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Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Devil May Cry
Titolo Fanfic: IL VISCHIO
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU
Autore: manga-darling galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/02/2010 22:25:11


 
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- Capitolo 1° -

Questa è l'altra fic ke ho scritto per una mia amica per San Valentino.



Vigilia di Natale,casa Sparda,i ragazzi giocavano al gioco della bottiglia,mentre i genitori
preparavano la cena.Il vicinato era stato invitato dalla signora Eva,che voleva festeggiare in grande.
Naturalmente l'unico a ribattere era stato il figlio Vergil,ma siccome la maggioranza vince sempre
Vergil dovette adattarsi al volere altrui.Si teneva in disparte da tutto e tutti leggendosi il libro che
aveva avuto in regalo da suo padre.Si,l'aveva scartato subito,essendo l'unico regalo che aveva richiesto.
Se avesse ricevuto altro non gli sarebbe interessato,quindi perchè non usare subito quello che gli interessava?
Ogni tanto quando qualcuno alzando la voce lo distraeva dalla sua lettura,sbuffava sonoramente,lanciando occhiatacce al
"colpevole" di turno.
D= ora giro la bottiglia,e chi esce dovrà obbedire ad un mio ordine muahah
*gira bottiglia*
D= ed ecco che la vittima è...Denise!
De= O.o....=.= va bene,spara.
D= *pensa* mmm devi baciare una persona.
De= e cos'altro potresti proporre tu? Tsk
D= aspetta non ho finito,il bacio deve essere sulle labbra xD
De= mi rifiuto allora
D= vuoi che ti ricatti?
De= e su cosa mi ricatteresti?
D= oh beh,io posso spifferare al prof che hai copiato al compito.
De= non ti crederebbe,quel fesso non capirebbe neanche se andassi vicino e gli dicessi che la dentiera che porta è un obbrobrio.
D= *spegne registratore* beh forse lui no,ma il preside si u.u
De= o.o tu non oserai!
D= solo se farai quello che ti dico >.>
De= io ti ammazzo lo sai ^^?
D= bene direi che è ora che tu esegua il mio comando
Si avvicinò a Denise e le sussurrò all'orecchio quello che doveva fare,la ragazza prima si bloccò poi arrossì come un pomodoro e
successivamente si voltò meccanicamente verso colui che stava in disparte.
D= dai vai,e fai quello che uno deve fare quando c'è il vischio.
Denise rossissima in volto incominciò a camminare.La musica di sottofondo l'aiutava a distrarsi,a non pensare agli sguardi che gli altri
le mandavano,Dante ricominciò a fare baldoria per distrarre i curiosi e dare la possibilità a denise di svolgere il suo compito.
Ella s'avvicinò,non riusciva a pensare a nulla,focalizzava solo la sua "vittima" anche se vittima in quel caso erano entrambi.
"vicino...gli sono vicino..."
Si fermò davanti a lui,alzò lo sguardo.
"Maledetto vischio...ti odio...=///="
De= ver...gil?- deglutì rumorosamente
Questi alzò lo sguardo senza dare risposta.
Con un movimento goffo ma rapido,la ragazza s'abbassò all'altezza del suo viso,catturando le sue labbra in un bacio quasi a stampo.
"Cosa sto facendo...sono stata scema a giocare...Dante ti ammazzo"
Inutile dire l'espressione di Vergil,occhi sgranati,vistosamente arrossito e meravigliato,ma non fece nessuna mossa falsa,rimase fermo.
Non si mosse neanche quando Denise si staccò e scappò via imbarazzata.
Fu distratto dai suoi pensieri dalla voce della madre.
E= e bravo Vergil,il vischio ha funzionato ^^
V= stupide usanze- e scosse la testa ritornando a leggere.
La serata passò nello stesso modo fino a quando tutti si riunirono a tavola per consumare il cenone.Denise non guardò in faccia a nessuno
e rimase in silenzio,Dante fece il bravo e non la sfottette e Vergil si comportò nel solito modo,ovvero silenzioso.
Il giorno dopo,Natale,la signora Eva re-invitò Denise,questa volta solo lei,ma come si potrebbe immaginare,la ragazza rispose cortesemente di no.
Lo stesso fu per capodanno.
Arrivò il giorno in cui bisognava tornare a scuola e li,Denise, per forza non avrebbe potuto evitare di vedere Vergil.La mattina usci presto per non
fare il percorso insieme ai due gemelli.In classe,all'intervallo,il simpaticissimo Dante non riuscì piu a trattenersi e quindi andò dalla ragazza per
parlare.
D= allora...puzzo per caso?
De= o.O cosa?
D= non ti avvicini piu,addirittura eviti,quindi evidentemente sono repellente U.U-
De= ma non dire caxate,stupido <.<-
Dante si abbassò all'altezza del banco fissando dritto negli occhi Denise.
D= seriamente,perchè CI eviti?-
Nessuna risposta.
D= te la sei presa cosi tanto per quel gesto?- e qui la ragazza arrossì.
De= ma no che vai a pensare?!-
D= ah hai capito subito cosa intendo...direi che la risposta è si...Vergiiiil?- chiamò il fratello in modo da farlo avvicinare.
De= o.O che fai che fai che fai?-
Il ragazzo s'avvicinò e guardò Dante con un'espressione interrogativa-scocciata.
V= uhm?-
D=devi aiutare Denise in matematica,non ha capito le disequazioni-
De= ma che stai dicendo?!-
D= non fare l'orgogliosa...allora Ver,l'aiuterai?-
V= se non c'è bisogno me ne vado- guardò entrambi e fece per andarsene.
D= se non l'aiuti dirò a papà che ti freghi le sue giacche u.u-
Vergil s'arrestò,girò la testa lentamente e lo fulminò con lo sguardo.Con squardo beffardo,il fratello accennò a un si con la testa e poi s'allontanò.
Vergil sbuffando si rivolse alla ragazza,rossa in i viso e in imbarazzo.
-A che ora ti va bene?-
-non...non...-
-Alle 4?-
Denise non stava capendo nulla e fece solo un frenetico cenno d'assenso.
-Vengo alle 4 allora- e cosi terminò la sua comparsa.
*passa tempo,aumenta agitazione*
Alle 4 in punto suonarono alla porta. "mammia mia,che devo dire? madooo...e mia madre non è neanche in casa".Denise aprì e vi trovò il ragazzo che aspettava.
V- ciao-
Un cenno con la nuca da parte di lei e poi fece spazio per farlo passare.Vedere quel ragazzo in casa sua era sempre un sogno che s'avverava,e doveva ammettere
che era sempre grazie a Dante che Vergil entrava nella sua casa.
De= vuoi cominciare subito o preferisci bere qualcosa?- se c'era Dante era piu facile parlare,bastava rispondere a quello che diceva o sgridarlo,così invece,doveva
trovare lei un argomento su cui discutere finquando avrebbero dovuto studiare.
V= preferirei cominciare subito se non ti spiace-
De= oh va bene...-
Si sedettero uno difronte all'altra e aprirono i libri gia posti sul tavolo.
V=Dante ha deto che non hai capito le disequazioni...allora... *bla bla*- Vergil iniziò a spiegare e Denise s'immobilizzò nell'ascoltarlo.Piu che ascoltare quello che stava
dicendo,si cullava nella melodia della sua voce,addirittura in un momento chiuse gli occhi per concentrarsi meglio,e fu proprio in quel momento che Vergil s'accorse della sua
disattenzione.Senza chiedere spiegazioni s'alzò dalla sedia chiudendo il libro con un sordo tonfo.
De=cosa c'è?
V= non sono venuto per fare la balia che deve far addormentare i bambini-
De= non stavo dormendo,hai frainteso-
V=allora rispiegami quello che stavo dicendo- e di certo qui non si poteva rispondere.Vergil sbuffò e si avviò verso la porta.
De= aspetta,non andartene! Non stavo dormendo,scusa se ti ho dato da fraintendere-
Scocciato,alzò lo sguardo e fu così che vide un rametto di vischio appeso al soffitto.
V= e quello?-
La ragazza seguì il suo sguardo capendo a cosa si riferiva.
De= mia madre non ha voluto ancora levarlo- quel rametto faceva ritornare in mente la sera della vigilia,creando così maggiore imbarazzo nell'atmosfera gia tesa -devo porgerti le
mie scuse per la sera della vigilia...era un gioco...un gioco stupido eheh-
V= un gioco...- sussurrò.
Denise soffriva nel dirlo,anche se era stata costretta a baciarlo,non significava che non le fosse piaciuto o che non aveva provato emozioni.
Dopo qualche secondo di silenzio,Vergil si voltò verso di lei.
V=giochiamo allora a rispettare delle stupide usanze- le portò una mano dietro la nuca attirandola a se per un bacio.
Rimase di sasso,lei,per quel gesto,incapace di muoversi.Non ci credeva,il suo amato Vergil si rimise eretto senza però allontanarsi.
Ripresasi dalla sorpresa,Denise,sorrise guardandolo.
De=ci sono altre stupide usanze a cui vuoi giocare a rispettare?-
V= mi basta quella del vischio- e riabbassò la testa all'altezza delle labbra di lei per coinvolgerla in un altro bacio.
Sopra di loro il rametto di vischio,poteva ritenersi soddisfatto.


FINE




 
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