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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: Tokio Hotel
Titolo Fanfic: TOGETHER FOREVER END EVER
Genere: Sentimentale, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: kiarath galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/01/2010 14:18:45 (ultimo inserimento: 08/11/10)

tutto torna alla normalità dopo la mia partenza. fino a quando Kaulitz mi chiama e...ragazze nuw fiction, il continuo di my story,spero vi piaccia!
 
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CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -

Ah, dopo una giornata stressante come questa, penso proprio che, oltre a due ore di skate che mi sono fatta e una bella doccia, ci voglia una bella dormita. Mi distendo sul mio nuovo letto, nella mia nuova camera della mia nuova casa. Da quando ho iniziato l'università, da più o meno due anni penso, sono andata a vivere verso il centro insieme a Fra, che da quando Elisa sta in tour con David mi è stata sempre vicino. Rimanere in quella casa, in quella stanza mi faceva troppo male, anche se i primi tempi sembrava non causarmi niente, poi col tempo si è trasformato. Con Bill, Tom ed Elisa ci sentiamo quasi ogni due, tre ore, se non anche di meno. Sono stata accanto a Tom quando suo fratello si è operato alle corde vocali d'urgenza e vicino ad Elisa ogni volta che litigava con Bill perché non trovavano mai un po' di tempo per loro. Ma adesso che hanno preso una pausa per incidere il nuovo disco le acque si sono calmate. Non sono riuscita ad andarli a trovare per via degli esami di chimica, però, in compenso, mia sorella è diventata la loro “più grande fan”, così si definisce lei! Bha...no comment.
-scansafatiche...svegliati!
-no mamma altri cinque minuti- mi giro dall'altra parte e mi copro fin sopra la testa con la coperta
-mamma ci chiamerai qualcun altro. Sono troppo giovane per esserti madre.
-mmmm...che è successo?
-niente tesoro, c'è un certo Tom che ti aspetta al telefono.
-ah...si Tom...-in un primo momento non mi rendo conto-TOM?
-si...dai sbrigati. Ringraziami che ti ho portato il telefono.-sorride e scuote la testa porgendomi il telefono
-grazie tesoro-metto la cornetta all'orecchio -Pronto?
-KIARAAAAAAAAA!!
-brutto deficiente perché stai urlando? E poi Bill? Perché hai detto di essere TOM?
-bho...non lo so...comunque scusa.
-niente. Che succede lì?
-mah...niente mi andava di sentire la tua vocetta antipatica strillarmi contro!
-no a parte i scherzi...che succede?
-mah...niente, davvero volevo solo sentirti. Ci manchi tanto!
-Bill...ci siamo sentiti nemmeno due ore fa!
-....lo so!
-Bill...tu non mi convinci! Hai litigato con Ely?
-no
-con tuo fratello allora?
-bhe, diciamo che più che litigato abbiamo discusso
-e su che cosa? Bill che ti avevo detto prima di partire
-che non mi dovevo far mettere i piedi in testa e credimi, lo sto facendo. Però volevo solo un consiglio da mio fratello se farmi i dread lock o meno. E lui si è incazzato perché dice che poi saremmo tornati uguali e cose del genere allora prima di andarmene gli ho detto che io me li sarei fatti con o senza il suo permesso, e che non voleva sembrare me, poteva cambiare lui!
Sorrido. Ma la inizierà mai, quel Kaulitz deficiente a pensare un po' agli altri?-Bill respira!-dall'altra parte sento un sospiro-ok..molto bene Bill. Allora sai com'è fatto tuo fratello, sai che prima o poi starà male perché non ti parla e ti verrà a cercare per chiarire
-si ma....ora
-niente ma, è come quando avete “discusso” per chi aveva deciso di mettere l'acqua all'esibizione agli EMA...ti ricordi?
-si...hai ragione
-Bill va a parlare a tuo fratello. Trovate una cosa che va bene a tutti e due.
-ok...corro
-Bill attento a non cadere...
-ah ah...era una battuta!
-no...
-ok allora ciao- scuoto la testa
-Bill...la mattina niente yogurt acido
-ah ah ah...no davvero...ci manchi, specialmente ad Elisa!
-anche voi! Vi voglio bene!
-anche noi...tanto. Ci sentiamo allora!
-si...ciao!-Francesca è rimasta tutto il tempo attaccata allo stipite della porta. Mi guarda e sorride, ma cos'è? Sta mattina ho i pupazzetti in faccia?
-Ti manca eh?
-chi?
-lo sai chi! E di certo non Elisa, perché quello è scontato!
-bhe, sinceramente si. E anche tanto. Pensavo che quando lui se ne sarebbe andato, sarei riuscita a tornare quella di prima. Ma non gli ho detto che mi ha cambiato la vita- non gli ho detto neanche quanto fosse importante per me, quanto quel semplice bacio abbia fatto riaffiorare in me tutte quelle sensazioni che è riuscito a farmi sentire lui in una volta sola. Quante cosa gli avrei voluto dire che, per un motivo un per un altro, non sono riuscita a dirgli.
-e perché sei ancora qui?
-perché...-il mio telefono squilla. TOM. Dovevo immaginarmelo che prima o poi mi avrebbe chiamato
-pronto?
-piccola...-voce da post-discussione
-ciao!-e io voce da perfetta io-non-so-niente
-ho litigato con Bill-lui subito al punto-gli ho detto una cazzata, quando sapeva che anche io volevo cambiarmi i rasta. Glielo avevo detto, ma quando, ieri mi è venuto a dire che li voleva lui, l'ho attaccato.
-Kaulitz...cosa vuoi che ti dica?
-che devo andare a parlarci?
-no aspetta-al di la della cornetta sento qualcuno che bussa-vai ad aprire Kaulitz. E prima che lo faccia lui, abbraccialo e chiedigli scusa.
-Grazie piccola. Mi manchi.-neanche il tempo di dire “a” che già mi ha attaccato! Bravo Kaulitz! Rimango li, a fissare quel piccolo aggeggio fra le mie mani. Così piccolo, ma che riesce a farti sentire con persone anche dall'altra parte del mondo.
-allora giornata libera, che facciamo?-alzo il viso e guardo quella ragazza che ho imparato ad apprezzare veramente
-io pensavo di andare un po' a casa con mia sorella, poi, se vuoi, usciamo io e te andiamo un po' in centro, magari a piazza Navona, o addirittura ai Fori Imperiali
-ok, ci sto. Almeno così faccio una scappata da mamma anche io, che ho saputo che ti tortura ogni volta al telefono per sapere perché non vado da lei.
-bhe...e questa non è la vera me. E ti dico solo che con tua madre sono molto paziente.
-bhe allora-alza le mani in difesa. La guardo con chissà quale sguardo che scoppia a ridere, la guardo male e le tiro un cuscino addosso.

Questa è una giornata tipo in questi due anni senza di lei. Tutti i santi giorni così. La mia vita è diventata tanto monotona da non ricordarmi più tutte le cazzate che abbiamo fatto insieme, fino a questo momento.
-Kiarè ma poi Bill ha cambiato i capelli?
-da quanto mi raccontano si. E a quanto pare anche l'altro Kaulitz, che mia sorella con grande dispiacere mi ha detto che se li è tinti!
-mamma mia, strani sti tipi!
-mai quanto me!
-questo era sottinteso! Come te non c'è nessuno!
-lo devo pija come un complimento?
-pijalo come te pare!-sorrido. Passiamo per via del Corso, stiamo andando un po' a Villa Borghese, e poi a casa. Passiamo vicino a un gruppetto di “EMI”, come li chiamo sempre al telefono con Eli.
emo1-lo sai che o sentito che il chitarrista dei Tokio Hotel ha menato a una fan?
emo2-no, ma che davero?
emo1-davero si! C'è quelli che de musica se ne intendono po che niente, se mettono pure a da i pugni alle fan. Mah dove andremo a finire.- cosa? Tom? no..lui non lo farebbe mai! Ma guarda te ste ragazze che non sanno di che parlare che si inventano sta cazzate.
Dopo esser tornate a casa, mia madre ci ha invitate a casa per cena. Neanche apro la porta di casa che mi sorella mi viene in contro urlando-CORRI...CORRI...VA A CHIAMA TOM!! CORRI....-io sono rimasta a bocca aperta. Che cos'è tutta questa enfasi?-DAIIII...MA CHE ASPETTI. È DI VITALE IMPORTANZAA! UFFI....TI SBRIGHIIII....KIARAAA!
-okok...ma adesso calmati. MAAAAAA SIAMO A CASA!
-si ok siete a casa, MA PER FAVORE CHIAMALO!!
-prima mi spieghi che è successo e te stai un po' calma!
-hhh-si lancia sul divano con tutta la sua “delicatezza”-allora, al tg tedesco
-da quant'è che sai il tedesco?
-dettagli...comunque hanno detto che Tom ha picchiato una sua fan perché gli ha spento la sigaretta sul finestrino della sua macchina
-il solito esagerato. No comment...e tu vorresti che io lo chiami perché devo farmi dire se la sua macchina sta bene?
-NO...lo vedi che non capisci niente. Allora in pratica queste erano in tre, e so tipo stalker
-stolker?
-si, persone che perseguitano altre perché troppo ossessionate dalla loro presenza. Comunque, queste dementi hanno inviato lettere minatorie alla famiglia di Bill e Tom, specialmente a Simone.
-COSA?- ma come si può? Oddio! Tom sarà stato anche troppo emotivo, però insomma, arrivare alla famiglia! no.
-ecco lo vedi! Sbrigati chiamalo! A meno che non lo faccia lui!-neanche l'avesse detto che il telefono ha iniziato a vibrare nella tasca dei jeans
-pronto?
-piccola dimmi che sei in casa
-sono a casa dai miei. Tom ma che cazzo succede?
-succede che stiamo rimandando l'incisione del cd per colpa di 3 puttane!
-Tom state bene?
-noi si. Ma ho paura a lasciarti lontana.-cosa? Ok qui stiamo delirando.
-Kaulitz cosa vuoi che mi succeda?
-ma tu non guardi mai la tv?-divento un po' rossa, certo che la vedevo, solo musica, però la vedevo.-vabbè, non ti preoccupare, penso che tua sorella ti abbia già riferito tutto
-si
-allora fai come ti dico, poi faremo parlare qualcuno con i tuoi. Non chiedermi niente e fai tutto quello che ti dico. Fallo per me!
-Tom...ok, ma dimmi che succede
-voglio che tu venga qua con noi. Non mi fido a lasciarti a Roma senza guardie del corpo o senza di me.
-altra alternativa?
-vuoi quattro armadi attorno a te in giro per la città?
-ok no...ma...-il mio cuore stava saltando dalla gioia.
-niente ma. Tu stai dai tuoi, fino a che io non ti chiamo il giorno prima di partire. Prepara le valige. Farò parlare David con i tuoi genitori. Voglio che tu e Chantalle stiate vicino a me!
-io e chi?-e mo questa chi è?
-tu e Chantalle. È la ragazza del momento. Non ti preoccupare. Ho messo la testa apposto. Ma non ti preoccupare di lei. Piccola fai come ti ho detto. Non mi far preoccupare inutilmente.
-Tom, ok. Ma dimmi che state tutti bene. Tu, Bill, Eli, Simone e Gordon?
-non ti preoccupare, stiamo tutti bene, con qualche acciacco io, ma per il resto tutti segregati in casa. Noi a Berlino e loro a casa nostra-sospiro. Almeno stanno tutti bene.
-va bene. Allora ci sentiamo presto
-si....stammi bene piccola. Ti voglio bene!
-anche io...ciao.-attacco. E ora? Che cazzo faccio.-ragazze, io vado un attimo...in camera, mi sono ricordata che dovevo prendere una cosa-mi alzo dal divano. Vado verso la mia vecchia camera. Apro la porta. I muri tutti colorati tranne uno, la chitarra con il piccolo amplificatore ancora come lo avevo messo io, la chitarra acustica nel suo fodero. Il letto disfatto, Silvia deve esserci venuta a dormire qualche volta. Mi guardo allo specchio. Non sono poi cambiata tanto, i capelli sono più scalati, sono più alta, più grande. Ma senza di te.
Penso a quello che mi ha detto Tom, e un sorriso nasce sulle mie labbra: sono in pericolo e avrò bisogno di una scorta. Ahah...questa è davvero bella. Certo una buona occasione per tornare tutti insieme. Mi siedo sul letto davanti allo specchio. Prendo la chitarra dal fodero e inizio a suonare la melodia che Tom suonava quella sera che si era tagliato, me l'aveva insegnata con la sua chitarra. Una ciocca di capelli mi cade sulla faccia, smetto per un attimo di suonare e mi raccolgo i capelli in una coda alta. Mi guardo per qualche istante. Le nostre iniziali sono impresse sulla mia pelle da ormai due anni. Io glielo avevo detto che avrei fatto qualsiasi cosa per non dimenticarmi di loro. Di lui. Di noi. Riprendo a suonare, talmente concentrata che non sento mia madre entrare e piangere.
Alzo il viso-mamma...che...che succede?-ok lo ammetto, sono diventata più sentimentale, e questo non va bene!
-tesoro...-”corre” verso il letto e mi abbraccia-mi ha chiamato David
-ah...quindi tu sai che...
-si lo so. Io non voglio che tu parta, però se ne vale della tua felicità e della tua incolumità farei qualsiasi cosa
-mamma...io...io, davvero, non so che dire.
-meglio...abbracciami piccola mia.
-mamma...-ok pensiamo ancora che io abbia 5 anni-va bene. Grazie.
-KIARAAA!! AL TELEFONO PER TE!
-ECCOMI...STO ARRIVANDO-mi stacco da mia madre e vado in salone-oh..ma che succede oggi? Tu che me cercano?
-eh...Kiarè tutti te cercano!
-fottiti Fra!
-KIARA?
-si scusa mamma!-alzo la cornetta-pronti?
-partenza e via!!
-LUCA....
-ciao...allora come te butta?
-oddio a me bene. Ma dove sei?
-sono appena tornato da Milano. Che bello essere di nuovo a casa!
-te lo credo! Voi matte Roma co' Milano? Penso popo de no! Spero solo che tu non te sie masso a parla milanese!
-ma che te sei fumata? La prossima cambia spacciatore! Io nun me metterò mai a parla minlanese.
-okok...te credo. Comunque...che volevi?
-oh...mamma mia, tu magni troppo yogurt acido. Comunque pensavo de uscì un po' sta sera! Tanto si sto a casa me bevo na birra da sola, invece se annamo in qualche pub po' esse che stamo in compagnia. Caso mai, porta pure Fra e tu sorella se vole venì. Tanto, come dico sempre: più semo e mejo stamo.
-ok...allora famo per le 9.30-10 all'Alien?
-bho...vabbè famo come dici te. Allora se vedemo dopo. Che dici jelo dico pure a Danilo, che a quanto me ha detto l'hanno trasferito a Pratica de Mare. Quanto so stronzi, ce servono piloti a Fiumicino e li mandano a Latina! Che merda! Vabbè...allora Kiarè se vedemo dopo. Ciao
-ciao matto. E non te scallà per sta cosa. Vedo se il mio babbo riesce a fa qualcosa!-attacco.
-chi era?-Fra si avvicina con sguardo indagatore
-STA SERA SI ESCE....
-ma che davero?-annuisco-NOOOO...dobbiamo andare a casa. ORA. Devo prepararmi.
-Fra...relax take it easy...ti prepari qui.
 
Continua nel capitolo:


 
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