I CANTO - SELVA OSCURA E CANTO II - IL PORTALE DELLO 'NFERNO
- Capitolo 1° -
Salve a tutti ^^
Innanzitutto buona lettura, forza e coraggio...
questo primo capitolo sarà un po' faticoso per come è scritto, ma nei prossimi tutto cambia (come si può leggere in fondo nelle anticipazioni)... e tornerà un italiano un po' più facile... ma l'inizio almeno deve essere un po' stupido XD
Per il resto ogni volta che compare un personaggio non viene - solitamente - citato con il nome, ma c'è una nota alla fine del canto che dice chi è e da che serie è tratto...
Quindi... let's read :)
Canto I
Verso lo fine de la mia adulescentia, mi ritrovai pe’una selva ‘scura, ch’a la diritta via era smarrita.
Ah che timor mi prese per la scuritade, et aspra et forte, che nel pensier renova la paura.
Non so dire la cagione pel quale mi ritrovai colà; tutto fu buio et tormento et nocte profunda come sonno et incubo.
Ne lo mio errare ‘rivai sotto uno colle irto, e quando gli oculi miei si alzarono fino a la cima, ne ridiscero orriditi da la presentia di tre fiere selvagge et horribili per oniuno.
L’una avea l’aspecto d’una capra, con du’occhi di bragia, corni attorcigliati e peluria canuta ch’a tutti chiama’ano Okuri Makuri [1]; l’altera era ‘no splendido destriero bianco come ‘na stella con du’ possenti ali piumati ch’uscivano sul dorso e spandevano fiamme nella aria [2]. L’ultima bestia era ‘nfine uno mostro nero et oscuro cum dua occhi gialli et pupille di fuoco, ali nere et arti scheletrici vestiti in modo alquanto alieno e scuro quanto lo è lo male [3].
Keste orrende creature mi parvero la cosa più spaventosa de l’intiera vita mea, sicchè decidetti di aggirare lo colle e tentare per altera via lo mio viaggio. In kel momento mi parve d’odir stridore di ruote e nitriti ‘nfernali. Vidi avvicinarsi ‘na carrozza nera.
Ne ridisciese uno pulcherrimo giovinciuello abbigliato cum una veste di candido lino bianco e una collana di fiori profumati che gli cingea il collo. Tra i corvini capelli portava ‘no fiocco di seta blu che li copria lo occhio destro e mi tese la mano per invitarmi a salire nel dorato mezzo.
-Miserere di me! Ve ne prego, qual ch’a voi siate! – urlai io chinando lo capo mio.
-il mio nome è chiaro come il cielo in un mattino d’inverno, il mio animo è cupo come una notte d’estate, i miei occhi sono come un lago profondo, sempre più bui! [4]
-siete davvero voi?
-lo sono, orsù, perché mai venite a tanta noia, voi che ancora potete vivere alla luce senza disperare di questo regno? Perché non risalite il colle?
-kelle bestie immonde mi sbarrano ‘l cammino, oh duca… Conte… conduca… vo’ che siete così potente, offri temi un appoggio!
-salite nella carrozza, il mio compito è quello di scortarvi durante questo viaggio! – fu così ch’anchio presi posto ne lo abitacolo e chiacchierando seguii la mia guida lungo le vaghe strade dello ‘Nferno in cui ero giunta – durante questo itinerario imparerete a discernere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra ciò che è giusto fare e ciò che è errato… terminato questo viaggio sarete libera di vivere!
[1] Okuri Makuri - capretta domestica di Maora, The Gentlemen's Alliance Cross, l'Accademia dei Misteri
[2] Cielo - cavallo di Romeo, RomeoXJuliet
[3] Ryuk - Death Note
[4] Ciel Phantomhive - conte di Kuroshitsuji
Canto II
“Per me si va ne la città dolente, per me si va nell’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente”.
Kesta era la scritta imposa ad una porta da la architrave massiccia e grave. Lo mio duca cum agile passo nonostante i suoi stivali cum tanto di tacco sculptura, picchiò due volte lo suo bastone contra lo uscio, che subito fu spalancato da ‘no demonio nero et bello et terribile [5].
-finalmente ancha io avria l’honore di passare per uno portale! Dopo tutti ‘esti alchimisti [6] che spalancano portali mi sentii ‘no poco stupida ad non haberne mai ‘traversato niuno.
-con permesso vi precedo! – esclamò lo giovane meo accompagnandome pel sentiero scosceso sanza darsi pena di rispondere a le mie parole. Guardai verso lo basso e mi maravigliai dalla moltitudine di gente ch’ivi stava.
Praecipue ne scorsi uno figuro con uno manto di gemme che correa tra li altri dietro una banderuola grigia, accanto ad ello mi andai ed ei smise la sua folle corsa e venne da me con fatica e capo chino. [7]
-siete voi lo principe de’gemme e gioielli?
-sì, son io quel che voi dite! Ho lasciato la via per schierarmi nel vento, ed ora sono qui, costretto ad inseguire sempre la medesima bandiera, bandiera né bianca né nera, senza mai un attimo di sosta per paura di quelle vespe che tentano di pungermi…
-principe, mai avrei creduto ca sarebbe potuto ‘cadere… - mormorai non sanza rammarico. Ed ei, così com’era fermato, cominciò novamente la su’ corsa, portandosi ne lo gruppo di anime che si movevano in cerchio.
Lo compagno mio mi prese la mano e mi condusse sanza parole aut cenni sin su le ripe d’uno largo fiume, ove corpi s’ammassavano nella sperantia di poter traversare su di una barchetta trainata da ‘no certo personaggio antiquo et solenne [8].
Questi avea uno cappello a cilindro che gli copria li occhi e la fronte, ma un ghigno malvagio e lunghi capelli bianchi gli scendeano sin sulla veste nera et cuperta da la polvere et lacera dal tempo.
La guida si fe’ largo cum bastone suo e mi condusse fin su la barca, ove l’omo lo squadrò attantamente e con molti rimproveri accettò di far oltrepassare lo fluvio a no’due.
[5] Sebastian - demone di Ciel, Kuroshitsuji
[6] Edward Elric, FullMetal Alchemist
[7] Principe Bright, Twin Princess
[8] Undertaker (alias, Becchino), Kuroshitsuji
Anticipazioni:
-vorreste fermarvi a discorrere con lui?
-no… proseguiamo, credo che sia molto meglio così…
-ah-ah! Avete finalmente abbandonato quel linguaggio falsamente aulico!
|
|
grazie mille per il commento ^^
davvero originale cm idea!
p.s. mi auguro ke non l' hai recitata così davanti al\alla prof.!?!
(x me il voto sarebbe 10 e lode!)