IL SOTTILE CONFINE FRA SOGNO E REALTà
- Capitolo 1° -
Cannella, panna, cioccolata, uova, miele, uva passa e tanto altro necessario a cucinare dolci erano all'ordine del giorno per Hinata Hyuga mentre consultava in silenzio il suo ricettario nell'accingersi a preparare il consueto, oramai da dieci anni, dolce di Natale della foglia, così battezzato dalla persona a cui lei voleva molto bene.
La preparazione ed il tempo richiesto per la sua ultimazione erano molti e richiedevano molta fatica anche per una come lei che cucinava da quando aveva sette anni.
Prese il mestolo ed iniziò a mescolare le uova e lo zucchero per preparare una leggera e dolce pasta che poi avrebbe costituito l'interno della torta assieme ad un lieve strato a vortici di cioccolato.
-Hinata, mi dici dove posso trovare il latte?- chiese all'improvviso una voce proveniente dall'altro lato della cucina che la nascondeva alla donna: Sakura Haruno, Sannin di Konoha, non sapeva cucinare bene quanto Hinata ma odiava in tutte le sue più lievi e profonde sfumature il fatto di doversi sentire inutile e di fare il peso mentre la sua amica sgobbava.
-Sul terzo scaffale del frigorifero- rispose lei gentilmente mentre la rosa spariva nuovamente verso il lato della cucina che la nascondeva dallo sguardo della padrona di casa.
Hinata fissò l'orologio e notò che erano già le 20:30
-Accidenti, è già così tardi! Gli ospiti arriveranno a momenti e Naruto non è ancora tornato- disse la donna
-Se per questo non è solo tuo marito ad essere tornato: il mio starà perdendo tempo, come al solito, con il tuo a litigare- ribatté Sakura con un certo tono che andava dall'esasperato al furibondo. Hinata sorrise preoccupata e si riconcentrò sulla preparazione del dolce subito dopo aver dato un'occhiata al forno con il suo prezioso contenuto: lo splendido tacchino dorato che le era costato sacrificio per due giorni abbondanti e l'aiuto di Rin.
Riprese a mescolare l'impasto dopo aver aggiunto della polvere di cioccolato mentre con una pentola sul fornello ne preparava di liquido.
Si mise a canticchiare: adorava il Natale, quell'atmosfera così positiva le trasmetteva allegria da tutti i pori facendo diventare meri e lontanissimi i Natali ai tempi di quando il suo amore, il suo adorato ed amato Naruto era un mukenin: tutte le lacrime, la nostalgia, la voglia di vederlo: odiava quel periodo di sofferenza e tristezza, ora apprezzava il tempo natalizio ora come non mai: lui e i loro bambini erano il regalo migliore di Natale che ogni anno apprezzava sempre di più.
-Mamma, Mamma! Quando arriva Babbo Natale?- disse all'improvviso una vocina che la distolse dai pensieri.
Una bambina dai lunghi capelli corvini a codini si avvicinò a lei correndo. Hinata smise di cucinare e la prese in braccio mentre osservava gli splendidi occhi azzurri che l'avevano fatta innamorare.
-Tesoro, è ancora troppo presto perché Babbo Natale arrivi- rispose Hinata alla piccola
-Uffa.. ma io voglio i regali adesso- ribatté lei gonfiando le gote mentre Hinata sorrise dolcemente posandola a terra.
-Dai fai la brava, Hinagiku e va a giocare con Itachi, non vorrai mica lasciarlo tutto solo- esortò la donna accarezzandole la testa. Hinagiku arrossì al solo sentire il nome del terzo genito di Sasuke e Sakura Uchiha e distorse gli occhi verso l'addobbato salotto dove Hiashi e Jiraya, il figlio primo genito di Naruto e Hinata, giocavano a carte.
-Ecco, ogni volta che provo a giocare con Itachi-kun, nonno e Jiraya ci tengono lontano- rispose lei con un rossore acceso sulle gote e con un certo tono seccato nella voce.
Hinata sorrise divertita mentre diede un'occhiata al salotto con il byakugan: Hiashi e Jiraya giocavano a carte mentre Kitame, secondo genito di Sasuke e Sakura, ed Itachi giocavano ai videogames.
Hinata sbuffò e si rivolse alla figlia;
-Vuoi rimanere qui a guardare come preparo la torta preferita di papà?- chiese lei mentre prendeva in braccio la bimba e la sedeva sulla sedia vicino a lei
-Si mamma- rispose lei sorridente mentre osservava la madre in procinto di versare l'impasto nella forma -Sei bravissima, mammina- si complimentò lei con un filino di invidia ma molta ammirazione.
-Grazie tesoro, chissà se un giorno non sarai tu a preparare la torta a Itachi- ribatté lei con malizia facendo arrossire la figliola che tanto gli somigliava.
-M..ma cosa dici, mamma- rispose lei arrossendo confusa
-Tale madre, tale figlia, eh?- commentò Sakura divertita mentre usciva dall'angolo della cucina con una serie ti involtini di pollo appena sfornati che richiamarono Kitame che irruppe nella cucina con la foga tipica della madre.
-Che profumino!!- urlò il tredicenne con la bava in bocca prima di ricevere uno degli sguardi severi della madre
-Kitame, ti pare questo il modo di comportarti in casa degli altri?- lo rimproverò Sakura mentre Kitanesbuffò seccato
-Dai Sakura, non farla tanto tragica- lo difese Hinata
-Grazie, zia Hinata- disse Kitame sorridente prima di venir preso dall'orecchio dal proprio padre appena arrivato.
-P..papà- disse Kitame spaventato -Comportati bene e fa come dice tua madre- ordinò lui mentre Kitame abbassò lo sguardo obbediente e tornò in salotto mentre Sasuke faceva un leggero sorrisino.
-Sei così stronzo da non poter evitare di reprimere la tua natura nemmeno con i tuoi figli- ribatté un seccato Naruto Uzumaki dallo sguardo perennemente atono mentre sorpassava l'amico e si dirigeva ad abbracciare moglie e figlia.
-I fatti tuoi no, vero kitsune da quattro soldi- chiese Sasuke sarcastico
-Vuoi grane?- ribatté il biondo I due uomini si fissarono con uno sguardo di sfida che però venne smorzato dalle rispettive mogli. L'usanza della cena di Natale consisteva nell'unirsi in piccoli gruppi di famiglia e, una volta cenato, unirsi o a villa Uchiha, o villa Uzumaki o a villa Hyuga per i consueti auguri e lo scambio dei regali o meglio, questo era quello che Hinata e tutto il loro gruppo di conoscenti facevano.
Il natale della famiglia Uzumaki era composto, oltre dagli Uzumaki, dagli Uchiha, da Hiashi, Hanabi e Konohamaru e da Neji e Tenten di cui quest'ultimi rimanevano ben poco dato che passavano il Natale una volta lì una volta al dojo di Lee.
Fra cibo, bevante, liti fra l'apatico Naruto e l'agitato suocero e il tenebroso amico, urla di Jiraya contro Shiki Uchiha, primogenito di Sasuke e Sakura e sguardi fra Itachi e Hinagiku, il Natale per Hinata era meraviglioso. Una volta finito il solito pranzo natalizio, tutti si dirigevano verso casa Nara per scartare i regali di Natale.
-Dai dai, quando arriva Babbo Natale?- chiese Hinagiku agitata al padre che l'aveva presa in braccio.
-Presto tesoro, abbi un pò di pazienza- rispose lui mentre si sentì un'assordante rumore di campanelle e tutti i bambini alzarono la testa verso il cielo per scorgere una slitta trainata da.. cani ninja penosamente travestiti da renne con sopra un Babbo Natale dai capelli più grigi che bianchi e con un'occhio rosso: quell'anno era toccato a Kakashi travestirsi da Babbo Natale e, dalla poca vitalità in cui consegnava i regali ai bambini, si poteva intuire che fosse tutto fuorché felice di farlo sotto le risa di Rin e dei loro figli oramai abbastanza grandi per non credere a Babbo Natale.
Hinata sorrise pensando al Natale scorso quando toccò a Sasuke travestirsi e non vedeva l'ora che arrivasse l'anno prossimo a cui sarebbe toccato al marito, non vedeva l'ora.
-Hinata, questo è per te- le disse all'improvviso Naruto porgendole un piccolo pacchetto azzurro che la donna scartò velocemente trovandovi all'interno una rosa di cristallo arancione.
-Oh Naruto, è bellissima- disse lei sorpresa
-Sapevo che ti piacevano delle cose del genere- spiegò lui come se non fosse qualcosa degna di merito Hinata sorrise, sembrava ancora quando erano giovani e lui mostrava di essere impacciato nel farle regali e nel mostrare quei piccoli gesti.
-Hinata.. a cosa pensi?- chiese all'improvviso Naruto
-Che sono davvero felice, Naruto-kun- rispose lei con felicità mentre lui la osservava perplesso.
-Anche io lo sono.. però ora è meglio se ti svegli, stai sognando troppo- rispose lui mentre lei assumeva un'espressione perplessa mentre tutto attorno a lei spariva.
Hinata aprì gli occhi e si alzò, non era con Naruto e i loro bambini, era nella sua camera da letto e non aveva trent'anni bensì diciassette. Sbuffò seccata mentre si alzava dal letto e si diresse verso il bagno a farsi una doccia: perché ogni vigilia di Natale, da quando lui se n'era andato, faceva sempre lo stesso sogno?
Perché tutto quello non poteva essere reale?
Tornò in camera sua per mettersi qualcosa di più elegante della solita tuta da allenamento poiché tutti i suoi amici avrebbero passato la vigilia assieme.
Troppo presa dalla voga si accorse solamente all'ultimo di un insolito pacchetto rosso sul comodino: era troppo familiare.
Lo prese e lo aprì trovandovi al suo interno una rosa di cristallo arancione perfettamente identica a quella che il suo Naruto le aveva regalato nel suo sogno: com'era possibile?
Fece un sorriso colmo di gioia e strinse a se quella splendida rosa su cui cadde una leggera lacrima di gioia e felicità anche nel leggere un piccolo bigliettino con una calligrafia a lei molto familiare e cara;
Buon Natale, Hinata
Sorrise di nuovo e si asciugò gli occhi
-Buon Natale anche a te, Naruto-kun- disse per poi uscire dalla stanza portando al cuore quello splendido regalo.
-Etciù- esclamò una voce seccata dopo uno starnuto causato dal freddo
L'individuo dai capelli neri e dal mantello nero a nuvole rosse si stava soffiando il naso e fissava in contemporanea il ragazzo dai capelli biondi dalla stessa divisa -Accidenti, che ne sapevo io che dovevo pensare pure ai problemi di due innamorati?- borbottò seccato
-Se non sbaglio mi dovevi un grosso favore, ora l'hai rimediato- ribatté lui mentre entrambi si premuravano di lasciare Konoha in fretta e furia dalla la loro situazione da mukenin.
-Ok, ora però muoviamoci altrimenti il capo si incazzerà più del dovuto se arriviamo in eccessivo ritardo al cenone di Natale dell'Akatsuki- replicò Itachi
Naruto lo fissò per un ulteriore secondo dopodiché annuì prima di rivolgere un ultimo pensiero alla sola persona a cui augurava un buon natale.
-Buon Natale, Hinata-
|
|
P.S. anche gli Akatsuki fanno il cenone? Già me li immagino X°°°°D
Ti è riuscita bene, ma potevi lavorarci un pò di più: ti sono usciti vari errorini... Ad esempio usare i due punti dopo averne già messi altri due... MA CHE DIAMINE! LA PUNTEGGIATURA LA STUDIAMO O NO? ç_ç
Inoltre...
<< le trasmetteva allegria da tutti i pori >>
Non puoi usare il verbo trasmettere e poi la preposizione "da", sono completamente contrastanti! La frase che hai scritto non significa nulla...
Visto però che è Natale e sono più buono, ti dico anche che mi è risultata molto simpatica, specie con Kakashi vestito da babbo natale e i figlioletti. Inoltre è anche molto romantica: la scena in cui Hinata trova per davvero il regalo è stupenda, come anche l'epilogo con le due simpatiche canaglie che vanno al cenone d'Akatsuki! XD
PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE