VIVERE, DI NUOVO.
- Capitolo 1° -
felicitazioni, signori! questa volta sarò breve! xD
usare un pizzico di surrealtà mi serve per non creare cose banali senza ragione... Nel senso che così sono banali, e a ragione! E poi... Lasciare libero spago all'immaginazione aiuterà i vostri stanchi cervelli a non dover seguire le mie indicazioni, ma a scivolare un po' lungo le lievi direttive delle vaghe descrizioni, pedinare gli indizi, riempire le conche lasciate dalle parole...
Vaghezza all'arrembaggio u.u
19/02/2008
«Piangi» Disse.
Lei alzò lo sguardo.
Lo vide, biondo, il fisico asciutto e gli occhi bui, profondi. Come…
Lei si fece cadere la frangetta castana sugli occhi, con un movimento sciolto e lacrimoso.
«No, non piango» Mormorò, la voce rotta.
Lui si mosse. Da quello che lei poteva vedere, indossava una giacca rossa bordeaux in pelle aperta su di una maglietta in pelle nera che lasciava nudo il basso ventre; un cinturone dalla fibbia d’argento tratteneva i pantaloni a vita molto bassa, neri, ancora in pelle.
Lei fissò le sue mani giovani e lisce infilarsi nelle tasche della giacca. Fece un verso con la gola, come un ghigno.
«Va bene. Vieni con me?» Chiese. Lo vide muovere le mani nelle tasche.
Faceva freddo.
Lei rimase stupita. Strinse le mani sulla gonna di lana, ma non alzò lo sguardo.
«Sei un maniaco?», chiese, ma non lo pensava. Quel ragazzino era anche più giovane di lei.
Lui ridacchiò, di nuovo. Sapeva che lei non lo pensava.
«Credi che se lo fossi ti direi di sì?»
Allora lei alzò lo sguardo, finalmente. Lui sorrideva, le labbra sottili e umide. Forse dimostrava minore età di quanta ne avesse in realtà…
Lei si alzò, le pieghe della gonna in lana rossa scivolarono sulle sue cosce sottili.
«E dove mi porterai?» Chiese lei tremando.
Quell’uomo le ricordava intensamente Qualcuno e non riusciva ancora a togliersi dalla testa questa dannata idea.
Il sorriso di lui si affievolì.
«Ti fideresti di me… Vuol dire che hai già capito» Commentò. Anche la voce era molto adulta rispetto al fisico, oltre che i suoi comportamenti.
Lei strizzò gli occhi.
«No, non mi fido affatto. Ma… Si, io ho capito».
Lui la guardò per un attimo. Poi si voltò e camminò, facendole segno di seguirlo.
Lei rimase ancora un poco immobile, spaventata, forse. Allora seguì la sua scia fendendo il freddo gelido e la nebbia sottile dell’inverno di Washington.
[zanzanzanzaaaaaaan! o.o]
[reila avrà pure capito... ma noi??? o_o]
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waribashi
waribashi - Voto:
ç_____ç
Metti in moto i tuoi gloriosi emisfari cerebrali, nee san!
<__< sbrigati!
Non so... fai incontrare Reila con Near. Fai incontrare Near con Reila. Fai incontrare Light con Near... ehm, no, questo non si può fare... ehm... Fai incontrare Light con Misa. Asp, questo succede sempre... ehm... fai incontrare Woopy Goldberg con Itachi!
...
Ahn, vedi? E' meglio se ci pensi da sola. Che la forza sia con te, sorella! *___*
erisu
waribashi - Voto:
achi - Voto:
baci tvb
waribashi - Voto: