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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: RISCRIVERE LA STORIA
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: lolapink galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/02/2010 23:20:16 (ultimo inserimento: 16/02/10)


 
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RITORNO AL PASSATO
- Capitolo 1° -

Harry James Potter quella sera di fine settembre,era chiuso nel suo studio.
Erano sei anni che tentava di mettere appunto la PendTempo.
E ora finalmente c’è l’aveva fatta. Sarebbe tornato indietro nel tempo e avrebbe salvato tutte le persone che sarebbero morte a causa sua.
In primis i suoi genitori,poi tutti gli altri.
Avrebbe messo fine alla vita di Codaliscia e di Voldemort.
Certo nel suo tempo Voldemort era morto quando aveva 17 anni. Però erano morti molte persone in quella guerra.
E lui non voleva che succedesse di nuovo.
Voleva evitare tutte quelle morti ingiuste.
Voleva che la famiglia Weasley rimanesse unita e non divisa a causa della morte di Fred.
Lui e Ginny si erano lasciati dopo un anno dalla fine della guerra,non erano riusciti a far funzionare la loro storia e lo stesso valeva per Ron e Hermione.
Il suo migliore amico,aveva lasciato Hermione sull’altare e se n’era andato,erano quattro anni che nessuno aveva sue notizie.
E da allora Harry e Hermione vivevano assieme. Con il tempo avevano scoperto di provare qualcosa l’uno per l’altra.
E un anno prima aveva deciso di sposarsi,ma di aspettare a creare una famiglia tutta loro e di questo Harry era grato.
Perché se tornando indietro nel tempo avesse cambiato qualcosa,non avrebbe più visto i suoi figli.
La porta si apri e comparve una giovane donna di 22 anni. Hermione Jane Granger Potter con gli anni era diventata ancora più bella. Tutti i maghi invidiavano Harry.
Hermione non arrivava nemmeno al mento di Harry,il quale si era alzato molto in quegli anni. Dal fisico slanciato,gambe lunghe e sode. Due grandi occhi color dell’oro,circondati da lunghe e folte ciglia marrone chiaro,una nasino dritto,la bocca era rosa e carnosa. I capelli un tempo crespi e arruffati,ora cadevano sulla schiena in perfetti boccoli castano chiaro.
Era diventata un Auror eccezionale.
-Harry è tardi-,disse la giovane avvicinandosi al tavolo da lavoro del marito,-Vieni a letto-,si mise dietro di lui e gli circondo il collo con le braccia
-Tu vai pure a letto. Io ti raggiungo-,Hermione sciolse la presa e si avviò verso la porta,mentre passava accanto a Harry,lui l’afferrò per un braccio e l’avvicinò a se,per poterle dare un bacio.
Hermione si separò da Harry e gli sorrise,-Ti aspetto di sopra!-,usci dallo studio e andò al piano di sopra.
Harry prese la piccola PendTempo,-Lo faccio anche per te Herm!-,poi girò il piccolo anello e una luce dorata lo avvolse,chiuse gli occhi,illuminando anche tutto lo studio e facendo tremare la terra.


Quando Harry riapri gli occhi si trovava nella stanza del Velo,all’Ufficio Misteri.
Non capiva perché era finito li? Sarebbe dovuto apparire a casa dei suoi genitori e non li.
Qualcuno lo afferrò per il collo e lo tirò su di peso,con i piedi che gli penzolavano a mezz’aria. Quella scena lui l’aveva già vissuta al suo quinto anno
-Dammela-,gli ringhio una voce all’orecchio,-Dammi la profezia…-
La Profezia? Ma era al sicuro al Ministero della Magia o forse no?
L’uomo che teneva Harry per la gola,premeva così forte da fargli mancare il fiato. Lacrimando per la mancanza d’aria Harry si guardò attorno nella speranza di capire che cosa stava succedendo:
vide Sirius duellare con un Mangiamorte a tre metri di distanza da lui; Kingsley ne stava affrontando due;Tonks sparava incantesimi contro Bellatrix…
Doveva liberarsi da quella presa ferrea,doveva farlo anche in fretta,puntò la bacchetta al fianco del Mangiamorte e lanciò uno Stupeficium non-verbale.
Il Mangiamorte lasciò la presa dal collo di Harry e lui cadde a terra.
Annaspò in cerca di aria. L’occhio di Moody rotolò verso di lui,girava su se stesso frenetico,si mise a cercare Moody lo trovò poco distante.
Era disteso a terra con la testa sanguinante,e il suo aggressore gli stava per dare il colpo di grazia.
Harry lo riconobbe era Dolohov.
Harry si alzò in piedi e puntò la bacchetta contro Dolohov,-Crucio!-
Il Mangiamorte cadde a terra urlando per il dolore. Harry lanciò altri quattro Cruciatus,in modo da metterlo fuori uso per un po’. Poi corse verso Moody e sussurrò,-Ferula!-
Delle candide bende avvolsero la testa dell’Auror. Solo in quel momento Harry si accorse che nella mano destra teneva una sfera,da cui dentro vorticava una nebbiolina. La Profezia.
E allora capi. Era tornato al suo quinto anno.
Qualcosa era andato storto con la PendTempo.
Un fascio di luce verde sfioro per un pelo Sirius,che si lanciò a terra.
Dall’altra parte della stanza Tonks rotolo a terra e Bellatrix,trionfante,si rilancio nella mischia.
-Harry,prendi la profezia,agguanta Neville e vattene di qui-,gli urlò Sirius,mentre correva verso Bellatrix.
Harry non poteva andarsene sapeva cosa sarebbe successo di li a poco.
Pensò in fretta al da farsi.
Corse verso Neville,-C’è la fai ad alzarti?-
Neville annui,e si tirò in piedi,barcollando un po’,-Bene ora vattene da qui!-,gli disse indicandogli una porta che lo avrebbe portato fuori dalla stanza,-E tu che cosa farai?-
-Devo rimanere ad aiutare. Tu vai,ci vediamo dopo-
Neville stava per ribattere,ma qualcosa nello sguardo dell’amico lo dissuase dall’aprire bocca,diede una pacca sulla spalla a Harry,-Sta attento amico mio!-,poi barcollando si avviò verso l’uscita.
Harry non fece in tempo a far niente che si trovò davanti Lucius Malfoy.
Lui era stato ricattato,come il figlio molto presto,dovevano ubbidire o Narcissa Black Malfoy sarebbe morta.
Per Malfoy Senior non poteva fare molto in quel momento.
-La profezia,dammi la profezia,Potter!-,ringhio Lucius,puntandogli la bacchetta contro,ma Harry fu più veloce,-Impedimenta!-
Malfoy fu colpito in pieno e ribaltato. Harry lo vide cozzare contro la piattaforma sulla quale stavano duellando Sirius e Bellatrix.
Ancora una volta Malfoy punto la bacchetta contro di lui,ma prima che potesse dire qualcosa,Lupin si mise in mezzo
-Harry raduna gli altri e VATTENE!-
Harry scosse la testa e si lanciò dietro i sedili di pietra. Doveva fare quello che non sarebbe successo visto che Neville era uscito.
Prese la Profezia e la ruppe a terra.
Come la volta precedente la sagoma perlacea di Sibilla Cooman con gli occhi enormi si srotolò davanti a lui.
Nessuno si accorse della sagoma della donna,tutti troppo intenti a combattere.
Harry la vide muovere le labbra,ma tutte le urla e gli schianti li attorno gli impedirono di sentire una sola parola.
La sagoma tacque e si dissolse.
Harry si voltò. Albus Silente era comparso sopra di lui,stagliato sulla soglia della Stanza dei Cervelli,la bacchetta levata,il volto pallido e furente.
In quel momento Harry senti l’adrenalina salire a mille. Era giunto il momento.
Se non poteva salvare i suoi genitori,poteva salvare Sirius e cambiare lo stesso il corso della storia.
Silente scese i gradini in fretta,passo accanto a lui.
Era già hai piedi della gradinata,quando i Mangiamorte si accorsero della sua presenza e urlarono un avvertimento.
Alcuni tentarono di scappare su per la gradinata di pietra,ma Silente facendo un movimento ampio con la bacchetta di ributto a terra.
Solo due continuavano a combattere ignari della presenza di Silente.
Harry vide Sirius schivare un fiotto di luce rossa di Bellatrix e deriderla
-Avanti,puoi fare di meglio!-,le grido,la voce echeggiante nella vastissima sala.
Era giunto il momento,Harry usci dal suo nascondiglio e veloce corse verso la pedana e urlò,-Avada Kedavra!-
Il fascio di luce verde corse verso Bellatrix colpendola alla schiena e facendola cadere a terra priva di vita.
Sirius si voltò verso di lui e Harry colse un misto di paura e stupore sul volto sciupato.
Harry aveva ancora la bacchetta levata,il volto era una maschera priva di emozioni,perché quando si segna la fine di qualcuno non mi sogna gioirne,nemmeno se era un nemico.
Un applauso si diffuse per tutta la sala,Harry si voltò e vide Voldemort sulla soglia di una porta,un ghigno sul volto.
-Mi complimento con te,Harry Potter!-,disse con la sua voce serpentina,Harry fece un inchino di scherno,per poi rimettersi in posizione eretta,-Hai ucciso la mia più fedele serva,ma non importa-,disse scendendo gli scalini,il mantello nero logoro si muoveva a ogni suo passo.
Harry si muoveva con lui,arrivarono alla piattaforma dove Sirius era ancora fermo,scioccato per quello che aveva fatto il suo figlioccio,e dove il corpo di Bellatrix era a terra scomposto
-Sirius spostati-,disse Harry mettendosi in mezzo.
Sirius si riscosse dal suo stato di sciock e guardò Harry,scosse la testa,-Sei impazzito?-
-Sirius scendi da qui!-,lo guardò negli occhi,dando le spalle per un minuto a Voldemort,il quale guardava la scena divertito.
Sirius sgranò gli occhi e poi con riluttanza scese dalla piattaforma,Silente si avvicinò con la bacchetta alzata verso Voldemort,-Cosa vuoi fare,Tom?-
-Questi non sono affari tuoi,Silente!-,lo guardò di striscio,poi tornò a portare attenzione al suo vero nemico,Harry Potter e sorrise,almeno doveva essere un sorriso,la sua bocca si piego in una smorfia.
-Cosa vedono i miei occhi-,Voldemort piegò la testa di lato,-Che cosa hai fatto Harry Potter per diventare così potente in poco tempo?-
-Oh Tom io ho fatto molte cose e tanti di queste tu non puoi nemmeno immaginarle,ma ti dico una cosa-,e li sorrise anche lui,-Scoverò Codaliscia e lo ucciderò e dopo sarà il tuo turno Tom Riddle. Vendicherò la morte dei miei genitori,pianterò nel tuo cuore rinsecchito la spada di Godric Gryffindor. È una promessa la mia-
In quel momento nella sala entrarono Caramell e molti Auror
-Oddio…è tornato!-,disse Caramell guardando Voldemort
-Credo che sia ora che io vada-,disse Voldemort verso Harry,che non apri bocca,il mago si Smaterializzo sotto gli occhi di tutti i presenti
-L’ho visto,signor Caramell,giuro che era Lei-Sa-Chi!-,urlò un mago con i capelli raccolti a coda di cavallo e una veste scarlatta,indicando la pedana dove Harry era ancora fermo
-Lo so,Williamson,lo so,l’ho visto anch’io-,balbettò Caramell,che indossava un pigiama scarlatto,sotto il mantello gessato e ansimava
-Cornelius ti conviene far scortare questi Mangiamorte in prigione-,disse Silente riprendendosi anche lui dallo sciock ,-Ora devo riportare i miei studenti a Hogwarts-,Silente fece un gesto verso Harry,che scese dalla piattaforma e si avvicinò a Sirius,gli diede una spintarella e i due presero a camminare
-Sirius…Sirius Black…qui al Ministero della Magia?-
Si voltò verso gli Auror,-Prendetelo!-
Harry si parò davanti a Sirius,-Che qualcuno provi a toccare Sirius e farà la stessa fine di Bellatrix Lastrange-
-Harry calmati-,disse Silente tranquillo,-Cornelius,il signor Black ci ha aiutati questa sera,lui è innocente e possiamo provarlo,ma non ora,lo prendo io in custodia. Come ti ho detto devo riportate a scuola i miei studenti-,disse deciso Silente.


Harry si trovava nell’Ufficio di Silente.
Aveva lasciato in infermeria i suoi amici e Sirius. Poi si era diretto verso l’ufficio assieme al preside.
Ora erano seduti uno di fronte all’altro in silenzio
-I tuoi amici staranno tutti bene-,iniziò Silente,-Ninfadora Tonks dovrà forse passare un po’ di tempo al San Mugo,ma pare che si riprenderà completamente-
Harry rispose con un cenno,non guardava il preside,ma verso la finestra,guardava il parco di Hogwarts che si rischiarava via via che il sole si alzava alto nel cielo
Sapeva che tutti i quadri stavano ascoltando con attenzione la loro conversazione
-Harry sta notte sei stato molto coraggioso. Hai salvato Sirius da morte certa-,prosegui Silente
-Ho agitò d’impulso,non ho pensato come quando Voldemort a giocato con le mie paure facendomi credere che Sirius era in mano sua. Dovevo stare più attento,come molti mi avevano detto,ma non volevo perdere anche Sirius-
-Lo so Harry-
Rimasero in silenzio per un breve attimo,poi Harry si passò una mano sul volto.
-Harry vorrei che tu tornasti dai tuoi zii-
Harry alzò lo sguardo verso di lui,sapeva cosa doveva fare,non lo accettava,ma andava bene,-Si va bene-
Si alzò doveva uscire e raggiungere i suoi amici,doveva vedere come stavano,apri la porta e usci.
 
Continua nel capitolo:


 
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