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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: RICORDO
Genere: Autobiografico, Introspettivo, Poesia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: naruxhina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/10/2009 21:11:44

Sul valore di quegli oggetti che racchiudono in sé qualcosa di molto grande e importante. Dedicata a chi non vorrebbe buttare mai via nulla.
 
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RICORDO
- Capitolo 1° -


Come leggerete nella dedica introduttiva, questo testo che vi apprestate a leggere parlerà di quel legame affettivo speciale che si genera tra un individuo e il suo passato mediante il tramite di un qualsiasi oggetto, anche il più banale (da un pupazzo a una vecchia coperta, da una foto a un foglio sgualcito), che agli occhi degli altri apparirà normale, obsoleto, sciocco, ma che sull’anima di costui provocherà sempre un sussulto più o meno dolce e più o meno malinconico. Mi è stata ispirata da un evento tanto comune eppure tanto tragico come il cambio di stagione all’arrivo dei primi freddi.





Dedicata a coloro che si lamentano perché non voglio buttare via nulla e a sentimentaloni come me che vorrebbero conservare tutto in eterno.



Resta
Non te ne andare mai
Possa io sempre toccarti
Stringerti

Ascoltarti
Carillon a forma di pinguino
Ormai Perduto
Ma dalla melodia
Indimenticata
Nella mia mente

Macchina del tempo
Che mi conduci là
Quando la vita non era così complicata
Ed ogni giorno era nuovo e non uguale agli altri

Sfera di cristallo
Che mi fai sbirciare là
Dove realmente mi bastava poco per essere felice
Ed ero ancora un benedetto ignorante

Resisti
A chi ti dice che sei vecchio
Che sei inutile
Che di te non me ne faccio più nulla

Non credergli

Sono un eterno bambino
Perché ti tengo per me
Sarò un eterno bambino
Finché ti tengo con me

Smarrirò quel bambino
Senza più te

E a chi ti vuol buttare
E mi chiede un perché
Tenace e capriccioso
Risponderò non c’è






ANGOLO DELL’AUTORE
Il ricordo è il tema centrale di questa “poesia”. La definizione come tale è, come ho detto nella precedente un po’ forzata: la mia è una lirica senza lirica, senza rima e senza ritmo, una prosa in versi (il finale di questa fa un po’ eccezione). Del resto a me non interessano troppo gli abbellimenti: ammetto di non essere un artista, e che questa poesia pressoché senza regole e stile sia l’unica che posso fare, ma se è il modo a me più congeniale con cui per il momento posso esprimere i miei pensieri e le mie sensazioni sarò fiero di usarla, ed invito chiunque non si ritenga “scrittore” o “poeta” di fare lo stesso. Esprimersi scrivendo non necessita abilità se non si teme il giudizio o se non si mira solo a far soldi.
Ultimamente le mie creazioni sono tutte velate di una certa tristezza; significherà che sto attraversando un nuovo periodo di riflessioni e malinconia passeggera. Il che però mi ha permesso di scoprire che posso cimentarmi liberamente anche nella “poetica”: un altro pregiudizio vinto.
Concludo con un invito: occhio al vostro passato. Non si sa mai quando inizierete a smarrire anche i ricordi più belli con l’avanzare degli anni, o quando vostra madre, riordinando la casa, butterà qualcosa a cui scoprirete di tenere più di quanto possiate immaginare. Per inciso, non è che ciò che è successo durante il cambio di stagione che ha ispirato questo mio piccolo scritto: ho avuto il tempo di salutare il mio ricordo, prima che si separasse da me per sempre. Che fortuna che i ricordi abbiano una doppia vita, una fuori, e una dentro.


Antonio


 
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VOTO: (1 voto, 1 commento)
 
COMMENTI:
Trovato 1 commento
dmcdreon - Voto: 02/12/09 20:58
La memoria è una splendida cornice per qualunque quadro vi si voglia rappresentare. Quando si pensa alla propria infanzia essa appare sempre perfetta e perduta, e spesso associamo a tale intensa emozione un oggetto che abbiamo caricato di forti emozioni. Talmente forti che ci permettono di superarne l'aspetto infantile e vuoto per trovare solo una splendida nebbia che può contenere un calore, una musica o anche un abbraccio. Probabilmente è proprio questa nebbia che, inibendo il nostro cinismo di adulti, riesce a farci tornare bambini.

Insomma, tanta retorica (anche contradditoria) per esprimere quello che provo leggendo questa poesia, che trovo molto malinconica e nostalgica, ma anche dolce e appassionata. Rinunciare a ciò che contiene la memoria vorrebbe quasi dire rinunciare alla memoria stessa

Ottimo lavoro Naru ^^
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