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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: CODEBREAKER SHIHO IN: DATE CODE!
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia, Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: naruxhina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/09/2009 11:31:47

Ho iniziato a scrivere questa fic per un contest di EFP, ma poi l'ho abbandonata per gli esami... Titolo del contest: "Primo appuntamento"!
 
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CRIPTATO, MA CHIARO!
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti, cari lettori!
Mentre pensavo a come concludere “Konoha Sottosopra”, mi sono ricordato di questa fic ancora del tutto inedita! L’avevo scritta, come avete letto nell’introduzione, per un contest di EFP intitolato “Il primo appuntamento”; so che sembrerà incredibile a qualcuno di voi, ma non ho scelto il pairing NaruHina, non che abbia scartato a priori l’opportunità! XD
La mia scelta è ricaduta su un pairing, credo, abbastanza sconosciuto, visto che include un personaggio apparso da poco ed anche secondario, ma lo sapete che io sono un tipo originale! Perciò, ecco a voi la simpatica decodificatrice Shiho in una fic dedicata a lei e all’unico ragazzo su cui i suoi occhiali vanno a puntarsi! Se non la conoscete ancora, date un’occhiata al volume del manga numero 44 o al capitolo 406 ^^
Buona lettura, spero vi piaccia!

Nota: Il titolo in inglese vuol dire letteralmente “Shiho la spezza-codici in: Codice Appuntamento!”

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!



Il mio nome è Shiho Utamayu. Ho quindici anni, e faccio parte della Squadra di Crittografia del Villaggio della Foglia, di cui sono l’elemento più giovane. Quando qualcuno sente che alla mia età faccio parte del gruppo decodificatori non riesce a fare a meno di sbalordire; quando poi accettano per vera la cosa non si trattengono dal complimentarsi, perché intuiscono di avere di fronte una ragazza alquanto intelligente. Effettivamente io stessa mi reputo tale, non che sia una a cui piace vantarsi delle proprie doti.
Anche se da piccola ho imparato relativamente presto i basilari, leggere, scrivere, contare, parlare e quant’altro, anche se subito dopo ho iniziato ad appassionarmi ai rompicapo, anche se all’età di otto anni risolvevo già i sudoku e i kakuro livello difficile, non ho la presunzione di ritenermi chissà chi.
Ognuno ha delle predisposizioni naturali per certe cose, all’infuori delle quali, per quanto in esse si sia straordinari, si è persone comunissime, e me ne rendo conto.
Certe volte, infatti, mi viene da pensare che risolvere o inventare codici, e lavorare tutto il giorno su scartoffie e calcoli di statistica e probabilità, sia l’unica cosa che io riesca a fare.
Forse perché da un po’ di tempo mi sono resa conto che non faccio altro…
Posso essere una testa d’uovo quanto voglio, ma ci sono ancora tanti codici, ben più importanti nella vita, davanti ai quali mi ritrovo del tutto spiazzata e incapace di risolverli.
Ultimamente, quello che più mi preme svelare, è il crittogramma dell’innamoramento.
Non mi stupisco sia una sfida difficile anche per un’”esperta” del mio calibro: il suo linguaggio è veramente bizzarro e apparentemente senza senso.
Ho preso una cotta per un ragazzo che non avevo mai visto prima dopo averci parlato si e no un paio di minuti; quando si dice “a prima vista”.
È venuto l’altro ieri con del lavoro per noi della sezione per conto dell’Hokage in persona: tradurre il messaggio lasciato su di un rospo dal sommo Jiraya prima della sua dipartita. Qualcosa di veramente molto, molto importante!
Si chiama Shikamaru Nara, ed è una testa d’uovo ancora più di me!
Un po’ ho avuto modo di capirlo da me lavorando insieme, poi me l’ha confermato anche il suo amico Uzumaki.
Con il suo aiuto siamo riusciti a risolvere parte dell’enigma! E dopo mi ha persino portata con sé a riferire all’Hokage quello che avevamo scoperto! Per la verità sono stata io a chiederglielo, ma lui ha detto subito di sì: disse che era giusto perché avevo contribuito molto anch’io.
Che bella sensazione sentire di aver fatto bella figura con il ragazzo che ti piace (tra l’altro non ero mai stata nell’ufficio dell’Hokage, con dentro lei in persona poi!)!
Perché mi piace? E chi lo sa, come ho detto per me queste cose sono un incognita… fatto sta che quando ci siamo visti la prima volta, dopo che se ne era andato via con l’intenzione di chiedere in giro riguardo il messaggio sono rimasta lì ad attendere febbricitante il suo ritorno mentre il mio superiore e tutti gli altri erano già tornati a casa!
Sto ancora cercando di decifrare i caratteri di questa mia attrazione verso di lui. Forse è per via del suo intelletto da dieci e lode, o forse perché nonostante sia intelligente è anche alquanto belloccio, almeno per me! E poi è un ninja, un uomo d’azione, non un topino di biblioteca come la sottoscritta; vista la sua diligenza è certamente un tipo attivo, uno che si tiene in forma!
Qualunque cosa sia, Shikamaru, tu hai la password per il mio cuore e nemmeno lo sai!
Se soltanto riuscissi anch’io a scoprire la…


“Shiho?”
Con un urlo acuto, la ragazza annunciò il suo brusco ritorno alla realtà.
Seduto sulla sedia a capo del tavolo dove si erano piazzati già da più di un’ora, Shikamaru si ritrasse leggermente, intimorito da quell’improvviso scoppio acustico dell’occhialuta crittografa.
Questa intanto trovò le risposte che cercava sul foglio dinanzi a sé.
<< Che diamine!?!?! Ho scritto tutto mentre ero sovrappensiero! Un intero foglio! >> pensò lei guardando fissa quelle parole scritte guardando più spesso fuori dalla finestra che la carta.
Doveva essersi sottratta al mondo per parecchio tempo! E dire che erano lì, nel silenzio di quella sala piena di ampi scaffali a mò di biblioteca proprio per riflettere con tranquillità sull’enigma di Jiraya! La sua concentrazione però si era indirizzata su ben altro e nella mano destra ancora stringeva la penna, strumento del suo misfatto.
La ripose e sbuffò: << Accidenti, mi sto proprio allontanando dalla retta via: non mi ero mai distratta prima d’ora sul lavoro. >>
Il Nara, che in tutto questo l’aveva guardata senza capirci molto, riaprì allora bocca, focalizzando nuovamente l’attenzione di lei, di nuovo fuori dalla sua testa:
“Vedo che hai scritto parecchio: ti è venuto in mente qualcosa?”
Per tutta risposta al suo speranzoso sorriso, Shiho accartocciò con foga il foglio: “Oh, no, no, no… Non mi è venuto niente. Cioè, qualcosa mi è venuto, ma mi sono sbagliata! Ah ah ah!”
E continuando a ridere fuggì verso il cestino dei rifiuti più vicino.
<< Che figura! Sarebbe stato peggio se avesse letto però! >>
Tornò al tavolo, scusandosi con Shikamaru per averlo disturbato.
“Non fa nulla.” la rassicurò, tornando poi sul suo foglio, dove era segnata la frase che avevano estrapolato da “Le Tattiche della Pomiciata” seguendo le indicazioni del messaggio.
“ << Hon mono ha i nai >>…– lesse - << Quello vero non è qui >>…”
Mugolando, tornò a riflettere sulla frase e a verificare sui capoversi del libro trascritti se non avessero commesso errori.
Come venne meno il suo controllo, estraniatosi nuovamente da tutto il resto, Shiho poté permettersi fare lo stesso, di nuovo.
<< Wow… >> esclamò, tornando a parlare esclusivamente con sé stessa.
Osservava assorta il quadretto davanti le sue miopi e rapite pupille: luce ed aria passavano attraverso la finestra alle sue spalle, sicché di tanto in tanto i capelli del codino fluttuavano impercettibilmente; quegli sporadici spifferi e i bagliori del mattino non riuscivano però a turbarlo, la sua testa restava china e meditabonda sul tavolo. Al massimo si muoveva per coprirsi il mento con la mano, gesto abituale di quando si pensa.
<< Com’è assorto! Che espressione seria e imperturbabile! Sprizza acume da tutti i pori! Non riesco proprio a non osservarlo, anche se vuol dire dimenticarsi completamente del dovere e lasciarlo tutto a lui. Spero mi perdonerai… Ma dopotutto uno come te di certo non ha bisogno di molto aiuto: sono pronta a scommettere che tra un paio di minuti esulterai perché avrai trovato la soluzione! Si, e lo farai senza scomporti tanto, alzando gli occhi e il collo con un bel sorriso sbarazzino dipinto sul volto, è sicuro! >>

Prima ancora che finisse di formulare completamente quel pensiero, il collo di Shikamaru anziché alzarsi precipitò letteralmente in avanti, provocando un sonoro
<< STOMP! >> da faccia spiaccicata contro un duro legno di pregiata qualità!
“……”
“Uff!”
“Ehm… Shikamaru? Và tutto bene?”
“Si…” rispose massaggiandosi il naso e la faccia.
Le sue previsioni si erano rivelate del tutto inesatte!
“Scusa la scena pietosa, ma veramente non ce la faccio più.”
Si grattò un po’ la testa, liberandosi in una fievole risata: “Sai, un tempo a questo punto sarei stato già in pausa da un pezzo. Anzi, chissà quante pause avrei già preso da quando ci siamo seduti!”
“Ah, si?” fece lei, un po’ sorpresa.
“Già… Il fatto che abbia resistito fin qui senza rinunciare o farmi venire un colpo di sonno è una novità per me.”
Glielo dicevano in tanti ultimamente che era cambiato parecchio: Ino, Choji, i suoi genitori… Peccato che tale rivoluzione in lui (tra l’altro neanche troppo radicale e totale, come si era appena visto) per avvenire aveva avuto come prezzo la perdita del suo maestro…
Accortosi che rischiava di assopirsi nei suoi sogni ad occhi aperti come aveva fatto prima lei, si diede una leggera scrollata.
“Posso comprendere che tu sia stanco, siamo qui da un bel po’.”
“Più che altro sono seccato: la frase giusta sembra essere proprio quella, ma è troppo poco e non c’è altro e stiamo qui a perdere tempo sulle stesse parole inutilmente.”
“Hai ragione.” annuì l’altra a bassa voce.
Shikamaru si massaggiò gli occhi: “Così non và.”
“Allora prendiamoci una pausa.” propose Shiho in tono volutamente energico per provare a tirarlo su di morale. Tentativo a cui corrispose uno spaparanzarsi del ragazzo in avanti sul tavolo…
“Si, è meglio: se ricomincio ora non passeranno pochi minuti che sbatto di nuovo la testa sul tavolo.”
Anche lui, dunque, non digeriva di fallire anche utilizzando la sua arma migliore, il cervello. Come lo capiva, una volta, per via di un errore di stampa su un sudoku (un 2 al posto di un 5) era arrivata a un passo dalla crisi di nervi; abituata a molto peggio non riusciva a capacitarsi dello scivolone!
<< E in tutto questo, >> –pensava Shikamaru- << Naruto, mollato a noi il lavoro più noioso, se ne và ad allenarsi a Myoboku; conoscendolo si starà divertendo un mondo laggiù a “Rospolandia”… Chissà che razza di posto è? >>
Shiho lo guardò piena di dispiacere. Quella pausa sembrava non avere alcun effetto su di lui: più che dargli la possibilità di rilassarsi gli consentiva di soffermarsi sul suo tedio e sulla sua ormai scemata voglia di cimentarsi e risolvere l’indizio.
<< Sigh… Come darti torto Shikamaru? Pausa o non pausa siamo sempre chiusi qui dentro col silenzio intorno, ciascuno continua a pensare per sé, nessuno che parla… Come pausa non è il massimo. >>
Inoltre si vedeva che la presa di quel lavoro sul suo pensiero non si era allentata più di tanto: probabilmente stava continuando a pensarci anche adesso.
A lui, come anche a lei, serviva altro, rompere completamente quella monotonia. Serviva staccare completamente la presa per un po’; tanto, per come si stavano mettendo le cose, avrebbero avuto parecchio altro tempo da passare su quell’indovinello (cosa che per Shiho aveva ugualmente lati positivi…).
<< !!! >>
Fu allora che nella sua testa si accese un’idea. Un’idea istintiva, come quella che già quella volta le aveva fatto decidere di aspettare anziché tornare a casa. Un’ispirazione che improvvisa appare da chissà dove, spazza via tutto il resto, e prima che ce ne accorgiamo la stiamo già mettendo in atto!
“Ehm… Shikamaru… Ho appena pensato che… che…”
“Va bene che qui c’è gente che lavora però davvero non ho sentito che hai detto. Puoi parlare un po’ più forte?”
“CERTO!” urlò allora d’imbarazzo Shiho, modulando però di lì in poi il tono su livelli accettabili!
“Dicevo, ho appena pensato… cioè, un’idea, che vorrei proporre a te… Beh, non è che ci ho pensato molto, è stata come un lampo… Ehm…”
Si riaggiustò con un movimento incerto gli occhiali rotondi sugli occhi, che immancabilmente provvidero a scivolarle nuovamente sul naso.
“Ora te la dico così puoi… dire che ne pensi, di si, di no…”
Quando parlava Shiho lo faceva in un modo sciolto, svelto e quasi automatico, come fosse un’alunna sempre preparata sugli argomenti dell’interrogazione: una parlata da sapientona, unita ad una voce alta ma un po’ nasale, che la connotava benissimo come la ragazza brillante che era. Solo che quella volta si interrompeva continuamente dando al ragazzo l’impressione di un nastro messo ad alta velocità e che si inceppava in continuazione!
“Dunque, visto che sei stressato… certo, lo sono anche io, però… Visto che sei… siamo così, ci servirebbe un po’… uscire! Quindi che ne dici… sempre che vada bene per te, magari vuoi stare qui a… continuare a << combattere >>, eh eh eh eh! Però se ti sforzi troppo… cioè, io credo che se facessimo altro poi potremmo tornare qui e fare ancora meglio… Quindi noi potremmo, quando vuoi… se tu vuoi, non so se… Beh, questo è… è più o meno quello che…”
Shikamaru, immobile e d’espressione seraficamente incerta, batté due volte le palpebre.
“Vuoi un appuntamento?” tagliò corto, e lì gli occhiali di lei rischiarono di volar via dalla finestra!
“A-a-a-ap-ap-appu-appu… appu… appun…”
“ << Appunto >>?” provò a suggerire.
Seguì di scatto da parte sua un forte “NO!” che quasi lo fece cadere dalla sedia.
<< Di questo passo passerò per pazza! Sigh! Basta nervosismo, parla chiaro e senza interromperti! >>
“Voglio dire…” iniziò, provvedendo a spiegarsi meglio “Non chiamiamolo esattamente così… << Appuntamento >> è più per due che… Ehm, chiamiamolo << uscita fuori tra colleghi >>!”
Shikamaru abbozzò un sorriso che la rincuorò.
“O tra compagni… o amici… o come preferisci, dipende da te, se vuoi la chiamiamo << uscita per fare un po’ di moto e prendere un po’ d’aria >>… Credo che sia nel nostro bene dopotutto, no? Che… Che ne pensi? Ti andrebbe?”
“Umpf! Non mi stupisce che tu lo chieda.”
Shiho avvampò! Cosa voleva dire con quelle parole e quel risolino?
“Pe… perché?”
“Perché siamo entrambi troppo fusi per andare avanti così: a me crolla la testa sul tavolo e tu sei così nervosa che parli criptato.”

SDONG!

“Criptato…” ripeté a fior di labbra, la stessa parola che le rimbombava in quel momento nella testa!
“Era una battuta.” -scrollò le spalle- “Si è capita?” domandò a Shiho, che per il colpo dondolava e pericolava, minacciando di piombare giù dalla sedia in qualsiasi momento.
<< Mi avevano già detto che a volte quando parlo troppo veloce sembro un po’ “nervosa”, ma che “parlo criptato”… Sigh! È questo che pensa, ed anche che io sia “fusa”… Bel modo di coprirsi di ridicolo! >>
Shikamaru si sgranchì sulla sedia, mugolando rumorosamente e goduriosamente: “Si, è un’ottima idea.”
Già al “si”, Shiho era scattata come una molla sull’attenti, da flaccida come un budino a più ritta di un’antenna! Si risvegliò e girò a piccoli scatti il collo verso la sua destra.
“Con tutto l’impegno che ci stiamo mettendo ce lo meritiamo proprio un po’ di tempo libero.”
“Giusto!”
In quel momento Shiho tornò ad udire il richiamo degli uccelli fuori della finestra.
“Allora quando?”
“Quando? Beh… Oggi? Nel senso, più tardi?”
“Perché no?”
La biondina si alzò dalla sedia e batté piano le mani: “Bene, allora oggi! Prima andiamo a mangiare… cioè, tu da te ed io da me, eh eh! O dove vogliamo… E poi… poi ci incontriamo qui fuori, ma anziché lavorare ci prendiamo il pomeriggio libero, e un bel po’ di relax!”
Shikamaru assaporò per bene le parole “pomeriggio libero” e “relax”: quanto gli suonavano belle!
“Che c’è? Ho parlato di nuovo “criptato”?” chiese lei tutta preoccupata, mal interpretando la sua pacata ilarità.
“Solo un po’ stavolta.”
All’inizio ci restò nuovamente male, poi rialzò il capo: “Per fortuna che c’è oggi pomeriggio, così magari riesco a sbloccarmi!”
Concordato un orario, non si trattennero lì ancora a lungo. Shiho, che quel giorno era di turno fisso alla sezione accompagnò ugualmente Shikamaru all’uscita, dove i due si aggiornarono a qualche ora dopo in quello stesso posto.
La giornata era bella, e Shiho, dopo averlo osservato per un po’ andar via con le mani in tasca, tornò dentro coi pugni chiusi ed alzati di esultanza!
“Ho un appuntamento! Ho un appuntamento con Shikamaru Nara! Shiho, congratulazioni!”



La nostra eroina ha dunque fatto centro, almeno così sembra… Se questo primo capitolo vi ha incuriosito correte a leggere il secondo, e magari valutate l’opzione di una nuova coppia con il fighissimo cervellone della Foglia! XD
Commentate!

PS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
mewanna - Voto: 25/12/09 18:31
Wow bellissima, una nuova coppia, diversa dalle solite, bhe meglio così, sono decisamente curiosa di conoscere il continuo! ^^ :) :) ciao ciao, aspetto con ansia il tuo ritorno in scena!!
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meryonchan90 14/09/09 12:42
Shiho... ah si quella con gli occhiali a girella ke aveva aiutato decifrare il codice di jiraya... bè è un personaggio a cui nn viene data molto importanza nn pensavo c'avresti scritto una fic... ma sono tanto curiosa....XD
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belfagor90 - Voto: 13/09/09 22:10
VOGLIO IL SEGUITOOOO!! Personalmente trovo che sarebbe un peccato lasciar languire la povera Shiho nel suo amore segreto per il buon vecchio Shika. DAI VOCE AL SUO AMORE, NARUXHINA!!!
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