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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO...
Genere: Sentimentale, Comico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC
Autore: revy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 07/04/2010 21:59:25

brutta giornata per il nostro Edward... chissà se potrà migliorare?
 
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- Capitolo 1° -

Saaaaaaaalve!!!
come va gente??? eccomi qui con una nuova storia. mi cimento per la prima volta su Full Metal Alchemist.
Ed- poveri noi...-
-zitto nano da giardino!-
Ed- chi è il nano così basso che hanno chiamato per fare l'ottavo in Biancaneve?!-
-ehm, sta peggiorando o sbaglio?-
Roy- non sbagli. sai com'è, lo prendo in giro talmente tanto che la sua vena artistica si sta esaurendo- ^_^
-oh, capisco. niente più scleri... che peccato-
va bene va bene ora torniamo a noi. è il mio primo tentativo di Royed quindi siate clementi!!!
me lo lasciate un commentino??? arigatou!!!
besos!!!
-Roy, metti subito giù Ed ed esci da quella stanza!-


Se il buongiorno si vede dal mattino,non voleva immaginare come sarebbe stato il resto della giornata. Già prometteva bene da appena sveglio. Aveva sbattuto il ginocchio allo spigolo del letto, si era ustionato la lingua con il caffè bollente e aveva dimenticato che OGGI ERA SABATO cioè il suo giorno libero.
Ma si sa che i disastri non vengono mai da soli e infatti ecco che una limousine nera passò su una pozzanghera bagnandolo completamente.
Sospirò rassegnato e si incamminò lentamente verso casa sua. Aveva gli occhi chiusi, molto intelligentemente, e non vedendo un palo gli finì contro. Dopo aver imprecato come uno scaricatore di porto si alzò da terra.
Sentendo qualcuno ridere dietro di se e si voltò per incenerirlo con lo sguardo e si trovò davanti l’unica persona che in quel momento avrebbe preferito evitare: Roy Mustang alias Colonnello di merda.
-buongiorno Fullmetal. Sai dovresti vederti in questo momento. La tua faccia è qualcosa di impagabile- rise l’uomo
-non ha nient’altro da fare che restare qui a sfottermi, colonnello di merda?-
-in realtà nulla di interessante, Acciaio, ma magari tu hai qualche idea- lo guardò malizioso e ghignò scatenando le ire dell’altro
-vada all’inferno! E ora vado a cambiarmi se non le dispiace. QUALCUNO mi ha bagnato poco fa-
Con un moto di stizza si voltò ancora e se ne andò. Appena ebbe fatto pochi passi però sentì qualcuno strattonarlo per il braccio. Incontrò gli occhi di Mustang a pochi centimetri dai suoi.
-non fare il bambino Acciaio. Casa tua dista parecchio da qui e quel qualcuno di cui parli sarebbe disposto ad accompagnarti per farsi perdonare-
Lo guardò stralunato.
“Ma che cazzo gli prende? Certamente c’è qualcosa sotto” Alzò un sopracciglio scettico.
-qual è la fregatura?- disse infatti
-mi credi così poco affidabile? Nessuna fregatura-
non si spiegò ne il come ne il perché, forse l’aria fresca e il fatto di essere in pieno autunno aiutarono, si ritrovò in quella macchina assieme al colonnello che lo guardava ogni tanto sorridendo. Guardò fuori dal finestrino tutto il tempo finché si fermarono.
-ehi tu- sibilò –si può sapere che cavolo ci facciamo a casa tua?!- sbraitò indicando l’edificio in cui abitava il moro.
-era la casa più vicina e tu sei stato anche troppo con quei vestiti bagnati. Ho pensato che sarebbe stato meglio farti cambiare prima di portarti a casa-
-e di grazia quali vestiti mi dovrei mettere?!-
-be ti presto qualcosa io Acciaio. Certo che a volte non lo usi proprio il cervello-
“Basta. Oggi lo ammazzo sul serio. Parola di Edward Elric” Si disse il biondo
-sbrigati colonnello di merda. Potrei perdere la pazienza da un momento all’altro e allora saranno cavoli amari. Sto giusto pensando a uno o due modi di farti fuori-
-lo dici tutte le volte e sono ancora vivo- disse l’altro serafico, senza abbandonare il suo ghigno strafottente –allora. Sali o no?-
Il biondo gli scoccò un’altra occhiataccia e lo seguì; tutto pur di farlo stare zitto e, cosa più importante, non beccarsi un malanno.
Se ne stava tranquillo nella vasca da bagno quando il colonnello aveva bussato dicendo che poggiava i vestiti su un mobiletto li vicino. Lui in risposta aveva mugugnato un assenso ed era scivolato ancora più giù nell’acqua. Si ridestò pochi minuti dopo, incredulo per essersi quasi addormentato.
Ok che ultimamente dormiva poco a causa di certi sogni, ma arrivare ad addormentarsi nella vasca a casa del colonnello era davvero troppo.
Si asciugò e legò un asciugamano in vita andando poi a prendere i vestiti che Roy gli aveva gentilmente prestato: un maglione nero troppo grande e un paio di jeans scuri troppo lunghi. Fissò il suo riflesso allo specchio constatando il disastro.
“be, se li adatto un po’ e poi li riporto alla normalità non dovrebbero esserci problemi” si disse battendo le mani e poggiandoli sui vestiti che subito divennero della taglia giusta.
“perfetto” sorrise e uscì con un asciugamano calato sulla testa a coprire i capelli ancora bagnati.
Entrò nel salotto e si accomodò guardandola con attenzione. Un stanza piccola, arredata con gusto, dalle pareti bianche. Si strinse nelle spalle; assomigliava tanto a una stanza di quei manieri enormi e disabitati (anche se più piccola).
Attento a non farsi scoprire, girovagò per la casa. Aveva contato due stanze da letto, un bagno, una cucina un salotto e uno studio.
Poco dopo anche Roy lo raggiunse. Si era cambiato la divisa che indossava prima e ora aveva addosso una camicia bianca e dei pantaloni blu scuro.
-che hai combinato con i miei vestiti?- chiese vedendo che gli calzavano a pennello
-li ho ridotti di qualche taglia con l’alchimia, tranquillo li sistemerò quando i miei si saranno asciugati- si affrettò a dire vedendo la faccia del colonnello impallidire
“hihi che spasso”
Mustang lo guardò accigliato e si sedette di fianco a lui
-allora, che ci facevi in giro presto, nel tuo giorno libero, nelle vicinanze del…- ma si bloccò guardando Edward con uno sguardo strano e le labbra tremanti
-no! Dimmi che non è vero!- disse quasi urlando –dimmi che non ti sei dimenticato che oggi è il tuo giorno libero!- al successivo arrossire del biondo iniziò a ridere crepapelle.
-ahahahahahah non ci posso credere! ahahahah-
-la vuole piantare?! Non credo sia il caso di farne un caso di stato se per una volta mi sono alzato presto il mio giorno libero!-
-certo certo hihi-
Il giovane Erlic sprofondò ancora di più sul divano massaggiandosi le tempie doloranti e sospirando. No, sicuramente quella non era una delle sue giornate più rosee.
-Acciaio tutto bene?-
-mmh si-
-non mi sembra proprio. Sei tutto rosso in faccia e hai gli occhi lucidi- disse in tono pratico il moro –probabilmente hai qualche linea di febbre- detto ciò posò una mano fresca sulla fronte del ragazzino
-come pensavo. Sdraiati ti porto una coperta e un termometro, poi vedremo che fare-
Per risposta Edward lo guardò infastidito –non ho nulla, sto benissimo-
-certo e tra poco entrerà Havoc con la tunica da monaco, sdraiati- scandì. Ed capì che era meglio fare come diceva. Già si sentiva la testa pesante non aveva proprio voglia di litigare ancora con quel manico.
“uffa bloccato qui con quel tizio che sicuramente mi sfotterà finché campo o finché non lo uccido, si più probabile. Accidenti che mal di testa”
Qualche minuto dopo il colonnello aveva decretato che la temperatura si era effettivamente alzata a 38,7
-è piuttosto alta. Dovresti prendere qualcosa e poi andare subito a letto. Chiamo Alphonse e-
-Al non c’è. È a Resembool dalla zia e Winry. L’ho spedito li per finire gli studi ora che ha di nuovo il suo corpo-
-a che gli serve finire gli studi se ha una conoscenza così vasta dell’alchimia? Sarebbe potuto diventare un alchimista di stato o un professore se solo avesse voluto-
-gli ho dato una scelta alternativa. Come cane dell’esercito basto io-
il taisa lo guardò prima stupito poi pensieroso
-di certo non posso lasciarti a casa da solo con la febbre alta- disse massaggiandosi la nuca –credo proprio che dovrai stare qui finché non ti sarai rimesso-
-andiamo non faccia scherzi. È solo qualche linea di febbre, mi passerà entro sta notte-
-nessuno scherzo. I piccoletti come te non vanno lasciati soli quando sono malati-
Il biondo si limitò a ignorarlo
“non si è arrabbiato, allora la cosa inizia a farsi seria” pensò avvicinandosi al ragazzo. Edward si sentì sollevare e sbarrò gli occhi che aveva chiuso poco prima.
-che diavolo sta facendo colonnello di merda?! Mi metta subito a terra!-
-non ti agitare, ti sto solo portando in una delle stanza da letto-
-mi metta giù so camminare da solo!-
-ok come vuoi- ma appena il biondo ebbe messo piede a terra un capogiro lo fece capitolare tra le braccia del moro che prontamente lo afferrò.
-mmh certo che puoi camminare da solo, ma non ora- sussurrò prima di sollevarlo ancora.
Sta volta Ed non oppose resistenza, anche perché doveva ammettere che stare tra le braccia di quel bastardo era… piacevole.
Non ricordava come, ma era steso in un letto al calduccio con uno straccetto bagnato sulla fronte calda. Si mosse per sistemarsi meglio, ma nel farlo si scontrò con un altro corpo, per la precisione quello di Roy Mustang. Era seduto alla sua destra con il braccio e la testa poggiati sul materasso.
“possibile che quell’idiota sia rimasto qui tutto il giorno?” pensò controllando l’orologio “cavolo sono le due del mattino. Ma quanto ho dormito?”
Mentre era perso nei suoi pensieri, il colonnello si era svegliato e stava guardando il ragazzo intento a trafficare con la sveglia
-che diavolo stai facendo Acciaio?- domandò con la voce impastata dal sonno
Ed sussultò spaventato e si voltò immediatamente
-ah l’ho svegliata-
-no è questa posizione scomoda che mi impedisce di dormire bene-
-allora perché non va a dormire nel suo letto? Starebbe meglio-
-perché le tue urla me lo impedirebbero. Non so se lo ricordi, ma stavi delirando e hai avuto incubi continui-
Il biondo si fece cupo improvvisamente e puntò lo sguardo a terra
-mi dispiace-
-tranquillo. Tanto sta mattina avevo intenzione di disertare-
-scansafatiche- borbottò il ragazzo
-la febbre. Come ti senti?-
-meglio, credo sia passata-
-a si?- Mustang lo guardò scettico e poggiò una mano sulla fronte dell’altro come il pomeriggio precedente –non direi proprio, sei ancora un po’ caldo-
Si scostò –hai freddo?-
Edward annuì senza quasi accorgersene e pochi secondi dopo vide che il taisa si stava arrampicando sul materasso
-che diavolo ha intenzione di fare?-
-uff. hai freddo quindi dormo con te per riscaldarti, no?-
A quell’affermazione il giovane andò a fuoco
-nemmeno per sogno! Torni subito in camera sua e mi lasci stare!-
-si si, ora stenditi di nuovo e dormi. Sei ancora malato- dicendolo aveva spinto il biondo di nuovo in posizione orizzontale e lo aveva avvolto con un braccio attirandolo a se.
-ehi ma…!-
-Edward dormi per favore- il sussurro fece accapponare la pelle del più giovane e il cuore prese ad accelerare i battiti. Si accuccio al suo fianco senza opporre ulteriore resistenza e sprofondò il suo viso nel petto ampio dell’altro. Sapeva di cenere e dopobarba costoso il suo taisa.
“mio? E da quando sarebbe mio? Dannata febbre sigh!”
Si riaddormentò subito dopo nell’abbraccio del moro che, con un sorrisetto onnipresente, sentì il biondo ricambiare la stretta e avvicinarsi ancora.
La mattina dopo fu Roy il primo a svegliarsi. Aveva trovato il sottoposto, come la notte prima, abbracciato a lui e sembrava non voler mollare la presa sulla sua camicia. Sorrise e lo strinse maggiormente a se poggiando il mento sulla testa bionda.
Edward aveva aperto gli occhi e visto prima il collo poi le labbra invitanti del colonnello. Si allontanò leggermente, ma con un mugolio il moro lo riavvicinò mormorando un nome confuso.
Non si spiegava perché, ma sentiva l’impulso di stringersi a quel corpo grande e forte e non uscire più da quel letto, protetto dal calore trasmesso dal suo Roy.
Perché era suo, o no? Ormai i dubbi si erano insinuati nella sua mente e il suo cervello molto al di sopra della media aveva elaborato una serie di soluzioni scartate, tranne una.
Sorrise divertito. Se si fosse trovato in una situazione normale avrebbe urlato fino all’esaurimento e poi sarebbe andato da Al, ma la febbre lo faceva ragionare con più calma e la cosa non gli sembrava poi tanto strana alla fine. Lui era stato il suo rivale numero uno e poi un alleato prezioso. Lo aveva protetto dai sospetti degli alti ufficiali e lo aveva spronato ad andare avanti comunque. Non gli sembrava più, almeno, tanto strano.
Sorridendo si avvicinò alle labbra invitanti e vi poggiò delicatamente le sue staccandosi qualche secondo dopo. Si rifugiò ancora nell’abbraccio del moro, sempre con le labbra incurvate.
Non sapeva se aveva sentito bene, ma gli era sembrato che qualcosa si fosse poggiato sulle sue labbra. Stando attento a non farsi beccare aprì un occhio. Si trovò faccia a faccia con Acciaio che nascondeva di nuovo il suo viso. Rimase colpito dal gesto del ragazzo, ma preferì non indagare… per ora.
La volta successiva si svegliarono contemporaneamente e tanto per tagliare la testa al toro, Mustang premette le sue labbra contro quelle di Edward.
-che cosa significa?- chiese subito senza lasciare tempo al biondo di elaborare
-dovrei chiederlo io-
-non sono stato io ad avere iniziato-
Vide gli occhi dorati abbassarsi
-non so di che parla-
-non dire stronzate Edward. Perché lo hai fatto-
-era la febbre, nient’altro-
Abbastanza infastidito, il colonnello si mise cavalcioni sul ragazzo intrappolandolo
-dimmi la verità o non ti lascio andare-
-non c’è nessuna verità-
-sei davvero testardo. Ti costa così tanto ammettere che probabilmente ti piaccio?-
Il giovane arrossì di botto e voltò il viso per non fissare gli occhi pece dell’altro.
-si- sussurrò senza smettere si guardare la parete –contento? Ora può lasciarmi andare. Voglio tornare a casa mia-
Roy vide per la prima volta gli occhi di Acciaio pieni di… rassegnazione. Fu preso per la prima volta dal panico.
-no! No! Edward non hai capito un accidenti!-
-che cosa dovrei capire? Lei sa e io me ne voglio andare, punto-
-non hai capito che non voglio lasciarti andare!-
-non faccia l’idiota. Devo tornare-
L’unica cosa che fece il colonnello fu di premere ancora una volta le sue labbra su quelle del biondo. Rese il bacio più profondo e passionale e si staccò solo per il bisogno di ossigeno.
-non ti lascio andare- ripeté con il fiato corto
-non la capisco taisa-
-nemmeno io mi capisco-
Di nuovo si impossessò delle labbra del ragazzo sta volta accompagnandolo a languide carezze lungo i fianchi. Un mugolio sfuggì al biondo che si scostò subito.
-perché cavolo mi sta facendo questo?-
-non ne ho la più pallida idea. Però non mi fermare, ti prego. Voglio solo averti adesso-
Il biondo sgranò gli occhi. Che doveva fare? Accettare o no? Certamente quel dongiovanni lo avrebbe torturato fino alla morte, ma ormai era in ballo quindi…
Allacciò le braccia dietro il collo del moro e lo tirò a se baciando per primo sta volta. Roy capendo di avere avuto il consenso aumento l’intensità delle carezze. Con una mano continuava ad accarezzarlo mentre con l’altra sbottonava la camicia con cui aveva cambiato Edward la notte prima.
Infilò la mano all’interno e la posò su un fianco. Scese poi con la bocca a baciare il collo del biondo che stava togliendo la parte superiore degli abiti del taisa.
Mugolò più forte quando la mano si spostò sul basso ventre e andò a carezzarlo lievemente.
-Roy- sussurrò con il fiato corto. Il colonnello sorrise contro la pelle dell’altro e proseguì.
Erano di nuovo abbracciati. Edward dormiva beato nell’abbraccio di Roy e Roy accarezzava dolcemente i capelli di Edward. Sarebbe potuto rimanere così per ore intere senza mai stancarsi.
Edward sospirò contro il suo petto, aveva il volto leggermente sudato e il colonnello poteva percepire il battito accelerato del suo cuore. Forse stava avendo un altro incubo.
-Edward svegliati- sussurrò accarezzandogli una guancia -Ed- richiamò, ma il biondo non ne voleva sapere di aprire gli occhi e anzi si accucciò ancora più vicino al più grande
-Ed svegliati!- disse preoccupato dall’espressione sofferente del biondo.
Sta volta sembrò sentirlo e aprì gli occhi piano.
-Roy- sussurrò
-tutto ok? Credevo stessi avendo un altro incubo-
-mmh-
-che ti prende? C’è qualcosa che non va?-
-no-
-Edward ti conosco da troppo per capire se hai qualche problema- gli sollevò il mento per guardarlo in faccia –sputa il rospo-
-è una cavolata, non ne vale la pena-
-avanti parla-
Il biondo deglutì a vuoto –ho paura-
Mustang se lo aspettava, ma il modo in cui lo disse lo lasciò sorpreso: era così tanta la sofferenza che portava nel cuore? Così tanta da trasparire anche nella voce, comunque.
Sospirò e lo abbracciò più forte –di cosa?- e poteva ben intuire anche la risposta
-io sto peccando ancora-
Lo scostò leggermente e fissò il suo sguardo deciso in quello spaurito dell’altro
-Edward quello che abbiamo fatto non è peccato-
Vide il biondo abbassare le iridi dorate
-si invece. Siamo due uomini e io sono minorenne. Oltre che alla religione stiamo contravvenendo anche alla legge statale-
Non poteva credere che in un momento come quello si stesse a preoccupare della legge; con tutte le volte che l’aveva infranta era il colmo.
-ti sembra peccato amare una persona?- chiese Roy prendendolo in contropiede -rispondi- disse ancora dopo qualche secondo di silenzio
-se ti sembra peccato allora sii il mio e io sarò il peccatore- gli sorrise dolcemente, un sorriso che non concedeva a nessuno da molto tempo.
Edward lo guardò stupito. Quel bastardo sapeva essere davvero subdolo e convincente.
-che idiota- sussurrò prima di rituffarsi sulle labbra del moro
-il mio ultimo peccato mi ha portato via parecchie cose- disse -però se la ricompensa del nostro peccato è questa, posso anche accettare di andare all’inferno- sussurrò staccandosi e sorridendo. Roy lo trascinò subito dopo in un bacio mozzafiato, dolce e passionale.
Quella giornata era davvero cominciata male, ma chi dice che se “il buon giorno si vede dal mattino” ed è cattivo, non possa migliorare?

***OWARI***



Roy e Ed mi guardano assatanati.
Roy- io che faccio lo sdolcinato?!-
Ed- io che... che... oddio non riesco nemmeno a dirlo! e poi non sono mai stato così sfigato!-
Roy- in realtà...-
-ehi non vi lamentate! non mi sembra che non abbiate gradito anzi! e tu Edward non fare il santo!-
Roy&Ed- uffa-
-tsk!-
be che vi è sembrata? spero vi sia piaciuta almeno un pò ^^ alla prossima!!!
Roy- perchè hai intenzione di scrivere altro?-
-certo!-
Ed-poveri noi...-
Roy-no Revy! poggia quella chiave inglese!-
E mentre io inseguo Ed che scappa e Roy insegue me per proteggere Ed (o per filmare tutto?), con in sfondo un bel tramonto, anche questa storia si conclude qui ^^
 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
fan3000 - Voto: 09/05/10 18:50
proprio dolce!!!
e poi fa riflettere 1 sacco! ù_ù
(10!!!)
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