ABBANDONO
- Capitolo 1° -
Erano passati due giorni.
Due lunghissimi giorni dal suo compleanno.
Due giorni in cui non l’aveva visto né sentito. Edward non rispondeva alle sue chiamate,tanto meno Alice.
Iniziava a preoccuparsi seriamente,per questo ora si trovava alla guida del suo fidatissimo Pick-up,diretta verso casa Cullen.
Quando si fermò davanti all’immensa villa non poteva credere hai suoi occhi.
Scese dal pick-up con una lentezza surreale. Si avvicinò piano alla casa.
Le grandi finestre erano state sprangate con assi di legno,come anche la porta d’ingresso.
Il garage era aperto,non c’era nemmeno una macchina.
Sembrava quasi che nessuno avesse mai abitato in quella bellissima casa.
Distrutta e incredula tornò a casa,ripetendosi che non poteva essere vero. Che lui non se n’era andato. Glielo aveva promesso. Gli aveva promesso che non sarebbe mai andato via.
Una volta tornata a casa,entrò in cucina con l’intento di attaccarsi al telefono per chiamare tutti i numeri dei Cullen,se fosse stata costretta avrebbe chiamato anche in ospedale per parlare con Carlisle,ma il suo piano andò in frantumi,quando sul tavolo della cucina vide una lettera.
La prese con mano tremante,si sedette,e iniziò a leggere
Bella,
non sai quanto sia difficile per me scrivere questa lettera. Ma lo devo fare.
Solo ora ho capito che io,per te non vado bene.
Tu sei una semplice e fragile umana,che stando al mio fianco rischia troppo e non voglio.
All’inizio credevo che correre tutti quei rischi ne valessero la pena,ma ora mi sono ricreduto.
Bella io non ti amo,per me eri e sarai sempre solo una distrazione,quella della mia razza cadono spesso in inganno.
Ora ti prego,promettimi,che non farai pazzie o sciocchezze,pensa a Charlie e a Renee,non ne vale la pena.
Tra qualche anno ti dimenticherai tutto
Edward Anthony Masen Cullen
Non era vero. Era tutto uno scherzo.
E invece era tutto reale,Edward se n’era andato.
L’aveva presa in giro. L’aveva illusa dicendole sempre che l’amava.
Le aveva fatto credere di essere speciale e diversa da tutti quanti.
In quel momento senti il suo povero cuore umano,sparire in una voragine,che si apriva a una velocità sorprendente. Il dolore l’ha invase completamente.
Sei mesi erano passati.
Sei lunghissimi e dolorosissimi mesi. Della dolce e timida Bella non era rimasto niente.
Al suo posto c’era una ragazza schiva e sicura di se. Aveva iniziato a saltare la scuola,ad andare in giro per tutta la notte e rientrare il mattino dopo.
Charlie non sapeva più cosa fare,era disperato,Bella non gli rivolgeva parola,scappava sempre di casa,anche quando la metteva in punizione.
Aveva chiamato Renne per metterla al corrente di quello che era successo,la donna gli aveva detto che se le cose peggioravano di rimandarla a casa.
Ma Charlie non c’è la faceva,infondo la capiva,anche lui soffriva ancora per un amore non ricambiato.
E così aveva decido di lasciarla stare,si era convinto che era solo una fase che presto sarebbe tornata la sua dolce Bells.
Quel giorno Bella era seduta in soggiorno e guardava annoiata la tv. Aveva saltato ancora la scuola.
Suonarono al campanello,di mala voglia si alzò e andò ad aprire trovandosi davanti Alice.
Senza pensarci troppo le chiuse la porta in faccia,quando si girò se la trovò davanti,non batté ciglio
-Bella ma sei impazzita?-,le chiese la mora
-Alice vattene-,disse lei andando in cucina per prendersi un succo di frutta,aveva deciso di ignorarla,così forse se ne sarebbe andata e l’avrebbe lasciata in pace
-Sono passata da scuola e tu non c’eri. Perché?-
-Non mi sentivo bene-,disse lei,erano sei mesi che non stava bene,ma se lo tenne per lei,non aveva voglia di litigare anche con lei,soprattutto con lei.
-Bella dobbiamo parlare. Io ti devo delle spiegazioni-
Bella si volto di scatto,-No,tu non mi devi niente-,disse fredda,-Mi ha già detto tutto quel bastardo di tuo fratello. Ora se te ne vai mi fai solo un favore,la tua presenza mi irrita-
La superò e se ne andò in camera sua sbattendo la porta,come chiaro invito a levare le tende
Con il cuore a pezzi e le lacrime che non uscivano dai suoi occhi,Alice lascio casa Swan.
Sali in macchina e si diresse verso casa.
Casa chiamarla casa era un eufemismo. Casa sua era li a Forks e non ha Denali.
Ma quella era stata la stupida decisione di Edward e ora doveva solo fargli i suoi complimenti.
Aveva trasformato una persona gentile e dolce come Bella in un…mostro.
Quella che aveva visto non era la sua migliore amica,la sua migliore amica se n’era andata per sempre.
Per tutta la durata del viaggio pianse di un pianto senza lacrime,fatto solo di singhiozzi.
Una volta arrivata a casa,si trovò davanti Edward,infuriato
-Perché devi fare sempre di testa tua?-,le urlo contro
Jasper arrivò di corsa e si mise davanti alla compagna per proteggerla dalla furia del fratello.
Ma Alice era arrabbiata e anche tanto,spostò Jasper,neanche tanto gentilmente,di lato e si piazzo sotto il naso di suo fratello
-Sarai contento ora-,disse arrabbiata,-Ci sei riuscito. Ci odia tutti quanti-
Edward rimase sorpreso,ma non lo diede a vedere,in fondo al suo cuore aveva sempre sperato che Bella non lo dimenticasse mai,ma a quanto pareva ci era riuscito davvero.
Lei odiava lui e tutti gli altri,sapeva che la sua famiglia non se lo meritava,ma era meglio così
Alice si sarebbe fatta una ragione,ora che Bella non la voleva vedere.
Infondo quel suo viaggio non era stato tutto una catastrofe,aveva fatto qualcosa di buono.
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