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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Saiyuki
Titolo Fanfic: BLOODY CRYSTAL
Genere: Romantico, Azione, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Lemon
Autore: kappamak galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/01/2010 19:41:00

Una ragazza, un cristallo, i Saiyuki boys... I giusti ingredienti per la mia prima fic^^
 
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INCONTRI
- Capitolo 1° -

Più tardi May Lee vide sbucare da sotto una piccola coperta un draghetto bianco, il cui nome era Hakuryou. (Puccioo!^^ NdMe)Era capace di trasformarsi in una pratica jeep ogni volta che il gruppo doveva spostarsi, ed era il fedele animaletto di Hakkai.
La ragazza si sedette sui sedili posteriori, fra Goku e Gojyo, mentre Sanzo si accomodò sul sedile davanti, accanto ad Hakkai che invece avrebbe guidato.
- Senti, ti dispiace se per abbreviazione ti chiamiamo May? - domandò Goku. - Ehm... certo, perché no, il mio soprannome è un po' meno serio. - - Soprannome? - - Meglio che non te lo dica, ridereste tutti. - - Io non riderò! - - Sicuro? - - Sì! -
- Va bene... siccome sono brava nel maneggiare le armi e a combattere, grazie all'addestramento del mio maestro, tutti mi soprannominano... Kunai. -
Seguì un attimo di silenzio. Fu Gojyo a riprendere il discorso: - Ma il kunai è un'arma da taglio, se non sbaglio... - - Già, non è molto femminile...(^^"NdMe) - - Beh, se sei così brava allora un giorno di questi voglio provare a battermi con te! - esclamò il ragazzino dagli occhi dorati con un enorme sorriso. ( E' dolcissimo^^NdMe)
Lei rimase sorpresa: era davvero un tipetto pieno di energie. Indicò ad Hakkai la strada da percorrere, ma ormai era già buio, e May Lee non riusciva a tenere gli occhi aperti: non dormiva da due notti a causa di incubi ricorrenti dovuti alla paura di essere inseguita. ( E avevo due occhiaie fino a terraXD NdMe Piantala.... NdS)
Le cadeva la testa, e le palpebre si facevano più pesanti. Si svegliava ad ogni sobbalzo della jeep, ma ormai era quasi semi svenuta.
Goku le chiese se stava bene. - Non preoccuparti, è solo che devo recuperare del sonno arretrato... Non è niente, davvero... - ma nel dirlo rischiò di cadere in avanti.
Sentì un braccio cingerle le spalle: Gojyo l'aveva presa al volo. - Riposati, altrimenti non avrai abbastanza energie quando arriveremo al tuo villaggio. -
Lei non se lo fece ripetere: posò la testa sulla sua spalla e si addormentò quasi subito, giusto il tempo di sentire Goku dare per l'ennesima volta del pervertito all'amico, visto che tutte le ragazze cadevano ai suoi piedi. (Ed è vero U_UNdGj Macché, non dategli retta-__-” NdG Smettetela NdS Calmatevi, andiamo...ô^NdH)
(A-ehmU.U NdMe)
Il mattino seguente la nostra amica si risvegliò tra le braccia di un Gojyo che ronfava beatamente con la testa appoggiata sulla sua. ( Eh, sì, anche mentre dorme ci prova U.U NdMe Non è veroç_ç NdGj) Per niente imbarazzata, cominciò a chiamarlo e a tirargli una ciocca di capelli per svegliarlo. ( I suoi splendidi capelli^^ NdMe Grazie^^ NdGj)
Alla fine, aprì gli occhi e, stiracchiandosi, diede il buongiorno a tutti.
- Sai Gojyo, sei un ottimo cuscino, non dormivo così bene da un sacco di tempo! - - Grazie del complimento, ma... Hakkai, sai dove siamo? - - Credo che tu debba chiederlo alla nostra amica, Gojyo. - Lei si sporse da un lato della jeep per guardare la strada: - Al prossimo incrocio, gira a destra. E' la strada che utilizzano i venditori per entrare in città durante i giorni di mercato, ed è molto pratica per mezzi anche più grandi di una jeep. Le altre sono stradine e vicoli, difficili da percorrere. -
Lo scenario che si presentò loro davanti poco dopo era desolante: le case erano state bruciate completamente, qua e là per la strada si vedevano chiazze di sangue rappreso che neanche la pioggia era riuscita a cancellare.
Scesero dalla jeep. Alcuni carretti erano stati rovesciati, in un angolo della strada, e la frutta e la verdura che trasportavano era stata lasciata a marcire sul terreno. Il silenzio era una cappa opprimente.
- E dire che questo era un luogo talmente pieno di vita... - Il tono della ragazza era carico di malinconia.
Vide un uomo a terra, in mezzo ad alcuni bidoni dell'immondizia rovesciati. Con sorpresa, constatò che respirava ancora. - Ragazzi, presto! C'è un ferito qui! -
Hakkai lo medicò immediatamente con i suoi poteri curativi, e dopo qualche minuto l'uomo riprese conoscenza. - Do... dove sono? - Il suo sguardo si posò su May Lee. - Tu... che ci fai qui? Pensavamo tutti che fossi morta o scappata... - - Ero fuggita, ma sono tornata con i rinforzi. Dove sono gli abitanti? -
L'uomo si mise seduto prima di parlare: - I demoni li tengono tutti prigionieri in cima alla collina a nord... Io sono riuscito a fuggire, ma mi hanno scoperto e hanno cercato di ricatturarmi. Sono rimasto ferito, ma sono comunque riuscito a tornare in città. -
La ragazza aveva paura a fare la seguente domanda, ma non aveva scelta: - E... Il maestro Kura Chen? - - Ha combattuto finché ha potuto, ma poi lo hanno catturato... E' ancora vivo, ma lo hanno torturato per fargli confessare dove ti eri nascosta. -
L'uomo si alzò in piedi, accigliato. - Sapevamo che eri una fonte di disgrazie, come tutti quelli della tua famiglia, ma il maestro non ci ha dato retta e ti ha voluto tenere in casa come figlia. Vedremo se ora si renderà conto di quale grosso sbaglio ha fatto. - e se ne andò verso una delle poche case ancora in piedi.
May Lee era scossa: il suo adorato maestro torturato da quei demoni... Le importava poco degli insulti di quell'uomo, c'era abituata. Non poteva aspettare oltre: cominciò a correre nella direzione che le era stata indicata, in modo talmente rapido che Sanzo e compagni non riuscirono a fermarla.
In mezzo alla vegetazione della collina, il gruppo arrancava a fatica tra cespugli e rovi, e la ragazza era sempre avanti almeno di due metri.
- May! Aspetta! - Goku la chiamava, ma lei faceva finta di non sentirlo. ( Che corsa che abbiamo fatto, eh May? NdG Già U.U NdMe )
Gli alberi pian piano si diradarono. Davanti al gruppo, un campo era stato montato alla bell'e meglio con numerose tende e vari fuochi da campo erano accesi qua e là.
I demoni li sentirono arrivare; qualcuno di loro si alzò in piedi con in mano delle spade. May Lee cercò di fare un'espressione da dura, ma dentro di sé tremava come una foglia.
- Bene bene, guardate chi è tornato! - Un demone grande e grosso e alto almeno un metro e novanta si fece largo fra gli altri: evidentemente era lui a comandare.
La ragazza cercò di parlare con tono fermo: - Dove si trovano gli abitanti del villaggio? Parla! -
Il demone indicò con un cenno della testa un recinto alle sue spalle, dove le persone da loro catturate stavano rannicchiate tra loro, chi seduto chi in piedi, ma con lo stesso sguardo terrorizzato e sgomento.
- Ci sono tutti, per ora non ne abbiamo ucciso nessuno. Per ora. E guarda un po' chi c'è qui? - Con un gesto della mano ordinò ad uno dei suoi di farsi avanti. Il soldato teneva per le braccia un uomo di circa sessant'anni, i corti capelli grigi sporchi di sangue secco. Questi alzò debolmente la testa, mostrando il volto coperto di graffi e lividi. I suoi occhi azzurri, di solito luminosi, erano velati dalla sofferenza. Nonostante avesse ancora il fisico di un guerriero, in quel momento sembrava un anziano come tanti.
May Lee si sentì morire: vedere il suo maestro in quello stato la angosciava come non mai.
- Possiamo trattare – disse il capo – tu ti consegni a noi senza fiatare e lasceremo tutti liberi. -
Lei rifletté: - Perché cercate proprio me? Che vi ho fatto? -
Il demone e tutti i suoi soldati risero divertiti. - Il tuo maestro non te l'ha detto? Beh, vorrà dire che lo farà adesso. - Prese violentemente il vecchio maestro per i capelli e lo sollevò in piedi. - Forza, maestro Chen, dì alla tua adorata figlioletta adottiva la verità. -
L'uomo emise un rantolo, poi cominciò a parlare, con evidente fatica: - May....May.... Tu..... sei unica.... te l'ho sempre detto..... Anche per il sangue.... Che ti scorre nelle vene.... - - Che intendete dire? Maestro.... - - In te.... scorre il sangue di tre diverse razze..... - - Cosa? - - Sangue demoniaco.... Sangue umano...... e...... - Un colpo di tosse lo fermò di colpo. Poi riprese il discorso facendo ancora più fatica. - E...... Angelico..... -
Improvvisamente il mondo si scosse: May Lee si sentì sul punto di svenire, i ragazzi avevano la stessa identica faccia stupita, gli abitanti del villaggio nel recinto si strinsero ancora di più tra loro e i demoni cominciarono a ridere sguaiatamente.
Dopo qualche minuto, il capo ordinò ai suoi di fare silenzio.
- Mia cara, tu sei un misto di tutte e tre le razze: sei un po' umana, un po' demone e un po' angelo. Per questo ti vogliamo; si dice che il sangue di un angelo renda invulnerabili, addirittura immortali. -
Una risata senza allegria percorse l'aria. Era Sanzo. - E voi credete a queste scemenze? -
I demoni lo fissarono con malignità.
Lei ritrovò la voce:- Maestro dimmi: chi era l'angelo?- - Tua.... madre.. non te l'ho mai detto..... ti chiedo perdono..... -
Il capo ripeté l'offerta alla giovane.
Lei era indecisa: non voleva che al suo maestro venisse fatto del male, come pure agli altri abitanti del suo villaggio, ma non era così sciocca da gettare la sua vita al vento.
- Tic tac, tic tac.... il tempo sta per scadere, ragazzina..... - Il tono schernente del demone non faceva che aumentare la confusione della giovane.
Uno sparo echeggiò nell'aria, e il soldato subito accanto al capo svanì. May si girò di scatto: il colpo era partito dalla shorejiyu del monaco.
- Il prossimo colpo sarà diretto a te. - Sanzo puntò di nuovo l'arma, stavolta sul capo dei demoni.
Ma questi ordinò ai suoi di attaccare.
May Lee si trovò proprio nel mezzo dello scontro, e solo il tempestivo intervento di Hakkai e Gojyo la salvò. - Va, pensa al tuo maestro! - le urlò quest'ultimo.
Insieme a Goku, la ragazza cercò di rintracciare il capo dei demoni. Lo vide allontanarsi trascinando violentemente per gli abiti il suo maestro. Corse in mezzo ai soldati, menando fendenti con la sua spada corta a destra e a manca a quelli che cercavano di fermarla. Goku le dette una mano colpendo con il suo bastone nyoibo i demoni in arrivo dietro di loro.
Ma vedendosi messo con le spalle al muro, il capo dei demoni puntò un pugnale alla gola del vecchio maestro. May si arrestò di botto. Il demone rise malignamente: - Questa è la tua ultima occasione: o la tua vita o quella del tuo maestro! -
Né lei né Goku mossero un muscolo. - Lascialo, vigliacco! - gli urlò May Lee.
Ma con grande sorpresa di tutti e tre i presenti, il maestro emise una lieve risata strozzata: - Non avrai.... la vita.... della mia piccola May Lee.... - e sorridendo alla sua figlioccia, si spinse con le sue ultime forze volontariamente il pugnale contro, tagliandosi la gola. - Eliminalo.... piccola.... Forza..... Sii forte.... - Le sue ultime parole sconvolsero la ragazza, che non poté fare altro che guardare gli occhi azzurro cielo del suo maestro velarsi e poi chiudersi per sempre.
Con un grugnito di disprezzo, il demone gettò il corpo ormai privo di vita dell'anziano maestro a terra: - Vecchio insulso, gettare così la sua vita per una mocciosa. Che idiota! -
A quel punto in May Lee scattò qualcosa: prima che il demone potesse accorgersene, lei gli si era avventata contro, colpendolo con la sua spada e dividendolo in due.
Quello svanì senza neanche fiatare. Goku rimase stupito della rapidità con cui la ragazza aveva annientato il nemico, e anche con quanta furia. Poi la vide cadere in ginocchio, sentendola singhiozzare.
Gli altri, nel frattempo, avevano eliminato tutti i soldati. Hakkai e Gojyo si affrettarono a liberare gli abitanti del villaggio, Sanzo invece andò dagli altri due.
May stava piangendo disperata sul corpo del suo adorato maestro, mentre Goku cercava di calmarla.
- Ha sacrificato..... la sua vita..... per me....... -
Goku non sapeva che dirle per consolarla. Ma a questo proposito intervenne Sanzo, che posandole una mano sulla spalla, tentò di farla smettere: - Ascolta: se non fosse per lui, saresti morta. C'è un motivo per cui tu sei ancora qui e lui no. - - Io.... non so se.....- - Tu eri importante per lui, non solo perché ti vedeva come una figlia, ma anche perché nelle tue vene scorre sangue angelico. Doveva proteggerti ad ogni costo. E l'ha fatto. - - P-perché dici così? Che c'entra il fatto di essere.... - - Sangue demoniaco, umano e angelico riuniti in una singola persona: è una cosa rara già di per sé. Fatto ancora più raro, però, è che un ibrido tra tutte e tre le razze sia sopravvissuto alla nascita. - -Intendi dire.... che ci sono stati altri come me? - - Che però sono nati morti o sono deceduti poco dopo. Il sangue demoniaco e quello angelico si annientano a vicenda, causando la morte del bambino con queste caratteristiche. Ma tu sei fortunata: infatti sei più avanti di una generazione, da ciò che ci hai raccontato. E quindi è per questo che sei viva. - - Io non sapevo che mia madre fosse un angelo. Non sapevo neanche che il mio maestro ne fosse a conoscenza.... - - Vedila così: sei scampata alla morte due volte. E' un miracolo che i demoni non ti abbiano trovata prima, o non avremmo potuto aiutarti. -
Lei rivolse uno sguardo sconsolato al suo maestro. - Sanzo.... - - Sì? - - Quando seppelliremo il mio maestro.... diresti una preghiera per lui? Te lo chiedo per favore... -

 
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