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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: SE TELEFONANDO
Genere: Sentimentale, Romantico, Song-fic
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: sanji94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/04/2010 23:43:08

Breve ff sui ricordi di Nami scaturiti dalla famosa canzone della grande Mina
 
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- Capitolo 1° -

Dopo circa un mese del 70esimo compleanno della grande e divina cantante Mina, ho deciso di "dedicarle" questa breve ff... spero vanga apprezzata ^^






Il sole stava calando all’orizzonte lasciando spazio alla notte ormai imminente, le luci della casa sulla collina erano accese e dall’interno provenivano dei flebili rumori e una soave musica.
La ragazza che abitava nella villa stava tagliuzzando delle carote per la minestra che stava preparando; finito di affettare le carote andò a metterle nella pentola per farle bollire, mentre mescolava il contenuto della padella un pensiero le balenò per la testa “Questa ricetta... è quella che mi ha insegnato Sanji, era la sua preferita”.
Tornò al tagliere per sminuzzare altre verdure, si fermò per qualche istante e cambiò stazione alla radio che aveva accanto.
Una voce maschile stava presentando una canzone –Ed ecco a voi, una delle più grandi cantanti di tutti i tempi…- quando il presentatore stava annunciando il nome della cantante un’interferenza interruppe le parole, poi continuò –con il celebre brano…- di nuovo l’interferenza.
Con un pugno ben assestato Nami sistemò la radio, la canzone cominciò a risuonare per la stanza.
Quella canzone significava molto per la ragazza, quanti momenti tornavano alla mente, quante sensazioni…


“Lo stupore della notte spalancata sul mar…”

Il ragazzo dai capelli biondi stava fumando la sua abituale sigaretta; al buio della notte solo la cenere incandescente riluceva di una flebile luce rossastra; improvvisamente la navigatrice gli fu accanto.
Sanji la guardò in modo stranito e lei ricambiò il suo sguardo con un sorriso, dopodiché si voltò e tornò a fissare la luna che rifletteva la sua luce nelle scure acque marine; la ragazza guardò nuovamente l’amico e cominciò ad avvicinarsi fino a quando non furono l’uno accanto all’altra; il biondo era impassibile, stava ancora fumando la sigaretta, noncurante di cosa la navigatrice stesse facendo. Quando si voltò per osservare meglio Nami l’odore acre di sakè inondo le narici del cuoco “E’ ubriaca” pensò “dopo aver gareggiato con Zoro e aver vinto è normale che sia ubriaca, il suo comportamento è capibile, non devo sperare che faccia sul serio”.
Sanji gettò il mozzicone della sigaretta in mare, la ragazza lo guardò per la terza volta e gli prese il viso tra le mani, per poi avvicinarlo al suo; i loro occhi si incrociarono in un intenso sguardo che diceva tutto; il biondo confermò che l’odore di sakè era svanito e lei sentì il profumo di tabacco che circondava il suo uomo.

“Ci sorprese che eravamo, sconosciuti, io e te…”

Le mani di lui si posarono su quelle di lei, e tenendole teneramente cominciò a sussurrarle all’orecchio –Nami, ci conosciamo da poco tempo, ti ho amato da subito, è solo per questo motivo che sono entrato a far parte di questa ciurma-
Lei sospirò –Sanji, ho capito subito il tuo interesse, ti ringrazio per avermi difeso tante volte e per aver aiutato Rufy a sconfiggere Arlong; però devi sapere che faccio molta fatica a fidarmi degli uomini, finora ho incontrato solo pirati e uomini-pesce-
-Ma i miei sentimenti per te sono veri, non potrei mai fare del male a una creatura splendida come te; io non ho bisogno di incontrare le sirene, a me basti tu!!-
La ragazza guardò il biondo negli occhi, e capì immediatamente che non mentiva, sentiva di potersi fidare di quel ragazzo che faceva il duro con l’amico Zoro, ma in fondo il suo cuore era tenero, e l’aveva sempre dimostrato. Non riuscendo più a sostenere lo sguardo tanto puro di Sanji, Nami posò la vista sui suoi piedi.
Passarono alcuni istanti di silenzio. La rossa alzò di nuovo i suoi occhi per incrociarli di nuovo con quelli dell’amico –Sanji, ti devo rivelare una cosa-
-Dimmi Nami cara- le accarezzò nuovamente le mani.
-Sanji, ho appena riflettuto, e ho capito che io in realtà ti…-
Zoro spalancò la porta della cucina, osservò con curiosità la coppia, dopodiché svenne a causa degli effetti dell’alcool.

“Poi nel buio le tue mani, d’improvviso sulle mie…”

-Nami cosa mi stavi dicendo poco fa?- Sanji le strinse sempre di più le mani.
-Io volevo dirti che ti… amo, io ti amo Sanji, TI AMOOO!!- quelle parole rimbombarono per tutto il mare, come se il buio fosse una grande camera in cui ogni parola era amplificata.
Il biondo cominciò a piangere, ma non erano lacrime di dolore, era rimasto stupito che la ragazza ricambiasse i suoi stessi sentimenti.
Nami gli asciugò le lacrime con dei piccoli baci, poi gli mise un dito sulla bocca e parlò –Ti devo chiedere solo una cosa-
-Prego, fai pure-
-Non voglio che nessuno sappia che stiamo insieme, sono venuta a conoscenza del mio interesse da parte di Zoro e non voglio si ingelosisca-
-Per te, questo ed altro mia cara- la prese tra le braccia e la sollevò baciandola.
I due si sdraiarono sul ponte della nave e passarono lì la notte; quella fu la notte più bella per entrambi, la loro notte d’amore.

“E’ cresciuto troppo in fretta questo nostro amor…”

Erano passati solo due mesi da quella notte in cui i due ragazzi avevano condiviso tutto, in cui i loro corpi per la prima volta si erano incontrati.
Tutta la ciurma era al corrente della situazione e solo Zoro sembrava averne risentito, chiudendosi ancor di più in se stesso, fortunatamente Robin gli stava vicino, offrendogli tutto l’amore possibile.
Quel giorno i due presero la decisione più importante della loro vita, convocarono l’intera ciurma e diedero la notizia: da quel momento si sarebbero separati dall’equipaggio per andare a vivere insieme in una romantica casetta. Così fecero.

“Se telefonando, io potessi dirti addio, ti chiamerei…
se io rivedendoti fossi certa che non soffri, ti rivedrei…
se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta, ti guarderei…
ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato è già finito…”

Dopo aver abitato per quasi un anno insieme, Nami decise di andarsene, fuggì, senza lasciare notizie, voleva riflettere…
Nella casa che aveva affittato sulla collina aveva avuto modo di riflettere molto, ed era giunta alla conclusione che Sanji non era l’uomo adatto a lei.
Durante la prima notte era stata travolta dalla passione e man mano che i giorni passavano aveva capito che bruciava solo di una passione carnale; lei in realtà amava qualcun altro, quel qualcun altro era Zoro, l’unico problema era che lui aveva Robin.
Voleva dite tutto questo a Sanji, l’unico problema sarebbe stato non ferirlo, lui ci teneva troppo a lei, sarebbe stato un colpo troppo basso.

“Se telefonando, io potessi dirti addio, ti chiamerei…
se io rivedendoti fossi certa che non soffri, ti rivedrei…
se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta, ti guarderei…
ma non so spiegarti che il nostro amore appena nato è già finito…”


La canzone era terminata e la radio aveva cessato di funzionare, un silenzio aleggiava nel cottage sulla collina, Nami aveva sospeso la sua attività culinaria.
Una lacrima le rigò la guancia sinistra, al ricordo di quei momenti qualsiasi cuore freddo e insensibile si sarebbe lasciato andare ad un pianto liberatorio.
Ora Nami era cresciuta, era maturata e sapeva cosa fare.
Depositò il coltello che aveva in mano, si slegò il grembiule e poi lo ripiegò e lo appoggiò sul tavolo. Aprì la porta di casa e quando fu fuori inforcò la bicicletta e cominciò a pedalare con le lacrime agli occhi.
Ora aveva ritrovato il coraggio, sarebbe andata a parlare con Sanji.

 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
sogeking95 - Voto: 29/04/10 22:18
T.T non puoi farmi questo! non a sanji!! T.T
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