SNOW
- Capitolo 1° -
-Un po’ sto a rosicà!- Andreas mi fece rientrare in me. Chissà per quanto tempo ero rimasto imbambolato a guardare la pioggia che cadeva fuori la finestra.
-Eh?- Probabilmente mi stava parlando da un bel pezzo senza che io gli prestassi attenzione. A volte i discorsi di Andi mi toccavano ancor meno delle pallosissime lezioni di biologia.
-Ma come "eh"!- fece mimando la mia voce -Non dirmi che non mi ascoltavi!- Esatto Andi, hai vinto il premio per la perspicacia!
-Dicevo che mi sta a rode il culo.. e pure parecchio!- Si voltò diritto verso la professoressa e quell'enorme frangia gli coprì completamente la faccia. La soffiò via guardando verso l'alto. Quell'espressione mi faceva parecchio ridere ogni volta. -Ah... ci si mette pure lei adesso!- L'unico essere umano che da del lei alla propria frangia.
-Ecco la comodità di avere i cornrows.. sono fighi, la mattina non perdi tempo e soprattutto non ti vanno davanti alla faccia!- Quanto potevo adorare le mie treccine. -Comunque dicevi? Perchè stai a rosicà come un idiota?-
-Perchè tu riesci sempre a portarti a letto chi ti pare e invece io vado sempre in bianco... saranno i cornrows...- ridacchiò.
-Oh ma che fai Andi? Prendi in giro? Intanto l'hai detto adesso che io scopo in continuazione e tu no!- Era il mio migliore amico, ma a volte non lo sopportavo affatto.
-Abbiamo toccato il piccolo Tom nell'orgoglio..! Bè resta il fatto che se qualcuna mi vuole, dovrà rendersi conto che i miei capelli sono fantastici, senti che morbidi!- e se li accarezzò sognante.
Suonò la campanella. Finalmente l'ora di uscire. Per di più era anche sabato e quella sera mi sarei divertito parecchio.
-Ci sei anche tu sta sera alla festa a casa di James? Si dice in giro che ci sarà parecchia figa..-
-Si, e sarà tutta mia- aggiunsi. -Ci vediamo lì per le nove e mezza..- e feci per andarmene, ma mi ricordai di una cosa. -Ah Andi quasi dimenticavo la cosa più importante!-
Mi guardò negli occhi curioso e attento. -Tagliati quei cazzo di capelli!- dissi ridendo e uscendo dalla classe, mentre mi giunse alle orecchie il suo FOTTITI che mi fece divertire ancora di più.
Fuori l'uscita c'era Bill che mi aspettava come al solito chiacchierando con una ragazza e un ragazzo. Lui era nella mia classe.
-Ciao Bill, che si dice?- Si voltò verso di me, non mi aveva visto arrivare. -Oi Tom, Gustav e Valss mi raccontavano che sta sera ci sarà una festa a casa del tuo amico James, che facciamo ci andiamo?- Mio fratello non era un assiduo frequentatore delle feste, e al contrario di me ne veniva a conoscenza sempre all'ultimo. -Io ci vado!Ho promesso a qualche amica che ci saremmo incontrati là!- Già prospettavo che quella notte mi sarei divertito parecchio. -Okay, allora perfetto ragazzi, ci vediamo lì!Per l'orario ti mando un messaggio dopo Valss!- Le diede due baci sulle guancie e salutò Gustav. Loro si avviarono da una parte e noi dall'altra.
-Non pensavo conoscessi Gustav!- Gli dissi.
-Si, come no...è il migliore amico di Valss che è in classe con me.- Rispose.
-Ah, capito..-
-Tom che palle! Non so che mettermi per sta seraaaaaaaaaa- Strillò. Era proprio il contrario di me. Io probabilmente neanche mi sarei cambiato.
-Dopo pranzo ci penseremo...ora speriamo soltanto che mamma abbia preparato qualcosa di buono perchè sto morendo di fame.- Alzò un sopracciglio.
-Mamma prepara sempre cose buone!- Vero...ma il mio stomaco era particolarmente affamato.
-Allora speriamo che abbia preparato porzioni abbondanti, altrimenti sarò costretto a mangiarmi anche la tua..-
Mi guardò e sbatté le palpebre come un bambino. -Mi lasceresti morire di fame?- disse allibito.
-Forse...- risposi stiracchiandomi e continuammo così fino a casa.
*
Molte stupide ragazzine al posto mio si sarebbero sentite contentissime e avrebbero iniziato a tirare urlettini isterici. Io ero ancora più giù del solito. Quella scena mi aveva fatto capire che per lui ero ancora più invisibile di quelle stupidissime ragazzine urlanti che sarebbero state capaci di farsi umiliare solo per farsi scopare da lui e essere buttate via come una cartaccia cinque minuti dopo. Non capivo perchè fosse dovuto succedere. Perchè mi ero innamorata di quell'imbecille, presuntuoso puttaniere del cazzo. Era la persona che a scuola mi stava più sulle palle in assoluto, quella che piaceva a più persone possibili. Aveva il fascino del bello e dannato, non so come dire, forse perchè una sogna il principe azzurro e poi va a letto col pirata. Mi ritenevo più intelligente della massa di senza cervello che gli andava dietro, e proprio quello pensavo fosse il motivo per cui non mi avrebbe mai calcolato. Volevo l'esclusiva, la sua anima, se mai ne avesse avuta una, e non quello che volevano tutte...godere sopra o sotto di lui.
Conoscevo Bill, suo fratello gemello da cinque anni, eravamo in classe insieme eppure non avevamo mai stretto amicizia come nell'ultimo periodo, quando c'eravamo ritrovati a condividere il banco. Prima non volevo avvicinarmi a lui, perchè sapevo che inevitabilmente sarei dovuta imbattermi in Tom e fare i conti con i miei sentimenti per lui. Cercavo di rivelare a Bill il meno possibile su di me, non so, forse per farmi una barriera, anche se non ce n'era bisogno. Lui era un ragazzo d'oro. Sempre gentile e disponibile con tutti. L'esatto contrario di suo fratello.
-Sarai contenta adesso?!- Domandò Gustav, il mio migliore amico.
-Perchè dovrei esserlo?- Chiesi.
-Perchè.... OHMIODDDDIOOOOOO SONO STATA VICINO A TOM KAULITZ!!!!- Gridò imitando la reazione di una possibile "amichetta" di Tom. Ridacchiammo.
-Si infatti! Merda avevo un capello in disordine secondo te se ne sarà accorto?!- Continuai la sceneggiata.
-No ma figurati, ti ha guardata in una maniera assurda... secondo me ci stava provando!-
-Dici davvero?? Dio sto per avere un orgasmo!-
-Si anche io..Tom è troppo un figooooo!- Scoppiò a ridere fortissimo mentre lo diceva.
-CHE PIETA' !- Urlai.
-Infatti pietà aggiunse!- sorridendo.
Sospirai. Un po faceva male.
-Non mi ha guardata per nulla Gustav!- dissi in un sussurro. Mi cinse i fianchi con un braccio.
-Valss mi dispiace, è un cretino lo sai! Miliardi di ragazzi vorrebbero stare con te! Sei....bellissima Valss te lo ripetono tutti, non devi abbatterti per un essere del genere! Lo conosco benissimo ormai e non ne vale la pena te lo assicuro..- Una delle tante cose buone di Gus è che ti diceva sempre la verità. Non mi aveva degnata di uno sguardo punto. Lui non aveva neanche provato a rifilarmi cazzate del tipo che ero stata io a non accorgermene o cose così.
-Perchè mi sono innamorata di lui!-
-Non si sceglie chi amare...non è colpa tua.-
Infatti se avessi avuto la possibilità di scelta sicuramente mi sarei messa con Gus da un pezzo. Potevo contare su di lui e non mi avrebbe mai tradita. Trattava tutte le ragazze come se fossero delicatissimi fiori di cristallo, non come faceva Tom.
-Merda...- Imprecai contro me stessa.
*
-Bill se entro un secondo non sei davanti alla porta me ne vado e ti lascio qui!- Urlai da davanti alla porta.
-Ecco ho fatto!- Aveva un aria parecchio scocciata mentre si infilava il giubbotto di pelle.
-Che hai fatto?-
-Per colpa tua non ho fatto in tempo a passarmi la piastra!!- I suoi capelli erano perfettamente lisci, come al solito del resto.
-Sono.....liscissimi! Se continui a passartela così spesso ti cascheranno tutti!- Dissi mentre aprivo la porta.
-Si...blablabla Tom! Come al solito!- E mimò il gesto con le mani.
Ridacchiai. Quando faceva così non sapevo neanche che rispondergli.
Camminammo per un bel po’, Bill continuava entusiasta a dire cose gesticolando. Ne avevo ascoltate si e no la metà. Amburgo era fredda quella sera. Presto ero sicuro, avrebbe nevicato. Amavo la neve, era esattamente il mio contrario. Candida, pura e si scioglieva con poco. Una sola cosa avevamo in comune io e quella sostanza bianca. Eravamo freddi, ghiacciati. Il mio cuore era incapace di sciogliersi. A volte questa cose mi demoralizzava parecchio. Avrei voluto provare quella strana sensazione chiamata amore, ma in effetti sapevo che quello comportava altre cose alle quali non ero assolutamente pronto. Probabilmente sarei rimasto convinto ancora per molto che l'amore non serviva ad un emerito cazzo.
Intanto mi preparavo a passare una serata delle tante, facendo qualcosa che in teoria avrebbe dovuto legarsi proprio con quel sentimento e invece si limitava ad essere un semplice contatto tra genitali. Ero veramente convinto che quello poteva bastarmi. Il semplice piacere fisico.
Bill si ostinava a ripetermi che quando in ballo ci sono i sentimenti farlo è tutta un'altra cosa, perchè il sesso e l'amore non sono affatto sinonimi come ne ero effettivamente convinto io.
Finalmente giungemmo davanti alla grande villa, la festa era evidentemente già iniziata. Si poteva sentire la musica ovattata anche dall'esterno.
-Eccoci! Bill mi raccomando, se per caso sparisco vedi di non cacciarti nei guai..- mi raccomandai da bravo fratello maggiore.
-Se sparisco...pfff... di pure, QUANDO MI INFILERO' IN UNA STANZA CON QUALCHE PUTTANA....- mi fece il verso.
-Io non le definirei puttane!Sono semplicemente ragazze gentili che vogliono divertirsi un po!-
-Si si...- era alquanto scocciato.
-Vuoi conoscerne qualcuna fratellino?- ammiccai.
-No grazie!- Strillò quasi offeso allontanandosi. In lontananza vidi arrivare Gustav e quell'altra ragazza..Valss. Diamine...era uno schianto.
I capelli biondi le ricadevano ondulati sul vestito turchese. Un lucidalabbra rosa le metteva in risalto la bocca carnosa. Gli occhi verde acido leggermente allungati verso l'alto e contornati da matita nera. Aveva degli stivali con tacchi altissimi che slanciavano un fisico che mai avevo notato. Come avevo potuto non vederla fino a quel giorno. Bè.....sarebbe stata la conquista della serata.
*
Arrivammo davanti il luogo dell'incontro e Bill era già lì insieme a suo fratello. Erano buffissimi. Probabilmente Tom nei confronti di Bill si comportava diversamente che con il resto del mondo. Lo osservava con lo sguardo apprensivo, mentre gesticolava come una diva. Quel poco di buono che risiedeva in quel puttaniere era riservato esclusivamente al suo gemello. Vidi Bill sbuffare e venire verso di noi. Tom rideva. Chissà cosa si erano detti.
-Ciao ragazzi!- trillò avvicinandosi a noi.
Salutò Gustav e mi abbracciò. Per una volta in vita mia ero quasi alta quanto lui e dovevo ringraziare solo gli stivali che avevo deciso di indossare.
-Cazzo Valss...sei...wow...- Disse con un espressione un po’ spaesata.
-Hai visto Bill....gliel'ho detto anche io che è uno schianto! Dovrà fare attenzione sta sera o qualche tipaccio cercherà di portarsela a letto...- Aggiunse Gustav.
Bill sospirò. - Ne conosco uno che sicuramente tenterà di farlo..- e si voltò verso il fratello che era rimasto imbambolato a fissare la scena.
-Perchè se ne sta fermo lì e non viene qui?!- Chiese Gustav.
-Ah...non chiederlo a me!!!- Alzò le mani. -Comunque ribadisco..mi lasci senza fiato sta sera e attenta a mio fratello..-
-Grazie dei complimenti Bill ma non credo che tuo fratello tenterà di fare nulla!Non penso di essere il tipo di ragazza che interessa a lui, non sono disposta a comportarmi da zoccola...una scopata e via intendo!- Risposi.
-Lo so che può sembrare una stronzata ma non penso che a lui interessino solo le puttane! Lui cerca delle belle ragazze! Che siano anche zoccole poi è un'altra faccenda. Si accontenta di quelle perchè è più facile..- Guardò Tom e gli fece segno di avvicinarsi. - Se non mi sbaglio non te l'ho ancora presentato!- Sorrise.
-Bill ma io non...- Iniziai, ma mi interruppi non appena mi resi conto che se avessi finito quella frase, sarebbe stato facile per lui capire quali erano i miei sentimenti. Sospirai e sibilai un -Okay...- voltandomi verso Gus che mi guardava dispiaciuto. Aveva capito come mi sentivo. Mi accarezzò la schiena con una mano e continuò a farlo anche quando lo sguardo di Tom, che era davanti a noi, si soffermò prima sul suo braccio, poi negli occhi di Gustav e dopo di che nei miei. Un brivido mi percorse completamente dalla testa ai piedi e mi sentii avvampare le guancie. Cazzo. Abbassai lo sguardo.
-Ciao Gustav- Disse.
-Tom, lei è Valss!- Fece Bill indicandomi. Lui mi porse la sua mano e io la strinsi. Era dannatamente bollente e la mia fottutamente fredda.
-Piacere...- Fece lui con quella voce roca e profonda. Merda stavo impazzendo. Sentivo di potermi letteralmente squagliare al suolo.
-Piacere!- Risposi io sorridendogli
Da vicino era ancora dannatamente più bello.
*
La sua mano era completamente congelata. Se non l'avessi vista muoversi avrei pensato di toccare una statua di marmo, considerando anche il colore della pelle, completamente diafana in ogni singolo pigmento ad eccezione delle guancie. Quelle erano leggermente rosee, forse per il freddo.
La guardai dritta negli occhi. Anche quelli sembravano freddi. Una cosa che guardavo in una ragazza, per capire il suo carattere era lo sguardo. Quello di Valss mi stava facendo rabbrividire. Non so, c'era qualcosa di strano in quella ragazza. Mi sorrideva, ma non sembrava lo stesse realmente facendo. Perchè sembrava così vuota?
Come se dentro di lei non ci fosse stato alcun sentimento..o comunque se ce ne fosse qualcuno tentava di nasconderlo sotto una coltre di neve.
Così....automatica.
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debby95 - Voto:
P.S. Il 7 e l'8 li posti insiene vero?^^
samlovestom
heilig-walss
samlovestom
samlovestom
debby95
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