- Capitolo 1° -
Libertà. Uguaglianza. Fraternità.
Queste sono le parole che echeggiano per tutta la Francia, le parole che infiammano l’animo del popolo, dei miei soldati, del mio André.
Sono parole che preoccupano la nobiltà ma che lasciano indifferenti i sovrani.
Queste sono le parole che porteranno presto ad una rivolta, o peggio ad una rivoluzione.
Me l’ha detto Alain una volta “il popolo farà la rivoluzione”.
Non credevo fossimo a questo punto, ma guardandomi intorno, guardando i parigini, guardando i francesi: mi devo ricredere.
Questa rivoluzione ci sarà e sarà, la battaglia decisiva per la libertà, per l’uguaglianza e la fraternità. So che è una battaglia giusta, lo credo fermamente.
Per tutti queste parole simboleggiano la speranza in un futuro migliore.
Ma per me cosa significano?
Speranza.
Sono nobile di nascita ma ho sempre odiato i nobili, i privilegi, ho sempre odiato quello che ho a discapito della miseria altrui. La Francia sta crollando.
Non voglio. Non ho mai sopportato questo.. ecco perché speranza.
Speranza che la mia adorata Francia si possa riprendere, perché questo è l’unico modo.
Speranza perché credo fermamente che queste parole siano la speranza per un futuro migliore.
Speranza anche per me, per André; perché le condizioni sociali non permettono l’amore tra un nobile e un servo, ma io sono innamorata di André.
Non ho mai trovato il coraggio per dirglielo, forse questa rivoluzione, queste parole mi faranno trovare il coraggio di dirlo. Lo spero.
Spero di poter vivere la mia vita con l’uomo che amo, in un futuro migliore.
Speranza.
Queste parole però mi danno dolore.
Dolore perché so che la mia famiglia soffrirà.
Mio padre è un acceso sostenitore della nobiltà, non ha capito che i tempi cambiano.
Ma so che combatterà per i nobili. Lui ha sempre creduto nella nobiltà a differenza mia.
Dolore perché se deciderò di seguire i miei ideali, perderò per sempre mio padre. Non voglio, lo amo per quello che mi ha dato, magari non affetto, ma la possibilità di una vita diversa e libera.
Dolore per la mia regina, per colei che ho protetto per vent’anni. Colei che è stata mia amica.
Questa rivoluzione le farà del male. La Francia non la vuole più ed io soffro.
Soffro perché so che la mia regina non è come la descrivono. E' diventata regina che era ancora un bambina, non poteva capire i bisogni di questo paese.
Ma ha sbagliato, e l'aver affamato un paese è uno sbaglio che pagherà caro.
Dolore anche per i miei soldati perchè so che loro vorrebbero combattere con il popolo, ma una stupida uniforme lo impedise a loro.
Credo lascieranno l'uniforme, non li biasimo, so che hanno ragione.
Dolore per André perchè lo so, lui soffre per me; come ha sofferto per me una vita.
Sa che sono ad un bivio e che questa scelta pe me sarà dolorosa.
Ecco come parole di speranza diventano dolore e sofferenza.
Paura.
È strano a dirsi, ma queste parole mi fanno paura.
Io Oscar François de Jarjayes, forse per la prima volta ho davvero paura.
La paura mi attanaglia le viscere, ma è una paura che mi risulta legittima, almeno credo.
Temo per il futuro di questo stato. Ho sempre amato la mia Francia, ho paura che questa rivoluzione potrà farle più male che bene.
Temo che queste parole possano risultare solo parole al vento, gettate lì da qualcuno che voglia comandare.
Temo perchè so che questa rivoluzione sarà dura e sanguinosa.
Ho paura di perdere le persone che amo, mio padre, mia madre, le mie sorelle, la mia cara Nanny, la mia piccola Rosalie e Bernard, la mia regina.
Temo per i miei soldati, non voglio perderli perchè a loro mi sono affezionata, perchè con loro sono cresciuta.
Ma ho paura soprattutto per il mio André, il mio compagno, amico, attendente, confidente ed ora il mio amore, so che questa rivoluzione può fargli del male, ed io ho paura di perderlo.
E infine temo per me. Perchè voglio riuscire a dire i miei sentimenti ad André, prima che la rivoluzione mi inghiottisca e mi porti con se, so che è probabile che accada, per questo ho paura di non trovare il tempo.
Dopo il dolore ecco che arriva la paura a trasformare la speranza.
Coraggio.
Queste sono parole di coraggio. Perché significa che non tutto è perduto, che c’è chi combatte.
Coraggio perché senza il coraggio non si arriva da nessuna parte.
Coraggio perché, queste parole, questa rivoluzione, mi ha dato il coraggio di aprire gli occhi.
Ora vedo cose che non ho mai voluto vedere, che ho sempre temuto: la povertà, l’astio per i nobili, l’odio per i reali. Tutte cose che sono presenti da moltissimo tempo, ma che mi rifiutavo di vedere, che i nobili nonostante tutto continuano a non vedere.
Il coraggio di accettare me stessa, accettare che sono donna e che in questo non c’è nulla di male.
Il coraggio che mi ha portato a scoprire ed accettare i miei sentimenti di André.
Ma il coraggio più grande è quello di ogni singola persona, di ogni singolo cittadino che vuole salvare la Francia, e per questo è pronto a dare la vita.
Coraggio.
Dopo paura e dolore, la speranza porta al coraggio.
Infine giustizia.
Giustizia perché so che queste parole sono le più giuste.
Giustizia per il popolo, che di giustizia non ne ha mai avuta, nemmeno quando erano assolutamente innocenti, nemmeno quando le loro motivazioni erano delle più nobili.
Giustizia per i nobili, perchè molti di loro meritano di essere giustiziati, di essere trattati come loro hanno sempre trattato gli altri.
La giustizia per un gesto infimo, un duca che uccide un bambino perchè ha rubato per fame.
Giustizia per i miei soldati, che vivono di stenti, e la loro fatica non è ricambiata.
I miei soldati che rinunciano al loro rancio, alle coperte ,allo stipendio per dare soldi ai loro cari.
I miei uomini, che non temono di affrontare il plotone di esecuzione, pur di non far morire di fame i loro cari.
Giustizia per la mia piccola Rosalie, che ha sofferto tanto, forse troppo ma che nonostante tutto ha sempre trovato il coraggio di guardare avanti ed ha mantenuto il suo animo puro e candido.
Giustizia per Bernard, perchè lui combatteva per ideali giusti, rubava ai ricchi per dare ai poveri.
Quando nessuno aveva il coraggio di farlo, quando era troppo pericoloso mettersi contro la famiglia reale e la nobiltà.
Per la mia cara e dolce Nanny, che ha lavorato tutta la vita e continua a farlo. Sempre con il sorriso sulle labbra, sempre pronta a tutto per me e per Andrè.
Giustizia per André, l'uomo più importante di una vita. Colui che ha dovuto sopportare, i miei ordini, le offese sia mie che dei nobili, angherie e prepotenze; ma che nonostante tutto continua restarmi accanto, ad amarmi. Anche se questo gli è quasi costato la vita.
Il mio André merita giustizia, merita di vivere in un mondo migliore, merita più di quanto io potrò mai dargli, anche se con tutto il mio amore.
Giustizia anche per me? Non lo so.. Forse si.. perchè meriterei le pene dell'inferno per quello che ho fatto ad André, al popolo e a tutte le persone che ho fatto soffrire con la mia indifferenza e il mio essere cieca.
Ma credo di meritare giustizia anche perchè, voglio la felicità che non ho mai avuto, inizialmente per colpa di mio padre.. ma il responsabile non è lui ma queste stupide convenzioni sociali, per quella cosa assurda chiamata rango.
Poi, si, qua sono sicura di meritare giustizia: prima che sia tardi devo rimediare ai miei errori.
Quelli fatti con mio padre,con la mia regina, con Nanny, con il popolo, con i miei soldati e Rosalie.
Ma gli errori più importanti sono quelli fatti con me stessa e André, perché e sempre stato lui che l'ha pagata per tutto.
Perchè lui è quello che maggiormente merita Giustizia.
Ecco a cosa portano in realtà queste tre parole: alla giustizia.
Ed è quello che maggiormente significano per me. Giustizia.
Perchè la cosa più importante non è la speranza, il dolore, la paura o il coraggio, ma la giustizia.
Perchè è questo che merita la Francia.
Libertà.
Uguaglianza.
Fraternità.
Tre parole che rappresentano la Giustizia.
Ho deciso, mi batterò fino alla morte per vedere finalmente applicate queste 3 parole.
Perchè io amo la giustizia.
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