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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: SIGNORINA RANOCCHIA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: aya-suzuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/06/2003 13:46:24 (ultimo inserimento: 28/06/03)

oki, nuova fic: lei è una ragazza con tanti amici ma dal cuore solitario... e loro le cambieranno la vita!
 
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KAERU
- Capitolo 1° -

bonjouuuur! ^.^ mi risollevo dalle ceneri e vi propino questo nuovo eccsperimennt: spero vi piaccia! ^ ^ il bello è che ho un sacco di idee per questo soggetto, e non so proprio come andrà a finire... sono proprio curiosa!!

*********
“Heeyyy, Fukazawa!”
“Ciao Tashikawa!”
“Ciao Fukazawa!”
“Heilà ^_^ Sono felice di vedere che sei guarita, Sawada!”
“Allora Kaeru, oggi per la partita…”
“Mi spiace tantissimo Eiichiro, ho un altro impegno”
“Sarà per un’altra volta, allora!”
“Di sicuro! Ciao!”

Kaeru Fukazawa, 16 anni, matricola del liceo Kainan. Per qualche oscuro motivo, sembrava conoscere circa tre quarti della massa studentesca.
Molto popolare, ha un sacco di amici… maschi, e femmine. Anche se va più d’accordo con i ragazzi ^ ^

“Hai visto Kaeru, quel demente di Toshiki ha fatto manca!”
“Nooo, davvero ^ ^’ non sa quel che fa…”
“Proprio no! Tu l’ hai visto, Numa?”
“Si, alla stazione. Ha detto che vi saluta tutti, comunque!”
“Troppo gentile…”
“Fukazawa, senti, mi serve il parere di una ragazza.”
“Dimmi”
“Se mi presento da Mayuko con questo cappello, che… che reazione potrebbe avere?”
“Scusa se te lo dico, penso che desidererebbe ardentemente scotennarsi per non farsi riconoscere…”
“Capisco -_-“

Fidanzati: manco uno.


SIGNORINA RANOCCHIA


Kaeru Fukazawa si specchiò sulle lustre piastrelle del bagno delle ragazze, risistemandosi la fascia tra i capelli semicorti castano/biondiccio, tagliati alla sbarazzina.
Era una ragazza graziosa, anche se con dei lineamenti un po’ strani. Ma pazienza, mica si può avere tutto. Mica vuol dire che questi lineamenti siano brutti… solo, strani! E la bellezza è una cosa soggettiva.
Insomma, era graziosa, con quella pettinatura simpatica [mi racconta di quelle barzellette sporche da rompersi in tre dal ridere, sul serio!! ND Kaeru], gli occhi tra il blu e il marrone, i denti bianchi, i canini appuntiti alla vampiresca, la gambe affusolate anche se con le caviglie appena un po’ grosse e… bè, il fatto che, quando non è in divisa scolastica, è vestita di cenci dalla testa ai piedi non so se ricada a suo favore… oddio, a me lo stile cencio piace [e si, purtroppo… ND MyFamily - Zitti voi!! >_< i miei stracci sono bellissimi!! ND Aya] ma… bah, proseguiamo.
Come si sarà già capito e letto, mi sa, questa graziosa pulcina è assai popolare tra gli studenti solo… come ehm, come dirlo… persona? Si, perché la nostra eroa, in 16 anni di vita, non ha avuto manco un ragazzo, e l’unico bacio che ha mai dato è stato ad un suo compagno di classe delle medie, facendo il gioco della bottiglia. Questa totale mancanza di componente maschile-maschile nella sua vita ha provocato in Kaeru una totale alienazione da codesto mondo: non le piacciono i ragazzi. Non capite male, non è lesbica. Solamente, come la mia amica Marghe, avrà gli ormoni deficienti, atrofizzati, o che volete… non punta ad avere il compagno. E nessun aspirante compagno s’è mai fatto avanti, perché ormai ipnotizzato dal suo carattere ed insomma, tutti sorvolano la sua scorza con le tette, guardando solo il contenuto.
C’è uno scambio equo di alienazione, dunque. [ok, ora possiamo aprire il dibattito: cosa c***o ha detto Aya in queste 12 righe?? ND tutti]
Sorridendo con aria un po’ fumata, Kaeru uscì dal bagno delle ragazze, mentre fuori dalla scuola iniziava a diluviare. Stupita, la ragazza appiccicò il faccione alla finestra, fissando il panorama ormai color piombo.
“Oh santa maria…”
Bè, in fondo chi se ne frega di quello che succede fuori, l’ombrello Kaeru ce l’ ha. E finchè c’è ombrella c’è speranza… Quindi la ragazza prese a camminare, intenzionata ad entrare nella sua classe prima che cominci la terza ora, quella di chimica doppiata con la settima classe del 1° anno, e che quindi i suoi compagni sciamassero in laboratorio senza di lei. Eh bè, infatti la povera Kaeru doveva ancora imparare la locazione delle varie aule specializzate.
Percorse il solito tragitto, solo che a metà strada si trovò dinnanzi ad un malefico imprevisto… in mezzo al corridoio stava la bidella tabaccosa del secondo piano, col solito colorito calcina sul volto, la sigaretta penzolante dalle labbra, le braccia scheletriche fuoriuscenti angoscianti dalle maniche dell’uniforme. In mano aveva un mocio vileda scassato, e lo stava pigramente trascinando sul pavimento, dove colava un lago d’acqua proveniente dal buco del diametro di una padella che stava sul soffitto.
“Oh, ehm… signora, potrei passare?” chiese timidamente Kaeru.
La bidella tabaccosa alzò lo sguardo da terra, dicendo:”Ma dico, ragazzina… non li hai visti questi?” e facendo un fiacco cenno verso i diciannove cavalletti giallo laser, con sopra il cartello con la scritta ATTENZIONE: PAVIMENTO FRADICIO e l’immagine di un omettino che scivolava penosamente sul pavimento in procinto di fracassarsi irrimediabilmente il coccige.
“Oh, si, scusi…” ridacchiò Kaeru, imbarazzata “Allora… ehm, che strada prendo per il laboratorio di chimica?”
“Non lo so.”
“Si, ok… stronza…” bofonchiò tra sé e sé Kaeru, roteando sui tacchi e prendendo celermente un’altra strada. Decise di cercare direttamente il laboratorio, visto che a quell’ora la sua classe sarà stata già là…
Fece il giro di cinquanta corridoi in quel mastodontico istituto, fino a giungere di fronte ad una scala, con sopra i cartellini: MODULO 14; LABORATORIO DI CHIMICA; AULA MULTIMEDIALE.
“Ohh, grazie…” sospirò una Kaeru al settimo cielo, prima di poggiare il piede sul primo gradino… e prima che questo crollasse miseramente sotto i suoi piedi.
Nel panico, si aggrappò disperatamente al corrimano, e fu in quel momento che l’occhio le cadde sul cartello lampeggiante: SCALE IN FASE DI RISTRUTTURAZIONE, NON UTILIZZARE. Oh ma a questa ragazza, un paio di occhiali… no?
Stava giusto per mettersi a piangere. Si voltò per la millesettecentoseiesima volta, frignando come un agnello ferito mentre il suo cervello macchinava un modo per arrivare in questa cacchio di aula di chimica. Kaeru stava accasciata su un termosifone mentre marchingegnava sotterfugi, ma venne distratta da un barrito d’orrore che si disperdeva nel suddetto modulo 14.
“Oh!” la ragazza si voltò di scatto, e corse verso la scala diroccata, dove stava, aggrappata allo stesso corrimano che aveva usato lei qualche istante prima, una persona.
“Occhio, va tutto bene?” esclamò Kaeru, correndogli incontro.
Lui, il ragazzo, si voltò verso di lei con occhi da foca terrorizzata:”Ma c’è un angolo di questa scuola che sia agibile?”
“Ho tanta paura di no… ;_; posso capirti, sarà un quarto d’ora che cerco il laboratorio di chimica…” singhiozzò Kaeru
Gli occhi del ragazzo s’illuminarono:”Anche tu devi andarci? Ma allora sei della seconda sezione!”
“Ehm… si… ohh!!” finalmente anche Kaeru ci arrivò “Tu sei della settima!”
“Si!”
“Aaah! Poveri noi, se ci vedono entrare insieme… penseranno che ci siamo infrattati in uno dei vari cantieri che ci sono nell’istituto! A fare chissà quali porcellane!” esclamò allarmata la nostra Fukuzawa.
Al ragazzo dall’ignota identità… tale Nobunaga Kiyota, cadde l’occhio sulla fisionomia generale della ragazza. A dirla, non le sarebbe affatto dispiaciuto infrattarsi con lei. Ehh…
“Su, cerchiamo una via per arrivare… insomma, non può essere inaccessibile questo posto, non possono nemmeno sbarrare la scuola!” imprecava Kaeru mentre si aggrappò alla manona del basketman in piedi accanto a lei e lo tironava lungo il corridoio, correndo in cerca di questo benedettissimo ristorante.

Dopo aver calpestato la scuola in lungo e in largo, finalmente i nostri eroi giunsero nel laboratorio di chimica, calandosi giù per la parete esterna con eccelsa abilità free-climbing, ed essersi intrufolati nella finestra del laboratorio sotto gli occhi atterriti del professore e dei compagni. Erano in ritardo di tre quarti d’ora.
Quindi, mega punizione… Intanto rimasero l’ultimo quarto d’ora di lezione. Kaeru e Kiyota presero una postazione e iniziarono a trafficare con i materiali assegnati.
“Che corsa… e che sfiga!” sussurrò lui, con un sorrisetto complice
“Uffa, si… Ma come mai tu eri in ritardo?”
“Sono andato a trovare un mio amico in infermeria… ha avuto un calo di zuccheri in classe, è svenuto. L’ hanno trascinato in infermeria per i piedi, quel perticone…”
“Chi?” chiese Kaeru, con gli occhi a palla
“Oh… Soichiro Jin. Conosci ? in questi giorni ha un compito in classe di giapponese antico, importantissimo per essere promossi. Lui in questi giorni ha studiato come un matto… tsk, come se gli servisse. Comunque, credo non si sia riposato granchè, e se tieni conto che ha anche gli allenamenti…”
“Che allenamenti?”
“Ehm, di basket… ma dai, non dirmi che non conosci Jin! Tutti lo conoscono!”
“Bè, si nome… forse, ma non ho mai avuto l’occasione di conoscerlo!” [bè, ho detto che conosce grandissima parte del corpo studenti... mica TUTTA! ND Aya]
“Ah. E a me, mi conosci?” ammiccò Nobu “Non ci siamo ancora presentati…”
“Hai ragione, no! Che sbadata… sono Kaeru Fukuzawa!”
“Nobunaga Kiyota, incantato!” sorrise lui
“Voi due!!” tuonò il professore “Arrivate tardi e vi prendete pure il lusso di chiacchierare? Tacete, mentecatti!!”
Che professorino isterichino. Kaeru e Nobu si zittirono immediatamente, per poi prendere in mano i ferri del mestiere e preparare un’orrenda mistura chimica che fece guadagnar loro un bel 4 e fondere irrimediabilmente circa 5 cm2 di bancone da lavoro d’alluminio.

Quando finalmente finì l’ora, Kaeru e Nobu uscirono dalla classe.
“Bè, vado a vedere come sta Jin, gli racconto cosa mi è successo… si farà due risate.” annunciò Nobu, stiracchiandosi
“Ancora? Ma se ci sei stato un’ora fa…” disse Kaeru “Devi essere molto legato a questo ragazzo!”
“A Jin?!” esclamò Nobu “Certo che si, lui è il migliore, è il mio più grande amico!”
“Oh! ^ ^ Queste sono cose davvero belle da sentire! Bè, allora ti saluto, porgi i miei auguri a Jin!” sorrise Kaeru, sventolando su e giù la manina
“Cosa? Vai già via? Dai… vieni con me in infermeria, te lo faccio conoscere!”
“Oh, non so se è il caso Kiyota, se arrivo in ritardo pure alla quarta ora mi trovo i dobermann a casa…”
Nobu probabilmente avrebbe detto “oh hai ragione già ciao vai pure ciao”, ma in quel momento arrivò un compagno di classe di Kaeru, correndo:”Hey, Fuku-chan!” [^ ^ ND Aya - Cosa?! Ladra e truffaldina! Mi hai fregato il nomignolo… sigh, era così carino ed esclusivo… ND Fukki - A me piace più il nomignolo Fukki! E poi, se permetti… non sei l’unico a chiamarsi Fuku- … =_= ND Aya]
“Ciao Rui, che fai di corsa?” sorrise lei
“Roba da pazzi, eh! Il prof di giapponese antico s’è dato alla macchia, è sparito! Si dice che sia scappato con la madre di una ragazza del terzo anno… Roba da spararsi, unico!” il ragazzo rideva a crepapelle
Kaeru aveva gli occhi a frittella, mentre Nobu, saltellando come una scimmia eccitata, la strattonò per un braccio:”Ohh quando Jin lo saprà... si troncherà l’arteria femorale per la furia!!!! Uno show imperdibile! °O° Vieni Fukuzawa,devi essere presente!!”
Alla fine Kaeru accettò "Oh... bè, ok!" e seguì il ragazzo in infermeria.
Una volta lì, Nobu bussò con gran disinvoltura alla porta della stanza, e senza attendere risposta entrò lesto per poi andare a sedersi in stile Tata Francesca sulla scrivania dell'infermiera, una donna sui 40 con le lentiggini ed un'aria seccata sul viso.
"Buongioooorno, Michiyo!" trillò lui, sollevando una gambetta e mandando una scarpa contro la finestra.
"Oh, ciao Kiyota. Sei ANCORA qui?"
"Si, sai... il mio amico Jin ha bisogno di me. Della mia inestimabile e soave compagnia...!"
"Non ne dubito... visto che ci sei, portalo via, sono 4 ore che non fa che dormire per nulla quando potrebbe essere a lezione..."
"Sta bene?" chiese Nobu
"Benone, si."
Soddisfatto, Nobu zompò giù dalla scrivania, andando vicino ad uno dei letti, scostando la tenda bianca ed esclamando:"Svegliati, ciabattone, questa infermeria non è un albergo!! Vuoi forse fare arrabbiare Michiyo??"
Kaeru intanto, era sempre stata alle costole di Nobu, incuriosita dalla disinvoltura che il rookie n.1 dimostrava in ogni situazione. Ed incuriosita pure da questo famoso Jin.
Appena Kiyota scostò la tenda del lettino, lo sguardo le cadde sul ragazzo che ci dormiva dentro. Era voltato di schiena, quindi non ne vedeva il viso, vide solo che era molto magro, ed apparentemente anche molto alto. Il berciare di Kiyota lo svegliò, naturalmente, dal suo sonno beato.
"Uhrm... Nobunaga... bentornato..." bofonchiò il ragazzo, rivoltandosi sotto il lenzuolo.
Poi si voltò e si alzò a sedere, passandosi le mani sulla faccia e tra i capelli per darsi una rassettata. Aveva capelli neri, tagliati cortissimi, occhi verdi e grandi, naso dritto.
Jin si strapucciava gli occhi, e quando finalmente si tolse le mani dal viso e gli occhi ormai gli colavano liquefatti giù dagli zigomi, distinse tra le nebbie le forme di Kiyota, ma non era da solo.
Era in compagnia di una ragazza... di aspetto carino, aria simpatica, occhi curiosi, strana pettinatura. L'aveva già vista in giro per la scuola, anche se non l'aveva ancora associata ad un nome: sapeva che era una matricola.
Poi, però, nella mente di Jin, passò saettante un atroce pensiero come un fulmine a ciel sereno.
Nel panico, si tirò le lenzuola fin sotto il naso, celeste in volto e con i capelli ritti sulla testa:"Eeeeekkkkkkk!!! > < Nobunaga, demente, cosa mi porti gente che non conosco mentre dormo?! Sono una bestia da zoo per caso?!"
Mentre Kiyota scoppiava indecorosamente a ridere, Kaeru sorrise cordialmente, avvicinandosi a Jin e dicendo:"Non ti preoccupare, eri un bel vedere! Non ti devi sentire imbarazzato... Io sono Kaeru Fukuzawa, piacere!"
Jin la squadrò guardingo, poi le porse la mano, ancora imbarazzato:"Soichiro Jin... appena svegliato, e che come minimo avrà una caccola al naso, per completare la bella figura."
"No, no" rise Kaeru "Nessuna caccola, è tutto a posto!"
Kiyota smise di ridere, poi disse:"Si, te l' ho portata visto che ancora non ti conosceva. Un giorno allora verrà a vedere gli allenamenti. Comunque, Jinetto, sono qui per portarti delle belle notizie..."
"Che notizie?" s'incuriosì il Soichi
"Bè, riguardo il prof di giapponese antico."
Le orecchie del 6 kainaniano si rizzarono in stile Star Trek mentre gli occhi gli lampeggiarono, già immaginandosi cose tipo 'ha deciso di darti 10 ad honorem' o 'ha reso note le domande del test'.
"Bè, si è volatilizzato questa mattina. Sembra sia scappato con una mamma... di una studentessa di questa scuola! Pensa che imbarazzo, poverina... Fossi al suo posto inseguirei quel vecchio porco in capo al mondo! Ehehe!"
Mentre Kiyota, che forse venendo a scuola era passato in una zona a rischio piena di mine antiuomo a base di gas esilarante, ripartiva a ridere come una iena, Kaeru rimase inerme a vedere Jin che diveniva di nuovo celeste per poi passare al grigio asfalto.
"Che... che cosa... è sparito... quel... quel... quel brutto vecchio bavoso maledetto..."
"Oh, Jin...!"
"Con tutte le ore che ho passato a studiare! Ho avuto il calo di zuccheri... ho saltato un sacco di allenamenti (a proposito, Maki mi ucciderà), sono quasi andato in andropausa con l'anticipo e lui... lui..."
"Lui sparisce!" esclama trionfante Kiyota, trascinando Kaeru a sedere per poi mettersi a frugare nel cassetto di Michiyo, dal quale tirò fuori un pacchettino di Fonzies per godersi lo spettacolino in atto "Coraggio Jinuccio, sfogati... ehehe..."

*******
sfogatevi pure voi! al mio FP!! T_T su siate buonini...

 
Continua nel capitolo:


 
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