WHAT 'S THE RUMPUS? - Capitolo 1° -
Il seguente scritto non è stato concepito per far pubblicità all’Irlanda o ai bravissimi Gaelic Storm. Grazie ugualmente ad entrambi.
“Ehi! Pah! Da da da da ya! What ’s the rumpus?”
È il buonumore che rispunta Dopo tanti pensieri grigi
È il sorriso immotivato Che albeggia sul tuo viso quando solo pensi a un amico
È il disegno scarabocchiato Sognandoti fumettista per un minuto
È il sole autunnale fuori dalla finestra Che ti sembra a un tratto più caldo
È il ballo scatenato nella tua stanza Sulle note di un motivetto Irlandese
È il tuo corpo che salta felice e si muove a caso Così pazzo che pazzia è tutto ciò che gli altri vedono
È la voglia di scrivere che torna ancora E ti fa mettere nero su bianco ciò che hai dentro
È la voglia di vivere Che torna in te
“When the whole thing's over, there's gonna be hell to pay, But when its upside, downside, inside out, what else can you say?”
Finché puoi muoverti da ossesso Sulle note di un motivetto irlandese Realmente non ti serve altro Per dimenticare E gioire ancora
“Ehi! Pah! Da da da da ya! What ’s the rumpus?”
Mi è capitato di tornare a sentirmi col morale a terra; per fortuna sono uno che riesce a riprendersi con poco ed in fretta. Provate per credere, ma secondo me la vita è più bella e la si affronta con più piacere dopo aver “ballato” alla maniera dei folli, quelli che fanno ciò che vogliono e la pensano come vogliono. La loro danza non ha regole, la loro danza non ha passi: assecondati e muoverti non sarà mai stato tanto facile. Muovermi è stato lo spunto per dimenticare tedio e preoccupazioni, ma soprattutto per concentrarmi su ciò che mi piace di più, e ciò che mi rende o mi renderebbe felice nella vita; per un po’, prima di uscire di casa, ho riacquistato e potuto riassaporare lo stimolo a dedicarmi col cuore alle mie passioni autentiche. Spero di avere il coraggio di scegliere seguendo loro, ed uscire dal pantano. A ciascuno il suo pantano, e il suo ballo sfrenato per uscirne.
Antonio
Crediti: - “What ’s the rumpus?”, Gaelic Storm, dall’album “What’s the rumpus? “
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