MEETING
- Capitolo 1° -
WORK AND PROGRESS
Meeting
" Dai non dirmi che ancora ci credi! "
" Pensi che sia ancora così infantile ad aspettarlo? "
" Non arriverà mai nessuno ricordatelo... "
" Vedremo, un giorno... sono certa che arriverà. "
Un tempo non smettavamo mai di parlare... perchè oggi le cose sono cambiate in questo modo?
Rifletto, ma non colgo mai la scintilla che mi permette di capire il mio sbaglio, perchè è così, " sono stato io a sbagliare vero? "
<< Ehi tu! >>
Disse una voce alle mie spalle.
Ero appena arrivato al parco apposta per rilassarmi dopo una lunga giornata di lavoro, non avevo tempo da perdere, la ignorai.
<< Ehi, dico a te! >>
Perchè non la smetteva di strillare?
E va bene, decisi che mi sarei concesso massimo di rispondergli, mi girai cercando di mettere a fuoco il mio interlocutore.
Era una ragazzina, anzi approssimativamente calcolando il fisico poteva essere una ragazza sui 18 anni.
" Troppo giovane " Pensai tra me e me sbuffando apertamente.
<< Ehi, mi stai ascoltando, parlo con te!
E' da prima che ti rincorro! Ti è caduto questo, ecco tieni! >>
Afferrai l'oggetto che mi poneva senza pensarci troppo, solo dopo lo misi a fuoco, era la mia carta d'ingresso al lavoro, come aveva fatto a cadermi?
<< Ah grazie >>
La ringraziai mentre con lo sguardo cercavo una panchina dove sedermi, avevo bisogno di fumare una sigaretta in tutta calma... oggi era stata una giornata estremamente stressante.
<< Ehi, potresti anche essere più gentile visto che ti ho rincorso per un bel pezzo per portartela! >>
<< Mmmmh ti ho ringraziata e ora siamo aposto, potevi anche lasciarla dove l'avevi trovata se ti premeva tanto il fatto di dover correre. >>
<< uhmp ma guarda te cosa mi tocca sentire! sho sho, me ne vado! Addio vecchio! >>
La ragazza prese a camminare rapidamente verso il centro del parco, i suoi capelli biondi si muovevano a ritmo, prima a destra poi a sinistra leggermente illuminati dai riflessi del sole che li rendevano ancora più splendenti.
" Vecchio a me! pensa queste ragazze d'oggi, appena vedono uno con un po' di barba lo considerano subito vecchio, bah".
Finalmente ebbi il tempo per potermi dirigere alla mia solita panchina, respirare il fumo nell'aria che mi faceva rilassare era la cosa che preferivo, si mischiava all'odore dolce dei fiori primaverili.
Adoravo questi attimi, dopo una lunga giornata di lavoro non c'era nulla di meglio di godersi attimi come questi, socchiusi gli occhi per riposarmi...
... quando gli riaprii notai che stava scurendo.
Mi ero addormentato?
Guardai l'orologio, segnava già le 9, addio cena non avevo certo voglia di mettermi a cucinare qualcosa a quest'ora.
Lo stomaco non la vedeva come il cervello però perchè la pancia cominciò a brontolare.
<< Beh non mangio da 1 giorno effettivamente. >>
Shikamaru Nara.
23 anni.
Impiegato presso una ditta di elettronica.
Troppo occupato dal suo lavoro per permettersi una vita privata.
Deluso dall'amore, ancor prima che potesse scopirlo davvero.
Al dito restava solo l'ombra della donna che diceva di averlo amato più di chiunque altro.
Un passato che lo ha reso l'uomo che è oggi.
|
|
