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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ORRIBILE TRAMONTO, NOTTE SCURA, LUMINOSA ALBA
Genere: Drammatico, Intervista, Autobiografico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: kuroichigo galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/02/2010 20:47:22

Tramonto, la mia infanzia appena finita, Notte la mia vita di mezzo, Alba la mia rinascita, se volete leggere leggete....
 
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ABOUT KURO...
- Capitolo 1° -

Salve a tutti, questa è una breve stesura che parla di me, della mia breve vita e di come avevo bisogno di un aiuto che ho ricevuto solo apparentemente...
Non chiedo comprensione, volevo solo sfogarmi, e l'unico modo che conosco è scrivere, quindi ho scritto ciò che sentivo di dire...
Perdonatemi se non vi piacerà...

Tutti pensano che io abbia una vita fantastica, felice, e come dar loro torto?
Ho degli amici fantastici, voti decenti, do sempre una mano a tutti, aiuto volentieri chi ha bisogno di me, cerco di sollevare il morale quando qualcuno è triste, ma allo stesso tempo mi sento sola, spesso abbandonata, incompresa, delusa… in una parola,

Incatenata…

Comandata,

non mi sento libera,

non mi sento felice …

Io ho un sogno, un sogno che sembra facilissimo per chiunque, ma che per me è irrealizzabile, ma per sapere la mia situazione dovreste conoscere la mia storia …

Nome e età non saranno rivelate perché non voglio essere compatita né chiamata con un nome che odio…
sarò come sempre Kuro…

Kuro va ancora alle elementari quando sua madre si ammala …

È un tumore…

Sua madre viene trasferita agli infettivi…

Kuro è costretta a guardare sua madre da un vetro, parlarle attraverso un telefono, non può avvicinarsi a lei, o le radiazioni la potrebbero colpire…

Può entrare solo con pantofole, cuffietta e mantello, avvolta in quella plastica soffocante, ma non può avvicinarsi più di tanto…
Kuro piange, piange tutte le sere a casa…

Dopo qualche tempo, sua madre finisce la permanenza agli infettivi ed entra in un’altra zona d’ospedale…

Kuro può avvicinarsi, senza protezioni se non i vestiti.

Kuro la bacia, la abbraccia, la stringe forte, vuole rimanere a dormire da lei in ospedale pur di non lasciarla, ma papà la porta sempre a casa a forza.

Per un breve periodo mamma torna a casa, ma Kuro la vede il meno possibile, sempre per colpa delle radiazioni, e intanto i neri, lucenti e lisci capelli di mamma hanno lasciato il posto a una testa rasata avvolta da una cuffietta viola e profonde occhiaie sulla pelle pallida…

Kuro scrive molto in questo periodo…scrive solo canzoni che spera un giorno di far conoscere al mondo, ma che ha stracciato per disperazione…

E sempre in questo periodo viene derisa da mezza scuola, perchè è di costituzione grassa. Lei soffre, non molti la comprendono, nessuno tenta di capirla, è sola...

Può contare solo sui medici e sulla sua famiglia alla quale è molto attaccata...

Quando sembrava stesse andando tutto bene, mamma ha una ricaduta, ancora in ospedale, in quel reparto che la sua famiglia conosce troppo bene…

È affetta da epatite tramite trasfusioni avvenute precedentemente…

Kuro ancora affranta…

Ricorda,

Kuro ricorda che sua cugina una volta era andata all’ospedale, aveva lasciato a sua madre un disegno con una grande scritta “Guarisci presto zia”. Sua madre sarcasticamente le aveva chiesto perché non gliene avesse portato uno anche lei…

Mamma non capiva…

Un foglio di carta non avrebbe risolto nulla, perché avrebbe dovuto farlo? Si sarebbe solo fatta del male…

Kuro va avanti, viene accompagnata da sua zia a scuola ogni mattina, passa l’anno e mamma può uscire per la sera di natale, ma solo fino alle 8 di sera…

Quella sera tutti sorridevano, dentro Kuro voleva morire…

A capodanno è costretta a telefonare in ospedale, la sente esultare ai fuochi d’artificio, tentando di non piangere al telefono…

Deve essere forte, deve far credere a mamma che vada tutto bene,
non deve farla preoccupare…

Viene dimessa, la scuola finisce, Kuro passa l’estate in casa, aiutando la nonna ad accudire mamma, piangendo ogni volta che mamma si rifiuta di mangiare.

Kuro viene coccolata dalla mamma tutto il giorno, quell’estate era stata liberatoria.

2 anni dopo, la mamma di Kuro sta bene, il tumore è fermo, ma lei non è più la stessa… è irritante, ma anche dolcissima, e forse troppo protettiva, ma l’importante è che stia bene…

Kuro spesso si sente in colpa, i suoi risultati a scuola sono pessimi, per poco non perde l’anno.

Un giorno la professoressa di italiano la fa uscire dalla classe, la abbraccia e le ripete che Kuro ce la farà, riuscirà ad affrontare le difficoltà che le verranno incontro, e Kuro inizia a piangere appena la prof accenna a sua madre.
Rientra in classe in lacrime, la prof di matematica vuole sapere cosa succede, ma Kuro risponde che non ha intenzione di parlarne.

Quelle parole rimarranno nel suo cuore a vita.

Passa anche quell’anno. Kuro è quasi bocciata, quando come per miracolo vede nei risultati che è promossa con la sufficienza minima. Esulta, promettendo ai suoi di impegnarsi di più, ma le parole della nonna la feriscono profondamente :

“Mi hai veramente deluso” dice lei…

Ma a suo nipote, il cugino di Kuro , ripetente due volte a quel tempo, non aveva mai detto nulla…

Si sente meno di zero, non vale nulla…

Kuro ricade nella depressione …

Parla con sua madre, lei la rassicura, le vuole bene e lei lo sa.
Da quel giorno in poi Kuro cerca di andare bene a scuola, a partire dal primo giorno.

Inizia una nuova vita per Kuro, e il primo voto che porta a casa è un 8, seguito da molti altri. Ha molti amici Kuro, che conoscono il suo carattere fragile ma allegro, spensierato e molto confusionario…

In quel periodo Kuro inizia a guardarsi per curiosità Death Note e Tokyo Mew Mew, visto che quando l’anime veniva trasmesso da mediaset non era riuscita a finirlo…

Ascolta la sua prima canzone in giapponese, una canzone dei nightmare, l’opening di death note, e la ascolta fino allo sfinimento, finchè non decide di leggerne la traduzione e scoprire che è veramente bellissima…

Una mattina di ottobre un’amica le mostra una foto sul cellulare.

Rappresenta un ragazzo giapponese con una capigliatura nera e liscia, capelli sparati indietro , una maglietta bianca a maniche lunghe, jeans azzurri, niente scarpe e seduto in un modo strano.

Kuro riconosce Elle di death note, ed esclama con stupore “è uguale!!!”. La sua amica allora le risponde “Certo, è un cosplayer!”.

Quella sera Kuro si informa sul fenomeno cosplay, sfogliando e analizzando vari siti, guarda affascinata tutti quei ragazzi che definisce artisti incompresi , e inizia a fantasticare su come potrebbe diventare una di loro.

Pensa e ripensa, si vede in molti personaggi, fantastica molto, inizia seriamente ad appassionarsi, e in poco tempo inizia a guardare molti anime, a informarsi su di essi, a rivedersi in essi…

Su youtube conosce alcuni canali cosplay che ama molto, canadesi, statunitensi, italiani…e conosce tramite facebook molti otaku, con cui spesso parla…

Kuro decide…
diventerà una cosplayer, che il resto del mondo lo voglia o no…

Lo dice a mamma, rimane delusa quando, dopo aver spiegato chi fosse un cosplayer, mamma le ride in faccia, ma non può impedirle nulla, e quindi Kuro inizia la sua strada.

Dopo qualche tempo compra della stoffa e confeziona il berretto da notte di Naruto, di cui va molto orgogliosa…

Tempo dopo compra un mega ventaglio, ha deciso che il suo primo personaggio cosplay sarà Temari…

La sua famiglia non perde una sola occasione per deriderla, ma nota quanto sia felice di aver comprato quel ventaglio, di aver fatto quel cappello, di aver scelto una strada che, per quanto strana sia, non la porterà alla droga…

Dopo qualche mese capita per caso in un sito di fan fiction, ne legge alcune , scoprendo così il genere yaoi e yuri, e le piacciono molto, così prova a scriverne qualcuna, e aspetta mesi prima di pubblicare qualcosa.

Alla fine, convinta, pubblica la sua prima storia, seguita dalla seconda, ancora in corso…

Scopre molte mangaka e doujinka di cui prima ignorava l’esistenza, inizia subito a piacergli molto una doujinka in particolare, Piero (Fuyumoe Makomo) di cui si innamora, e da cui prende la prima parte della sua frase ispiratrice (l’antologia “Second Game”)

Continua intanto a seguire Naruto Shippuuden, che guardava anche prima di conoscere questo mondo che per lei era nuovo e evanescente come uno splendido sogno, online.

Le piace molto un’opening, Blue Bird…

La canta, la impara, ne conosce il significato e la adora, e prende spunto dal testo per la seconda parte della sua frase ispiratrice (“Apri le ali e vola”)




“Second Game _ Apri le tue ali e vola”




Un anno dopo,

Kuro è forte,

Ha un dizionario di giapponese, una visione più aperta del mondo, una moltitudine di ventagli, tutto ciò che compra parla di lei, quella ragazzina impaurita e insicura non è scomparsa, ma è leggermente più responsabile indipendente, questa ragazza non si considera matura ma leale e sincera, sa quanto è importante un incoraggiamento esterno, e cerca di dare maggiore fiducia a chi non ne ha, sperando che altri siano più fortunati di lei che non ha avuto alcuna spinta se non quella della sua coscienza.

Kuro vuole diventare cosplay, anche senza il permesso della sua famiglia, ci riuscirà, e osserverà coloro che la deridevano zittirsi.

Ma Kuro dovrà aspettare molto, è solo una ragazza ancora sotto la tutela dei suoi in fin dei conti, non vuole perdere la fiducia che ha faticosamente acquisito e non vuole deludere o fare preoccupare nessuno in caso succeda qualcosa.

Kuro parla con i suoi, sa che mai riuscirà a convincerli alla sua scelta, ma non ci fa caso, la vita è breve, è fragile, è come una tazza di thè, breve e intensa.

Kuro vuole vivere la sua vita, ma per ora crede sia meglio aspettare, crede sia meglio cercare di guardarsi attorno e capire che il mondo in cui vive è ingiusto, che se farà qualcosa risponderà delle sue azioni, e che prima o poi affronterà più apertamente il mondo esterno.

Intanto si preparerà a questo contatto, si lamenterà per uscire di più, per essere più indipendente, ma sognerà quel giorno in cui finalmente sarà libera, sopportando e prendendo la vita come una sfida odiosa, spesso crudele, ma raramente piacevole…

Kuro non vuole possedere la luna,

non vuole un diamante,

non le interessano le borse,

non vuole 4567 smalti di colore differente,

non vuole nulla di irrealizzabile,

nulla di tutto questo,

vuole semplicemente




“Aprire le sue ali e volare”




Kuro


Angolino della Kuro:

la mia vita è questa, non mi vergogno di aver pianto fino allo sfinimentonè di avere un carattere fragile.
Amo ciò in cui credo, e spero davvero che qualcuno mi capisca...
Grazie a tutti per l'attenzione,
un bacio,

=Kuro=

"Second Game _ Apri le tue ali e vola"



 
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VOTO: (1 voto, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
kuroichigo 24/02/10 17:24
Probabile, confondo spesso le due cose....Comunque, grazie per il sostegno ^^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

lady-yuna172 - Voto: 23/02/10 22:56
Credo che tu abbia confuso la sensibilità con la fragilità.
Sei molto forte.
Meriteresti un applauso... e un abbraccio.
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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