MY EYES
- Capitolo 1° -
I miei occhi
Pensa ad ogni giorno in cui credevi che dentro di te ci fosse solamente odio.
Pensa a tutti i brutti pensieri che navigavano per la tua mente.
Pensa alle persone che cercavano di strapparti un sorriso ogni volta che ti incontravano.
Pensa a quando lei ti ha accettato nonostante tu fossi diverso.
Tu ti sentivi diverso, gli altri non ti reputavano tale.
Tu odiavi te stesso, ma c’era chi ti amava.
Tu pregavi perché la morte ti accarezzasse.
E poi arriva quella notizia.
Dirompente come la piena di un fiume, fragorosa nella tua mente come una cascata e limpida e piena di vita e fresca come l’acqua del torrente su cui si abbevera lei.
“Vedrai di nuovo, non sei contento?” ti chiese lei quella sera al bar dell’ospedale.
Tu non sapevi che dirle se non rapidi si e qualche sorriso rassicurante.
Non eri contento, non eri felice che tu potessi ottenere la felicità solamente grazie ad un sacrificio.
Giusto o ingiusto era così che lui aveva deciso di adoperare la sua vita e di fare in modo di rendere la vita di persone come te..
Poi arriva l’ora dell’operazione.
Anestesia e tutto già ti sembra contorto, l’unica cosa che vedi sono i medici che ti spalancano gli occhi.. poi vedi il nulla.
“Perché non sei contento? I miei occhi ti stanno ridando la luce” ti sussurra la voce dell’agnello
Tu sei in mezzo ad un immenso nero mentre lui è in mezzo ad un’accecante bianco.
“Perché non è giusto che tu sia morto ed io abbia avuto questa possibilità solo per la tua morte” rispondi tu
“Non pensarci.. la vita è effimera. Poteva capitare a tutti” dice lui
“Ma perché proprio a te?! Avevi una vita davanti!” urli con tutta la frustrazione dentro di te.
“E perché proprio tu sei cieco? Ci hai mai pensato?” risponde
“A volte credo che Dio non esista, per quanto non faccia altro che servirmelo in tutte le sue salse” commenti più a te stesso che a lui
“Oh, ma lui esiste.. è solo che non è lui che gestisce la nostra vita” replica sorridendo “è una prova” dici infine.
“Ma tu.. perché tu?” chiedi nuovamente “Ora tu sei morto senza conoscere le gioie dell’essere vivi, dell’essere umani”
“Io non sono morto.. io vivo nei tuoi occhi. Io vivo nel mio rene, nel mio cuore ed in tutti i miei altri organi che contribuiranno a salvare molte vite. Non sai quanto mi renda felice aver fatto ciò..” sorride e tu lo osservi con invidia.. perché lui apprezza la tua vita più di quanto tu stesso faccia..
“Vivi appieno la tua vita, mi raccomando” conclude infine mentre il bianco ti investe come spuma.
Tu riapri gli occhi e non ci credi.. non credi di vedere il soffitto della tua stanza d’ospedale.
Giri la testa e vedi lei che ti bacia contenta che stai bene..
I tuoi occhi sono lui, tu sei colui che deve continuare i suoi sogni.
“Dai rispecchiati nell’acqua.. è così limpida” ti esorta lei mentre tu rimani seduto su una pietra e la osservi giocare sul piccolo torrente della montagna
Ti alzi e ti bagni il viso.. senti l’acqua entrarti negli occhi e te li stropicci
“Dai.. andiamo, ci sono ancora tante cose da ammirare!” ti dice lei prendendoti per la mano
Correte e tu sorridi guardandola.. ora si che puoi veramente godere della sua bellezza e della vita appieno.
Grazie a lui.
Grazie Nicholas.
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