PREPARATIVI PER IL BALLO - DRACO POV
- Capitolo 1° -
POV DRACO
“questa sera ci sarà un party indetto dal ministero e mi aspetto che ci sia anche tu, Draco”- mi dice mio padre a colazione fissandomi gelidamente.
Oh no! Io odio quelle stupide feste , piene di gente idiota che non fa altro che cianciare. Naturalmente tutti questi geni non sono altro che i suoi colleghi, quindi dovrò soppesare ogni parola con loro. O saranno guai.
E’ inutile controbattere a quella che non era neppure una domanda, quindi annuisco stancamente.
Al contrario mia madre è tutta eccitata da qualcosa di “nuovo”. E la cosa bella è che lei è sempre fuori a qualche party, o in procinto di andare, o preparandosi per uscire.
“Perfetto! Così posso comprare qualche nuovo vestito!”-esclama.
E quando ti sbagli? Spero solo che non voglia costringere anche me in quelle che lei chiama “le sue compere”, ma in realtà consistono nel guardare fino alla nausea vestiti ed altre amenità varie.
“Ci sarà qualcuno che conosco?”-chiedo speranzoso.
Mio padre non alza nemmeno gli occhi dalla posta che sta leggendo:
“ I Crabbe, I Goyle….”
Ergo i miei due leccapiedi. Sono abituato ad averli intorno, ma ultimamente mi fanno diventare fobico.
“…I Parkinson”
oh no, piattola- pansy! Quella mi si incolla come una pozione ataccatutto!
A quel pensiero devo aver fatto una faccia piuttosto strana perché mia madre non riesce a trattenere le risate.
“Perché ridi Narcissa?”-le chiede mio padre in tono gentile. Con lei non alza mai la voce.
Da piccolo credevo perché fosse matta.
“Niente, Lucius, continua pure”-gli risponde non smettendo di ridacchiare.
Lui la guarda con fare interrogativo.Almeno ha alzato gli occhi da quelle stramaledette lettere.
“…poi i Diggory e infine i Weasley”.- dice con disprezzo.
“ I Weasley? Tutte e sette?”-chiedo sbalordito. E dove li trovano i soldi? Eppure in fondo li invidio per la loro unità famigliare.
“Non seguo le loro pubbliche relazioni”-mi rispondi invece stizzito.poi si alza e prima di scomparire si china a baciare mia madre.
Passo la giornata vagando per il maniero, giocando un po’ a scacchi con il fantasma e volando nel parco dietro casa.
Mia madre non è rientrata per pranzo ma non ci contavo, Avrà speso tutta la mattinata nei negozi, e poi dalla sua estetista. Probabilmente la sua migliore amica.
So anche che ritornerò alle quattro per finire di prepararsi e sovrintendere a come mi vestirò io. Infatti puntuale come il suo parrucchiere, allo scoccare della fatidica ora sbuca fuori dal comino della sala grande, e dietro di lei c’è una delle elfe strapiena di pacchetti.
“Oh, per fortuna sei qui. Dovresti provare un vestito che ti ho preso proprio per questa sera”- e tira fuori un completo di un bel grigio azzurro,con cravatta e camicia azzurre.
“Dovrebbe starti d’incanto mi sorride, i capelli biondi che le ricadono sugli occhi.
Se li scosta con eleganza:
“Su ora andiamo che anche tuo padre sarà a casa a momenti”
Salgo in camera mia e poso i vestiti sul letto.
Devo dire che mia madre ha gusto sono proprio belli.
Mi ficco sotto la doccia e ci resto sino a quando la pelle non diventa rossa. Adoro tutto quel vapore.
Ancora con i capelli bagnati noto un gufo sopra il mio letto, lo riconosco è quello di goyleApro la lettera e leggo ( o meglio interpreto visto la scrittura ) la lettera.
“Ho saputo che ci sarà anche Pansy Parkinson questa sera. Cos’hai intenzione di fare? Lei è veramente a puntino..non so se hai capito. A presto Vincent “
Il troglodita che chiede a me se ho capito? E dove andrà a finire il mondo?
Comunque per me Pansy può essere cotta quanto vuole, so tenere i miei ormoni a bada abbastanza da non cadere due volte nello stesso errore.
Mi vengono i brividi a pensare all’ultima volta.
Sospirando disgustato inizio a prepararmi. Quando sono finalmente pronto scendo nel salone principale,dove già attende mio padre.
Appena mi vede alza gli occhi al cielo. Cosa c’è ora?
“E’ mai possibile che in anni di uniforme scolastica tu non abbia ancora imparato a fare un nodo decente alla cravatta?”
In realtà il mio nodo andrebbe benissimo per il 99% delle persone, solo che lui è fissato,
In meno di tre secondi mi ha mollato un ceffone e rifatto il nodo perfettamente calibrato.
Proprio in quel momento mia madre si decide a scendere.
Indossa un lungo abito di seta color rosso scuro, come il rossetto, fluttuante addosso a lei. Anche un idiota capirebbe che ha parenti Veela .
Piton mi ha detto che quando venne ad Hogwarths da Durmstrang era una delle ragazze più corteggiate. Tutt’ora che ha trent’anni i miei amici ( e gli amici di mio padre ) sono innamorati di lei. Almeno quanto le sue amiche lo sono di mio padre.
Si scambiano un breve bacio, poi lei fissa i suoi occhi verdi su di me:
“Visto te l’avevo detto che ti sarebbe stato magnificamente quel completo. E ora andiamo o una certa persona potrebbe non sopravvivere alla delusione”-mi prendi in giro.
Come al solito non le è sfuggito nulla che implichi il mio avvicinamento ad una ragazza-
A volte mi ha detto che è gelosa, perché io sono il suo unico figlio e dal momento che non ha mai avuto intenzione di averne altri mi ci devo abituare.
“Mamma!”-urlo
“non osare risponder con quel tono”- tuona mio padre mollandomi un altro schiaffo.
Sto per battere il mio record personale: due ceffoni in dieci minuti neanche per due motivi diversi.
Se continuo cosi per quando arriveremo avrò cinque dita stampate.
“ E ora ricordati che se mi combini qualcosa questa sera , a qualsiasi ora torniamo, faremo i conti. Mi sono spiegato?- i suoi occhi grigi mi squadrano sottolineando la minaccia.
Come se ne avesse bisogno!
Questo vuol dire che finche sarò con i miei amici forse potò evitare di contare ogni respiro.
Sempre ammesso che Tiger e Goyle non scrivano un rapporto scritto su come ho passato ogni singolo minuto.
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