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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: BREAKING POINT - L'INIZIAZIONE
Genere: Horror, Azione, Erotico, Fantasy, Soprannaturale, Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: lavi-the-bookman galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 20/10/2009 10:02:47 (ultimo inserimento: 10/11/09)

"A notte fonda, nel bel mezzo dell'estate indiana, ho sentito dei rumori provenire dai boschi. Erano risate."
 
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-1-
- Capitolo 1° -

Ci sono dentro fino al collo.
Questa notte ho sognato Dolly Chaine, o Ethereal Flower -come la chiamano i suoi durante le loro segretissime “riunioni”- come tutte le altre notti.
Sto proprio male, non so se mi spiego.
Vedo l’ondeggiare dei suoi capelli dietro ogni angolo, sento la sua risata tintinnante quando cammino per strada; immagino le sue mani dove non dovrei…
E starò decisamente peggio non appena quel grande figlio di puttana di “Winter” Gray mi sorprenderà di nuovo a fissarla. Lui e i suoi amici sarebbero capaci di massacrarmi e gettare il corpo nelle fogne senza pensarci due volte. Ne sono sicuro.
Il povero Scott Miller. Andy McLouis.
Potrei elencarne almeno una dozzina. Potrei andare avanti fino a toccare il fondo della mia pazzia. Il fatto che Scott e Andy siano del tutto vivi e vegeti non vi deve ingannare. Sono cambiati, sono andati ad ingrossare le fila di quello stronzo di Gray. Li ho visti: hanno la morte negli occhi, come di chi ha visto qualcosa di indicibile e non può parlare. Sono pronto a giocarmi tutto quello che volete che la cricca di Gray li ricatta. Avranno visto qualcosa che non dovevano vedere. C’è sotto qualcosa di assolutamente sporco, che si tratti di assassinio o droga o quello che vi pare.
Questo è quello che penso io.
Ho sentito la signora Miller che ne parlava con Eve del Moon. E sapete che le ha detto la vecchia Eve? Di non preoccuparsi. Capite? Non deve preoccuparsi se il suo unico figlio è diventato il cagnolino di quel grosso bastardo. E ci ha aggiunto anche un sacco di chiacchiere del tipo “a quell’età si è molto volubili” e altre stronzate sul genere.
Non potevo credere alle mie orecchie quando l’ho sentita pronunciare le testuali parole: <<Non fanno del male a nessuno. Sono ragazzi, tutto qui. Voglio divertirsi, trasgredire. Ci penso io a tenerli d’occhio>>.
Nulla di strano nel fatto che Eve protegga Gray. L’ha sempre fatto.
Forse anche lei è caduta nella rete e ora deve dei favori a qualcuno, chissà.
L’ipotesi più accreditata suggerisce che siano stati amanti e che Gray minacci di spifferare tutto.
Però mi riesce difficile credere che una persona come Eve soccomba di fronte ad un mucchio di ragazzi avvolti in giubbotti di pelle.
Eve, nonostante abbia toccato quota trentacinque continua a non perdere un colpo. Poi è davvero una bella donna e ha sempre una buona parola per tutti. Non ce la vedo a farsi ricattare.
Penso ci sia dell’altro tra lei e il caro Win, che a noi comuni mortali non è dato sapere.
Non so cosa facciano di preciso, quelli della setta. Ripeto, aprite le orecchie, è di una vera setta che sto parlando. Agiscono in modo sotterraneo. Se ne vanno in giro di notte, si ritrovano regolarmente per compiere strani riti, e la mattina del giorno dopo le voci si sprecano.
Sempre così.
So che c’è qualcosa di molto più grande e inquietante dietro, che la luce del giorno non riesce a mettere bene a fuoco. Non so se i loro incontri si limitino a qualche sniffata di coca, o sesso di gruppo, o se si divertano ad impiccare gatti neri e incidere stelle sui tronchi degli alberi del parco. Non lo so. Non so nemmeno cosa significhino realmente gli stupidi nomignoli che si danno. So solo che c’è qualcosa di orrendamente sbagliato e deforme che i più, in questa città, cercano di ignorare, questo si.
Niente simboli cabalistici o teschi o caproni. Il solo feticcio adorato dalla setta è Roger Gray, in arte Winter.
Per questo quello che mi succede da quasi un mese a questa parte mi riempie di angoscia e raccapriccio. Dolly mi esaspera e io mi sento contaminato fin nelle viscere.
È più forte di me. Dannatamente più forte di me.
Ma quel che è peggio, è che lei sa. E la cosa la diverte. Lei e i suoi mi rivoltano da dentro come un calzino coi loro occhi di fuoco, mettendo a nudo la mia anima. Sento che è questione di minuti, prima che mi piombino addosso.
Sento che sono alla fine della corsa, ho il loro fiato sul collo. Sto scivolando –annego dolcemente- nella più completa e lucida follia.
Win Gray è l’ultima persona al mondo che vorrei contrariare o vedermi venire incontro in un vicolo buio. Davvero.
Nonostante tra di noi ci siano appena tre o quattro anni di differenza, lo sento estraneo come se appartenesse ad un’altra specie. Mi viene spontaneo voltarmi quando lo incrocio casualmente. Anche su di un marciapiede affollato, o fuori dalla scuola, tra le auto ferme col motore acceso, non manco mai di percepire la sua fosca presenza. È come un ombra malevola.
Quando è nei paraggi cerco sempre di sparire nel minor tempo possibile, ma proprio non riesco a resistere dall’incrociare il mio sguardo col suo, buio e freddo come una tomba scavata di fresco (la mia). Più che curiosità è ossessione morbosa. Come se a dispetto della mia fretta di togliermi dai piedi, io non possa fare a meno di fargli notare la mia presenza.
Non voglio che lo prenda come un atto di sfida. Per questo devo sforzarmi di piantarla se non voglio che mi spacchi la faccia a sprangate. Ne sarebbe capacissimo. Senza contare che da qualche settimana non faccio altro che produrre fantasie oscene sulla sua donna ufficiale, Dolly Chaine.
Se con Win provo l’istantaneo impulso di fuggire, non appena appare lei, tutto perde d’importanza, e mi sento come risucchiare indietro da un’enorme calamita.
Non so né quando né come Win e i suoi hanno attirato la mia attenzione, ma da quel preciso momento ho firmato e controfirmato la mia condanna.
Sembra che negli ultimi tempi abbia sviluppato una strana propensione a mettermi nei guai.
E fissare la ragazza di Gray in quel modo significa andarseli a cercare spudoratamente. E pensare che non mi piaceva nemmeno. Già, Dolly Chaine, non mi ha mai suscitato più di una tranquilla indifferenza. Ho sempre pensato che fosse bella, ma nulla più. Di belle ragazze è pieno il mondo, in fin dei conti. E Dolly ha sempre manifestato una spiccata preferenza per gli uomini di potere.
È una donna troppo impegnativa per uno che ama il quieto vivere. O almeno, così pensavo prima che tutte le mie certezze crollassero di schianto.
La verità mi ha colpito come uno schiaffo.
Desidero Dolly Chaine con tutto me stesso, anima e corpo. Corpo soprattutto. La mente è rapita da una preoccupante volontà di colpire a sangue Win Gray. Non posso mentire. È così forte che non posso ignorarla. Cerco di combatterla, ma è come cercare di frenare i battiti del cuore.
Capite, ora, quello che intendo? Non sono più padrone di me stesso, delle mie azioni, e dei miei pensieri. Sono invaso da un turbinare sconnesso di pensieri che non mi appartengono. Oggi potrei essere ancora io, ma domani… domani, che cosa sarò diventato domani?

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (3 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
hiryu - Voto: 03/11/09 16:08
bravissima!
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Rif.Capitolo: 1
2309 - Voto:
22/10/09 19:34
è bellissimo!!!!!!! Sn curiosa!!!!!
ciao
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 1
michela4ever - Voto:
20/10/09 16:13
OoooooH... Bello, bello!! Continua! ^_^
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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