1° CAPITOLO
- Capitolo 1° -
Era un caldo tardo pomeriggio di giugno e, come tutte le sere, Kristin faceva una lunga passeggiata per il centro. Il sole stava calando lentamente creando uno splendido gioco di luci rosa, rosse e arancioni che catturarono il suo sguardo. Il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno e ancora non aveva bene in mente cosa potesse regalare a sé stessa, quando ad un tratto vide un ammasso di gente davanti ad un negozio.
-Che succede?- si domandò la ragazza. Allungò il passo e si ritrovò in mezzo alla folla.
-Che succede??-chiese gentilmente ad una ragazza che l’affiancava.
-C’è Bill Kaulitz! Il cantante dei Tokio Hotel!!- esclamò entusiasta la ragazza. Si levarono delle urla assordati. Kristin decise di andarsene, tanto non le importava niente di quel “Bill Kaulitz”.
Si fece sera. Faceva un caldo da morire, tanto che la maglia di Kristin diventò umida dal sudore.
-Che schifo- esclamò la ragazza guardando la propria maglia. Si ritrovò a passare lungo un piccolo vicolo buio. La visuale di Kristin non era un gran che. Improvvisamente sentì dei passi. Probabilmente qualcuno stava correndo. Si ritrovò improvvisamente per terra con un dolore allucinante alla testa:
-Che male ! -riuscì solo a dire .
-Oh mi dispiace tantissimo- una voce dolce le stava parlando.
-Figurati niente di che- provò ad alzarsi ma la sua gamba pulsava di dolore e le impedì di alzarsi.
-Aah !- esclamò dal dolore.
-Ti sei fatta male!-disse la persona massaggiandole dolcemente la gamba.
-Ma non ti preoccupare- disse Kristin ma il dolore era troppo forte.
-Vieni con me..-disse la persona.
-Dove mi porti ??- chiese preoccupata Kristin.
-Io abito qui vicino..Magari ti potrò dare qualcosa per la gamba- disse la persona. Kristin non era la tipica ragazza che si fidava. Ma di quella persona sentiva di potersi far aiutare. La persona la prese in braccio e iniziò a camminare . Passarono spesso in molti vicoli, per poi finalmente arrivare ad un hotel. Varcarono la soglia ed entrarono nell’ascensore. Con la luce potette vedere in faccia la persona che la rimise lentamente a terra, tenendola per un braccio. Kristin non spiccicò parola. La guardava soltanto, quando notò che la persona aveva gli occhi truccati di nero. Ma non lo fece capire che la stava fissando. Arrivati, le porte dell’ascensore si aprirono e la riprese in braccio. Arrivarono davanti alla porta e con una sola mano l’aprì, quando notò che le unghie delle sue mani erano tinte dallo smalto nero e bianco. Entrarono.
-Wow..- riuscì solo a dire Kristin. L’appoggiò sulla poltrona e se ne andò un attimo via, lasciandola da sola nella stanza. Ritornò ma questa volta con un tubetto di crema tra le mani.
-Questa ti farà bene.. è una crema che ti farà passare il dolore in un paio di giorni se ti fa davvero tanto male- disse lui aprendolo.
-Posso?- chiese poi gentilmente.
-Si ,si certo-rispose Kristin alzando i jeans dalla parte della gamba che le faceva male.
-Hai sentito di quel cantante che era nel negozio “Dolci Emozioni”?- chiese lei rompendo un po’ il ghiaccio mentre l'altro iniziò a passarle la crema sulla gamba.
-Mi pare chi si chiami Bill Kaulitz- continuò guardando la gamba. La persona si fermò e la guardò.
-Ho detto qualcosa di male??- chiese lei pronta a scusarsi.
-No, no è solo che mi sembra strano che non lo conosci- rispose, iniziando di nuovo a massaggiare la gamba .
-Perchè tu lo conosci ?- chiese lei ma lui non rispose.
-Scusami..- sussurrò Kristin mettendosi di nuovo apposto i jeans. - Io devo andare... mi dispiace...- disse alzandosi.
-No perchè?- domandò la persona fermandola per il polso.
-Mi farebbe piacere se rimanessi con me-le disse mettendo la crema dentro al scatola.
-Io mi chiamo...- balbettò. -Io mi chiamo... Luca-concluse insicuro.
-Io mi chiamo Kristin...- rispose lei sorridendo.
-Ti va se rimani a mangiare da me sta sera?- Kristin era indecisa e ci penso un po’.
-Io veramente dovrei avvisare le mie migliori amiche- rispose.
-Fai pure lì c’è il telefono-fece segno Luca.
-Grazie...- rispose Kristin.
La ragazza chiamò Sara e le disse di non cucinare per lei che sarebbe rimasta a magiare da un suo amico e Sara acconsentì.
La serata passo molto in fretta e tra varie chiacchiere Kristin scoprì che Luca aveva un suo gruppo musicale e lei gli raccontò che abitava con le sue migliori amiche a pochi minuti da lì. Mangiarono e, lentamente, si fecero le dieci e mezza.
-Beh io dovrei andare... sicuramente le mie amiche saranno in pensiero per me- disse lei alzandosi dalla sedia.
-Ti accompagno io...- si offrì molto volentieri. Accompagnò Kristin fino di fronte casa e, dopo la bella serata passata, essa si sentì in dovere di porgergli una domanda.
-Senti io domani faccio il compleanno... e mi chiedevo se volessi venire... visto che faccio anche una festa in discoteca- chiese timidamente.
-In discoteca?- chiese non molto convito.
-La discoteca è privata l’ho affiatata io solo per noi...- disse lei.
-Ci sono anche i mie amici..sai quelli del gruppo che vivono con me- rispose lui.
-Fai venire anche loro... che problema c’è?- sorrise Kristin. Lui non era convinto.
-Senti se mi lascio il tuo numero poi mi fai sapere?- chiese lei.
-Ok...- rispose Luca.
Dopo averle dato il numero, lei scese dalla macchina e lo salutò. Aprì la porta e non sentì nessuno, probabilmente la casa era vuota. Salì in camera sua e si buttò a peso morto sul letto addormentandosi
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sasorinalagri
XD
brava °.°
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baci achi^^
tokietta94
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