COSE PRIVATE, NON DA VEDERE...
- Capitolo 1° -
Camminava tranquilla per le vie della città con il sorriso sulle labbra, ma in realtà non era per niente felice.
Teneva quel sorriso solo per non far preoccupare la sua migliore amica Kyoko, che stava al suo fianco.
Più che triste, era preoccupata; Sousuke non era andato a scuola perché aveva beccato l’influenza e il sergente-maggiore Mao gli aveva proibito di uscire.
Non si sentiva sicura con Curz a bordo di quell’M9 invisibile; non riusciva proprio a fidarsi di quel pervertito.
Non vedeva l’ora di arrivare a casa per andarlo a trovare; aveva una strana sensazione, ma continuava a ripetersi nella mente che era solo un’impressione.
Accellerò il passo quando intravide il condominio di Sousuke e salutò Kyoko, che cambiò direzione.
Chidori decise di andare a casa sua per togliersi la divisa e mettersi qualcosa di più comodo e in seguito andare da Sagara.
[…]
Stava per bussare, ma la porta si aprì e entrò circospetta; voleva fare uno scherzo al ragazzo, prendendolo di sorpresa.
Arrivò davanti alla sua stanza da letto, sembrava che Mao non fosse lì, ma vide comunque che la porta era socchiusa e sbirciò all’interno e quello che vide la fece gelare sul posto…
Senza neanche accorgersene iniziò a tremare a quella visione…
Sousuke stava baciando quella ragazza con i capelli chiari, il Colonnello Testarossa o meglio Tessa!
Spalancò occhi e bocca e sentì nascere qualcosa dentro sé…
Restò qualche secondo a guardare, ma non riuscì a trattenere un gemito nervoso.
A quel rumore i due diretti interessati si staccarono subito e si voltarono verso la porta e Chidori volle scomparire.
Sousuke si avvicinò tentennante alla porta e spalancò gli occhi nel vedere la ragazza…
-C-Chidori? Che fai qui??- chiese.
Lei abbassò lo sguardo e ignorò completamente la sua domanda…
-S-scusate… Non volevo disturbarvi…-
Detto questo corse via senza guardarli in faccia.
-Chidori aspetta!- urlò Sousuke, ma venne fermato da Tessa.
-Fermo! E’ un ordine…-
A malincuore il ragazzo dovette ubbidire…
Dopo qualche minuto di silenzio la ragazza parlò…
-Forse è meglio che vada.- esordì il Colonnello.
-D’accordo. Arrivederci Colonnello.- salutò meccanicamente Sousuke.
[…]
In un altro luogo…
-“Che diavolo mi prende? Perché sto sprecando le mie lacrime per quel tizio fissato di roba militare che si crede sempre in guerra? Che me ne frega di quello che fa? Non sono affari miei…”-
Con queste domande che le assillavano la testa Chidori correva per la città in direzione del nulla…
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