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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Pokémon
Titolo Fanfic: LONELY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: anetta galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/02/2010 16:37:45

I pensieri di Matsuba riguardo a Minaki e poi...
 
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- Capitolo 1° -

Ammetto che mi è venuta un po' male, ma è abbastanza carina... credo...
Ah, sì. Ho usato i nomi originali della serie:
Angelo --> Matsuba
Eugenius --> Minaki
Amarantopoli --> Enju City
Enjoy it!
________________________ ***________________________

LONELY

Quando te ne vai sto male, lo sai?
Mi fai sentire abbandonato... non ti importa niente di me?
All'improviso te ne vai, senza dire una parola, e altrettanto improvvisamente ritorni...
Non so mai cosa fai, dove sei o se stai bene...
A volte te ne vai per poche settimane, altre per interi mesi, senza mai chiamarmi o mandarmi un messaggio...
Sei egoista, pensi solo a te stesso e alla tua ossessione per il Vento del Nord...
Io ti voglio bene e mi preoccupo per te, ma tu sembri fregartene... Minaki...


Matsuba è seduto su una panchina della piazza di Enju City, lo sguardo perso chissà dove, mentre una lieve brezza fa muovere la sciarpa violetta e scompiglia leggermente i suoi biondi capelli.
All'improvviso, dai cespugli dietro di lui sente provenire dei rumori.
Si alza di scatto, pronto a tirare le sue Pokéball se necessario.
«Ehi, calmo. Sono solo io», afferma una voce allegra. «Non sono un nemico», continua, sbucando dall'ombra.
Appare un bel ragazzo dai capelli castani tirati all'indietro con indosso uno stravagante completo violetto con tanto di mantellina e guanti bianchi. Dall'abbigliamento sembra un prestigiatore.
«Minaki...», bisbiglia il Capopalestra.
«Certo, chi vuoi che fossi?», domanda, avvicinandoglisi, le braccia aperte come per farsi abbracciare.
Il ragazzo biondo rimane a guardarlo per qualche istante, poi gli si avvina e, per sorpresa dell'altro, gli tira un sonoro ceffone in faccia.
«Ahia! Ma che ti prende? Mi hai fatto male!», esclama, massaggiadosi le guancia colpita.
«Ah, ti ho fatto male? È niente in confronto a quello che mi fai tu ogni volta!», replica, arrabbiato.
«Non ti capisco...»
«Te ne vai sempre senza dirmi nulla! Io ci sto male...», dice, abbassando lo sguardo e chiudendo gli occhi per impedire alle lacrime di scendere.
«Cosa? Non lo sapevo...», replica lui.
«Pensi prima a Suicune che a me! Un Pokémon è veramente più importante della persona a cui vuoi bene?»
Il ragazzo rimane senza parole da poter dire. In quel momento si stava vergognando veramente tanto. Come aveva potuto lasciare che la sua mania per il Pokémon Aurora rovinasse la sua relazione con Matsuba?
«Chi tace acconsente...», dice il biondo Capopalestra. «D'ora in poi non cercarmi più! Non ti voglio più vedere! Corri pure in cerca del tuo amato Suicune!», continua e corre via.
«Aspetta! Matsuba!», esclama inseguendolo.
«Lasciami stare!», replica correndo più forte e distanziando il ragazzo.
Minaki inseguì il compagno fino alla Torre Bruciata. Lo aveva visto dirigersi lì ma ora lo aveva perso di vista.
"Accidenti... e adesso dove sarà finito?", si domanda, guardandosi intorno. "Beh, di solito quando vuole stare solo entra dentro la Torre...", e si incammina al suo interno.
"Questo posto mi terrorizza, ma voglio chiarirmi con lui", pensa tra sè il ricercatore.
Camminando con cautela per paura che il pavimento sotto ai suoi piedi possa crollare, cerca l'amico in ogni angolo del piano.
Arrivato in prossimità delle scale si ferma. Sente dei singhiozzi provenire dal piano di sopra.
Piano piano, cercando di non fare il minimo rumore, sale le scale.
«Matsuba?», domanda in giro.
«Và via!», replica l'interpellato.
"Bingo!", dice tra sè Minaki.
Salendo gli ultimi gradini vede la sagoma dell'amico: è seduto in un angolo, la schiena appoggiata alla parete, e attorno a lui diversi Gastly a tenergli compagnia e a cercare di consolarlo.
Tiene il viso nascosto tra le braccia, ma si capisce che sta piangendo.
«Vattene ti ho detto!», esclama sentendo il ragazzo venire in sua direzione.
«Matsuba, ti prego, lasciami spiegare...»
«No!», e, con un gesto della mano, manda contro il moretto i Pokèmon Spettro che erano con lui.
Una barricata di Gastly e Haunter si interpone tra i due, pronti ad attaccare Minaki se il loro padrone glielo ordina.
«Va vià!»
«Ti ho detto che non me ne vado finchè non ti avrò parlato!»
Il Capopalestra non replica. Minaki allora decide di andare avanti.
«Mi... mi dispiace per come mi sono comportato in questi anni... Sono stato uno stupido egoista... un fanatico... ho messo la mia mania per Suicune davanti alla nostra relazione... e ho rovinato tutto...», dice, le parole rotte in gola. «Ti capisco se adesso mi odi... ma se mi vuoi ancora bene, ti prego di perdonarmi... Cambierò, se soltanto tu lo vorrai...»
Queste parole di pentimento fanno breccia nel cuore del Capopalestra. Fa segno ai Gastly di allontanarsi e poi si alza, si asciuga le lacrime e si avvicina a Minaki, che fa per parlare ma viene bloccato con un dito dell'amico.
«Ok, basta. Non dire altro. Hai capito i tuoi errori... e questo mi basta», dice, abbracciandolo. «Solo...», continua, alzando la testa. «fatti vivo ogni tanto... giusto uno squillo per farmi capire che sei ancora tra noi»
«Va bene», replica dandogli un leggero bacio sulle labbra. «Tutto quello che vuoi»

Fine.
 
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