- Capitolo 1° -
E'mattino presto. Il sole inizia a salire nel cielo, trafigge le tende leggere della tua finestra e va a colpire in pieno la tua faccia. Grugnisci, schiacciandoti il cuscino sul viso. A nulla servono i tuoi tentativi di rimetterti a dormire, ormai sei sveglio... Sbuffi metre, seccato, ti infili i pantaloni della tuta e vai in cucina per prepararti una bella tazza di caffè. Dai un'occhiata all'orologio: le 6.30. Fai una smorfia pensando a quante altre ore avresti potuto dormire. Il caffè sale, afferri la caffettiera bollente e imprechi sottovoce perchè ti sei ustionato i polpastrelli delle dita. Metti la mano sotto l'acqua gelida e quando ti volti lui è li, sul vano della porta, con addosso solo un paio di boxer. Merda. Sono giorni che tenti di evitarlo, precisamente da quando lui ti ha scaricato, e adesso te lo ritrovo mezzo nudo davanti. Osservando di sfuggita il suo corpo mentre ti siedi a tavola e fingi che lui non esista, ti ritorna in mente ogni singolo istante della vostra relazione, dalla dolcezza degli abbracci alla passione delle notti passate a far l'amore. Ti rannicchi sulla sedia, senti il suo sguardo addosso e continui a maledirti per la tua brutta abitudine di non chiudere mai del tutto le persiane prima di andare a dormire. "Buongiorno, come mai già in piedi?" Vorresti ignorarlo, continuare a bere in pace il tuo caffè e smettere una volta per tutte di pensare a lui. Dimenticarlo, ecco cosa vorresti. Vorresti cancellare dalla testa ogni singolo minuto passato con lui, dimenticare il suono dolce della sua voce, la profondità dei suoi occhi, la sensazione che ti davano le sue mani sul tuo corpo, la sua lingua che accarezzava la tua. Cacci in gola le lacrime e ti stupisci nel pronunciare un "Potrei farti la stessa domanda..." con un tono di voce apparentemente tranquillo. Non credevi di saper fingere così bene, ti meritersti l'oscar... "Posso?", ti chiede prendendo la moka e versandosi del caffè in una tazza. Fai spallucce, tanto il tuo di caffè l'hai già quasi finito. Ti alzi, afferri a caso un pacchetto di sigarette abbandonato sulla credenza e te ne accendi una. Lo ami ancora. Sai che è sbagliato eppure lo ami ancora. Ti asciughi una lacrima sfuggita al tuo controllo, sperando che lui non l'abbia notata. "Beh, io torno a letto..." Sei sulla porta, stai per tornartene nella tua stanza, quando lui ti ferma. Lo sai, lui non tornerà sui suoi passi, eppure non puoi fare a meno di sperare che lui ti ami ancora. "Kris io...mi dispiace davvero per come è finita..." Fai spallucce. "Probabilmente doveva finire così", dici abbozzando un sorriso. "Grazie..." Annuisci. Sai che lui non tornerà sui suoi passi eppure non riesci a smettere di ripeterti che tutto sarebbe più facile se voi steste ancora insieme.
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Angolino dell'autrice: ed ecco Blacky che ritorna a riempire spazio prezioso con FF inutili...commenti sempre ben accetti eh? *se non s'è capito quello ke cerko di dirvi è: "Commento please, sennò mi deprimo e mi sento uno skifo ç_ç!!!"* Grazie in anticipo ^^ *Dedikata alla mia Giuly, ke ho conosciuto qui e a kui voglio un bene dell'anima* _Blacky_ |
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