- Capitolo 1° -
Quel giorno si era svegliato irritato. Aveva sognato di nuovo suo fratello e tra poco sarebbe arrivato a Konoha.
Sasuke stava seduto su una roccia e fissava l’orizzonte, con l’aria assente. Karin, Suigetsu e Juugo stavano per i fatti loro: sapevano di non dovergli dare noie quando era in quelle condizioni se non volevano rischiare grosso.
Sasuke fissava il cielo azzurro, quasi ipnotizzato da quello spettacolo così limpido e puro, in contrasto con la sua anima ormai nera.
Naruto stava seduto sulla testa del Quarto Hokage, quello che ormai sapeva essere suo padre. Fissava il cielo limpido e le nuvole cariche di pioggia che si avvicinavano rapide. Sentì dei passi dietro di se e voltandosi vide la su amica Sakura. Non ci fu bisogno di parole, si alzò e se ne andò dal villaggio.
Sasuke e Naruto si incontrarono nella radura rocciosa. Sasuke stava in piedi su una roccia, il volto verso le nuvole; Naruto lo guardava con occhi pieni di tristezza.
-sei arrivato finalmente- disse il moro senza staccare gli occhi dal cielo –non speravo più nel tuo arrivo- i suoi occhi neri incrociarono finalmente le pozze celesti appartenenti al suo vecchio amico
-non potevo certo mancare al nostro appuntamento- il biondo ridacchiò sommessamente
-era da un po’ che non ci sfidavamo e dobe?-
-hai ragione teme-
La pioggia iniziò a cadere lieve sui due ragazzi che si misero in posizione, pronti a scagliarsi l’uno contro l’altro in uno scontro mortale.
-ti ricordi Sas’ke? Anche quel giorno pioveva- Naruto sorrise al ricordo
-come potrei dimenticarlo?- sussurrò il moro
“ehi Sas’ke fermati!”
“che vuoi dobe, sbrigati che sta per iniziare la prossima prova”
“devi andare in ospedale! Non sei in grado di continuare! Ho visto che cosa è successo nella foresta, cosa credi!”
Il moro batté un pugno contro il muro, dando le spalle al compagno.
“stammi bene a sentire, non dovrai fare parola con nessuno di quello che è successo. Tu e Sakura siete gli unici a saperlo. Promettilo”
Naruto guardava il suo amico, indeciso “io…”
“Naruto promettilo!” urlò Sasuke
Il biondo abbassò lo sguardo poi sussurrò un flebile “si”
L’Uchiha si scostò dal muro e fissò il suo sguardo in quello dell’altro
“ehi dobe vedi di non farti eliminare al primo turno. Io voglio combattere anche contro di te”
Sasuke si diresse verso la sala principale, lasciando uno stupefatto Naruto in mezzo al corridoio. Nessuno lo vide, ma un impercettibile sorriso si allargò sul volto dei due compagni.
Sasuke sospirò stancamente –era il periodo più…- si sforzava di trovare le parole giuste -…normale dopo lo sterminio del clan- si alzò e sorrise al ragazzo biondo –ma ora è tutto cambiato, Naruto-
Il biondo sorrise -ehi Sas’ke, sto ancora aspettando che mi dica il perché- disse Naruto
L’ultimo Uchiha si mise a ridere –si, ricordo- disse guardando il cielo scuro
-facciamo così, battimi e io ti dirò perché l’ho fatto- e tornò a guardare l’amico di fronte a se.
E mentre la loro danze della morte iniziava, i ricordi assalivano con violenza le loro menti, ormai stanche di rimpiangere tempi così lontani.
Naruto e Sasuke stavano combattendo contro Haku, intrappolati nella tecnica degli specchi diabolici. Il biondo era svenuto e l’Uchiha, per salvarlo, gli aveva fatto da scudo con il proprio corpo.
-ora che importanza ha Naruto? Tu sei…tu sei solo…una testa quadra-
-ma perché Sasuke…? Dimmi perché…perché mi hai salvato?-
-ormai non conta niente…quel che è fatto è fatto
Proprio te…che mi stavi antipatico…dovevo salvare-
-allora perché! Dimmi per quale motivo lo hai fatto! dimmi perché! Io lo devo sapere!
Dovevi pensare a te stesso!-
-che importanza ha ora? Il mio corpo si è mosso solo per istinto…-
-Sasuke…- sussurrò mentre quello cadeva e prendendolo al volo
Uno, due, tre calci, parata, attacco, salto, ninjutsu…e di nuovo uno, due, tre calci, parata, attacco, salto, ninjutsu. La loro battaglia susseguiva e i colpi si ripetevano ritmici, come se quello fosse l’ultimo valzer della loro vita.
Sorridevano qualche volta, forse per ricordi tornati a galla dopo tanto tempo o chissà…ma sorridevano e il loro era un sorriso sereno, di quelli che nessuno gli aveva più visto addosso per anni.
Naruto e Sasuke erano stesi a terra, il fiato mozzo e ferite anche gravi.
-era da molto tempo che non facevo uno scontro che mi avesse costretto a usare lo Sharingan ipnotico- disse
-hihi, si anche io mi sono divertito un mondo a combattere contro di te-
Sasuke tossì forte Naruto si voltò per vedere un rivolo di sangue uscirgli dalla bocca
-Sasuke cosa…?- chiese il biondo
-non ti preoccupare…non è nulla di grave- disse, sapendo bene di stare dicendo una grossa fesseria. Era infatti da qualche tempo che si era accorto di avere la stessa malattia che aveva colpito Itachi.
-ehi Naruto, te lo ricordi quando eravamo solo dei mocciosi dell’accademia?-
-mmh…certo-
-che cosa è cambiato da allora? Che cosa ci ha spinti così lontano?- chiese in un sussurro
L’Uzumaki parve soppesare la domanda e le risposte che poteva dare e poi disse solo una parola
-vendetta-
Passarono alcuni minuti di silenzio poi fu Naruto a parlare
-sai Sas’ke, pensavo che se non fosse stato per la volpaccia e Danzou, ora noi potremo essere felici- disse sospirando
-forse hai ragione…non avrei mai creduto di poterlo dire proprio a te- ridacchiò per poi tossire nuovamente.
-Sasuke…- sussurrò l’altro
-Naruto, volevi sapere perché ti ho salvato quella volta giusto?
Sinceramente non lo sapevo nemmeno io, avevo solo seguito il mio istinto e devo dire che ho fatto bene- si fermò qualche istante
-per me è tardi ormai. Avrai capito anche tu che è questioni di istanti prima che la morte sopraggiunga su di me, ma c’è una cosa che devo assolutamente fare e dire prima di morire- e detto questo si spostò con non poca fatica verso il biondino li accanto. Intanto Naruto era rimasto completamente pietrificato. Rifiutava di sentire quello che l’altro gli voleva dire e non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi, così gli chiuse e strinse forte per non fare uscire le lacrime. Quando però sentì le labbra dell’Uchiha impossessarsi delle sue gli riaprì di scatto.
Era sorpreso da questo gesto, ma nonostante ciò trovò la prontezza per rispondere.
-Naruto avrei dovuto dirtelo quando abbiamo combattuto nella valle dell’Epilogo io…- ma non riuscì a concludere che un nuovo attacco di tosse lo scosse e sta volta fu la fine.
-Sasuke!- urlò Naruto facendo scendere le lacrime trattenute
-non ti preoccupare…solo…- ma di nuovo non concluse.
Alzò una mano e sfiorò una guancia del biondo; quella cade poco dopo con un tonfo.
E mentre la loro danza della morte finiva, un ultimo ricordo si affacciava nella mente…
“allora tutto quello che abbiamo passato insieme non ha valore per te?!”
“non è privo di significato. Perché tu sei diventato…il mio più caro amico”
Scleri dell'autrice...
me si nasconde dietro un muro corazzato anti-missile.
mi affaccio verso la folla urlante che piano piano si avvicina con aria omicida e mi rintano dietro in attesa che il destino si compia.
dai scherzo XD
altro piccolo esperimento mal riuscito da parte mia.
non dico nulla per non compromettermi ancora di più va...dico solo una cosa...non è che mi lasciate un commento??? anche se per dire che fa schifo...almeno so che non ci devo più provare...
grazie mille
Revy-chan ^^
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Anche se io di Naruto non ci capisco niente ^^" mi è piaciuta davvero molto!
Bravissima Ila-chan!
Kiss, Kaori^^