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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: L'INIZIO DI UN SOGNO
Genere: Sentimentale, Romantico, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Autore: eloipsa galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/11/2009 16:44:22

Due storie d'amore che si incrciano tra due mondi...
 
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IL RITORNO DEL PRINCIPE
- Capitolo 1° -

Era un caldo pomeriggio a Bosco Atro. Una leggera brezza le accarezzava il viso mentre cavalcava rapidamente verso il palazzo. Mentre era a Gran Burrone le era giunto un messaggio che annunciava il ritorno di suo fratello ed era impaziente di vederlo…quasi un anno era stato via da casa…
Arrivò alle stalle e affidò il cavallo ad alcuni elfi, felici per il ritorno del loro amato principe, per poi dirigersi velocemente verso la camera di Legolas. E intanto ripensò a quando era partito per quella missione, a quanto aveva pianto pensando che avrebbe potuto non tornare vivo, a quanto l’aveva pregato di non andare…
Ma ora era tornato e non c’era spazio per questi pensieri infelici.
Finalmente arrivò di fronte a una massiccia porta di legno e bussò; dall’interno una voce familiare rispose: “Avanti!”
Legolas era in piedi davanti al letto, ancora con i vestiti da viaggio, i capelli biondi sciolti sulle spalle. Quando entrò un sorriso gli illuminò il volto e gli occhi azzurri.
Quanto gli era mancata la sua cara sorella! Silvia era sempre uguale: gli stessi occhi castani, gli stessi ricci ribelli, lo stesso portamento regale…ma in lei c’era anche qualcosa di più…maturo.
L’elfa si gettò tra le braccia del fratello e dai suoi occhi cominciarono a sgorgare lacrime di gioia che bagnarono le guance di Legolas, il quale disse ridendo: “Ehi! Non piangere, sono tornato e mi pare di essere ancora tutto intero…”
Silvia si scostò da lui e rispose: “Non mi sarei mai aspettata di dirlo, ma…mi sei mancato! Avevo così paura che tu non tornassi, anche se devo ammettere che te la sai sempre cavare…”
Legolas le pose le mani sulle spalle e la guardò negli occhi.
“Ma ora la Terra di Mezzo è salva e ti prometto che resterò qui per sempre…ora devo andare a parlare con nostro padre…devo riferirgli che Aragorn desidera avere un incontro con lui per discutere di una possibile alleanza tra…”
Si interruppe vedendo che Silvia si era fatta seria e sul suo viso calò la preoccupazione.
“E’ successo qualcosa? Il re sta bene?”
“Non…non te l’ hanno ancora detto?” cominciò lei e prima che Legolas potesse rispondere continuò: “Non preoccuparti, sta bene, ma…lui e nostra madre sono andati nelle Terre Immortali…sei il nuovo re di Bosco Atro…”
“Oh…” L’elfo sembrò per un attimo sorpreso, e restò quasi paralizzato a quelle parole, ma riuscì a riprendersi e a Silvia parve che in lui avvenisse un repentino mutamento nel re che da adesso in avanti sarebbe stato.
“Non pensavo se ne sarebbe andato così presto, anche se sapevo che era nei suoi progetti…bene, allora devo parlare con il Consigliere Archos…dovremo organizzare l’incoronazione…”
Improvvisamente Legolas sentì su di sé tutto il peso delle sue nuove responsabilità e non sapeva se sarebbe riuscito a sopportare la sua nuova posizione. D’altro canto la notizia che ora il trono era suo l’aveva colto impreparato, anche se non lo dava a vedere. Adesso doveva comportarsi come un vero re, il che voleva dire niente più avventure negli angoli della Terra di Mezzo, ma solo politica…
La voce di Silvia lo riportò alla realtà.
“Forse adesso è meglio che ti lasci riposare, hai fatto un lungo viaggio…stasera a cena potremo parlare…” Lo abbracciò stretto ancora una volta e uscì.
Legolas disse tra sé e sé con un sorriso: “Re Legolas di Bosco Atro…non suona male…”
Poi sospirò e una grande stanchezza lo colse, così si stese sul letto. Era così morbido e caldo…quasi senza accorgersene chiuse gli occhi e cadde in un sonno profondo.

Lo svegliarono dei secchi colpi alla porta…quanto aveva dormito? Ancora intontito si alzò e andò ad aprire. Sulla soglia c’era un elfo drappeggiato in una veste rosso sangue, e dalle sottili rughe che solcavano la sua fronte si poteva capire che non era più molto giovane nemmeno per il Popolo Immortale.
“Principe Legolas…perdonatemi, Sire Legolas…non volevo interrompere il vostro sonno, ma devo discutere con voi alcune questioni riguardanti il vostro regno…so che siete appena tornato e mi dispiace disturbarvi, ma…”
“Non preoccupatevi Consigliere Archos…capisco bene che certe cose non possono aspettare…se volete entrare…”

Quando Legolas entrò nell’enorme sala da pranzo, vide che al tavolo, insieme a sua sorella, sedeva un’altra persona che gli dava le spalle e rideva animatamente.
Silvia vide il fratello ed esclamò: “Finalmente! Cominciavamo a pensare che non ti ricordassi la strada…vieni, ti stavamo aspettando…”
L’ospite si voltò verso di lui, mostrando un angelico viso da ragazza. La sua bellezza lo colpì facendogli mancare il fiato e per un attimo si perse nel verde di quegli occhi così trasparenti, nei sinuosi riflessi sui lunghi capelli corvini e in quelle labbra così rosse e perfette…Il suo corpo snello e slanciato era avvolto morbidamente in un lungo abito di raso, verde come le foglie appena nate, bordato d’oro, mentre al collo brillava un meraviglioso ciondolo a forma di cuore.
La ragazza si alzò in piedi rispettosamente e fece una profonda riverenza con, notò Legolas, una grazia e un’eleganza quasi impossibili. Dai capelli erano spuntate due graziose orecchie a punta, e si chiese da dove venisse quell’elfa così bella.
“Legolas ti presento Elisa…è appena giunta da Gran Burrone ed è la mia migliore amica…”disse Silvia. “Elisa, lui è mio fratello Legolas, re di Bosco Atro…”
Legolas, che non era più abituato a tante cerimonie, prese la mano all’elfa e si affrettò a dire: “Non inchinarti dinanzi a me, desidero che mi si tratti da pari, non da re…e, per favore…chiamami solo Legolas…”
Quando ella alzò la testa, l’elfo si accorse che era arrossita e cercava di nascondere i suoi pensieri.
Dal canto suo, quando lo vide, Elisa rimase senza parole e sentì un gran calore infiammarle le guance; per nasconderlo si inchinò il più profondamente possibile e chiuse la mente, ma quando sentì quella mano così forte e calda prendere la sua e quegli occhi color del mare osservarla, il suo cuore cominciò ad accelerare i battiti. Ma non riusciva a distogliere lo sguardo…in un momento si perse in quel blu incredibile…
Calò un silenzio imbarazzato, rotto solamente da un sospiro di Silvia che si stava divertendo un mondo a vedere suo fratello con quell’aria da ebete. Con un altro sospiro e l’ombra di un sorriso pensò che erano veramente fatti l’uno per l’altra.
Improvvisamente Legolas si riscosse e con la sua voce melodiosa disse: “Vi ringrazio per avermi aspettato, sarete affamate…”
Per tutta risposta lo stomaco di Silvia brontolò sonoramente e la risata che seguì bastò a sciogliere l’atmosfera.
Durante la cena Elisa e Legolas parlarono animatamente e Silvia osservò soddisfatta le occhiate che i due si scambiavano. Quando tutti furono sazi e la tavola sparecchiata, improvvisamente Legolas si ricordò di quello che doveva dire a sua sorella e si rabbuiò. Le due elfe lo notarono e le loro voci si spensero.
Il re cominciò:“Prima che venissi a cena ho parlato con il Consigliere e…mi ha detto che è tradizione che i nuovi sovrani facciano una visita al Mondo degli Uomini…per ricevere dalla Regina la benedizione e per capire appieno le responsabilità e i doveri di un re…”
Le ragazze lo ascoltavano in silenzio e, vedendo che non continuava, Elisa chiese:“La…Regina?”
“E’ l’elfa più anziana e più saggia che esista…che ha preferito vivere con gli umani…vive su una grande isola che lì chiamano Inghilterra e ne è la regina…”
Silvia lottava contro la grande tristezza che le aveva catturato il cuore e chiese, sull’orlo delle lacrime:” Quindi dovrai partire di nuovo? Pensavo che non te ne saresti andato più…”
Elisa si rese conto che l’amica teneva molto al fratello e un’idea improvvisa balenò nella sua mente.
“Ma lui non ti lascerà, perché andremo anche noi!”
Fece in tempo a vedere il volto di Silvia illuminarsi prima che un -COSA?!- esplodesse nella sua testa. Legolas la stava guardando storto ed Elisa rispose mentalmente: -Per favore…non daremo alcun fastidio, ce ne andremo per i fatti nostri…e poi non puoi lasciare qui due fanciulle indifese da sole, che si preoccupano per te…-
-Ma forse non hai presente tutti i pericoli che ci potrebbero essere…è molto diverso da qui…ci sono cose che non potete nemmeno immaginare…comunque dubito che sareste molto indifese anche nella più remota possibilità che vi attaccassero…-
L’elfo cercò di convincerla, ma poi vide l’espressione speranzosa di sua sorella e rassegnato disse:“D’accordo, partiremo domattina dopo l’alba…ma vedete di essere puntuali e mettetevi abiti adatti…”
Le due ragazze si scambiarono un sorriso e si alzarono, augurando allegramente la buonanotte a Legolas.

 
Continua nel capitolo:


 
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