-AKATSUKI VS. KONOHA- - Capitolo 1° -
La grande Yotsuko Hatake è tornataaaaaaa!!!!!!!!! ^\\ Più in forma che mai con una nuova fic demente sui miei nemici preferiti!!! XD Questo è il seguito della prima storia comica scritta su Alba! Speri riscuota un gran successo! ^\\ Devo ringraziare due mie carissime amiche che mi hanno aiutato a scriverla, a finirla in breve tempo e renderla più divertente! Un enorme grazie a Koyuki e Keiko!! U.\\ (inchino) Arigatoo!! Bene, ho detto tutto. Buona lettura! ^\\
Una mattina come tante Pain si diresse al panificio che lui e la sua Organizzazione avevano aperto qualche mese prima. Arrivò di fronte allo stabile quando gli cadde l’occhio su un edificio situato pochi metri accanto, che recava un’insegna che diceva <PANIFICIO KONOHA>. Il rosso di Alba rimase un po’ interdetto. -E questo quando l’hanno costruito…? Ieri non c’era!!-
TARDA MATTINATA - RIUNIONE DI EMERGENZA -Si può sapere per quale stramaledetto motivo siamo tutti qui a quest’ora!?- -Hidan, non cominciare!- -Oh, certo! A te non dispiace venire qui a lavorare!! Contano solo i soldi nella tua miserabile vita! Io invece ho ben altri valori!! Oggi è il giorno di riposo del grande Jashin!- -Finitela, hai detto la stessa cosa due giorni fa.- li ammonì Itachi. -L’Onnipotente Jashin si è preso due giorni di riposo! Ma che parlo a fare con voi, infedeli!- -Certo, Hidan… casualmente coincidono con i tuoi turni di lavoro!!- disse Kakuzu. -… coincidenze!!- -BASTA!!- li zittì Pain -Non vi ho fatto venire tutti qui per discutere di religione o di soldi!- -… ah no?- disse con non curanza Konan, seduta in disparte a limarsi le unghie. -No. Siamo venuti qui per…- -Impastare il pane?- intervenne Deidara. -… no.- -Annaffiare le piante?- chiese Zetsu. -… no!- -Terapia di gruppo?- intervenne Kisame. -… ma no!!!- -Che dici, stupido pesce! Quella è il venerdì!- rispose Hidan. -Per giocare?- disse Tobi. -No, no e poi no!!!- esplose Pain. -Ora state zitti e ascoltatemi!!!- Itachi si avvicinò al compagno per parlargli a bassa voce -Mi sa che si è scordato di prendere gli psicofarmaci stamattina… Ahio!!-gli arrivò in testa un enorme libro. -Vi ho convocato tutti qui…- si avvicinò all’ampio finestrone del locale -Per questo!!!- scostò con un rapido colpo la tenda rossa. Da lì era visibilissimo il fianco del Panificio Konoha. Tutti accorsero alla finestra esclamando -Oooooh!!!!- -Strano… non mi sono accorto di nulla quando sono arrivato.- disse Itachi pensieroso. -Ovvio… ti mancano due diottrie alla cecità!!- esclamò Kisame. -Non è vero!!!- protestò l’Uchiha voltandosi. Kisame picchiettò l’indice sulla spalla dell’altro -Itachi… io sono di qui.- -……’- -Quando l’hanno costruito?!- domandò Konan esterrefatta. -… questo non me lo so spiegare!- ammise il boss. -Abbiamo dei vicini!!! Tobi farà nuove amicizie!!!- -Tobi non farà proprio nulla!! Sono nostri nemici!!- gridò Deidara. -Capo, hanno deciso di farci guerra!?- -A quanto pare…- Pain si spostò dalla vetrata, attraversò la sala e salì in piedi sul bancone. Tutti lo seguirono con lo sguardo -Ascoltate, compagni. Noi siamo l’Organizzazione Alba! I nemici più spietati di questo mondo!!- -Se lo dice lui…- pensò Deidara lanciando un’occhiata a Tobi, intento a contare le nuvolette sulla tunica. Pain riprese -Non possiamo farci mettere i piedi in testa da un gruppo di ninja smidollati e sorridenti!! Loro si sono messi accanto a noi e ne pagheranno le conseguenze!! Questa è una guerra!!- esultò -Chi è con me!!??- -IO!!!- esclamarono tutti alzando trionfanti un pugno al cielo. -Lotteremo per vincere e vinceremo!!!- una gigantesca onda si infranse alle sue spalle. -SÌÌÌ!!!- esultarono tutti. Zetsu prese Itachi per le spalle e lo voltò nel verso giusto. -SÌÌÌ!!!- esultò Itachi.
IN QUELLO STESSO MOMENTO NELL’EDIFICIO ACCANTO: -Ehi, nonna Tsunade! Mi spiega perché dobbiamo fare questo stupido lavoro e perché proprio qui?!- Sakura diede un pugno in testa a Naruto tramortendolo a terra -Impara a portare rispetto!!!- -Perché il villaggio ha bisogno di soldi!! E questo era l’unico terreno libero!- rispose l’Hokage -E dobbiamo ringraziare Yamato che ha costruito in una sola notte questo edificio senza farci spendere un solo centesimo!- Il suddetto uomo era in disparte, poggiato ad una parete di schiena, con le braccia incrociate al petto -Figuratevi… però io sono un ninja, non un carpentiere!!!- Kakashi gli batté la mano sulla spalla. -Ma perché proprio un panificio…?!- si chiese Naruto. -Preferivi un chiosco di ramen, vero?- disse Sai, come se gli avesse letto nel pensiero. -A dire il vero sì…- -Sei senza speranze, Naruto!- commentò Sakura. -Non so se nessuno l’ha notato… ma accanto abbiamo l’Organizzazione Alba!- fece notare Shikamaru. -Lo so benissimo.- disse seria Tsunade. -Motivo in più per guadagnare!! Non voglio certo farmi superare da quella manica di criminali! Dobbiamo stracciarli sul mercato!!- -Così si parla!!!- esclamò Naruto carico come non mai. Asuma si accese una sigaretta -Per me si è lasciata prendere la mano…- Kakashi e Yamato annuirono. -Bene! E adesso, al lavoro!!- esortò l’Hokage.
I clienti cominciarono ad affluire ai due panifici. Molti si diressero al nuovo stabile, dove sulla soglia Kurenai e Ino invitavano la gente ad entrare. Il Panificio Alba era vuoto…. Itachi era poggiato alla cassa e sonnecchiava, Deidara giocherellava al bancone con l’argilla e ogni tanto se ne usciva dicendo <Boom!> <Puff!> <Kaboom!>, Hidan era in un angolino a recitare il rosario di Jashin, Pain, Zetsu, Kisame e Konan giocavano a Poker e Tobi si mangiava un panino appena sfornato. Kakuzu entrò sbattendo la porta -Non è possibile!!! Ci stanno rubando tutti i clienti!- si lamentò, ma nessuno gli diede retta. -Ehi, svegliatevi!!!! Stiamo perdendo un mucchio di soldi!!- si avvicinò al tavolo allestito per la partita di Poker. -Konan! Vai fuori ad attirare i clienti!!- Di tutta risposta la ragazza si limitò a fissarlo con uno sguardo da trapassare l’anima. -… Come non detto.- -Ssh! Non distrarci!- lo ammonì Zetsu. -Questa è la mano buona, me lo sento!- esclamò Kisame buttando le carte sul tavolo -Full di Jack!- -Aaah! Non ci credo!- Konan abbandonò la partita seguita da Zetsu. -Non ce n’è andata bene una!- disse Zetsu bianco. -Ovvio! Non mi dai mai retta!!- disse Zetsu nero. -Eheheh… ho vinto, boss!- -Mi dispiace per te, Kisame…- Pain posò con un gesto teatrale le cinque carte -Poker d’assi!- -Cooosaaa!!!???- -Ahahahahahh!! Sono il migliore! Pain, Master of the World!!- esultò tutto gasato. -Capo, mi ha sentito! I clienti…- riprese Kakuzu. -Sì, ho sentito. So già cosa fare. Hidan, hai finito di pregare!?- -Un attimo solo!!- urlò il religioso. -Appena hai finito vieni qui che mi servi.- -Bene, mi fa piacere che abbia risolto il problema…- disse Kakuzu, allontanandosi. -Sì… ehi! Torna qui con le mie fish!! Mi hai sentito Kakuzu!?-
-Torni a trovarci!- Sakura porse il sacchetto ad una signora e la salutò cordialmente. -Ehi, ragazzi!! Arriva sempre più gente!!- esclamò Naruto affacciato alla vetrata. -No… come non detto.- -Che succede?- chiese la ragazza. -Bo… si stanno allontanando tutti! Guardate, fuggono!!- -Mmmh… qualcosa non va.- Tsunade si alzò dal suo tavolo e andò da Naruto per valutare la situazione. -Kakashi, va a controllare!- ordinò. -Come vuole…- il jonin chiuse il suo libro e uscì dal panificio. Poco dopo tornò dicendo di seguirlo. Portò Tsunade, Naruto e Sakura su un fianco dell’edificio. -Credo sia per Questo che scappano tutti…- Su tutto il muro era disegnato con il sangue un enorme cerchio con un triangolo all’interno e una scritta <SARETE TUTTI SACRIFICATI AL GRANDE JASHIN!> I ninja rimasero un attimo perplessi ad osservare quello strano simbolo. -È una minaccia…?- chiese ironico Kakashi. -E chi diavolo è Giashin!?- domandò Naruto. La risposta arrivò all’istante, da una delle finestre del panificio accanto. Un tizio dai capelli chiari pettinati indietro con il gel gridò -Si dice Jashin, razza di cretino!!!- -Chi hai chiamato cretino!!??- rispose di tutto tono il biondino. Tsunade osservò la costruzione dei loro nemici con sguardo severo -Allora… volete la guerra!- Il gruppo rientrò e l’Hokage non perse tempo per organizzare una contro mossa. -Rivoglio pulito quel muro, intesi? Naruto va a cercare Shikamaru e Kiba e riverniciatelo!- -Sìsignora!- il genin scattò alla ricerca dei compagni. -Sakura!- -Mi dica!- -… chiama Shino.-
-Complimeti Boss!! Questa è stata un’idea geniale!- commentò Deidara mentre l’ultimo cliente se ne andò soddisfatto con il sacchetto di pane. -Lo so…- ammise lui senza troppa modestia. -Hai fatto un ottimo lavoro, Hidan!- Il religioso, seduto in disparte, fece un cenno di assenso al capo. -Sì… te ne do’ atto. Ci hai fatto guadagnare parecchio.- commentò Kakuzu impegnato a contare i soldi alla cassa. -Mica l’ho fatto per i soldi!!!!- -Comunque non dobbiamo abbassare la guardia, compagni! Quelli di Konoha non tarderanno a contrattacare… ah! Sparisci!!- Pain, infastidito da un insetto lo scacciò via con un gesto della mano. -Ci sono già le zanzare?!- anche Deidara li scacciò. -Aaah! Sono davvero fastidiosi!!! Non riesco a pregare in pace!- il religioso si stava innervosendo. -Ma da dove sono arrivati!?- All’improvviso Tobi e Konan corsero fuori dalla cucina. -Waaaaaaah!!!- ad urlare era Tobi. -E adesso?! Che succede?- domandò Pain. -È scoppiato il finimondo!!- esclamò Tobi rifugiandosi alle spalle di Deidara. -La cucina è piena di insetti che volano da una parte all’altra!- spiegò Konan. -Coosa!?- Kakuzu era esterrefatto. -Aaaah!!! Al fuoco! Al fuoco!- Zetsu uscì di corsa dalla cucina con la testa in fiamme, lasciando dietro di sé una scia di fumo. -Zetsu!!- -Spegnetemi!! Vado a fuoco!!- in preda al panico corse fuori dal panificio. -Che c***o succede!!??- domandò Hidan fuori di sé. Dalla porta semi aperta si intravidero fiammate, lampi luminosi, scintille che volavano e si sentiva un pungente odore di bruciato. Passarono dieci minuti quando si udì un forte tonfo, poi più nulla. Pain, Konan, Kakuzu, Hidan, Deidara e Tobi attendevano trepidanti oltre quella porta, in attesa di un segno che chiarisse le strane vicende. Nessuno osò avvicinarsi o parlare. Proprio quando il silenzio creatosi stava raggiungendo livelli da nevrosi la porta si spalancò, facendo sussultare tutti i presenti. Ne uscì Kisame, con la tunica bruciata, con la mano destra impugnava la fedele Samehada, poggiandola sulla spalla e con la sinistra trascinava per la collottola della tunica Itachi svenuto. L’uomo-pesce scrutò i compagni -La cucina è stata invasa da zanzare e moscerini! Questo imbecille è impazzito e non la finiva di lanciare fiamme ovunque, così l’ho tramortito!- Pain fu colto da un tic all’occhio.
Shino Aburame osservava la scena dal tetto del Panificio Konoha. Da lì vide la pianta umana fuggire terrorizzato avvolto dalle fiamme e vampate dalle finestre della cucina. -È andata meglio del previsto.-
Non si sa bene come, ma l’Akatsuki riuscì a sistemare tutto. Recuperarono Zetsu, che girava spaesato per la foresta con un boccione dell’acqua in testa. (N.B= non chiedetemi dove l’abbia preso, certe domande è meglio che restino senza risposta!) Per precauzione non rianimarono Itachi… meglio non correre rischi. -Questo è troppo! Noi ci siamo limitati ad imbrattare un muro!- sbraitò Pain. -Il mio non è stato un atto vandalico, ma un’espressione della mia fede!- -Sì, sì, certo…- lo snobbò il rosso. -Dobbiamo capire a cosa mirano e chi è l’ideatore di questi piani terroristici!- riprese deciso battendo un pugno sulla mano. -Il bello è che saremmo noi i terroristi…- pensò Kisame. -A questo posso pensare io…- -Che vorresti fare dinamitardo?- chiese Kakuzu. -Posso mandare una spia.- -Uhm…- Pain ci rifletté a fondo, passeggiando avanti e indietro, poi si fermò di fronte a Deidara. -E va bene. Manda quella spia.- Con un sorriso beffardo e compiaciuto il biondo di Alba inserì la in una sacca che portava legata alla vita -Ah, no! Questa è la farina…- cambiò sacca -ma…?! Non c’è nulla!! È vuota!!- -Non hai più argilla!?- chiese Konan. -Avevo appena fatto la scorta!- all’improvviso si bloccò, fissando un punto indefinito davanti a sé -Dov’è Tobi?- Tutti si sporsero sul bancone e videro il ragazzo mascherato intento a fare costruzioni con l’argilla, come se fosse pongo. -… che diamine stai facendo cretino!!??!!- al limite della sopportazione il bombarolo diede un forte pugno in testa al compagno. -Ahia! Mi hai fatto male Deidara-sempai!!- -Non siamo qui per giocare! Questa è una guerra!! Se ti vuoi divertire va fuori!!- Mogio mogio il ninja si alzò ed uscì dal panificio mugugnando -Nessuno capisce Tobi…- Deidara sospirò -Procediamo.-
Tobi, deluso e annoiato, passeggiò intorno all’edificio, perso nei suoi pensieri… quali non si sa… quando fu attratto da alcune voci. -Che seccatura!- -Ma perché dobbiamo farlo proprio noi questo lavoro!?- -E io che ne so! Di sicuro non sto qui da solo!- -Zitti voi tre… e lavorate.- disse Kakashi, poggiato alla parete intento a leggere. Kiba gli lanciò un’occhiataccia -C’è pure la guardia carceraria…- -Ti ho sentito!!- -Iiih!- si rimise al lavoro. Dopo cinque secondi di silenzio… -Che seccatura!- Naruto e Kiba guardarono male Shikamaru. Ai tre ragazzi era stato affidato il compito di ripulire il fianco del panificio, ovviamente lavoravano contro voglia. -Io mi assento un attimo, voi non vi fermate.- il ninja-copia ripose il libro e si allontanò. -……- sbuffò -Che seccatura!- -DILLO UN’ALTRA VOLTA E TI VERNICIAMO COME IL MURO!!!!- sbraitarono Naruto e Kiba agitando i pennelli. -Ehi, Kakashi se n’è proprio andato?! Non è una trappola, vero?- domandò Shikamaru affacciandosi sulla strada. -Sì, è proprio sparito.- appurò Kiba. Nara e Inuzuka si scambiarono uno sguardo di complicità, posarono i pennelli nei secchi di vernice e salutarono Naruto -Ci vediamo!!- -Ehi!! Dove andate?! Tornate qui!!- sbraitò il biondo. -Non ci penso nemmeno!- esclamò Kiba. -Infami!! Non mi lasciate a lavorare da solo!!- Ma i due chunin erano già lontani. -Uffa…- Naruto si voltò, sentendosi osservato, e lì dietro vide Tobi che si avvicinò timidamente. -…… ciao!-
La spia di Deidara si era già introdotta nel panificio nemico e camminando sulle pareti, senza farsi vedere, osservava e trasmetteva ad un piccolo computer tutto ciò che accadeva. Il piccolo ragnetto di argilla, grande quanto un pollice, aveva montata sulla testa una micro telecamera, acquistata da Kakuzu a buon mercato. Il gruppo di Alba era riunito tutto intorno a Deidara, che davanti ad un monitor seguiva i movimenti della sua creatura. -Davvero interessante…- commentò Hidan. -Né, che figata!- esclamò tutto fiero il dinamitardo -Con questa possiamo carpire ogni segreto del nemico!- -Te lo concedo, Deidara, questa è proprio un’idea geniale!!- si complimentò Pain -Ti meriti una promozione!- -EVVAI!!!- esultò, alzando le braccia al cielo. -Sì, ma ora concentrati!- -Sì, boss….- -Al bancone c’è la ragazza dai capelli rosa, il tizio strano e vestito di verde e un altro ragazzo pallido dai capelli scuri.- commentò Kisame osservando le immagini. -Cerca la cassa! La cassa!!- incitò Kakuzu con trepidazione. -Va bene, va bene. Prima si è intravista la donna bionda entrare in quella stanza…- -È di sicuro Tsunade, l’Hokage del villaggio. Seguila!- ordinò il capo. -Agli ordini!!- Deidara indirizzò il ragno d’argilla alla porta che dava su una stanzetta privata nel panificio. Per loro fortuna Tsunade non l’aveva chiusa bene e la creaturina riuscì ad entrare con facilità. Una volta dentro si appostò su una parete ad osservare la donna seduta ad un tavolo, intenta a contare i guadagni. <Magnifico… stiamo andando alla grande! Con quest’attività sistemo il bilancio del villaggio e batteremo anche quegli idioti con le nuvolette!!> A tutti scese un’enorme goccia sulla testa. -Io l’ho sempre detto che queste uniformi sono ridicole…- criticò Kisame. -Ormai non posso cambiarle, la gente ci conosce così.- disse Pain. -Sembriamo dei buffoni…- aggiunse Deidara. Kakuzu non prestò ascolto alle parole di Tsunade, né ai commenti dei compagni. Era tutto concentrato ad osservare il video. -Quella donna è minuziosissima nel conteggio! Ha diviso monete da banconote e ora sistema tutto in base al valore!- -È LA VERSIONE FEMMINILE DI KAKUZU!!!!- gridò Hidan esterrefatto. -Va bene, basta così. Qui non c’è altro da vedere. Deidara, va nei magazzini, magari scopriamo qualcosa di interessante.- -Ricevuto!- Il ragnetto uscì dalla stanza, tornando a muovere le sue zampette sul pavimento, svoltando a destra, verso il magazzino. Yamato ne stava uscendo proprio in quel momento e abbassando lo sguardo vide qualcosa muoversi a terra. -Nh…?- lo seguì un istante con lo sguardo, poi alzò un piede e lo schiacciò. Come se nulla fosse, riprese a camminare. *PCHIC!* -NOOOOOOOO!!!!!!!!!- gridarono all’unisono. -Non ci credo!!!- -La mia creatura! La mia bellissima opera d’arte!!- Deidara era in lacrime -Piccolo Kaito, nooo!!!!!- Zetsu lo osservava perplesso -Gli aveva pure dato un nome…- -Imbecille. Non ci si affeziona mai agli animali… solo alle piante!- aggiunse Zetsu nero saccente.
Dieci minuti dopo Kakashi tornò al posto di lavoro, ma non trovò né Kiba, né Shikamaru. A verniciare la parete laterale c’era solo Naruto. -…. E gli altri?- Il genin alzò le spalle, continuando a verniciare -Andati.- Kakashi stette in silenzio un attimo -Non dire nulla a Tsunade.- In quel momento Tobi arrivò correndo, sventolando un nuovo barattolo di vernice -Naruto!! Naruto!! Tobi ha preso questo!- -Bravo!! Così finiremo prima!!- disse tutto contento rivolgendo un sorriso al suo nuovo amico. Il ninja-copia osservò il membro di Alba, chiedendosi cosa fosse successo in quei dieci minuti. -Che ci fa lui qui?- domandò, infine, al quanto perplesso. Tobi lo vide -Aiuto Naruto! È rimasto solo a lavorare e Tobi da una mano, perché è un bravo ragazzo!- esclamò orgoglioso, battendo un pugno sul torace. -…….- Kakashi girò sui tacchi e tornò indietro. I due si guardarono perplessi alzando le spalle, poi ripresero a verniciare.
Kakashi bussò due colpi alla porta dell’ “ufficio” dell’Hokage ed entrò -Signorina Tsunade…- -Cosa c’è, Kakashi?- -C’è un piccolo problema…-
-Missione fallita…- disse Konan -Non siamo riusciti a scoprire nulla.- Deidara era in un angolino, consolato da Zetsu. -Dannazione! Dobbiamo pensare a qual cos’altro.- Pain rifletteva camminando avanti e indietro. -Yaaawn…- finalmente Itachi si svegliò stiracchiandosi per bene. -Ah, sei sveglio…- disse Kisame. -Che mi sono perso?- In breve lo squalo fece un resoconto degli ultimi avvenimenti al compagno. Itachi si voltò verso Deidara -Ha avuto un crollo psicologico.- -Eh già…- La porta si spalancò all’improvviso e Tobi volò nel salone scivolando di faccia sul pavimento, finendo proprio ai piedi di Pain. -… ma cosa?!- il boss alzò lo sguardo e all’ingresso vide Tsunade con le braccia incrociate al petto e sguardo fiero. -Tsunade… è un piacere rivederti.- -Presumo che quello sia vostro!- disse lei, alludendo a Tobi. -Sì.- -Che intuito, l’hai capito dalla tunica?- la schernì Hidan con un ghigno beffardo. Lei si voltò verso il religioso squadrandolo male -No, dallo scarso quoziente intellettivo!!- -… questo è un colpo basso!- commentò Itachi a bassa voce. -Non voglio più vedere nessuno di voi intorno al mio territorio, sono stata chiara!?!- -Lo stesso vale per voi.- -Contaci.- l’Hokage squadrò ogni membro di Alba, poi uscì dall’edificio. Tutti rimasero in silenzio per qualche secondo. -… quella donna fa paura.- commentò Kisame. -Sssì….-
Tsunade tornò al Panificio Konoha, sentendosi un po’ più sollevata per aver chiarito direttamente la situazione. Naruto, Shikamaru e Kiba erano seduti a terra, uno accanto all’altro, massaggiandosi la testa dolorante. -Aaah!!- -Ci ha fatto male, lo sa?!- protestò Kiba. -Imparate a non eseguire i miei ordini.- li rimproverò Kakashi. -Uff…- sbuffò Shikamaru -Certo che è terribile come maestro.- -Io vi avevo avvertiti!- disse Naruto -Ma se io ho lavorato perché ha colpito anche me??- Il jonin lo guardò torvo -E me lo chiedi!?- -Tutto a posto, Kakashi?- -Certo, Hokage, hanno imparato la lezione. Vero ragazzi?- concluse sorridendo. -Sì, sì…- -Abbiamo capito…- -… con questo qui al comando c’è il dominio del terrore!- pensò Kiba. -Voglio schiacciare quelli di Alba una volta per tutte!!- esordì Tsunade serrando un pugno. Naruto scattò in piedi -Ci penso io!!- -Ma se sei diventato amico di uno di loro!!- lo riprese la donna. -Uffa….- La Sannin rifletté un attimo chiudendo gli occhi -mmmh….- li riaprì di scatto mostrando un sorriso vittorioso -Ho trovato!!-
*SBAM!* -Ahio!!- si lamentò Tobi in lacrime. -È quello che ti meriti!! E ringrazia il boss che mi ha sequestrato l’argilla!!- Il ragazzo si volse verso il rosso -Grazie!- -Pestalo.- sentenziò freddo Pain. -Agli ordini!!- ghignò Deidara più che felice di sfogare la sua ira. -Noooooooo!!!!!- Itachi scosse la testa -Che testa vuota. Non solo ha socializzato con il nemico, ma addirittura con la forza portante e non ne ha approfittato!!- -È un idiota.- concordò Kisame. -Ehi capo!! Potremmo sfruttare l’amicizia di Tobi per impadronirci della forza portante!! E poi lì ci sono un sacco di ninja con una taglia formidabile! Assaltiamo il Panificio Konoha!!- propose tutto gasato Kakuzu. -Pensi sempre ai soldi tu!!- -Zitto religioso da strapazzo!! Allora, che ne dici capo??- -Non è una cattiva idea… ma credo sia troppo tardi per attuarla…- il rosso volse lo sguardo a Tobi, che giaceva svenuto al suolo. -Oh…- -Però dobbiamo pensare ad un contrattacco!!!- gridò all’improvviso Pain battendo un pugno sul palmo. -Da quando ha questi scatti?!-
Sai se ne stava seduto sull’altro ciglio della strada, con il pennello tinto di inchiostro in una mano e una pergamena bianca sulle ginocchia. Osservava assorto il Panificio Alba -Che devo fare? La signorina Tsunade vuole sistemare definitivamente Alba…- dopo un attimo iniziò a disegnare -Forse va bene…-
Il terreno sotto i piedi dei terroristi cominciò a tremare e macerie si staccarono dal soffitto. -Che succede?- -Pain, crolla tutto!!- -Moriremoooooo!!- -Tutti fuori, presto!!- incitò il boss. Una volta usciti tutti: -Che diavolo succede??- chiese esterrefatto Kisame vedendo enormi massi precipitare sulla costruzione. -È la punizione del grande Jashin!!!- -Ma sta zitto!!- Kakuzu gli diede un pugno in testa. Non c’era più nulla da fare: il Panificio Alba era distrutto, seppellito sotto le macerie. -………NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!- urlò Pain gettandosi in ginocchio e prendendosi i capelli tra le mani. -I SOLDI!!!!!- Kakuzu si inginocchiò accanto al capo. Hidan si unì ai due, ma non si mise a gridare: posò la falce davanti a sé e cinse le mani in preghiera sussurrando -Oh potente Jashin! Punisci questi infedeli peccatori materiali e risparmia il tuo devoto servitore!!!- Zetsu e Konan lo guardarono male. -Nooo!!! Il nostro Panificio!!!- gridò Itachi. Kisame lo voltò nel verso giusto -Era lì!!- -… Nooo!!!!- -Mettiti un paio di occhiali!!- -Panificio ditrutto…- -Proprio così, Tobi e la mia argilla è ancora là sotto.- il dinamitardo scrollò le spalle -Katsu!!- Le macerie implosero generando un gran polverone -Fooooorte!!!- esclamò Tobi osservando estasiato l’esplosione -Ancora! Ancora! Ancora!--disse divertito. -Non infierite!!- Pain era in lacrime. Incuriositi dal trambusto i ninja di Konoha accorsero in strada. -Cos’è stato?!- Sai li raggiunse -Salve!- sorrise alzando un braccio. -Hai fatto tu questo casino?- chiese Naruto. -Sì. L’Hokage voleva una soluzione definitiva.- -Ma è completamente distrutto! Non hai vie di mezzo!??!- Tsunade osservò ciò che rimaneva del Panificio Alba e un piccolo sorrido si vittoria le si dipinse in volto -Ahahah!! Ottimo lavoro Sai!!- -È proprio senza cuore…- commentò Yamato. -Siete stati voi?! Bastardi!- disse con rabbia Kisame. -Dovevamo immaginarlo!Adesso per pareggiare i conti ci prendiamo Naruto!!- esclamò Itachi indicando davanti a sé. -Ehi stordito… io sono qui!- fece notare il ragazzo, mezzo metro più a sinistra. Senza dire nulla Pain si asciugò le lacrime, si alzò e pacatamente superò i ninja di Konoha. -Nh…? Dove va?- chiese Zetsu. Konan scrollò le spalle -Bo…- Il rosso si mise di fronte al panificio nemico e, posizionando la mano davanti, disse -Shinra Tensei!!!- Il Panificio Konoha venne raso al suolo. -……………- Sul volto di Pain apparse un ghigno che a poco a poco esplose in una sonora risata -AHAHAHAH!!! VENDETTA DOLCE VENDETTA!!!!- -Ma fa sempre così?- domandò Naruto. Tobi assentì con la testa -Delle volte è anche peggio.- Tsunade era senza parole -Sei proprio un bambino…- Sakura si guardò attorno -Ma… dov’è finito il Capitano Yamato?- Sai indicò alle sue spalle. Yamato era inginocchiato accanto a Hidan e Kakuzu, demoralizzato -Nooo… il lavoro di una notte!!- -…’ è sparito anche il maestro Kakashi…- Tutto compiaciuto Pain tornò dal suo gruppo -Vendetta è stata fatta! Possiamo andare!- si guardò intorno -Dove sono Itachi e Kisame?-
Lì vicino, Itachi e Kisame sfogliavano interessati un romanzo -Woooooh….- -Allora… facciamo un accordo di pace?- propose Kakashi sorridente.
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Ahahah!!! è sempre questo il mio intento!!!! XD Questa fic è un successone!!!
Oddio, il ragno di Deidi- chan!!
Sono troppo presa dalle risate per fare un commento decente ù.ù
Brava Maga!!
Continua continua continua u_u