torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: WE'LL BE TOGETHER
Genere: Sentimentale, Romantico, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: gigi94 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/09/2009 20:24:44 (ultimo inserimento: 13/10/09)

Due ragazzi,accomunati da un'infanzia difficile,cercano di lasciarsi alle spalle il loro passato e di ricominciare da capo. -Si accettano consigli!-
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
FUGA
- Capitolo 1° -

Caro padre,
quando leggerai questa lettera probabilmente sarò già andata via, tu te ne sarai accorto e starai già bestemmiando in tutte le lingue che sai.
Sappi che è inutile che mi cerchi da mamma, e neanche in città. Non sono più qui.
Spero con tutto il cuore che, adesso che non ci sono io, non costringerai qualcun’altra a prendere il mio posto. D’altro canto, so bene che è una speranza vana, la mia. Ma come si suol dire, la speranza è sempre l’ultima a morire.
Non ho più nulla da dirti.
O forse si.
Tanto non ci rivedremo mai più, quindi non ho nulla da temere.
Adesso ti posso dire quello che penso di te da quando ti ho conosciuto.
VAFFANCULO
Hai capito bene, ti sto mandando a fanculo, proprio io, proprio la figlia perfettina che non hai mai sentito bestemmiare, proprio la tua shiavetta personale che ha sempre calato la testa ciecamente ad ogni tuo folle ordine, proprio la bambina a cui hai rovinato l’infanzia, proprio la ragazza a cui stavi per rovinare l'età più bella.
Ma adesso basta. Ti ho dato tutto. Ma non la mia vita. Quella è e sarà sempre solo ed esclusivamente mia.
Ecco, adesso è davvero tutto.
Non ho intenzione di maledirti, augurarti una morte lenta e dolorosa o cose del genere (anche se in effetti te lo meriteresti); per quanto folle o schiavista, sei e resterai pur sempre mio padre. Sappi però che non hai il mio affetto, o qualsiasi legame positivo che ci possa legare in una qualche maniera. Sei mio padre biologico. Punto. Questo è quanto. Da ora in poi noi saremo due perfetti sconosciuti. Non aspettarti nient’altro.
Addio


Piegai con cura la lettera e la posai sulla mensola accanto al telefono, poi andai alla cassaforte: già da qualche mese studiavo la combinazione giusta, in attesa di questo momento, ma adesso mi sudavano le mani per l’emozione e faticai un po’ prima di riuscire a farle stare ferme. Ok, niente panico. Non c’è nulla di cui avere paura. Lentamente, iniziai a girare la manopola della cassaforte.
5 - 6 - 9 - 9 - 4.
Clack.
Sentii uno scatto metallico e lo sportello si aprì, mostrando fasci interi di banconote e gioielli. Di certo 2000 € c’erano sicuro, forse anche di più, e solo di banconote, ma in quel momento non potevo mettermi lì a contare, avevo poco tempo, così buttai tutto il bottino nello zaino e chiusi la cassaforte. Dirigendomi verso l’ingresso, passai dalla mia cameretta. Quella si che mi sarebbe mancata: era stata sempre il mio rifugio, il mio universo personale. Spensi la luce, chiusi la porta e andai verso l’ingresso, con lo zaino in una spalla e la chitarra a tracolla, prima che le lacrime iniziassero a sgorgare. Non era il momento giusto per il rimorso o il rimpianto. Non era il posto giusto. Non era la situazione giusta.
Addio casa. Addio mondo in cui ho passato tutta la mia infanzia. Addio stronzo schiavista. Addio. Giuro che non sentirò la vostra mancanza.

Fortunatamente era sera, la mamma non era ancora tornata da lavoro. Meglio, almeno ci saremmo risparmiate entrambe il duro addio. Di per sé, non era una cattiva donna, crudele o quant’altro. Ma era debole. Molto debole. Così, qualche anno dopo la mia nascita, non ce la fece più a sopportare la tirannia di padre, chiese il divorzio e andò via. Per lui fu una liberazione, una bocca in meno da sfamare faceva sempre comodo, ma il patto era chiaro: lei andava via, io rimanevo affidata legalmente a mio padre. Lei accettò e si trasferì seduta stante in un appartamento dal lato opposto della città. Da allora, ci vedevamo ogni volta che avevo la possibilità di sgattaiolare via da casa per un po’, approfittando dell’assenza di mio padre. In realtà non ce l’ho mai avuta con lei, né le ho mai rinfacciato la libertà che mi aveva negato per salvarsi; nel mio cuore, ero davvero felice che almeno lei si fosse salvata dalla follia di mio padre.
Anche a lei lasciai una lettera, in cui spiegavo che me ne stavo andando via dalla città, che non sarei mai più tornata. Le dissi che le volevo bene, e che non si doveva preoccupare per me, che in un modo o in un altro avrei tirato avanti dandomi da fare da sola.

Quando uscii dall’appartamento di mia madre, presi l’autobus che portava all’aereoporto. Era già tutto deciso da mesi: avevo prenotato un biglietto di sola andata per New York, mi ero iscritta all’ High School di un quartiere medio-basso, dove non mi sarebbe costato molto né l’affitto dell’appartamento né la retta annua della scuola e mi ero prenotata un bed and breakfast per 2 notti, nell’attesa di trovare un appartamento in affitto.
Dopo mezz’ora, scesi dall’autobus, andai all’aereoporto, feci il check-in e aspettai l’imbarco con ansia, guardandomi ogni minuto intorno col terrore di vedere spuntare fra la folla gli occhietti infossati di mio padre o di qualche suo compare. Fortunatamente, non vidi nessun viso noto fino alla partenza. Fui schiacciata sul sedile dalla presa di quota, e per un attimo ebbi un brivido di terrore lungo la schiena, ma man mano che ci allontanavamo dall’aereoporto mi tranquillizzai sempre più. Poi vidi dall’alto il profilo della mia città: in un attimo mi passò davanti tutta la mia vita, tutto quello che avevo vissuto fino ad allora, e pensai che si, in fondo mi sarebbe mancato il mio paese, la mia casa, i miei amici; ma non una lacrima scese dai miei occhi.



Salve a tutti!^^
E' la mia prima fic, quindi siate clementi vi prego ^^'
Consigli e/o critiche sono benvenute ovviamente.
Scuola permettendo, dovrei riuscire ad aggiornare fra domani e dopodomani...quindi...a presto ^^
Baci baci,
Gigi94

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: