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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: IL CALORE DELL'AMORE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler, One Shot, OOC, What if? (E se...)
Autore: yameta62 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/11/2009 15:38:39

-Hancock, grazie mille per tutto. Ti sarò debitore per sempre! Se c'è qualcosa che posso fare per te, dimmela- -Rufy, vorrei un bacio-
 
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LA MIA PRINCIPESSA
- Capitolo 1° -

Il profumo delle lenzuola fresche, la loro morbidezza, il loro spessore: tutti quei fattori fusi assieme alle condizioni fisiche in cui Rufy si trovava in quel momento avevano generato una forma di torpore per il giovane pirata che durava da ben sei giorni di perenne sonno fra le braccia di Morfeo.
Quello era il sonno meritato da un vero e proprio eroe che aveva rischiato tutto pur di proteggere quel profondo legame che lo legava a suo fratello; nessuna ferita fisica l'aveva fermato o indebolito nel tentativo di fermarlo; nessuna ferita spirituale poté nulla contro la sua enorme forza di volontà capace di spaccare le montagne; nessun Ammiraglio o Shicibukai aveva avuto la forza o la cortezza necessaria per fermarlo, nemmeno Sengoku.
Rufy aveva portato a termine un'impresa leggendaria assieme ad un uomo dai grandi valori quali poteva essere solamente BarbaBianca e la pura soddisfazione di se, per Rufy, era il premio maggiore a cui potesse aspirare.
Eppure sentiva un vuoto dentro di se, un profondo e devastante vuoto che albergava nel suo cuore anche quando dormiva profondamente dopo aver patito le pene dell'inferno a causa degli effetti collaterali degli esperimenti contorti di Iva però.. però a volte sentiva vicino a se un calore improvviso, un calore mai percepito in tutta la sua vita se non quando si trovava nel suo villaggio;
Un calore che solamente chi vuole bene una persona in maniera così infinita e completa da infondergli le proprie sensazioni, le proprie paure, i propri timori e la propria ansia.
Rufy percepì quel dolce e sereno calore per moltissimi giorni, oramai si era abituato a quel calore da non poterne fare a meno, tanto da preferire di gran lunga rimanere in quello stato per sempre: bastava che quel calore rimanesse per sempre con lui.
Ma così non fu, non poté continuare così e un giorno quel calore scomparve; Rufy si sentì privo di una cosa importante di sé, sentiva che una parte di se era lontana da lui seppur a malincuore e che non poteva, che non voleva, che lo fosse; voleva che stesse sempre assieme a lui: per questo si svegliò.

La luce solare lo colpì agli occhi, così abituati all'oscurità che ci misero molto per potersi riabituare dando un leggero fastidio al giovane pirata mentre si stropicciava gli occhi.
Affilò la vista fino a vedere e subito si rese conto di trovarsi in una stanza dalle pareti bianche, una stanza molto semplice a dirla tutta: c'era una finestra aperta alla sua destra da cui entrava della leggera brezza marina.. il mare, da quanto tempo non percepiva quello splendido odore salino del mare?
Con la mente tornò indietro nei propri ricordi, sembrava in quel momento che si trovava sulla sua Sunny assieme ai suoi amici, sembrava proprio in quel momento sentire delle goccioline d'acqua marina andargli contro il viso rinfrescandogli il viso.. quanti bei momenti, momenti lontani ed irraggiungibili oramai...
-Rufy-kun, finalmente ti sei ripreso- disse all'improvviso una voce facendolo riemergere dai propri pensieri.
Rufy cercò subito il proprietario individuandolo in Jinbei seduto su una sedia accanto alla finestra.
-Jinbei- rispose Rufy con voce smorzata mentre la luce solare gli dava nuovamente fastidio agli occhi.
-Dalle tue condizioni devo dedurre che non sei ancora guarito completamente.. credo che un buon pasto abbondante possa farti più che bene, che ne dici?- chiese lo squalo accennando un lieve sorriso
Appena Rufy sentì cibo alzò lo sguardo, solo ora che non era a contatto da quello strano ma splendido calore si accorse di stare letteralmente morendo di fame.
-SI! Ho una fame da lupo!- sbottò il giovane mentre tentava di alzarsi, inutile: era ancora troppo debole per poterlo fare e per questo motivo cadde a terra come un salame.
-Rufy-kun!- accorse in fretta Jinbei alzando il ragazzo completamente coperto da bene per poi caricarselo sulle spalle -Non devi strafare, sei ancora troppo debole per poterti alzare: ci vuole tempo- aggiunse lo squalo mentre Rufy sbuffava
-Senti Jinbei, c'è anche Ace con gli altri?- chiese cappello di paglia mentre l'uomo usciva dalla stanza e percorreva dei chiari corridoi completamente deserti.
-Certamente, ci sono tutti: fra poco faremo dei funerali in memoria di Papà (Barbabianca)- rispose Jinbei con calma mentre continuavano a camminare.
Rufy osservò ciò che lo circondava, un posto così stranamente pacifico e sereno, un posto che avrebbe potuto dare pace a chiunque: allora perché a lui non gliene dava? Dov'era quel torpore così caldo e piacevole che l'aveva accompagnato per quei lunghi giorni di agonia?
-Jinbei.. dove ci troviamo?- chiese Rufy
-Dove, dici? Semplice, ci troviamo nel mio palazzo- rispose Jinbei con noncuranza
-N..nel tuo palazzo?- ripeté Rufy letteralmente sorpreso, non avrebbe mai immaginato che Jinbei potesse avere come palazzo un posto del genere, così calmo e contrastante con la sua natura da guerriero da uomo-pesce.
-Rufy, so che adesso sei pieno da domande da porre ma dovrai aspettare; adesso è importante la tua guarigione- rispose Jinbei accennando un ulteriore sorriso.
Rufy non replicò e si limitò ad osservare in maniera passiva lo sfondo bianco delle pareti del lungo corridoio mentre Jinbei continuava a camminare; tutto sembrava nuovo, visto da una diversa prospettiva e, anche se non se ne rendeva conto, Rufy era maturato molto da quell'esperienza: aveva conosciuto il dolore, la felicità, la tristezza, la preoccupazione, l'ansia e il furore della pura e vera battaglia; si sentiva un'altro!
I suoi pensieri vennero interrotti un'ulteriore volta da Jinbei dato che questi si fermò all'improvviso davanti ad una porta bianca con le maniglie dorate, al suo interno si sentivano un cumulo di voci a cui Rufy non fece particolarmente caso.
Jinbei aprì la porta trovandovi al suo interno tutti quanti da i pirati di Barbabianca a Iva e i prigionieri di Imperial Down.
C'erano anche Ace, Baki e Crocodile senza contare anche Hancock che in quel momento stava giocando a poker contro Ace ed aveva lasciato perdere tutto ed era corsa dritto verso Jinbei per accertarsi delle condizioni di Rufy.
-Ecco qui il nostro eroe!- urlarono tutti i pirati mentre Rufy osservava sorpreso la calorosissima accoglienza ricevuta dagli altri.
Enormi tavoli con sopra vivande di ogni tipo coprivano la visuale dei volti di tutti i presenti ma Rufy poté notare che c'erano tutti, proprio tutti quelli che erano riusciti a sopravvivere alla battaglia.
-Rufy, come.. come ti senti?- chiese all'improvviso una voce a lui familiare che si era avvicinata a lui: era Hancock
-Bene, grazie Hancock- rispose lui sorridendole
Lei ricambiò al sorriso ma subito dopo si voltò velocemente per nascondere il rossore delle gote, non si adduceva assolutamente all'imperatrice dei pirati.
-Otouto, finalmente ti sei ripreso!- urlò Ace sorridente mentre Jinbei avanzava verso di loro facendo sedere Rufy su una sedia vicino al proprio fratello.
Appena Rufy si mise comodo ricevette una potentissima pacca dal fratello facendogli sbattere la faccia sul tavolo.
-Ace-nii, ahia- ribatté Rufy dolorante
-Dai Rufy, da quando sei diventato così sensibile al dolore! Quella era solamente una pacca tra fratelli- ribatté Pugno di fuoco mentre porgeva un cosciotto di pollo al fratello minore facendoglielo odorare -Piuttosto, ora che sei sveglio, che ne dici di fare una delle nostre gare di mangiate estreme?- propose Ace
Gli occhi di Rufy si illuminarono tutto ad un tratto ed afferrò con insolito vigore il cosciotto.
-DIAMOCI DENTRO!!!- urlò Cappello di paglia iniziando a mangiare voracemente tutto ciò che gli capitava a tiro seguito da Ace; tutti quanti gli altri erano rimasti in silenzio ad osservare i due fratelli abbuffarsi con un misto di divertimento e di ribrezzo non solo per la quantità di cibo che quei due riuscivano ad ingurgitare ma sopratutto per il modo in cui lo facevano, sovrumano.
-Caspita, sembra di essere alla base di Dragon durante l'ora di pranzo- commentò Iva senza parole, il detto tale padre tale figlio era veritiero e neanche Ace scherzava.
(Oh mamma, questi due finiranno per mangiarsi tutte le provviste del palazzo.. e io che mangio?)pensò avvilito Jinbei
(Com'è carino Rufy mentre mangia)pensò Hancock con gli occhi sognanti solamente per il suo amato.
-Allora Rufy, tutto qui quello che sai fare? Sei lento!- intervenne Ace mentre ingurgitava quattro manzi arrosto di fila; gli stomaci dei due fratelli diventavano di continuo più grandi e, se per Rufy nessuno si preoccupava che potesse esplodere dato che era fatto di gomma, le cose furono diverse per Ace.
-Capitano Marco, non dovremmo farli smettere?- chiese un pirata a primo comandante della flotta dell'appena defunto Barbabianca
-Naa.. tranquillo, quei due sanno quello che fanno- ribatté Marco annoiato mentre sorseggiava della birra con calma.

Ci vollero ben tre ore di attesa prima che i due fratelli potessero ritenersi sazi.
-AHHH! Che mangiata!- dissero all'unisono i due fratelli mentre sorridevano soddisfatti dalla loro opera.
-Finalmente hanno smesso con quell'orrore- commentò Crocodile annoiato
-Già- annuì Baki schifato
-Bene.. Jinbei, che ne diresti se portassimo Paglia-chan nella sua stanza. Le sue ferite non si sono rimarginate, quindi..- propose Iva verso al re degli uomini-pesce
-Si..- rispose l'uomo mentre si accingeva a prendere in braccio Rufy tuttavia non lo fece dato che entrambi i fratelli si erano addormentati.
-Incorreggibili- commentò Iva divertito
-Che facciamo adesso?- chiese Jinbei
-Lasciamoli dormire qui, non credo che ci siamo problemi, vero?- chiese Iva sghignazzando
-No no, però dovremmo spostarci in un'altra stanza- rispose Jinbei mentre tutti si alzavano e lasciavano la stanza
-Coraggio uomini, adesso andremo a farci una mega partitona a poker e se perdo giuro che mi travesto da donna- propose Marco scatenando le risa generali di tutti quanti mentre lasciavano la stanza.
Solamente Jinbei rimase lì per ultimo a fissare i due fratelli dormienti fino a quando anche lui decise di andarsene accorgendosi che non era solo, c'era anche Hancock.
-Che fai, vuoi rimanere qui?- chiese Jinbei alla donna
-E se anche fosse, ti darebbe fastidio?!- sbottò la donna acida
-No, a me non ne da nessuno. So che vuoi solamente stare vicino a colui che ami- ribatté Jinbei facendo arrossire Hancock di botto
-E..ecco- cercò di dire la donna a sua difesa ma nulla, non uscì nessuna scusa banale dalla sua bocca.
-Non c'è bisogno che dica altro, si capisce a vista. Ma ti do un consiglio: fossi in te agirei in fretta con lui, fra non molto riprenderà il mare alla ricerca della sua ciurma- rispose Jinbei mentre usciva dalla stanza lasciando un profondo silenzio.
Hancock rimase senza parole sentendo quelle parole, Rufy se ne sarebbe andato e lei sarebbe tornata nella sua isola. Tutto sarebbe tornato come prima ma.. era giusto così?
Razionalmente Hancock avrebbe detto di si ma una donna innamorata non ragiona, segue il suo cuore e cerca di fare il meglio prima per la persona amata e poi per se: se Rufy fosse andato via e se la sua ciurma era la sua prima priorità lei l'avrebbe accettato però.. si morse il labbro ed iniziò a piangere: non voleva che lui se ne andasse.

Nuovamente quello strano torpore si fece sentire per un millesimo di secondo sulla pelle di Rufy che benedì quell'istante e maledisse quelli che susseguirono.. perché quel dolce calore non c'era? Perché ne aveva così bisogno da ritenerlo come una droga?
Non riuscì a dormire e per questo motivo riaprì gli occhi trovandosi davanti Ace mentre mangiucchiava del pane.
-Oh, ti sei già svegliato. Ci siamo fatti proprio una bella dormita, eh Rufy?- sbottò Ace sorridendogli
-Già.. era da tanto che non ci facevamo mangiate del genere, eh nii-san?- aggiunse Rufy sorridendogli
I due sghignazzarono nuovamente mentre Ace porgeva un bicchiere d'acqua al fratello minore e i due iniziarono a bere.
-Rufy, cosa farai adesso?- chiese il comandate della seconda flotta di Barbabianca.
-Che domande! Ora che so che sei al sicuro andrò a cercare i membri della mia ciurma e torneremo a navigare per i mari!- rispose Rufy contendo di se
-Davvero?- chiese Ace mentre si arruffava i capelli -Ed io che volevo chiederti di entrare nella ciurma come mio sottoposto, mi sa che non sarà possibile- aggiunse poi l'uomo accennando un sorrisino divertito
-Senti, nii-san. Ora che il vecchietto non c'è più cosa farete?- chiese Rufy perplesso
-Non lo so.. penso che i comandati sopravvissuti delle flotte di Papà dovranno decidere un nuovo capitano oppure si divideranno: non so proprio cosa accadrà- rispose Ace abbassando lo sguardo mentre ripensava a Barbabianca e alle sue ultime parole.
-Capisco- rispose Rufy, capì che Ace non era proprio in vena di parlare di questo
-Piuttosto, che intendi fare con quella donna degli Shichibukai?- chiese inaspettatamente Ace accennando un sorrisetto malizioso
-Uhm? Hancock dici?- chiese Rufy letteralmente sorpreso dalla domanda
-Andiamo, non dirmi che non ti sei accorto di come ti guardi?- aggiunse Ace dando delle deboli gomitate al fratello minore
-Non capisco a cosa ti stai riferendo.. che c'entra Hancock adesso?- chiese Cappello di paglia, di cosa si doveva accorgere?
Ace lo fissò per un secondo capendo che Rufy non aveva capito nulla ma non si sorprese.
-Uff.. sei un caso disperato. Ed io che credevo che te ne fossi accorto, sei proprio un idiota- commentò Ace avvilito -Fortuna che ci sono io a rimetterti nella retta via, otouto- aggiunse poi il figlio di Gold Roger.
-Continuo a non capire- disse Rufy
-Ok ok.. te lo spiego io. Hai presente quando due persone si sposano? Perché lo fanno?- chiese Ace
-Non lo so.. perché?- disse Rufy con sguardo interrogativo
Ace si diede una manata in faccia per la demenza del proprio fratello ma mantenne la pazienza, doveva mantenere la pazienza o finiva che dava fuoco a tutto il palazzo di Jinbei solamente per cercare di mettere un pò di sale nella zucca di quello stupido di un otouto.
-Lo fanno perché si amano- rispose Ace
-E perché si amano?- chiese Rufy nuovamente per poi ricevere un pugno in testa da Ace -Ahia! Ma che ho fatto?- chiese il ragazzo
-Sei un caso disperato!!- urlò Ace rabbioso -Due persone si amano quando non riescono a stare lontani dall'altro, quando provano sentimenti di rendere felice quella persona pur di rischiare la propria felicità e a volte anche la propria vita. Due persone si amano quando affrontano gli ostacoli assieme e restano assieme per sempre, chiaro il concetto?!- spiegò Ace seccato
-Uhm.. si. Quindi io e te ci amiamo?- chiese Rufy perplesso
-In un certo senso. Esistono diversi tipi di amore: fra fratelli, fra amici, fra genitori e figli, anche fra capitano e ciurma ma specialmente quello fra uomo e donna e a te deve interessare quest'ultimo!- rispose Ace calmandosi un pò, Rufy stava iniziando a capire.. forse.
-Davvero? E che c'entra Hancock in questo?- chiese Rufy per poi bloccarsi.
Stranamente il proprio cervello si mise in moto cercando di ricordarsi tutte le cose fatte con Hancock, delle strane sensazioni che provava quella ragazza senza che lui potesse capire; dei continui svenimenti; dello strano rossore che aveva ogni volta che si fissavano..
-Hancock ti ama, Rufy- disse all'improvviso Ace -Avresti dovuto vederla, per tutto il tempo in cui sei stato male ti è stata vicino, ti ha tenuto la mano, ha pregato per te e stava male anche lei assieme a te. Fortuna che sono riuscito a farla svagare facendomi una partita con lei... perdendo tutto- disse Ace con temerarietà ed abbassando la voce nel momento a lui sfavorevole.
Non riusciva a credere di essere stato battuto da una donna che non aveva mai giocato a poker, che vergogna.
Rufy era senza parole, non poteva credere davvero ad una cosa del genere? Possibile che Ace stesse dicendo la verità? Ma che motivo aveva per mentire?
Suo fratello non gli mentirebbe mai e di questo Rufy ne era assolutamente certo.
Quindi.. non poteva essere che quel calore fosse prodotto da Hancock? In fondo tutto combaciava.
-Nii-san.. è normale che sento un calore molto bello quando vicino a lei?- chiese all'improvviso Rufy facendo sorprendere Ace
-Bé.. non è normale ma per una persona innamorata lo è- rispose Ace mentre Rufy si alzava tutto ad un tratto con un'insolite energia.
-Ed ora dove vai?- chiese Ace dato che il proprio fratello minore stava uscendo dalla stanza dalla porta in cui era entrato.
-Vado a cercare Hancock!- rispose Cappello di paglia sparendo dalla visuale di Ace
-Che fratello che mi ritrovo, va a finire che ha una ragazza prima di me- commentò Ace invidioso, proprio in quel momento gli vennero in mente le parole di Barbabianca morente.

-Tuo fratello è davvero un tipo particolare, Ace. Fa attenzione ed allenati sempre di più perché il giorno in cui questo ragazzino ti supererà non è lontano-

-Tsk.. dannato vecchio, tu e le tue perle di saggezza- commentò Ace mentre si alzava, era troppo curioso di sapere com'era finita fra suo fratello e Hancock e non solo, doveva andarci per impedire a suo fratello di combinare cavolate.

Hancock si trovava all'interno della sua stanza datale da Jinbei, si era fatta una doccia rilassante che l'aveva aiutata a riflettere sul da farsi, oramai era chiaro cosa fare ed era la sua ultima risorsa a disposizione.
(Ho deciso, appena vedrò Rufy gli dirò quali sono i miei sentimenti per lui e poi tutto dipenderà da lui. Questo è il massimo che possa fare)pensò la donna mentre si vestiva con un lungo completo rosso scuro smanicato ed anche piuttosto sobrio rispetto a tutti i vestiti di cui era solita indossare.
Si pettinò i capelli ed all'improvviso sentì bussare alla porta, non sapendo cosa fosse si alzò ed andò ad aprire per poi acquisire una colorazione tale da fare invidia al proprio vestito: davanti a lei c'era un sorridente Rufy.
-Ciao Hancock, come va?- chiese Cappello di Paglia
-C..ciao Rufy, b..bene. A quanto vedo ti sei ripreso- rispose Hancock molto rossa, era talmente agitata che si era messa ad arruffarsi una ciocca di capelli nervosamente.
(Oh mamma, non così. Volevo prima prepararmi psicologicamente)pensò la principessa dei serpenti rivolgendosi poi al pirata -Posso fare qualcosa per te?-
-Si. Volevo ringraziarti, Hancock- rispose Rufy sorridendo continuando -Hancock, grazie mille per tutto. Ti sarò debitore per sempre! Se c'è qualcosa che posso fare per te dimmelo ed io lo farò- aggiunse poi il ragazzo
Hancock era completamente paralizzata e non sapeva che fare: non poteva svenire assolutamente e non doveva cambiare argomento, doveva agire e ritrovare la propria autostima grazie alla propria forza di volontà.
-Una cosa ci sarebbe a dire il vero- disse la donna
-Davvero? Dai dimmi..- chiese Rufy impaziente, voleva accertarsi di una cosa e quello era una piccola parte del suo piano per capire se le sensazioni che aveva descritto prima ad Ace erano vere e che lui amava veramente Hancock.
-Rufy, vorrei un bacio- rispose lei all'improvviso completamente rossa in volto
-Uh? Un bacio dici?- ripeté Rufy sorpreso, che fare?
-Si.. ma se non vuoi non fa nulla- rispose lei voltandosi
-....- mugugnò Rufy in silenzio -Hancock, io..- cercò di dire il ragazzo ma venne interrotto dato che lei l'aveva baciato all'improvviso lasciandolo paralizzato.
La fusione delle loro lingue in quella danza così armoniosa e seducente, ricca di passione.
Il dolce gusto delle sue labbra la sua pelle delicata sulla sua, il suo profumo, Rufy adorava tutto di lei e poi, inaspettatamente, arrivò nuovamente quel dolce calore inebriante che l'aveva coccolato in quei giorni di dolore, quindi.. quindi era lei la fonte di tutto ciò!
I due si abbracciarono sempre di più mentre continuavano a baciarsi sotto lo sguardo divertito di uno spettatore nascosto dall'oscurità.
-Bravo fratellino, spero che tu sia riuscito a trovare la fonte del calore di cui parlavi prima. La tua vita sta cambiando, oramai sei un uomo- commentò Ace accennando un sorriso divertito per poi sparire in una nube di fuoco.
Rufy e Hancock rimasero in quella posizione per circa cinque minuti e si staccarono dall'altro solamente per prendere fiato, si osservarono per un pò, ognuno si specchiò negli occhi dell'altro e alla fine entrambi pensarono che fosse adatto dire quella frase.
-Rufy-
-Hancock-
-..ti amo- dissero i due all'unisono per poi fissarsi per alcuni secondi e baciarsi nuovamente con dolcezza, quella battaglia non aveva solamente salvato la vita di Ace ma aveva dato inizio ad una storia d'amore.

Fine


 
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VOTO: (4 voti, 4 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 4 commenti
ashura-senju - Voto: 02/01/10 21:14
si!!! spettacolare, incredibile, epico!
bravo bravo!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

grano89 - Voto: 19/12/09 14:23
Bene, molto bene! La gara tra Rufy ed Ace ci stava tutta! Probabilmente, la porta di Hanckock gliela avrei fatta sfondare. XD Sarebbe stato da lui, anche se malato e infermo!
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kyuubi-sennin94 - Voto: 02/12/09 21:27
Ma siamo sicuri che non sono parenti quei due?Hanno un quoziente intellettivo di pari livello!!!!Cmq bella one-shot Yame-sam
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

omega91 - Voto: 28/11/09 18:03
evvaaaiiii finalmente una fic sul mio pairing preferito di OnePiece, magari nel manga rufy nn fosse così baka da nn capire i sentimenti di hancock... ma del resto se nn fosse così nn sarebbe rufy (sarebbe una bella sfida di bakaggine fra lui e naruto XD) grande e stragrande come sempre, yame-kun
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