AIUTO: DOVE MI TROVO?
- Capitolo 1° -
Abitavo in un paesino di pianura, si chiamava Mobile, ero figlia di un ricco signore, non ricordo cosa fosse mio padre, so solo che ero adagiata. Mia madre era una donna abbastanza buona, mio padre un po’ meno, purtroppo l’unica cosa che odiavo era che loro volevano matrimoni combinati, per fortuna stavo per sposarmi con un ragazzo che amavo, un giorno però, lui sparì, così fui costretta a sposare suo fratello.
A quel tempo avevo diciasette anni, ero costretta a sposarlo, ma non lo feci, perché un giorno la mia vita cambiò…
Stavo camminando sul molo del mio paese, avevo appena litigato con mio padre per colpa del matrimonio. Io non volevo sposare Jacob, io non l’amavo, ero innamorata di un altro ragazzo, certo, lui era sparito e non sapevo dove fosse, cosa facesse, come stesse, ma non potevo tradirlo, preferivo restare zitella, cosa che invece mio padre non voleva.
Dicevo, mi trovavo sul molo, solitamente quando avevo bisogno di pensare, riflettere e restare da sola, mi rifugiavo di nascosto nella barca di mio padre, scendevo nella stiva e restavo per tutta la notte. Quel giorno feci lo stesso, era il 20 aprile, non faceva né caldo né freddo, si stava bene, per cui mi addormentai, la mattina quando mi svegliai sentì un leggero movimento, la nave si stava muovendo. Dovevo assolutamente avvisare l’equipaggio di tornare a riva, quando uscì trovai tanta gente, ma non conoscevo nessuno, la mia reazione fu un urlo involontario. Tutti mi sentirono e si girarono, mi corsero incontro urlando:- Straniera a bordooo.- così mi ritrovai circa dieci coltelli puntati alla gola, ad un certo punto apparve un ragazzo strano, con lui c’erano un altro ragazzo molto carino e una ragazza.
-Lasciatela stare.- disse quello strano
-Come ti chiami?- disse gentilmente quello carino
-Non devi trattare con fare così gentile gli intrusi.-
-Mi chiamo..-che diavolo potevo dire?- Amy, Amy… Calamaro.-
-Non ricordo nessuna famiglia con questo strano cognome.-
-Ci siamo appena trasferiti.-
-Lsciatela, io sono Will, William Turner, lei è Elisabeth Swan, e lui è Jack…- disse Will
-Jack e basta, il mio cogno me fa parte del passato.-
-Ma noi lo sappiamo!?- disse Elisabeth
-Si, e non dovete dirglielo, specialmente se sei di Mobile.- disse Jack
-Che hai contro di noi?-
-Niente, e non voglio più avere a che fare con uno di voi.- disse Jack
-Cosa ci facevi qui?.- disse Will
-Questa è la nave di mio padre, mi ero addormentata nella stiva.-
-Sai chi siamo noi?-
-No-
-Amy, siamo piarati, tappatevi le orecchie, ora urla.- disse Will
-Perché dovrei urlare? Siete pirati? Bene, almeno mi porterete via da mio padre, voglio essere dei vostri.-
-Sei pazza? Corri pericolo, e devi saperti difendere e usare le armi.- disse Elisabeth
-Non c’è problema, e dì ai tuoi amici di non riprovarci!!.- dissi mentre alle spalle mi arrivavano tre grossi bestioni che buttai in terra con un solo calcio. Restarono a bocca aperta.
-Me l’ha insegnato il mio fidanzato.-
-Sei fidanzata?- chiese Will
-Lo ero, ora non più.-
-Cosa ti è successo?- chiese sempre lui
-Non mi va di parlarne.-
-Ok, quando sarai pronta lo farai spontaneamente. Però non puoi restare vestita così- disse
-Si da il caso che io abbia anche delle braghe nella stiva!!.-
-Ok, valle a mettere.- disse
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Però è carino, continua! ^^
Adagiata nel senso di posata, deposta? Ma che vuol dire? Forse intendevi "agiata".
>> Lsciatela, cogno me, piarati
Rileggere!
>> Si
Affermazione vuole l'accento.
CONTINUAAAAAAAAAAAAa