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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: BLACK RIOT!
Genere: Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: gilman galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/04/2010 23:26:04

La resistenza dei ribelli artisti contro i potenti del denaro. La guerra ha inizio. Chi vincerà?
 
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IN VIAGGIO VERSO LA CITTà SCONOSCIUTA.
- Capitolo 1° -

BLACK RIOT - CAPITOLO 1

23 aprile 2011. Il mio viaggio verso la città sconosciuta. Vedo mio fratello Thomas che gira per la stanza e il suo cane che morde le lenzuola del suo letto. Sulle pareti spiccano i poster dei Ramones, Sex Pistols e Operation Ivy, tutti di mio fratello. Il punk è il suo mondo. Mi ricordo quella volta che da piccolino mi faceva i capelli a cresta come i punk inglesi del 77'. Ora se ci penso mi viene da ridere. Alle 11 e 20 precise io e mio fratello siamo fuori di casa con le valigie appoggiate sul marciapiede della strada. Ad un certo punto una macchina sbuca dalla curva in fondo alla strada per poi fermarsi davanti ai nostri piedi. Dalla macchina spunta fuori una ragazza, lei è Felixia Skanks, che per due lunghi anni fece la corte a mio fratello. Skanks è la tipica ragazza timida e romantica, che ama i film d'amore e crede nella libertà di pensiero e di parola. Ama esprimere quello che prova subito senza farsi problemi di alcun tipo. Saliti nella macchina partiamo alla volta della meta da raggiungere: Desperation. Quest'ultima è la città che nessuno ha mai voluto visitare, abbandonata da tutti, un posto in cui il denaro non ha avuto i suoi frutti, ma secondo mio fratello li c'è la soluzione per cambiare le cose. Ora ricordo!. Thomas tempo fa mi parlo di una società segreta che nasceva proprio a Desperation. La società è chiamata: La resistenza. Un gruppo di ragazzi e ragazze, dopo la caduta economica della città, decise di indagare sui fatti accaduti e scopri che i potenti (sindaco,politici e bracci destri) avevano sabotato tutte le iniziative per lo sviluppo di Desperation, dai progetti per la nascita di nuovi centri sociali alla costruzione di teatri, negozi musicali e scuole di ballo. Dopo tale scoperta i ragazzi della cittadina si radunarono tra di loro e furiosi organizzarono una manifestazione contro i potenti. Ma le cose andarono male, i mafiosi del paese bruciarono tutti gli edifici in costruzione e picchiarono a sangue i manifestanti. Il sindaco fu accusato di aver usato la mafia come arma contro il paese. Ma per caso ancora irrisolto, il sindaco fu assolto dall'accusa. Ora Desperation è una città deserta dove spicca solo il palazzo del sindaco. Ma nascosto tra le macerie vi è un piccolo casale dove all'interno si nasconde parte delle Resistenza che ha resistito all'attacco delle mafia. Io e mio fratello, insieme alla bella Skanks, ci stiamo dirigendo proprio a quel casale. Dopo aver superato la nostra cittadina Berkeley, finalmente in lontananza vediamo una stazione di servizio dove ci fermiamo. Qui ci dedichiamo al mangiare e a bere per riposarci un pò dal viaggio. Mentre Skanks si reca al bagno, da lontano vedo arrivare un individuo con la felpa dei Clash. Comincio ad avere una strana sensazione, non mi sento più le gambe, ho paura. L'individuo si avvicina a me e mi chiede :<<Tu sei il prescelto?>>. Io con molta tranquillità rispondo :<<Non credo! Non so proprio di cosa parla>>. E lui :<<Allora si sei il prescelto!>>. Io rimasi di pietra davanti a quelle parole, fermo immobile per vari minuti. Poi ecco che torna Skanks e con una delle sue soffici carezze mi distoglie da quel breve silenzio. :<<E' ora di andare ragazzi!>> disse Felixia. E cosi vedo mio fratello alzarsi e correre verso l'auto. Dopo qualche chilometro finalmente vediamo sul lato della strada, il cartello che dice "Benvenuti a Desperation". Quello che vidi fu questo: un lungo sentiero di colore nero, case disabitate e con i tetti demoliti, negozi con le vetrine rotte dai saccheggiatori, auto bruciate e graffiti sui muri che dicevano "Basta soldi...Viva la vita", "Noi i ribelli...voi i cretini potenti" oppure "Bastardo chi ama il sindaco". Ma ce ne fu uno che mi colpi molto, quello con su scritto "Noi aspettiamo il nostro eroe". Pochi minuti dopo l'auto si ferma davanti ad un piccolo edificio di colore rosso. Solo ora capisco che siamo giunti alla sede della Resistenza. Mentre ammiro quello che per alcuni giorni sarà il posto in cui vivrò, Skanks mi dice :<<Hey! Tuo fratello è tutto il giorno che parla ma si è scordato di dirmi il nome di suo fratello e io mi sono scordata di chiedertelo. Come ti chiami?>>. Io ridendo tra me e me rispondo :<<Io?...Io mi chiamo Freaky!>>.

Continua....
 
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