a dormire…- si avviò alla porta.
… ma… ma come?! E mi lascia così?! °°’
-Ci vediamo…- prima di varcare la soglia si voltò leggermente, rivolgendomi un sorriso -Buonanotte!- svoltò a sinistra e se ne andò.
Restai ad osservare la strada di Kabuchi-cho, incorniciata dagli infissi della porta dello snack bar. Feci un profondo sospiro e sorrisi -Buonanotte, Gintoki.-
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