Libri e Film da libri
creata dalla serie "HARRY POTTER":
"CALL ME SIRIE, babe"
una fanfiction di:

Generi:
Sentimentale - Comico
Avviso:
What if? (E se...)
Rating:
Per Tutte le età

Anteprima:
Deliri di un folle quando si porta appresso il nome di Malandrino

Conclusa: No

Fanfiction pubblicata il 11/03/2010 12:42:05 - Ultimo inserimento 04/04/2010
 
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 PRELUDE


Salve, sono Sirius Black.
Mi piace l’AlcoolRock e andare in moto.
Sono lo studente più bello e bravo di Hogwarts, Casa di Grifondoro… Scherzo, naturalmente. Non ho, per ora, aspettative dal futuro, quindi non saprete mai cosa voglio fare dopo la scuola. Vivo, oltre che, da quasi sei anni, in questa scuola del cavolo, a casa del mio migliore amico/fratello James Potter, un cretino di prima categoria(se mi sentisse!), perché non ho una famiglia. Ovvero, avrei delle persone che portano il mio stesso cognome e che mi hanno dedicato una stanza, ma non le chiamerei “la mia famiglia”… Comunque, tralasciando questi argomenti macabri e tetri, per il resto la mia vita è un’allegria totale e ho la padronanza perfetta del luogo in cui vivo, cioè Hogwarts. Passo tutte le giornate a divertirmi perché non ho bisogno di ascoltare le lezioni, data la mia bravura naturale… Ehee… che dire, mi sto vantando appena…
Ma, d’altronde, è la verità…

Non penso assolutamente di avere problemi… Anzi, l’unico problema che ho è che non me ne pongo, che in realtà ce ne sarebbero eccome. Ho dei “parenti”, nella mia casa a Grimmauld Palace, che non vedono l’ora di potermi seppellire sotto qualche chilometro di terra in un posto tipo Alaska(alquanto lontano dall’Inghilterra) e che per questo risparmiano il più possibile in qualsiasi cosa che mi faccia sentire vivo quando sono lì.
Ho un fratello, un padre, una madre, un elfo domestico, due cugine e un mucchio di altra gente che freme dalla voglia di vedermi morto e che si allena giorno e notte per trovare l’anatema della morte perfetta. E che non fa altro che proclamare a destra e sinistra quanto il loro sangue sia importante e la nobiltà l’unico valore dell’esistenza di un mago.
Perché i Babbani, che sono sei miliardi di abitanti e occupano la maggior parte del pianeta, mica valgono nulla. Per carità!
E mica importa che la loro esistenza sia imponente quanto la nostra, che abbiano trovato modi altrettanto egregi di vivere dei maghi e che possiedano una società civile e forse meglio organizzata rispetto alla nostra(noi, che abbiamo un governo letteralmente penoso e che lascia talmente tanto a desiderare che non so con che coraggio e quale incantesimo stia ancora in piedi).
In realtà non so se tutto questo sui Babbani sia vero, ma certamente, mi sembrano meno incasinati di noi maghi. Non so perché, ma guardandoli alla stazione e fuori da Grimmauld Palace, mi sembrano tutti così soavemente tranquilli. Mica tesi perché qualche tipo un po’ folle potrebbe da un momento all’altro impadronirsi di tutto, cominciando a scagliare incantesimi a destra e a manca. Certo, neanche io ho di queste paure… Comunque, in conclusione penso che i Babbani vivano più serenamente dei Maghi… Oh, che distratto! Dimenticavo la cosa più importante! I Babbani non vivono col pensiero costante che un tipo untuoso coi capelli sporchi e appiccicosicci e un becco aquilino di tre metri in mezzo alla faccia piatta possa spuntarti all’improvviso da un corridoio e il tuo migliore amico si senta in dovere di privare il mondo di un così tristo e deprimente spettacolo…
Questo sì che è il mio più grande dilemma.




...Continua nel prossimo capitolo


 
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