1° CAPITOLO
- Capitolo 1° -
C'era una volta,secoli fa,una casa posta al confine di una grande foresta.
I questa casa isolata abitava Gaia.
Gaia era una ragazza di appena diciassette anni molto curiosa e desiderava avventurarsi in quella foresta a cui nessuno osava avvicinarsi;infatti essa era protagonista di numerose e spaventose leggende a cui Gaia non credeva per niente.
Un giorno,dopo una delle ennesime liti con la sorella,decise che si sentiva pronta per affrontare il territorio proibito. Chissà,magari avrebbe potuto scoprire qualcosa di davvero interessante,magari avrebbe potuto trovare un tesoro di immenso valore e dire definitivamente addio all'orrenda vita cui era costretta a sottostare!
Così,emozionata,entrò nel bosco...camminò su un sentiero guardandosi attorno...sembrava tutto così silenzioso.
più si avvicinava al cuore della foresta,più l'oscurità faceva da padrone;i raggi del sole faticavano sempre di più nel farsi spazio tra le folte chiome degli alberi.Gaia sentiva l'adrenalina salire per tutto il corpo e il respiro si fece più pesante quando,ad un tratto,si sentì bloccare le spalle da una presa forte e violenta. A quel punto il terrore superò il limite e Gaia cacciò un urlo!Una mano grande e pelosa le bloccò la bocca poi una voce rude e rozza le disse :<<Zitta cagna!!!è inutile,nessuno può sentirti!se non ti opporrai non ti farò male e sarò delicato...AH AH AH!>>.
Ormai Gaia non riusciva più a pensare con razionalità,si dimenava quanto poteva,invano,e gli occhi le si erano offuscati a causa delle lacrime che aumentavano sempre di più!Si sentì buttare a terra,vide l'ombra dell'uomo posizionarsi sopra di lei mentre cercava di strappargli il vestito che indossava ,intanto le forze le venivano a meno!Poi si sentì un urlo,l'uomo non era più sopra di lei ma qualcuno l'aveva buttato a terra,l'uomo cacciò un urlo di dolore poi più niente.l'unico rumore che poteva sentire era il suo cuore che batteva a mille e il suo fiatone,poi un attimo di lucidità e le lacrime continuarono a scendere,più di prima.Come poteva esser stata così stupida?!
Improvvisamente sentì il tocco leggero di una mano calda sulla sua spalla tremante.A quel tocco scattò impaurita,all'indietro e alzando il viso la prima cosa che vide fu l'ombra di un ragazzo chino su di lei che le diceva,con voce soave,di non preoccuparsi,che era tutto finito e che nessuno avrebbe osato toccarla più.
Gaia era stremata,le sue energie si erano consumate del tutto e non aveva altra scelta che dar fiducia a quelle parole che le parvero sincere,così si arrese alla stanchezza e cadde fra le braccia di Morfeo.
Quando si svegliò,la prima cosa di cui si accorse fu che stava molto comoda,si rese così conto di essere stesa su un enorme letto a baldacchino.Si sedette e scrutò con attenzione la stanza...di fronte a lei vi era un mobile a cassettoni con un enorme specchio,il tutto di legno pregiato ornato d'oro lateralmente.Alla sua sinistra c'era una grande finestra con finissime tende bianche che portava ad una terrazza,da li entrava la luce rosea del sole al tramonto che si espandeva nella stanza.Dalla parte opposta,alla sua destra,v'era un mobile,anch'esso di legno antico e pregiato che prendeva metà della parete e a lato una porta.
Inizialmente non capiva dove si trovasse,sopratutto non riusciva a ricordare cosa le fosse successo prima di addormentarsi.
Bastarono pochi minuti per farle affiorare tutto in un attimo,si ritrovò davanti la scena dell'uomo che cercava di violentarla e il suo corpo incominciò a tremare,le lacrime ripresero nuovamente a scendere dai suoi occhi color cioccolata e sentì la paura di poco prima invaderla.
Ad un tratto la porta della camera si aprì ed entro un ragazzo alto con un bel fisico ,con capelli scuri come la notte e i lineamenti del viso precisi ma delicati.il ragazzo la guardò con sguardo apprensivo e Gaia poté vedere i suoi occhi profondi verde smeraldo che la catturarono senza avviso.Fu in quel momento che il ragazzo si sedette lateralmente sul letto e le domandò cortesemente :<<Noto con piacere che Ti sei svegliata...Stai bene?Hai bisogno di qualcosa?>>Come se non bastasse la sua voce aveva un suono dolce e profondo allo stesso tempo che la presero contropiede.
Arrossì violentemente temendo di non poter resistere a tale bellezza ma poi ,temendo di mancare di gentilezza,disse :<<Mi perdoni Io...io non ricordo bene...Chi e lei?>>
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