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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: ...BUONA NOTTE JACK...
Genere: Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: -shippo96- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 14/01/2010 10:06:01

..la disperazione di una ragazza...la porta alla depressione..e...
 
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DOLORE..
- Capitolo 1° -

Pensieri difficili, dolorosi, che cadono su di me fragili come lacrime dai miei occhi, che mi riscaldano le guance e mi gonfiano gli occhi. Ero davanti alla finestra della camera, mentre pioveva in me un sole tiepido nasceva e io lo fissavo più che potevo. Ricordavo perfettamente il giorno prima di questo che stava per nascere. Il cuore mi faceva male.
Tirai le tende per non vedere il mio viso triste, riflesso in quel vetro che era così lucido, così bello per me. Da bambina mi piaceva un sacco affacciarmi da quella finestra e vedere intorno a me la natura o semplicemente la neve che cadeva. Ora era tutta morta la felicità nel vedere quello che mi stava attorno. Ora che è morta la semplicità che avevo in me, sono dura, fredda molto fredda e non riesco a parlare, nemmeno con chi mi sta attorno tutti i giorni e che conosco meglio delle mie tasche.
Mi scoppia la testa, troppi i pensieri che la invadono, troppo brutti, troppe cose viste dai miei occhi. Troppo tutto quello che mi circonda.
Mi giro dando le spalle alle tende che bloccano la vista di cose semplici, di cose di cui ancora ieri mi meravigliavo.
Mi butto sul letto mentre le mie esili gambe tremano e affondo la testa nel cuscino morbido che profuma di ammorbidente, di uno di quelli molto buoni che mamma prende sempre. Respiro, un ultimo respiro, dopo di esso chiudo gli occhi pesanti.
Sentii le urla di mamma invadermi dentro, quell’urlo disperato di una madre che non riesce ancora a crederci, che non riesce a spiegarsi perché sia successo e grida. Pensando di liberarsi dal peso che porta dentro, ma non lo toglie, non cambia niente. La situazione rimane tale e quale e tu li ancora incredulo, con gli occhi sbarrati che aspetti che ti dicano <<è uno scherzo>> e invece no, è tutta verità, MALEDETTA verità. Non riuscivo proprio a dormire, avevo solo un'unica immagine nel viso e le grida uscivano disperate dalla mia mente, ancora fragile e incredula per quello che era successo. Mi alzo dal letto, non ce la faccio più a sopportare quello che ho dentro e grido anche io, grido fortissimo anche se la sveglia segna le 2 di notte, e dopo un po’ il mio urlo diventa sempre più silenzioso e il viso si cosparge di lacrime e i miei occhi ormai rossi, si gonfiano. Nessuno in casa mi può chiedere perché urlo, nessuno in casa può fermarmi, ormai mamma la casalinga perfetta, quella che ti sta sempre vicino, la persona che ami di più in assoluto quella con cui stai talmente bene che ti sembra una sorella, ormai non è più in casa, è già seduta vicino a quella piccola e immobile pietra che costituisce la tomba di mio fratello Jack. Ora lui sta bene, noi siamo addolorati e non ci crediamo perché per noi era quotidiano, era importante averlo in casa. Dopo la morte di mio padre era rimasto lui l’uomo di casa…il solo uomo di casa! Era un bel ragazzo, occhi verdi di quel verde che da speranza e da forza! Era abbastanza alto, aveva i capelli lisci, castani con qualche riflesso rossiccio. A me piaceva un sacco giocare con i suoi capelli, mi piaceva tanto farci i ricci con le dita.
Aveva un viso dolce, candido e puro. Un nasino troppo bello, a patata e io tutte le volte che mi andava, ci mettevo sopra un ditino, e lui rideva. Quello che di lui mi manca di più è il suo sorriso ma anche i suoi abbracci che mi trasmettevano un affetto fraterno che nessuno mi aveva mai dato. Jack era magro, ma anche se era esile, mi piaceva un sacco abbracciare il suo giro vita o anche solo guardarlo. Esile ma sempre attivo, saltava da una parte all’altra di casa, con lui c’era sempre un’armonia e una serenità meravigliosa. Io e lui eravamo molto uniti, non solo perché era mio fratello, ma anche in fatto di amici, lui frequentava la mia compagnia sebbene avesse 18 anni e io solo 15. Sisi lui era quello che mi capiva, quello che mi sosteneva e che teneva a me in un modo unico, lui si preoccupava tanto per me come anche io per lui. Il suo hobby preferito era suonare la chitarra, suonava divinamente e io lo stimavo un casino sia perché anche io adoravo suonare ma anche perché le sue melodie mi commuovevano, mi trasmettevano delle emozioni nuove e io li che fissavo i suoi occhi mentre lui suonava e sorrideva e quando dai miei occhi grandi e verdi cadevano delle lacrime di commozione lui si fermava e poi mi stringeva a se. Mi toglieva con il pollice della mano destra le lacrime e mi baciava la guancia dicendomi “Dai, è solo una melodia, mia…ihih lo so che ti piacciono tanto, però dai non ne facciamo un dramma. Ti voglio bene Jady, tantissimo te ne voglio!!!” e a quel punto io sorridevo di nuovo.
Ora non posso far altro che ricordare, ricordare tutto di lui per sino le sue battute stranissime che mi piacevano comunque e ridevo perché era troppo buffo, cambiava voce quando le diceva. Ieri…
Ieri bruttissimo giorno, giorno della sua morte silenziosa, in un’estate di felicità. 15 Agosto, non dimenticherò mai quel giorno!! Mai e poi mai.
Ricorderò tutto di lui da quando lo vidi alzarsi a quando lo vidi morire.
Erano le 10 di mattino e come sempre lui si era svegliato. Aveva rifatto il suo letto, aveva fatto colazione insieme a me e poi avevamo fatto un giro per negozi e mi aveva preso una maglietta nera con scritto “I love you” dicendomi che era perché mi voleva bene. La scritta risaltava sul nero della maglietta perché era bianca. Non dimenticherò mai il suo sorriso quando mi vide fare una strana faccia perché non capivo che significava quel pensiero. Ieri lui era così protettivo, così boh…non riesco nemmeno a darci un aggettivo, era come se sapesse che dovesse morire.
Corro in camera sua, non riesco a non fissare il suo letto vuoto, non riesco a non fissare i suoi poster, non riesco a dimenticarlo…!!!!
Tutti i miei amici dicevano che eravamo una coppia perfetta se non fossimo stati fratelli. Ovviamente io credevo in quello che mi dicevano, perché sembravo innamorata di lui, o forse lo ero sul serio, non ci ho mai pensato…che strano, forse ecco perché mi aveva regalato quella maglietta. Forse, non so, e non saprò mai se lui mi amava o se io lo amavo, non l’avrò più davanti ai miei occhi che hanno visto parecchie cose..pensavo di vedere altre cose belle pensavo di vedere ancora per lungo tempo il suo viso invadermi le giornate. Lo vedrò ancora si, ma non materialmente ed è bruttissimo questo. Apro la porta della camera del MIO Jack e fisso la foto di me e lui in pizzeria al mio compleanno e lui mi bacia la guancia. Fisso tutto quello che sta attorno e vedo anche un foglietto, un piccolo foglietto e la mia mano lo prende. Leggo quello che c’è scritto e piango in silenzio e cado per terra perché le gambe sono fragili e non riescono a tenermi su. No, non ci posso credere…
Nel biglietto ci sono scritte solo queste parole “Ti Amo Jady…<3”, mio fratello dunque mi amava. Mio fratello, si proprio lui… wow!! Solo queste parole risuonano nella stanza e si spengono, si infrangono sui muri e muoiono.


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
kaori96 - Voto: 14/01/10 17:19
Stupenda. Lui l'amava davvero *O* che bello! *Me saltella contenta*
I miei complimenti.
Kisu, Kaori^_^
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