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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: HO BISOGNO DI LEI
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, What if? (E se...)
Autore: spluccica galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/03/2010 13:04:03 (ultimo inserimento: 26/04/10)

Seguito di " Non l'avrei mai dimenticata" KumaxShine
 
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CAPITOLO 1 "NOSTALGIA"
- Capitolo 1° -

Consiglio di leggere prima "Non l'avrei mai dimenticata" altrimenti potrebbe risultare difficile la comprensione di alcuni passaggi.

Ho bisogno di lei

Capitolo Primo
“Nostalgia”


I Suoi capelli rossi ondeggiavano al vento della sera, un sorriso dolce m’inebriava i sensi, il suo profumo penetrante m’impediva di ragionare correttamente, i suoi grandi occhi grigi vennero attraversati da un lampo di riconoscimento, erano passati molti mesi dalla prima volta che l’avevo incontrata e lei era felice di rivedermi. Stava per dire qualcosa.
:- Kuma! Mi sta ascoltando? Kuuuma! -
Mi risvegliai dal sogno a occhi aperti per trovarmi in mezzo all’aula del consiglio, non sapevo nemmeno chi mi stesse parlando quindi mi guardai un po’ attorno e individuai un ufficiale della marina visibilmente alterato che mi fissava con rabbia.
:-Bartholomew Kuma ha sentito anche una sola parola di ciò che le ho detto?-
Rimasi in silenzio. L’ufficiale sospirò e il vice ammiraglio Garp gli diede una forte pacca sulla spalla.
:- Oh andiamo! Kuma è sempre attento a tutto, per una volta che ha altro per la testa non è il caso di processarlo Ahahahah! -
Mi ripeterono gli argomenti della riunione che procedette lentamente, tediosa come tutte le altre e più io cercavo di ascoltare e capire quello che dicevano i vari ufficiali, più i miei pensieri volavano altrove.
Feci molta attenzione soltanto quando si parlavano dei favori che il governo si aspettava da me, se mi avessero detto di andare ad avvertire Moria di qualcosa, avrei avuto la scusa per rivederla.
Più volte ero stato tentato, durante le mie navigazioni, di cambiare rotta e tornare a Thriller Bark, ma c’erano un infinità di motivi per controllarmi e continuare a fare cose che non mi interessavano affatto.
Se fossi andato a Thriller Bark di mia spontanea volontà, così improvvisamente, il governo e la marina avrebbero potuto sospettare qualcosa di me e probabilmente avrebbero cominciato a tenere d’occhio i miei spostamenti, inoltre, puntare troppo l’attenzione su Thriller Bark avrebbe potuto mettere in pericolo la vita di Shine. Come avrei spiegato a Moria una mia visita così repentina e assolutamente immotivata? Avrei potuto inventarmi qualche baggianata da comunicargli, ma mi avrebbe creduto? E poi una volta lì non sarei nemmeno stato sicuro di poterla effettivamente rivedere .
:- Kuma! La riunione è finita che ci fa ancora lì seduto ?-
Raccolsi la mia Bibbia dal tavolo e mi alzai senza rispondere.
Mi erano stati assegnati tre incarichi, nessuno di questi comprendeva Thriller Bark, ma io accarezzavo l’idea di perdermi casualmente nella nebbia, eliminai quel pensiero dalla mente e partì per compiere il primo incarico, avrei dovuto navigare per un paio di giorni, anche tre se il vento mi avesse soffiato contro.

Erano due giorni che navigavo e ancora non ero riuscito a portare a termine il primo incarico, l’afa del primo pomeriggio era talmente densa che sembrava quasi pesasse, la brezza marina rinfrescava poco e non riusciva nemmeno a gonfiare le vele. Ad un tratto sentì suonare il mio Lumacofono, lo presi fra le mani e risposi alla chiamata.
Era un ufficiale della Marina, aveva il compito di comunicarmi un messaggio da parte del governo.
:- Bartholomew Kuma, sappiamo che ti sono già stati assegnati altri incarichi in questo momento ma il governo ha una questione da sottoporre alla tua attenzione-.
Rimasi in silenzio così che lui capisse di avere il permesso di continuare.
:- Dopo il disastro di Enies Lobby, siamo venuti a sapere che Monkey D. Rufy, noto come Mugiwara, è diretto verso l’isola degli uomini pesce, sarà inevitabile per lui passare per il Triangolo Florian, vorremmo che tu avvertissi Moria di tenersi pronto, vorremmo inoltre che comunicassi a Moria la scelta del nuovo Shichibukai, ma prima sarà meglio che tu finisc…-
:- Ci vado subito-
Invertii la rotta facendo ruotare velocemente tutto il timone.
:- Non c’è tutta questa fretta! Non è nemmeno detto che passando per il Triangolo Florian si imbattano nella nave di Moria,!-
Chiusi la conversazione e rimisi al suo posto il Lumacofono.
Nel mio modo di guidare la nave c’èra una nuova baldanza, non sentivo più l’afa soffocante attorno a me e tutto mi sembrava più bello. Mi persi per ore a immaginare il suo viso, quale espressione avrebbe mostrato nel rivedermi, le curve disegnate dai suoi capelli quando girava la testa.
Nonostante tutto però mi sentivo inquieto, avevo un brutto presentimento.

Arrivai a Thriller Bark cinque giorni dopo, normalmente ci avrei messo una settimana ma avevo avuto fortuna incontrando venti e correnti favorevoli.
La nebbia che ricopriva quel tratto di mare non mi infastidiva come le altre volte, mi sembrava quasi più soffice. La dimostrazione di dove può arrivare la suggestione umana.
Ritrovai facilmente la grande Thriller Bark e avvicinandomi notai due imbarcazioni attraccate al pontile, una grossa nave ammuffita con le vele stracciate e una piccola buffa barca con la testa di un leone a prua, attraccai la mia nave lontano da quelle due, nascosta in un anfratto, c’era un grande fermento sul pontile, degli zombie caricavano delle merci sulla piccola nave.
Mi teletrasportai sul ponte della barca per chiedere dove fosse Moria ma non mi risposero e mi chiamarono orso. Li spedì da qualche parte con il mio potere.
Ad’un tratto vidi una figura femminile stagliarsi contro la nebbia in basso sul pontile, trattenni il fiato e mi teletrasportai lì.
Ma non era Shine, era una ragazza vestita in modo ridicolo con due grosse code ai lati della testa e una corona tra esse, lei si spaventò e cadde a terra, le chiesi se fosse una seguace di Moria visto che non l’avevo vista durante la mia ultima visita a Thriller Bark ma mi rispose di no e si incattivì, provò ad attaccarmi e quindi spedì via anche lei con il mio potere. Avevo sperato così tanto che fosse Shine.
Che delusione.
Gli zombie dopo una prima scintilla di coraggio fuggirono e mi accorsi che c’èra un’altra donna, la riconobbi, avevo visto il suo avviso di taglia, era una compagna di Cappello di paglia.
Avevo una curiosità, le chiesi se fosse vero che Mugiwara avesse un fratello e lei mi rispose di si.
Proseguì verso il castello.
Tutta l’isola era in subbuglio, gli zombie si disperdevano per la foresta, uscivano dalle loro buche e dalle tombe e cercavano di scoprire cosa stesse succedendo, la nebbia era meno densa del solito e riuscì a trovare la strada verso il castello facilmente, anche perché gli zombie codardi scappavano lontano da esso per cercare riparo.
L’ala del castello attraverso la quale ero arrivato nella Dance Hall l’ultima volta era tutta distrutta, e anche nei muri del castello c’erano grandi squarci, causati probabilmente da un gigantesco bestione che si aggirava per il giardino della villa. Decisi di non immischiarmi e teletrasportarmi direttamente nella Dance Hall. Ebbi fortuna . Moria era lì.

Inutile. Avvertire Moria del pericolo era stato completamente inutile. Me lo aspettavo che non mi avrebbe ascoltato. Non aveva nominato Shine nemmeno una volta e io ancora non sapevo dove fosse. Decisi di cercarla per il castello, non mi ricordavo esattamente dove avevo dormito quella notte e quindi non sapevo nemmeno approssimativamente dove avrei potuto trovare la sua stanza, mi ricordavo il piano però e sapevo che la sua stanza era nel piano superiore a quello in cui avevo dormito io, perciò lo raggiunsi e cominciai ad aprire porte a caso. Che villa gigantesca.
Finalmente, dopo la cinquantaseiesima porta entrai in una stanza ben arredata, sicuramente femminile, Shine non c’èra ma sentivo il suo profumo in quella stanza.
Entrai, mi guardai attorno, le pareti della stanza erano rivestite di pannelli celesti/bianchi, le mattonelle erano rosa chiaro, un grosso tappeto viola copriva metà del pavimento della stanza, di lato un letto a baldacchino color granato, deglutii, era li che dormiva Shine.
Mi tolsi un guanto e con le dita accarezzai il letto, era morbido e liscio e più mi ci avvicinavo, più il profumo diventava intenso.Vicino al letto c’era una graziosa scrivania e su di essa erano esposte molte foto, ne presi una in mano, era una foto di famiglia, c’era un Moria un po’ più giovane, una Shine a malapena bambina e una giovane donna praticamente identica alla Shine che avevo incontrato io, tranne per il fatto che i suoi capelli erano neri/bluastri e la sua pelle leggermente più scura, sua madre.
Un tonfo fuori dalla finestra mi fece cadere la cornice di mano, si frantumò a terra.
Uscii sul terrazzo, e vidi il bestione che prima girava per il cortile venire scagliato contro le mura della villa, da quel che avevo capito Moria stava combattendo dentro quel coso, come temevo avrebbe avuto la peggio? Tornai dentro la stanza e rimisi sulla scrivania la foto anche se ormai era rotta, un’altra attirò la mia attenzione, era una foto recente di Shine, un primo piano del suo viso mentre sorrideva.
Non era furto. Me ne convinsi. La presi in mano, tolsi la cornice e il vetro e la infilai nel mio libro perché in tasca si sarebbe rovinata. Dove poteva essere Shine? Moria sarebbe stato così tranquillo se fosse stata in pericolo? Forse non era sull’isola? Niente da fare, se la volevo trovare avrei dovuto chiedere a Moria.
Un altro tonfo, tutta la villa tremò e io mi teletrasportai fuori, ero sicuro che Shine non fosse nel castello, il bestione volò contro il la villa e sfondò il muro.
Rimasi a osservare la gioia dei poveracci a cui Moria aveva rubato l’ombra in tutti quegli anni, poi il terrore quando videro Moria uscire dal bestione e usare lo Shadows Asgard. Assistetti alla disfatta del signore delle ombre, quando fui certo della sua sconfitta chiamai un ufficiale della marina con il lumacofono, mentre mi avviavo sul luogo.Il mio presentimento si era rivelato esatto.

Dopo lo scontro con la ciurma di cappello di paglia cercai Moria, mi era stato ordinato di recuperarlo.
Il corpo di Moria era sparito da sotto le macerie della sua enorme dimora, forse se ne era trascinato fuori da solo? Seguì le tracce che aveva lasciato il corpo di Moria e arrivai al pontile, il dottore che avevo visto durante la mia prima visita e un uomo con la faccia da leone issavano il corpo di Moria su un’imbarcazione di medie dimensioni. Non ebbi il tempo di avvicinarmi che la nave sparì nel nulla.
Pensai al teletrasporto ma poi sentì il rumore dell’acqua che si muoveva, mi avvicinai al punto in cui era scomparsa e vidi una scia d’acqua allontanarsi. Invisibile?
Salì sulla mia nave in fretta e seguii la scia della nave invisibile fino fuori Thriller Bark.
Poco dopo essere usciti dalla grande nave l’imbarcazione riapparì, la raggiunsi dopo una decina di minuti. L’uomo leone si spaventò ma il dottore mi riconobbe e mi permise si salire a bordo.
:- S-Signor Shichibukai, siete qui per il Supremo Moria?-
:- Anche, mi è stato chiesto di occuparmi del suo recupero, ma dov’è Shine ?-
:- Shine? … n-non sappiamo proprio di cosa stia parlan … -
:- So tutto, dov’è? Non è su Thriller Bark vero?-
I due si scambiarono uno sguardo spaventato, si chiedevano se avrebbero dovuto continuare il teatrino o dirmi la verità, il dottore guardò il corpo esanime di Moria e poi guardò me.
:- Quando prepariamo un attacco notturno complicato, contro avversari potenti, il Supremo allontana la Signorina dall’isola, con degli zombie navigatori esperti fa ancorare una piccola nave in un punto preciso.-
L’uomo leone, alzò lo sguardo verso un punto imprecisato del mare e poi parlò.
:-Povera Signorina, quando il Supremo ha usato lo Shadows Asgard le ombre degli zombie marinai devono essere state risucchiate via e adesso lei è tutta sola in mezzo al mare-
:- Sapete dov’è?-
:- Si, se è il solito punto si. -
:- Allora sbrighiamoci, fate strada, io vi seguo con la mia nave. -
Ci addentrammo nuovamente nei banchi di nebbia del Triangolo Florian e la felicità che avrei voluto provare nel rivederla era soffocata dalla preoccupazione.
:-Thriller Bark si è allontanata un bel po’ da dove era ancorata di solito, ci vorrà una mezz’oretta per arrivare nel punto giusto.-
Il mare si stava agitando, sarebbe arrivata una tempesta?
Chissà se Shine sapeva già, non avendo visto tornare le ombre degli Zombie, che Moria era stato sconfitto? Forse pensava che fosse addirittura morto ? Probabilmente non pensava niente di così orribile e avrebbe visto la verità nel corpo insanguinato di suo padre steso sul pontile. Povera Shine.
:- Siamo dove stava prima Thriller Bark adesso cerchiamo il punto dove dovrebbe essere la signorina.-
Ogni sagoma o ombra che vedevo mi sembrava Shine, mi guardavo attorno alla ricerca di una piccola nave, avrei voluto gridarle di stare tranquilla, che l’avremmo trovata.
Cominciammo a sentire dei singhiozzi e io riconobbi la voce di Shine, il dottore e l’uomo leone cominciarono a gridare il suo nome ma io mi trattenni per sentire la risposta.
:- Hooogbaack! Absaloom! Sono qui! Venite a prendermi !-
Mi fece pena sentire la sua voce piena di paura.
:- Signorina continui a parlare così seguiamo la sua voce!-
:- V-Va bene, Dov’è Otosan!? Sta bene vero? Perché le ombre non sono tornate negli zombie!? Cos’è successo su Thriller Bark!? Rispondetemi per favore … -
:- Signorina si calmi, sa qui con noi c’è anche il signor Shichibukai Bartholomew Kuma, andrà tutto bene, non si preoccupi. -
:- Ku - Kuma? Sei davvero qui?-
:- Si sono qui -
Mentre le rispondevo cominciammo a vedere la sagoma della nave dov’era Shine, ci avvicinammo in fretta e quando fui in grado di vederle il viso mi si strinse il cuore.
Piangeva, grossi lacrimoni le rigavano le guance e i suoi occhi lucidi sembravano ancora più brillanti così, le sue labbra si erano arrossate e anche le sue gote, era bella anche se piangeva, ma mi piaceva di più sorridente. Ero felice di vedere che anche se era spaventata e preoccupata, stava bene, l’avevamo ritrovata. Mi teletrasportai a bordo della barca su cui era Shine, lei corse verso di me, mi abbracciò una gamba e ci si strinse forte.
:- Ho avuto così tanta paura! -
Rimasi un po’ inebetito dal gesto ma non potevo farglielo notare, le misi le mie due mani sotto le braccia, e la tirai su come si fa con i cuccioli, la poggiai sulla nave del dottore e dell’uomo leone.
Non feci in tempo a teletrasportarmi che sentì uno strillo acuto. Aveva visto Moria.
Shine corse verso il suo corpo e si gettò vicino alla sua testa, piangeva disperata e strillava forte chiamandolo. Si aggrappò a metà della sua faccia, il massimo che riusciva ad abbracciare, mise la mano su del sangue che colava dal naso di Moria e quando si vide le dita rosse pianse più forte che mai.
Absalom sembrava non voler guardare, come se quel momento fosse una cosa troppo intima per entrarci, Hogback invece si avvicinò a Shine e le assicurava che anche se le ferite di Moria potevano sembrare gravi non era in pericolo di vita e che presto si sarebbe ripreso.
Lei piangeva e lo chiamava, appoggiava la sua testa contro quella del padre e continuava a piangere.
Ci vollero venti minuti prima di riuscire a farla smettere ma anche quando fini il suo pianto non volle staccarsi dal suo posto vicino la testa del signore delle ombre, in quel momento percepì con chiarezza che tra Moria e Shine c’èra un sincero affetto reciproco e riconobbi in lei una bambina che aveva bisogno di suo padre. Agganciai la mia nave a quella dov’era il corpo di Moria.
Nel frattempo Absalom si era messo a pilotare e stavamo di nuovo uscendo dai banchi di nebbia, erano già passati quasi quaranta minuti e Shine era ancora scossa e disorientata.
Io e Hogback portammo il corpo di Moria sotto coperta in una camera da letto e il dottore mi disse di tenere Shine fuori da quella stanza mentre lo visitava e medicava.
Appena uscì sul pontile vidi lei entrare sotto coperta e quindi dovetti fermarla.
:- Il dottor Hogback ha detto che devi restare fuori-
Lei mi guardò dritto negli occhi con l’espressione triste e imbronciata.
:- Vorrei stargli vicino, per favore, Kuma-sama -
Non avrei mai voluto negarle qualcosa, ma era per il suo bene, vedere il corpo di Moria ferito e insanguinato l’avrebbe sconvolta ulteriormente.
:- Moria non vorrebbe che tu lo vedessi così-
Abbassò lo sguardo verso destra e i capelli le nascosero un po’ il viso, quando parlò di nuovo sentì la sua voce rotta dal pianto.
:- E … E quindi adesso io … che posso fare ? -
Non sapevo che cosa risponderle, la guardai in silenzio, le spalle sussultavano per i singhiozzi e sembrava che le sue gambe dovessero cedere da un momento all’altro.
:- Dovresti andare a sdraiarti, riposati devi essere molt…-
:- Mi leggerebbe un po’ il suo libro, Kuma-sama per favore? -
Mi guardò di nuovo in faccia e io annuii.
Mi sedetti in un angolo della barca e lei mi salì sulle ginocchia, l’aveva già fatto, ma la non curanza con cui compiva quel gesto, che avrebbe scandalizzato chiunque mi conoscesse, mi colpiva ogni volta.
Aprì il libro e la foto che avevo preso nella sua stanza scivolò fuori, ebbi un tuffo al cuore, me ne accorsi in tempo e prima che la vedesse la rimisi dentro.
:- Cos’era quello? Un segnalibro? -
:- Si … -
Più tranquillo, cominciai a leggere, scelsi dei passi adatti al momento, che le avrebbero dato speranza e rasserenata almeno un poco. Volevo guardarla durante la lettura e per fortuna, avevo letto quel libro talmente tante volte che alcuni passi me li ricordavo a memoria. Mentre leggevo lei non guardava me, guardava in basso un punto imprecisato dei miei pantaloni cercando di immaginarsi le scene descritte dalle parole, aveva un espressione seria e assorta.
Poi Hogback uscì e venne verso di noi sul pontile, lei si girò di scatto e saltò giù, correndo verso di lui.
:- Hogback! come sta Otosan?-
:- Non ha di che preoccuparsi Signorina, il Supremo Moria si riprenderà completamente!-
Sentì un versetto di gioia e Hogback le mise una mano sulla testa scompigliandole i capelli.
:- Se vuoi adesso puoi entrare, ma non cercare di svegliarlo, hai capito?-
:- Si! Grazie Hogback! -
Lo abbracciò e corse sotto coperta.
Si fermò e si girò verso di me.
:- Grazie anche a voi Kuma - sama! Per avermi tirato su di morale con il suo bel libro. -
Mi dedicò il suo sorriso più bello e proseguì verso la stanza di Moria.
In quel momento capii quanto mi era mancata, che non sarei riuscito a separarmi facilmente da lei questa volta e che ogni cosa da quel momento in poi si sarebbe complicata.
Non volevo mai più provare quell’orribile senso di vuoto chiamato Nostalgia.

Fine Primo Capitolo
Continua …

Approfondimento sul nuovo personaggio : Shine

Shine è una ragazza molto bella, ha preso i tratti somatici dalla madre e l’unica cosa che la distingue da lei sono il colore dei capelli e della pelle.
Per il suo carattere ho pensato che non fosse il caso di crearla simile a Moria, innanzitutto perché una ragazza capricciosa, infantile e testarda non avrebbe mai potuto fare colpo su Kuma-sama, che già sopporta a malapena Moria, e poi perché valutando il passato che immagino per Shine, ha dovuto supportare Moria, distrutto psicologicamente dalla sconfitta subita e dalla perdita dei suoi compagni e di sua moglie. Questo l’ha portata a crescere in fretta e a essere protettiva e affettuosa con tutti.
Naturalmente avendo a malapena diciotto anni anche lei ha un suo lato infantile, che si manifesta nel suo comportamento ingenuo.

Mugiwara : Cappello di Paglia

Volevo scusarmi per le parti noiose di questo capitolo, per necessità di chiarezza ho dovuto attenermi più o meno scrupolosamente agli episodi della saga di Thriller Bark.
Tra qualche capitolo dovrò usare uno Spoiler, anche se poi la storia continuerà come m’immagino io.
Se avete altre curiosità o suggerimenti o critiche lasciate pure dei commenti e io sarò felice di rispondervi.
Grazie per la lettura.

 
Continua nel capitolo:


 
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