PENSIERI - Capitolo 1° -
Era sera e finalmente Alabasta era salva; dopo giorni di fatica ci trovavamo seduti sulla costa a nord di Alubarna con le gambe a penzoloni sulla scogliera. “Siamo tutti qui a guardare il tramonto, noi che non ci conoscevamo nemmeno in poco tempo siamo diventati subito amici: Rufy, il capitano, non si arrende mai; Zoro, lo spadaccino migliore (secondo il mio parere), ma non glielo dirò mai, non gli darò mai questa soddisfazione.” Un sorriso sadico mi comparve sul volto, “Hehehe, non sono cattivo, lo faccio per lui, altrimenti si esalta”. Spostai il mio sguardo dal tramonto sullo spadaccino, dopodiché tornai a osservare il cielo screziato; ritornai ai miei pensieri “Poi c’è Robin, l’ultimo acquisto della ciurma, quella ragazza è ancora misteriosa però mi piace. Nami: non ho parole per descriverla, è la ragazza più bella che abbia mai visto, ma so per certo che con lei non ho speranze, ho visto come guarda lo spadaccino”. Mi voltai verso Nami e rimasi incantato a guardarla “E’ molto più bella del tramonto” pensai, ad un certo punto anche lei distolse lo sguardo da quello spettacolo della natura, mi guardò e mi sorrise, io feci finta di nulla, ma il mio cuore prese a battere a mille e arrossii evidentemente. Continuai a fantasticare sui miei pensieri “C’è Usopp, il fifone della ciurma, però se non ci fosse lui questa nave non sarebbe più la stessa, chi ci farebbe ridere? Ah quasi dimenticavo, abbiamo anche un dottore a bordo, è il nostro Chopper, una piccola renna dal naso blu, che ha mangiato il frutto Homo Homo, deve ancora ambientarsi, ma penso sia un valido membro”. Mi guardai nuovamente attorno, tra poco il tramonto se ne sarebbe andato “Ed infine ci sono io, il cuoco della Going Merry, innamorato di Nami, ma non contrapposto, spero di piacerle almeno un pochino”. Finito di riflettere sull’equipaggio tornai con i piedi per terra e notai che ormai il cielo era buio e Nico Robin stava in piedi, mentre gli altri, esclusa Nami, si stavano stiracchiando ed erano pronti a tornare sulla nave. -Forza ragazzi è ora di tornare a bordo.- disse l’archeologa. Io non volevo andarmene, volevo restare a riflettere -Io rimango un altro po’…- -Come vuoi…- -Dai Sanji, vieni a farmi da mangiare!!!- mi supplicò il capitano. -Non preoccuparti Sanji.- fece l’archeologa e mentre si avviavano verso la nave disse a Rufy – Smettila baka, devi lasciare Sanji solo con Nami!- sentendo quelle parole guardai alla mia sinistra e vidi Nami seduta non lontano da me.
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