CIò CHE FA PIù MALE
- Capitolo 1° -
Posso sopportare la pioggia sul tetto di questa casa vuota,
non mi dà fastidio;
Posso sopportare qualche lacrima ogni tanto e lasciarla uscire
non ho paura di piangere,
Nonostante l'andare avanti senza di te mi turbi ancora,
ci sono giorni qua e là in cui mi sforzo di stare bene,
ma questo non è ciò che ottengo.
La pioggia continua a battere impetuosa sull'asfalto, sul tetto di questa casa fin troppo vuota per i miei gusti. Siedo sul pavimento, trattenendo a stento le lacrime che quest'oggi ho tanto faticato a respingere di fronte ai miei cari.
Nascondo il viso con le braccia e ripenso al periodo vissuto al tuo fianco, vittima del più cieco e proibito degli amori: il nostro.
Sono trascorsi due mesi dal giorno del nostro addio.
Ho conservato un buon ricordo di te, nonostante tutto.
Ti ho amato, ti ho donato me stessa e tu mi hai respinta ancora una volta, dimenticando la promessa che ci scambiammo sotto il Goshinboku.
Insieme, io e te, finchè morte non ci separi.
Chiamalo sogno, chiamala illusione, ma io credevo con tutta me stessa di poter rimanere al tuo fianco fino alla fine, rischiando la mia vita, abbandonando la mia epoca per abbracciare insieme a te il nostro mondo. Sorrido, tra le lacrime, ripensando a quei giorni liberi e a quelle notti insonni trascorse insieme a te, solo per il gusto di veder nascere sul tuo viso l'ombra di un sorriso.
Ho amato i tuoi occhi , il tuo coraggio e la tua espressione fiera e malinconica, da piccolo grande uomo. Mi sono specchiata dentro le tue iridi mielate e ho trovato tanto amore. E adesso mi sembra così impensabile aver sognato tutto. Sembra così crudele fingere che tu non esista, che tu ti sia lasciato sconfiggere dal desiderio della morte, che tu abbia seguito quella donna fino all'inferno pur di mantenere la tua promessa.
Ciò che fa più male è esserti stata così vicina
ed aver avuto così tanto da dire;
E guardarti andare via e non sapere mai
cosa sarebbe potuto essere.
E non accorgersi che amarti
è ciò che stavo tentando di fare.
Ricordo ancora il giorno del nostro incontro, sai?
Ho incontrato il tuo sguardo fiero e distante, ho riscoperto in te tanti di quei difetti da non riuscire nemmeno ad elencarli, e li ho amati, uno ad uno, perchè ognuno di essi faceva parte di te, amore mio. Ti ho sognato tante di quelle volte da non tenere più il conto e ho sperato in cuor mio che tutto ciò si avverasse, che tutto ciò che avessi da dirmi fosse: Ti amo. E tutto si è dissolto.
Perdonami, Kagome.
Me l'hai sussurrato piano nell'orecchio credendo che dormissi, quella notte che mi riportasti nel mio mondo e mi adagiasti delicatamente sul letto. Ricordo il tocco caldo della tua mano sul mio viso, ricordo il sapore di quel bacio pieno d'amore che mi regalasti prima di andar via per sempre. Sapevo che non avrei potuto fare niente per trattenerti e quindi continuai a fingere di dormire e di non sapere.
Sperai che tu ci ripensassi, ti aspettai, pregai, piansi tante e tante lacrime. Ma tu non sei più tornato. Hai sigillato il pozzo, mi hai impedito di raggiungerti, e hai diviso i nostri mondi.
Forse, per sempre.
E' difficile avere a che fare con il dolore di averti perso ovunque vada,
ma lo sto facendo.
E' difficile forzare quel sorriso quando vedo i nostri vecchi amici e sono sola.
Ancora più difficile,
alzarsi, vestirsi, vivere con questo rimpianto,
ma so che se potessi rifarei tutto daccapo.
Darei via tutte le parole che ho serbato nel mio cuore
e che sono rimaste impronunciate.
Riesco a sentirti nel silenzio della sera, mentre mi culli nel sogno della notte.
E al mattino, quando riapro gli occhi e allungo una mano per cercare la tua, per poterti toccare attraverso un ricordo freddo e sbiadito, il dolore di averti perso mi annienta quando mi accorgo che al tuo posto c'è solo un vuoto.
E' difficile mentire con ogni sorriso e ogni sospiro.
E' impossibile dimenticarmi di te.
Se il destino non avesse preteso il nostro incontro probabilmente sarei una ragazza come le altre, ma se qualcuno mi domandasse: Rifaresti tutto daccapo?
La mia risposta sarebbe sì e ancora sì. Perchè averti incontrato mi ha cambiata più di quanto tu possa credere, Inuyasha. Ma ammetto di avere un rimpianto, sai?
Quello di aver lasciato, impronunciate nel mio cuore, le parole che avrei voluto e dovuto confessarti quella notte. Ti amo più della mia stessa vita, amore mio.
*******************
Ed eccomi qui con una nuova one-shot. Sono almeno due giorni che ascoltoWhat hurts the most di Cascada e stamani non ho potuto resistere all'impulso di leggere la traduzione. L'ispirazione è nata proprio da lì. Mi sono immediatamente messa all'opera ed ora eccomi qui a pubblicarla su efp. Spero di essere riuscita a trasmettervi qualcosa. =) Aspetto con ansia i vostri commenti.
Un bacione a tutti.
|
|
