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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: KEITA HIGH SCHOOL
Genere: Sentimentale, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Autore: reds92 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/08/2009 16:19:56 (ultimo inserimento: 26/10/09)

Ashura Kamizashi era un ragazzo normale. Per quanto l’aggettivo normale si possa adattare a lui.
 
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I PRESUPPOSTI PER UNA VITA D'INFERNO
- Capitolo 1° -

Ashura Kamizashi era un ragazzo normale.
Per quanto l’aggettivo normale si possa adattare a lui.
Effettivamente era nella media dei ragazzi della sua età.
Ne troppo alto, ne troppo basso, voti nella norma, fisico abbastanza asciutto, ma non da farlo apparire o uno stecchino o un palestrato.
Capelli neri, occhi azzurri.
Niente di particolare, insomma.
Peccato che egli fosse un novellino.
Potevi avere anche vent’anni, ma se nella Keita High School eri o un bamboccio di prima, o tra gli ultimi dieci trasferiti lì, allora potevi avere libero accesso all’inferno.
Scherzi idioti e pestaggi di gruppo erano all’ordine del giorno.
Nessuno osava rivolgersi a te, a meno che non fossi un secchione.
Allora ti si avvicinavano e ti tenevano buono solo per avere i compiti a casa già fatti.
Quella scuola poteva essere considerata un covo di bastardi.
Anzi, senza il considerarla.
Lo era, punto e basta.
Ashura aveva avuto la sfortuna di essere un novellino.
I suoi genitori erano separati, ed affidato alla madre, era stato costretto a cambiare città a causa del nuovo lavoro di lei.
Peccato che lui, di tutto questo, non sapesse nulla…
Quella che sto per raccontarvi è la vita di Ashura Kamizashi, il novellino, nella Keita High School.



Tokyo, ore 7:00 a.m.
Il rumore tedioso di una sveglia iniziò a risuonare nella stanza buia.
Dapprima piano, poi sempre più forte e frequente.
Improvvisamente silenzio.
Quel suono meccanico e fastidioso cessò.
Una luce si accese, illuminando l’ambiente.
Era una piccola stanza.
Le pareti, color crema, erano tappezzate di poster, di vario tipo. Dagli eroi dello sport a quelli dei manga.
Sul pavimento, in legno, si stendeva un grande tappeto rosso.
Vicino all’ingresso, una scrivania ricolma di libri, che seppellivano un computer portatile ed una piccola tv.
Accanto alla porta, vi era un armadio a muro, con le ante in legno di noce, che si coordinava al pavimento.
L’unico oggetto non ancora descritto della stanza era il letto, accanto al comodino, su cui era posata una sveglia digitale, che segnava le 7:03 a.m.
Nel letto, ricoperto da una trapunta azzurra, si trovava un ragazzo, molto intontito dal sonno.
Il ragazzo in questione si chiamava Ashura Kamizashi, di sedici anni.
Ashura si guardò intorno, leggermente spaesato, per poi scendere dal letto.
I capelli neri erano tutti arruffati.
Gli occhi azzurri, erano spenti ed assonnati.
A confermare questo stato di dormiveglia, ci pensò un poderoso sbadiglio.
Il ragazzo, ancora in stato di semi incoscienza, si avviò verso l’esterno della stanza, diretto verso il bagno.
Aprì la porta della sua stanza, uscì nel corridoio per poi rientrare nella stanza immediatamente accanto alla sua, appunto il bagno.
Appena finito di lavarsi, il giovane Ashura, finalmente sveglio, uscì dalla stanza, incontrando la figura seccata ed infastidita di una ragazzina di all’incirca tredici anni.
-Fratellone, quanto ci hai messo!- sbraitò la piccola.
-Chiudi il becco, Mikoto.- ribatté Ashura, seccato da quella piattola di sua sorella.
In tutta risposta, la bambina gli mostrò la linguaccia, prima di entrare in bagno.
Ashura tornò nella sua camera, ed indossò la divisa scolastica della sua nuova scuola.
Pantalone rosso bordeaux, camicia bianca a maniche corte e cravatta dello stesso colore dei pantaloni.

Erano le 7:23 quando scese in cucina, trovando già la sorella e la madre.
La madre di Ashura, Ayame Morimoto, era una bella donna sulla quarantina, capelli marroni raccolti in una complicata acconciatura ed occhi azzurri, coperti da un paio di occhiali.
Indosso aveva un vestito molto elegante composto da: giacchetta grigia e gonna lunga fino a metà ginocchio dello stesso colore.
La signora Morimoto era una giornalista di fama nazionale e finalmente era riuscita a trovare lavoro in un importante quotidiano nazionale, la cui redazione era proprio a Tokyo.
Per questo si erano trasferiti da Osaka.
Per il lavoro della madre.
E Ashura non ne era contento.
Ad Osaka aveva tanti amici fidati su cui contare per i quali aveva lottato anni.
Ora doveva ricominciare da zero.
Ma non era spaventato.
Infondo era solo una nuova scuola.
Uguale in tutto e per tutto all’altra.
Cosa potrebbe mai accadere?

Tokyo, ore 7:50 a.m.
Ashura Kamizashi si trovava di fronte alla sua nuova scuola, la Keita High School.
Chissà cosa gli avrebbe riservato quel nuovo mondo?



Anticipazioni.
Capitolo secondo:
Il primo giorno di scuola


-Ragazzi, questo è Ashura Kamizashi, un nuovo compagno, spero lo tratterete bene.-
Ashura non poté vedere il ghigno comparso sui volti dei suoi nuovi compagni.
-Non si preoccupi professore…- Sussurrò un alunno- … gli daremo un benvenuto che non dimenticherà mai.-


 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (47 voti, 48 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 48 commenti
Rif.Capitolo: 10
minnimitic95 - Voto:
10/12/09 19:03
Stavolta le cinque stelle le meriti tutte dato il bellissimo finale che hai scritto! Se mitico cicco.
e grazie per il ringraziamento a fine capitolo!
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Rif.Capitolo: 10
keiko94 - Voto:
03/11/09 11:12
Che finale commovente! T__T
Bravissimo, scemus! Questa storia è fantastica, mi dispiace che sia finita.
Ancora complimenti.
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Rif.Capitolo: 10
darkshin - Voto:
27/10/09 22:55
Never back down, reds, never... minchia però si salvano tutti, magari potevi salvarne solo uno... vabbè, bello comunque, aspetto la prossima compare
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Rif.Capitolo: 10
samia - Voto:
26/10/09 21:30
Sono davvero troppo commossa!*scende la lacrimuccia
BRAVO!
Ottima storia!Grazie per avermi nominato tra i tuoi ringraziamenti!^^
Beh che dire?!
I miei commenti sono sempre gli stessi...COMPLIMENTI!
Continua così...attendiamo con impazienza la tua nuova fic!^^
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Rif.Capitolo: 9
samia - Voto:
22/10/09 18:08
...Hai dimenticato la frase di Epicuro!
Comunque, è stupendo!!<3
Bravissimo...Crudo e diretto, così doveva essere, niente stronzate!
Ottimo lavoro!^^
Kiz =)
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Rif.Capitolo: 9
darkshin - Voto:
14/10/09 22:19
ci avevo azzeccato, reds... un bel capitolo, il fatto che sia una sequenza di insulti non lo sminuisce affatto, è crudo e diretto, penso.
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Rif.Capitolo: 9
malandrino-ninja - Voto:
14/10/09 15:39
Cavoli capitolo assurdo! proprio ora che Ashura si mostrava tosto è stato ucciso. vabbeh almeno rivedrà la sua bella. ottimo cap reds, certo che hai fatto Ashura un blocco di ghiaccio. alla prossima
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Rif.Capitolo: 1
reds92
14/10/09 14:51
Questo ve lo regalo io.
Il primo a commentare: vince!
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Rif.Capitolo: 8
minnimitic95 - Voto:
07/10/09 18:01
Dunque...
l'inizio è insoddisfacente, ed ho notato ben 4 errori nella costruzione delle frasi, 4 nella grammatica (nella punteggiatura sei bravo, anche se usi mooolto la virgola), e due imprecisioni di altro genere. Per la storia invece... sei sadico da matti! Povera Katsura... vedi di aggiornare presto altrimenti faccio di te un polletto allo spiedo o un salame da cucina.
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Rif.Capitolo: 8
samia - Voto:
06/10/09 19:14
« Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi. »
*Epicuro*

Bravissimo!Non ho altro da aggiungere...:)
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