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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: BODYGUARD
Genere: Comico, Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Autore: dracontia galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/05/2010 16:03:47

Un nuovo nemico minaccerá la tranquillitá dei nostri amici di Domino, ma forse questa volta non basteranno le carte a risolvere la situazione. Nascera
 
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BODYGUARD
- Capitolo 1° -

BODYGUARD


-Signore, ecco i curricola che aveva richiesto- disse la segretaria posando un consistente fascio di fogli sulla moderna scrivania.

Senza nemmeno alzare gli occhi dal proprio portatile il giovane impresario Seto Kaiba rispose

-Grazie signora Tibble, puó andare e si ricordi di confermare l'appuntamento di giovedì con il signor Gerold-

veloce e stringato come al solito, ma ormai la donna ci aveva fatto l'abitudine e quasi non ci faceva più caso, con un cenno del capo si congedò per tornare dietro alla sua scrivania per svolgere diligentemente il proprio lavoro.

Seccato il moro alzò lo sguardo scrutando gli innumerevoli fogli che avrebbe dovuto leggere, decise che lo avrebbe fatto più tardi e si concentrò nuovamente sul suo pc dove stava cercando di risolvere una complicazione venutasi a creare in un nuovo programma virtuale che sarebbe dovuto uscire tra un mese sul mercato.

I suoi tecnici non erano riusciti a risolvere il problema e si erano rivolti a lui, anche se con timore.

Seto era andato su tutte le furie e aveva licenziato una decina di persone che reputava incompetenti e furibondo aveva decretato che avrebbe risolto il problema da solo, ma si stava rivelando più arduo del previsto.

Il giovane passò tutto il pomeriggio a lavorare e arrivò a casa distrutto, ma compiaciuto per essere riuscito a risolvere quel rompicapo.

-Fratellone! Finalmente sei tornato!- esultò Mokuba correndogli incontro e abbracciandolo, Seto si irrigidì a quel contatto, ma dopo aver constatato che non c'era nessuno a parte loro nella stanza si ammorbidì, concedendosi un lieve sorriso stando attento che il piccolo non lo vedesse, mentre passava una mano tra i capelli del suo adorato fratellino.

-Ciao Mokuba- mormorò per poi posargli una mano sulla spalla per guidarlo in cucina dove li stava aspettando Alfred.

-Buona sera signor Kaiba- disse l'uomo vedendolo entrare

-Buona sera Alfred, come mai non sei ancora a casa?-domandò sorpreso, ma senza darlo a vedere, aveva imparato da tempo a nascondere le proprie emozioni.

-Ci tenevo a salutarla signore, questo è l'ultimo giorno che trascorrerò a villa Kaiba e volevo ringraziarla per l'opportunità che mi ha dato facendomi lavorare per lei- esclamò l'uomo

-Il tuo servizio é stato sempre impeccabile Alfred, spero di trovare qualcuno altrettanto qualificato che possa sostituirti- rispose cortesemente Seto stringendo la mano che gli porgeva l'uomo

-Sono sicuro che ci riuscirá signore, ho sentito dire che ci sono molte persone preparate che desiderano ottenere il mio posto, quindi non avrá grandi problemi a trovare quello che cerca- lo rassicuró Alfred mentre si dirigevano verso l'uscita.

In pochi minuti i due si scambiarono gli ultimi convenevoli e dopo aver abbracciato Mokuba l'uomo raccolse la propria valigia e lasció la villa.

Seto chiuse la porta, maledicendo mentalmente la ragazza, ora neo-moglie di Alfred, Lucy, che aveva voluto a tutti i costi trasferirsi in Canada per accettare un'assurda proposta di lavoro, lasciando lui e suo fratello senza guardia del corpo.

-E adesso?- domandó Mokuba tirando su con il naso, in quegli anni si era molto affezionato ad Alfred e la sua partenza lo aveva rattristato parecchio.

-Ora cercheremo una persona che possa sostituirlo, sperando che si riveli altrettanto adatta a questo lavoro. Ho con me i curricola dei pretendenti, vuoi darmi una mano a sfogliarli?- rispose Seto procedendo senza indugio verso la sala da pranzo, dove Alfred si era premurato di lasciare la cena calda e pronta.

Guardando sconsolato la minestra il fratello minore sospiró

-Speriamo che la nostra prossima guardia del corpo sappia cucinare, altrimenti dovremo anche ingaggiare una cameriera-

-E perché? Posso sempre pensarci io- disse Seto leggendo il giornale

Mokuba gli lanció un'occhiata in tralice -Lo sai che non sopporto che leggi a tavola e comunque tu arrivi sempre a casa tardi, non avresti il tempo di cucinare e ricordando il tuo ultimo tentativo preferisco morire di fame- borbottó

Il piú grande fece una smorfia dando ragione al fratello, probabilmente avrebbe assunto una cuoca, ma non era quello il momento per pensarci.

Quando finirono di cenare si spostarono nell'ampio ed accogliente salotto, dove Mokuba si mise a giocare, mentre Seto sfogliava diligentemente i curricola.

Era un lavoro noioso e lungo, ma non se la sentiva di lasciarlo alla sua segretaria, voleva solo il meglio per lui e soprattutto suo fratello.

Anche se in seguito avrebbe lasciato il lavoro a Paul, un maestro di Karate fidato e molto rinomato nel mondo dello sport, in modo che scegliesse con sicurezza la recluta migliore, voleva accertarsi, almeno in parte, delle capacitá dei pretendenti.

Anche Alfred era stato selezionato da lui e il maestro e non aveva avuto nessun rimpianto, anzi...il suo intervento lo aveva tolto un sacco di volte dai guai.

C'erano uomini di tutte le etá: ventenni, trentenni, addirittura un cinquantenne e tutti erano molto preparati.

A circa metá del plico trovó un curriculum davvero singolare, si trattava di un ragazzo della sua etá, un diciottenne, con esperienza pari a zero, ma con un'ottima preparazione e grandi aspettative.

Incuriosito lesse il nome che aveva saltato all'inizio del foglio: Nojiko William.

Inarcó un sopracciglio sconcertato, una ragazza? Che diavolo, quel lavoro non era per femminucce, era una presa in giro?

Scocciato piegó un angolo del foglio etichettando la candidata come una dei primi che sarebbero stati esclusi e se ne scordó praticamente subito.

Lentamente finí di leggere tutti i curricola e alla veneranda ora delle 23.30 poggió il suo lavoro sul tavolino di fronte a se massaggiandosi gli occhi.

Volse lo sguardo al suo fianco e scoprí che Mokuba si era addormentato sul divano lasciando la televisione accesa.

Sospiró a tra se constatando ancora una volta quanto gli fosse legato il fratellino, senza svegliarlo lo sollevó dal divano e lo portó nella sua camera da letto coprendolo bene con le coperte.

Poi si diresse nella propria stanza e una volta indossato il pigiama si distese tra le coperte, il giorno dopo lo aspettava una monatagna di lavoro da fare e in piú sarebbe dovuto andare a vedere almeno una parte della selezione della sua nuova guardia del corpo.

Borbottando ingiurie contro la povera Lucy, che in quel momento si trovava su un aereo in compagnia del marito alla volta del Canada, si addormentó.


*****

Bip, Bip, Bibip! Bibip! Bibip!Biiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

Assonnato Seto allungó una mano verso il comodino e spense quella fastidiosa sveglia, odiava profondamente quel rumore, ma in tutti quegli anni non l'aveva mai cambiata.

Contó fino a dieci tenendo gli occhi chiusi e poi si decise ad alzarsi, non doveva assolutamente arrivare in ritardo al lavoro.

Si vestí con il solito completo e in seguito si avvió lungo il corridoio per andare a fare colazione.

Passando davanti alla camera del fratello scoprí con stupore che era giá sceso.

Incuriosito accelleró il passo ed entró nella sala da pranzo proprio nel momento in cui il minore poggiava sul tavolo un enorme piatto di frittelle sul tavolo sbadigliando.

-Buon giorno fratellone, dormito bene?- domandó donandogli in sorriso assonnato

-Da quand'é che sai cucinare?- ribatté Seto rabbrividendo, se aveva ereditato la sua stessa abilitá culinaria potevano dirsi belli che spacciati dopo il primo boccone.

-Mi ha insegnato Alfred durante uno dei tuoi viaggi per tirarmi su di morale- disse Mokuba servendosi parte della colazione aspettando che il fratello facesse lo stesso.

Seto si sedette e mise una frittella nel suo piatto con circospezione, l'aspetto esteriore era buono e anche l'odore era invitante, ma non voleva correre rischi.

-Sei sicuro che sia commestibile?-chiese scettico punzecchiando la pasta dolce con la forchetta,

Mokuba gonfió le guance offesissimo -Certo che é commestibile! Non sono mica imbranato come te!- sibiló

Seto gli lanció un'occhiataccia -Io sono il numero 1 in tutto Mokuba- sottolineó con enfasi

-Sí, sí, come vuoi, ma adesso mangia, hai bisogno di energie per affrontare la giornata lo incoraggió il minore.

Deglutendo Seto taglió un pezzo della frittella e se lo mise in bocca.

Spalancó gli occhi sorpreso, non solo era commestibile, ma era anche dannatamente buona.

Vedendo la sua espressione Mokuba sorrise soddisfatto addentando famelico il contenuto del suo piatto -Fratello malfidente- boffonchió tra un boccone e l'altro.

Quando ebbero finito di prepararsi l'autista della loro limousine scortó a scuola Mokuba e portó Seto alla sede della Kaiba Corporation.

Il ragazzo ammiró l'edificio avvicinarsi sapendo bene che la costruzione era visibile da ogni parte della cittá di Domino.

Arrivati davanti alla struttura varcó con sicurezza l'entrata sorvegliata dalle due imponenti statue dei draghi bianchi occhi blu, era pronto per una nuova giornata di lavoro.




Dall'altra parte della cittá...


''Marco se né andato e non ritorna piú...'' SBAM!!!

Un possente pugno scaraventó la radiosveglia poggiata sul comodino facedola sfracellare contro il muro.

-IO ODIO QUESTA MALEDETTA CANZIONE!- urló una voce irritata all'inverosimile, mentre una sottile figura cercava di liberarsi dall'intricato bozzolo di calde coperte.

Una volta che ci riuscí poggió i piedi sul morbido tappeto della lussuosa camera e sbadiglió stiracchiandosi, per poi scoccare un'occhiata alla sveglia.

Era andata.

La terza in una settimana, un nuovo record.

Si alzó pimpante dal materasso, quello era un giorno importante, se tutto andava bene non avrebbe piú rivisto per mooolto tempo quella casa opprimente dove abitava con suo padre e i suoi fratelli.

Sperava soltanto di fare bella figura con il suo nuovo datore di lavoro, si allacció al braccio l'orologio da polso e sbirció l'ora.

Perfetto, aveva tutto il tempo per prepararsi.



*****



Seto sbatté con violenza la cornetta del telefono schiumante di rabbia

-Maledetti Parker!- urló fuori di sé picchiando i pugni sulla scrivania

-Signore, che succede?- chiese la segretaria entrando preoccupata

-Di nuovo loro! Non so come abbiano fatto, ma sono riusciti a guadagnare altri punti in borsa!- ringhió

-Loro? Loro chi?-

-I Parker, signora Tibble, i Parker! Sono sempre loro dannazione! Ma un giorno o l'altro li disintegreró! Grrr....telefoni alla banca di Domino e agli azionisti e fissi un appuntamento con il signor Pegasus, adesso, si sbrighi!-

Sospirando la donna si chiuse la porta alle spalle,

di nuovo loro...se continuavano cosí al suo capo sarebbe venuta una crisi di nervi.

La Parker Company era un'industria di orologi e videogame nata da poco, ma che aveva avuto subito successo, scalando ed eliminando in brevissimo tempo la sfilza di avversari e concorrenti che gli si era parata davanti e ora si trovava in vetta in compagnia della Kaiba Corporation.

Seto aveva subito intuito la pericolositá dei nuovi arrivati, ma non era riuscito a fare niente per frenare la loro avanzata ed ora si trovava praticamente ogni giorno a dover combattere per mantenere la KC nella propria posizione.

La nuova azienda era diretta da tre persone George, Jhon e James Parker.

George era il padre dei due ragazzi, che erano oltretutto fratelli gemelli, era stato un rinomato orafo e giocando bene le sue carte in borsa era riuscito ad arricchirsi abbastanza da creare la sua azienda insieme ai figli.

Jhon e James erano l'uno la copia dell'altro, si somigliavano a tal punto che a volte persino i giornali a volte si confondevano scambiandoli.

La loro abilitá era impressionante, pari a quella del signor Kaiba.

Quello in atto era uno scontro tra titani che avrebbe avuto come vincitore solo uno e nessuno era intenzionato ad arrendersi.

La signora Tibble sbuffó, se il suo capo aveva piú lavoro, anche lei ne aveva, perció sperava che quella situazione si risolvesse presto.



Era ormai pomeriggio inoltrato quando Mokuba fece irruzione nell'ufficio interrompendo il lavoro del fratello maggiore.

-Ciao nii-san- lo salutó vivacemente avvicinandosi alla scrivania.

Seto alzó gli occhi dallo schermo, mentre le sue mani si fermavano inermi sulla tastiera, questo succedeva solo quando entrava Mokuba, gli altri non erano abbastanza degni della sua attenzione, aveva imparato ad interpretare la signora Tibble.

-Ancora diecin minuti e andiamo Mokuba- lo informó il maggiore per poi ricominciare a smanettare con il pc.

Il moro sorrise e si mise a sedere sul divano ubbidiente, in attesa che il piú grande finisse di lavorare.

Come promesso Seto si alzó dieci minuti dopo con un ghigno malevolo stampato in volto, aveva appena dato pan per focaccia ai Parker e gli dispiaceva soltanto di non poter vedere le loro facce, quando avrebbero letto le quote sul giornale il giorno dopo.

In compagnia del fratellino uscí dalla sede della Kaiba Corporation, dove li aspettava la sontuosa limousene e si diressero nella palestra in cui si stavano tenendo le audizioni.

Quando arrivarono nella struttura furono accolti da un uomo anziano con una corposa cartelletta stretta tra le mani.

-Buona sera signor Kaiba- lo accolse sistemendosi i fondi di bottiglia che costituivano i suoi occhiali da vista.

-Buona sera Paul, hai giá trovato un buon candidato?- chiese subito Seto

L'uomo si grattó il capo pensieroso

-La scelta questa volta é molto difficile signore, ma ci sono diversi elementi che hanno le stesse buone capacitá di Alfred-

-Quanti?- chiese Kaiba seguendo l'anziano lungo i corridoi

-Almeno cinque, tra di loro c'é anche la persona che ha ottenuto il massimo risultato negli scritti, non mi é mai successo. In questo momento si stanno fronteggiando in diversi incontri di lotta- spiegó Paul mentre sbucavano su un'alta tribuna.

Sotto di loro due uomini corpulenti si stavano affrontando in un corpo a corpo.

Lo scontro era serrato e senza esclusione di colpi, ma alla fine quello che pareva piü muscoloso prevalse sull'altro bloccandolo a terra.

Paul prese nota del risultato e fece cenno ai prossimi concorrenti di farsi avanti.

Il viso di Seto era una maschera impenetrabile.

Un uomo imponente sulla trentina alto almeno due metri e con dei bicipiti che facevano paura fece la sua comparsa in mezzo alla palestra subito raggiunto dal suo avversario, un biondino piú basso di lui di una decina di centimetri e un sorriso smagliante, Mokuba si chiese come facesse ad essere cosí tranquillo dato che lo sguardo dell'avversario era micidiale, se non omicida.

Il duello fu molto acceso, ma non duró a lungo; infatti, il trentenne risultó in vantaggio fin da subito e con un abile mossa atterró il biondo trattenendolo per un braccio.

Sarebbe stato un incontro perfetto se non fosse stato per il tremendo crak che spezzó l'aria in modo sinistro.

Un mugolio di dolore si levó dal ragazzo biondo che si reggeva il braccio con una mano, mentre l'arto prendeva una strana angolazione, il colosso glielo aveva rotto a mani nude.

Mokuba sobbalzó spaventato e il gigante che aveva appena vinto si ritiró in un angolo per sedersi su una sedia, come se niente fosse successo.

Immediatamente si fecero avanti i medici per un primo soccorso, seguiti a poca distanza da una sottile figura agitata.

Il nuovo arrivato prese a borbottare con il ferito e quando i medici lo portarono via rimase in mezzo al campo salutando il biondo, per poi girarsi verso il colosso con le mani sui fianchi.

-Questo é l'ultimo scontro, tra poco sapremo chi avrá l'onore di rendere il posto di Alfred- annunció Paul scribacchiando freneticamente sulla sua cartella.

Il colosso, che si era appena accomodato, riprese posto al centro dell'arena e vi rimase immobile, in attesa del segnale d'inizio.

Mokuba si guardó attorno ansiosamente, -Dov'é il pover uomo che dovrá battersi con lui?- chiese vedendo che nessuno si moveva.

-É giá in posizione signorino, proprio davanti al signor Rast- disse Paul facendo un cenno ai due, perché cominciassero.

Il giovane Kaiba sbarró gli occhi posandoli sull'esile figura di fronte al gigante e deglutí, si trattava della stessa persona che aveva soccorso il giovane ferito.

Se il ragazzo biondo di prima doveva avere paura, questo, a suo parere, doveva scappare a gambe levate.

Dedusse che doveva essere alto 1.70 circa, indossava una larga tuta blu lunga e sulla testa aveva uno stravagante cappello da pirata color notte (come quello del capitan Jack Sparrow, avete presente?), i suoi occhi in quel momento erano coperti da un paio di occhiali neri, mentre sulla schiena aveva legato un sottile bastone.

Al segnale d'inizio il piú grande si avventó con furia ceca sull'avversario, ma questo schivó con facilitá tutti i suoi colpi.

Mokuba rimase impressionato, il ragazzo piú basso si muoveva con grazia e agilitá mostrando una velocitá fuori dal comune.

Poi improvvisamente il giovane con il copricapo bloccó entrambi i pugni dell'avversario.

Rast ringhió infuriato cercando di liberarsi dalla sua stretta, ma fu tutto inutile la presa era troppo forte.

Sbuffando come un rinoceronte inferocito sferró un calcio alla figura davanti a lui, che repentinamente molló uno dei pugni dell'uomo per parare il colpo e con sicurezza fargli lo sgambetto.

Rast finí miseramente con la faccia a terra, mentre il ragazzo gli si posizionó sopra per non lasciargli via di fuga.

Per quanto si dimenó l'uomo non riuscí a rialzarsi e con un sorriso soddisfatto Paul si mise la cartelletta sotto il braccio e fece cenno che il gigante fosse lasciato libero cominciando ad applaudire.

-Bene, bene, abbiamo un candidato! Dichiaro la recluta William la nuova guardia del corpo dei signori Kaiba!- esclamó, mentre il ragazzo dalla tuta blu si girava verso di lui con un sorriso, rivolgendogli un inchino in segno di rispetto.



Hola! Questa é la mia prima fic su Yu-gi-oh quindi abbiate pietá e recensite numerosi, i suggerimenti sono piú che ben accetti! Fatemi sapere il vostro parere! XD




 
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