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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: EDORAS - PIOGGIA GRIGIO PERLA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: joiandra-vasher galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/10/2009 20:49:46

Pensieri della ragazza che ama Grima Vermilinguo
 
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EDORAS - PIOGGIA GRIGIO PERLA
- Capitolo 1° -

Edoras.
Pioggia grigio perla.


Mi avevi baciata.
Da quanto tempo non baciavi una donna?
Le tue labbra erano gelide e amare.
Eri insicuro, e forse temevi di farmi male.
Così esitavi, e le tue dita si nascondevano fra i miei capelli.
Il tuo bacio era ambiguo e sfuggente.
E tremavi, contro il mio corpo di donna.
Pioveva, su Edoras.
Gocce d’acqua e d’argento, lacrime silenziose di un cielo pudico.
Le tue mani erano fragili e bianche.
Poi la tua presa si fece ferrea, all’improvviso.
Fui costretta a catturare i tuoi occhi con i miei.
Perché il tuo sguardo fuggiva le mie iridi cerulee.
Cos’avevi da temere, da questi occhioni blu?
Forse erano le mie mani, forse era il mio respiro.
Le tue mani artigliavano le mie braccia.
Le tue unghie graffiavano la mia pelle.
Era bastato un attimo. Uno solo, ed ero tua.
Mi chiederanno perché ho scelto te.
Ed io sosterrò i loro occhi, e risponderò con un sorriso.
Fuori, continuava a piovere.
Era una pioggia silenziosa, che passava inosservata.
Gocce incolori che battevano sulle vetrate.
Ti facevano paura? Per questo rabbrividivi?
Eri incerto e confuso, dallo sguardo sfuggente.
Le tue mani tremavano, per paura o per passione.
Dopotutto, eri un cucciolo di prima pelle.
Continuava a piovere, ma le stille cambiavano colore.
Mentre soffocavi l’ansia contro le mie labbra, non erano più le lacrime del cielo.
Erano fragili cristalli grigio perla.
Era la pioggia più bella del mondo.
Una sinfonia di tinte cupe, sullo splendore del palazzo d’oro.
Il sole, casto e pudico come le fanciulle, si nascondeva dietro le nubi.
Ed io non ero una ragazza come le altre.
Ero la tua compagna, e mi dissetavo del tuo amaro nettare.
Da quanto tempo non avevi un’amante?
Alla fine, riuscisti a sussurrare qualcosa, contro il lato del mio volto.
Erano parole aride e titubanti, ma mi strapparono un sorriso.
La pioggia era un canto silenzioso.
Cristalli di metallo argenteo che scivolavano sui vetri.
Mi stringevi a te, ma la tua stretta era debole e incerta.
Alla fine, riuscii a sottrarti un sorriso.
Dovetti quasi rubartela, quella smorfia dubbiosa.
Ma credo ne valesse la pena.
Uno a zero per me.
Ti amo, Grima.


Poi calarono le tenebre.
Un manto d’acquerello nero si stese su Edoras.
Ma continuava a piovere.
Le gocce divennero di piombo fuso, e rotolarono sul palazzo d’oro.
Mi rivestii in fretta, e uscii.
I miei vestiti erano caldi, dopo il tuo tocco su di me.
Camminavo lenta, incerta, ma ancora sorridevo.
Rimasi seduta sotto il portico, a guardare la pioggia bagnare Edoras.
I vessilli neri e bianchi garrivano al vento.
Le colline verdi si nascondevano fra le ombre della sera.
Gli abitanti di Edoras accendevano fiaccole, per illuminare la notte.
Poveri stolti.
Non sapevano che certe cose sono migliori al buio.
Io rimasi immobile, silenziosa, finché nell’aria non iniziò a risuonare un canto macabro.
Il vento portava fino a me il profumo dei fiori.
Profumo di petali nell’acqua.
Pensai a te, in quel momento.
Ricordai i nostri primi attimi insieme.
Richiamai alla memoria il nostro rapporto più formale.
La mia indifferenza. La tua ambiguità.
Il tuo servire un diverso padrone.
Il mio servire unicamente me stessa.
Sono silenziosa ed egoista.
Forse è per questo, che preferisci lei a me.
Perché lo so, che Eowyn resterà per sempre il tuo amore irraggiungibile.
Sarà lei, la donna che sognerai di notte, cinta di luce.
Ma ci sarò io, la mattina dopo.
Ci sarò sempre, come sempre ci sono stata.
Non ti serbo rancore, se la preferisci a me.
Non posso darti torto, e non lo voglio fare.
Perché lei è bella, combattiva, fiera… forse unica.
E io… io sono una come tante.
Io ho i capelli castani, e gli occhi azzurri.
Lei è rossa, come il fuoco, come la passione, e i suoi occhi sono limpidi.
Quanto i miei sono foschi.
Ha una luce, nello sguardo.
Una luce pura.
La luce di una donna, che non si è venduta mai.
Che non ha barattato la sua dignità con un bacio freddo e crudele.
Per un sussurro, per poche parole, dette con voce tetra.
Tetra come la pioggia.
Ti amo, Konstantin.

Ma noi ci amiamo ancora.
Ricordo un canto, di quand’ero bambina.
Mio padre mi guardava, e aveva gli occhi scuri.

Nero presentimento,
Che scende dalle scale,
E diffonde nelle sale,
Un macabro silenzio.

E nella stanza morta,
Gelido entra il vento
Ed il Presentimento
In ogni cuore porta

Il fuoco si avvilisce
Dal vento accarezzato
Dal gelo poi plagiato,
Ogni calor svanisce.


Non ricordo le altre strofe.
Forse, non valevano la pena d’esser ricordate.
Sai cos’accadrà, domani?
Domani, tutto sarà come sempre.
Sarai un infido traditore.
Ed io una ragazza come tante.
Domani tutto sarà perfetto.
Passerò davanti a te, e ti prenderò una mano.
Mi seguirai, con passi incerti per una meta ormai nota.
Mi spoglierai.
Le mie vesti bianche s’afflosceranno a terra.
Perderò il mio orgoglio, e tutte le mie certezze.
Rinuncerò alle ultime vestigia della mia dignità.
Ma non me ne pentirò.
Mi morderai le labbra, mi bacerai le guance.
La pioggia continuerà a cadere.
Magari diventerà più leggera, e sfumerà in una bruma come cenere.
Ma continuerà a piovere.
Questo, domani.
E il giorno dopo.
E quello dopo ancora.
Ma il Male non vince mai.
Anche quando sembra che abbia la vittoria in pugno, sta solo rimandando l’inevitabile.
Nessuno Nemico ha mai plagiato questa Terra di Mezzo.
Non so più cosa sperare, a causa tua.
Ma so già, quale sarà l’epilogo di questo nostro romanzo.
… forse moriremo entrambi…
E forse non ci rivedremo più e basta.
Comunque vada, sarà la fine.
Il sole tornerà a splendere, sul palazzo d’oro.
I suoi caldi raggi si poseranno su Meduseld.
Si alzerà allo zenith, l’astro del giorno, e sarà un trionfo di luce.
Il calore farà evaporare le ultime gocce di pioggia.
E la luce spazzerà via il male.
E noi, che la cosa ti piaccia o no, che tu ne sia a conoscenza o no… siamo il male.
Tu lo sei per tua scelta.
Io lo sono perché ti ho seguito.
Perché ti ho permesso di plagiarmi, e di violare il mio segreto.
Cosa sarà poi, il nostro futuro?
Forse Lei sarà felice, alla fine di questa storia.
Io questo non lo so.
Ma di una cosa sono certa.
Quando il Bene vincerà sul Male…
… solo in quel momento, sarò davvero libera.

E, forse, la pioggia grigio perla non tornerà mai più.



FINE



Non può piovere per sempre
(Eric Draven – Il Corvo)

 
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